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Giuseppe d'Arimatea (poema)

Indice Giuseppe d'Arimatea (poema)

Giuseppe d'Arimatea è un poema in ottosillabi di Robert de Boron che riprende il tema del Graal e lo risemantizza in chiave religiosa. È la storia della salvezza dell'umanità, il cui simbolo è il Graal ovvero il calice dal quale bevve Cristo durante l'Ultima Cena e che fu usato, secondo Boron, da Giuseppe di Arimatea per raccoglierne il sangue.

Indice

  1. 11 relazioni: Cristo, Giuseppe d'Arimatea, Graal, Ottosillabo, Poema, Religione, Robert de Boron, Sangue, Simbolo, Soteriologia, Ultima Cena.

Cristo

Cristo (nopunti) è la traduzione greca del termine ebraico mašíakh (诪指砖执讈讬讞址, «unto»), da cui proviene l'italiano messia. Il significato di questo titolo onorifico deriva dal fatto che nell'antico Medio Oriente re, sacerdoti e profeti erano solitamente scelti e consacrati tramite l'unzione con oli aromatici.

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Giuseppe d'Arimatea

L'origine etimologica di "Arimatea" è dibattuta. Molti studiosi ritengono che si riferisca a una località a tutt'oggi sconosciuta: la maggioranza degli storici la identifica con 讛指专指诪指转址讬执诐 (Samuele 1,1 e 1 Cronache 27,27); alcuni la identificano con l'antica Armathajim, nome ebraico dell'attuale Rantis.

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Graal

Il Graal (scritto talora anche Gral) o, secondo la tradizione medievale, il Sacro Graal o Santo Graal, è la leggendaria coppa con la quale Gesù celebrò l'Ultima Cena e nella quale Giuseppe di Arimatea raccolse il sangue sgorgato dal suo costato trafitto dalla Lancia del centurione romano Longino durante la crocifissione.

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Ottosillabo

Ottosillabo (in francese octosyllabe) è un metro poetico francese che prevede la scrittura di un verso di otto sillabe. Insieme all'alessandrino (di dodici sillabe) e al Décasyllabe (di dieci) è uno dei metri più antichi e diffusi della poesia classica francese.

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Poema

Un poema (dal greco ποι苇ω - poièo - anticamente i poèmati) è una composizione letteraria in versi, per lo più di carattere narrativo o didascalico e di ampia estensione, spesso suddivisa in più parti.

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Religione

La religione è un complesso di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l'essere umano, o una comunità, nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinità, oppure è quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un determinato culto.

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Robert de Boron

Di lui restano due poemi in ottosillabi: Giuseppe d'Arimatea e Merlino (di quest'ultimo restano frammenti e successive versioni in prosa). Si pensa che facessero parte di una trilogia o di una tetralogia di poemi che comprendeva anche un Perceval e, forse, una Morte di Artù.

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Sangue

Il sangue è un tessuto fluido presente negli animali dotati di apparato circolatorio, quindi anche nell'uomo; esso ha colore rosso (quello più chiaro è arterioso, quello più scuro venoso) e sapore ferroso.

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Simbolo

Il simbolo è un elemento della comunicazione, che esprime contenuti di significato ideale dei quali esso diventa il significante. Tale elemento, sia esso un segno, gesto, oggetto o altra entità, è in grado di evocare alla mente dell'osservatore un concetto diverso da ciò che il simbolo è fisicamente, grazie a una convenzione prestabilita (ad es.

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Soteriologia

La soteriologia (dal greco - s艒t膿ria -, "salvezza", e da - logos -, "parola", "ragione" o "principio"), nell'ambito della storia delle religioni, è lo studio della salvezza nel senso di liberazione da uno stato o una condizione non desiderata.

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Ultima Cena

LUltima Cena è, secondo il Nuovo Testamento, l'ultimo pasto che Gesù fece con gli apostoli prima della sua Crocifissione, durante la Pasqua ebraica nel luogo detto del Cenacolo.

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