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Zhong Acheng

Indice Zhong Acheng

Scrive anche sceneggiature per il cinema e la tv.

6 relazioni: Il re degli alberi, Il re degli scacchi, Il re dei bambini, Pseudonimo, Taoismo, Vite minime.

Il re degli alberi

Il re degli alberi (Shù wáng 树王) è un racconto lungo dello scrittore cinese Acheng.

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Il re degli scacchi

Il re degli scacchi (Qí Wáng (棋王)) è un racconto lungo dello scrittore cinese Acheng; l'opera costituisce il primo capitolo della "Trilogia dei re".

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Il re dei bambini

Il re dei bambini (Háizi Wáng (孩子王)) è un racconto lungo dello scrittore cinese Acheng.

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Pseudonimo

Uno pseudonimo è un nome fittizio di persona (dal greco, "falso", e, "nome"), diverso da quello anagrafico, o un nomignolo utilizzato da scrittori, cantanti, artisti, sportivi, personaggi politici o da qualunque altra persona in sostituzione del proprio vero nome.

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Taoismo

Il taoismo o daoismo, termine di conio occidentale, designa le dottrine a carattere filosofico e mistico, esposte principalmente nelle opere attribuite a Laozi e Zhuāngzǐ (composte tra il IV e III secolo a.C.), sia la religione taoista, istituzionalizzatasi come tale all'incirca nel I secolo d.C.... Non possiede un insegnamento fondamentale come il confucianesimo o un credo e pratica unitari. È principalmente una religione cosmica, centrata sul posto e la funzione dell'essere umano, di tutte le creature e dei fenomeni in esso. Nel tempo se ne sono sviluppate diverse scuole e interpretazioni. Nonostante la distribuzione ubiquitaria in Cina e la ricchezza di testi, si tratta probabilmente della meno conosciuta tra le maggiori religioni al mondo. Come ricorda Stephen R. BokenkampGale Encyclopedia of Religion vol 04, pag.2177 i cinesi non possedevano un termine per indicare le proprie religioni fino all'arrivo del buddhismo nei primi secoli dopo Cristo (la prima introduzione del buddismo in Cina sarebbe avvenuta nel 64 d.C.), quando opposero al Fójiào (佛教, gli insegnamenti del Buddha), il Dàojiào (道教, gli insegnamenti del Tao). Più precisamente nell'epoca preimperiale (antecedente al III secolo a.C.) il termine "dàojiào" era utilizzato dai seguaci di Mozi per designare i confuciani. Solo dal quinto secolo in avanti vediamo utilizzato questo termine per intendere la dottrina del Dao. Allo stesso modo, e T.H. Barret rammentano come gli studiosi classificatori del periodo Han indicarono, in modo "mal definito", come Dàojiā (道家, scuola daoista) autori ed opere a loro precedenti. Mario Sabattini e Paolo Santangelo così concludono: Ancora il termine daoismo con il suo suffisso -ismo non avrebbe quindi alcuna controparte nella lingua cinese. Esso verrebbe utilizzato in tal modo solo negli scritti occidentali. Ulteriore fonte di complessità nell'approccio al daoismo, è il sostanziale pregiudizio sorto fin dai primi contatti con religiosi occidentali che spesso videro in tale religione una corrente fortemente degenerata. Tale visione è andata via via stemperandosi nel tempo, raggiungendo forse attualmente un certo distacco.

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Vite minime

Vite minime è un'antologia di venticinque racconti di Zhong Acheng.

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Riorienta qui:

Acheng Zhong, Ah Cheng.

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