33 relazioni: Accento grafico, Accusativo, Alfabeto dell'esperanto, Apostrofo, Articolo (linguistica), Avverbio, Caso (linguistica), Complemento di agente, Complemento di causa efficiente, Condizionale presente, Eufonia, Fundamento de Esperanto, Futuro semplice, Genere (linguistica), Grado di comparazione, Grammatica, Imperativo, Infinito (modo), Lingua esperanto, Ludwik Lejzer Zamenhof, Numero (linguistica), Passato remoto, Plurale, Presente indicativo, Pronome personale, Radice (linguistica), Sillaba, Sostantivo, Unua libro, Verbo, Vocale, 1887, 1905.
Accento grafico
L'accento grafico o segnaccento è un segno paragrafematico usato in aggiunta a una lettera dell'alfabeto.
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Accusativo
L'accusativo è uno dei casi fondamentali della declinazione dei nomi nelle lingue che ne possiedono una.
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Alfabeto dell'esperanto
L'alfabeto dell'esperanto è composto da 28 lettere.
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Apostrofo
Lapostrofo (’ oppure ') è un carattere tipografico usato nelle lingue scritte in alfabeto latino, spesso annoverato tra i segni d'interpunzione anche se sarebbe più appropriato definirlo un segno paragrafematico e talvolta un segno diacritico.
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Articolo (linguistica)
Si noti che nel nord di Svezia e Norvegia la mappa mostra l'assenza di articolo delle lingue dei sami.
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Avverbio
L'avverbio (dal latino ad verbum, "vicino al verbo", calco del greco epìrrhema, επίρρημαBeccaria, Dizionario di linguistica, 2004, cit., pp. 112-113.) è una parte del discorso invariabile con funzione di "modificatore semantico".
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Caso (linguistica)
In linguistica, il caso è una categoria grammaticale che consiste nella modificazione di un nome a seconda della sua funzione logica (soggetto, complemento diretto, complemento indiretto, ecc.). In alcune lingue, sia moderne sia antiche, ogni parola assume forme diverse a seconda della funzione svolta nella frase.
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Complemento di agente
Nella sintassi della frase semplice, il complemento d'agente indica, in presenza di un verbo in forma passiva, la persona o l'animale che compie l'azione indicata dal verbo, cioè l'agente.
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Complemento di causa efficiente
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di causa efficiente indica, in presenza di un verbo in forma passiva, la cosa, l'entità astratta o l'animale reificato (cioè considerato come se fosse un ente inanimato) che compie l'azione indicata dal verbo, cioè l'agente.
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Condizionale presente
Il condizionale presente è la forma semplice del modo condizionale.
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Eufonia
L'eufonia (composto delle parole greche εu, prefisso avverbiale che significa "buono" o "bene", e φωνή, "suono") è, in linguistica e musica, l'effetto piacevole prodotto da un suono (vocale o strumentale) o da più suoni di parole che si incontrano.
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Fundamento de Esperanto
Il Fundamento de Esperanto (in italiano Fondamento dell'Esperanto) è un libro di L.L. Zamenhof, pubblicato nella primavera del 1905 e ufficializzato il 9 agosto 1905 come quarto articolo della Dichiarazione di Boulogne al primo congresso mondiale di esperanto tenutosi a Boulogne-sur-Mer, in Francia.
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Futuro semplice
Il futuro semplice è una forma verbale del modo indicativo.
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Genere (linguistica)
In linguistica, il genere è una categoria grammaticale.
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Grado di comparazione
Il grado di comparazione è una funzione dell'aggettivo attraverso la quale la specifica qualità espressa da un aggettivo (che corrisponde al grado detto "positivo" o "neutro") viene modulata nel senso dell'intensificazione o del confronto.
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Grammatica
La grammatica è, in linguistica, quel complesso di regole necessarie alla costruzione di frasi, sintagmi e parole di una determinata lingua.
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Imperativo
L'imperativo è un modo verbale.
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Infinito (modo)
L'infinito è una forma verbale usata in quasi tutte le lingue indoeuropee.
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Lingua esperanto
L'esperanto è una lingua artificiale, sviluppata tra il 1872 e il 1887 dall'oftalmologo polacco di origini ebraiche Ludwik Lejzer Zamenhof.
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Ludwik Lejzer Zamenhof
È universalmente noto per aver fondato le basi dell'esperanto, la lingua ausiliaria internazionale più parlata al mondo.
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Numero (linguistica)
In linguistica, il numero è una categoria grammaticale.
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Passato remoto
Il passato remoto è una forma verbale del modo indicativo.
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Plurale
Il plurale indica il numero in diverse parti del discorso quando il conteggio di una certa quantità è superiore all'unità.
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Presente indicativo
Il presente indicativo è una forma verbale coniugabile non marcata utilizzata in innumerevoli lingue.
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Pronome personale
I pronomi personali sono quei pronomi che rappresentano, in funzione deittica, la persona che parla, la persona che ascolta oppure la persona, l'animale o la cosa di cui si parla, senza specificarne o ripeterne il nome.
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Radice (linguistica)
In linguistica, la radice è quell'elemento linguistico irriducibile (non ulteriormente suddivisibile) che esprime il significato principale della parola.
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Sillaba
La sillaba è un complesso di suoni che si pronuncia unito con una sola emissione di voce.
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Sostantivo
Il sostantivo è la parte variabile del discorso che indica una persona, un luogo, una cosa o, più in generale, qualsiasi entità animata, inanimata o immaginata.
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Unua libro
L'Unua Libro (Primo Libro) fu la prima pubblicazione a descrivere la lingua ausiliaria internazionale esperanto (allora conosciuta come lingvo internacia, "lingua internazionale").
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Verbo
Il verbo (dal latino verbum, "parola") è una parte del discorso variabile, che indica un'azione che il soggetto compie o subisce, l'esistenza o uno stato del soggetto, il rapporto tra il soggetto e il nome del predicato.
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Vocale
In fonetica, una vocale è un fono che ha come realizzazione prevalente un vocoide.
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1887
Nessuna descrizione.
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1905
Nessuna descrizione.
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