4 relazioni: Monarca, Parlamento, Potere esecutivo, Potere legislativo.
Monarca
Il monarca o re - termine derivante dal latino tardo mona°rcha(m), che è dal greco monárchìs, composto di mónos (μόνος) "solo", "unico" e -árchìs, da árchein (ἄρχειν), "governare", "comandare" - è un capo di Stato che fino alla nascita delle monarchie costituzionali assommava in sé i tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario).
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Parlamento
Il parlamento (in alcuni Stati chiamato con altri nomi quali Dieta, Congresso, Assemblea nazionale, Assemblea federale e altri ancora) è il corpo legislativo o assemblea legislativa dello Stato, ossia un organo complesso, costituito essenzialmente da uno o più organi collegiali di tipo assembleare (camere), la cui funzione precipua, sebbene non unica, è l'esercizio del potere legislativo ovvero l'emanazione delle leggi secondo i dettami fissati dalla relativa Costituzione.
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Potere esecutivo
Nelle scienze politiche, secondo il principio di separazione dei poteri dello Stato, il potere esecutivo, generalmente posseduto da un'istituzione denominata "governo" o "esecutivo", è in prima istanza il potere di emendare le leggi.
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Potere legislativo
Il potere legislativo è uno dei tre poteri fondamentali sovrani attribuiti allo Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario), secondo il principio classico della separazione dei poteri nella democrazia stabilito per la prima volta nella costituzione francese del 1791, a sua volta basata sulla dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1789; secondo tale principio, i tre poteri devono essere esercitati da tre entità statali distinte e separate, che devono essere indipendenti l'una dall'altra.
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