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Khuṭba

Indice Khuṭba

La khuṭba è un'allocuzione che una persona particolarmente esperta e apprezzata per conoscenza religiosa - di norma stabilmente incaricato del compito nella moschea - tiene ai fedeli musulmani quando, il giorno di venerdì, costoro si radunano in preghiera collettiva per adempiere l'obbligo della preghiera di mezzogiorno (ṣalāt al-jumūʿa). Salvo nel caso delle due principali festività (ʿīd al-kabīr, ossia il Giorno dei Sacrifici del 10 Dhū l-Ḥijja, e ʿīd al-ṣaghīr, vale a dire la festa per la rottura del digiuno (ṣawm) del mese di Ramaḍān) la khuṭba precede la ṣalat.

28 relazioni: Allocuzione, Anwar al-Sadat, Apotropaico, Battaglia del Cammello, Calendario islamico, Califfo, Dhu l-Hijja, Eclissi, Egitto, ʿAlī ibn Abī Ṭālib, ʿUthmān b. ʿAffān, Fondamentalismo islamico, Ibn al-Jawzi, Il Cairo, Imam, Integralismo religioso, Islam, Khaṭīb, Matrimonio, Moschea, Mu'awiya ibn Abi Sufyan, Musulmano, Omelia, Ramadan, Sceicco, Siccità, Umma, Waqf.

Allocuzione

L’allocuzione è il riferimento linguistico del parlante al suo interlocutore; tutte le forme (parole o sintagmi nominali) impiegate dal parlante per denotare l'interlocutore sono chiamate allocutivi; il parlante viene definito come allocutore, mentre l'interlocutore è l’allocutario.

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Anwar al-Sadat

Tra i partecipanti alla rivoluzione egiziana del 1952, membro del Consiglio del Comando della Rivoluzione egiziano, Vicepresidente della Repubblica sotto Gamāl ʿAbd al-Nāṣer e Primo ministro, divenne Presidente dell'Egitto alla morte di Nāṣer nel 1970 fino al suo assassinio, nel 1981.

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Apotropaico

L'aggettivo apotropaico (dal greco αποτρωπαω, apotropao.

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Battaglia del Cammello

Battaglia del Cammello è il nome dato allo scontro che nel dicembre 656 contrappose presso Basra il quarto califfo dell'Islam ʿAlī b. Abī Ṭālib ai due Compagni del profeta Maometto, Ṭalḥa b. ʿUbayd Allāh e al-Zubayr b. al-ʿAwwām, entrambi sostenuti dalla sua vedova ʿĀʾisha bt. Abī Bakr.

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Calendario islamico

Il calendario islamico si basa su una scansione del tempo puramente lunare.

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Califfo

Il califfo (Arabo خليفة, khalīfa, ossia «vicario, reggente, facente funzione, successore») nell'Islam è il vicario o successore di Maometto alla guida politica e spirituale della comunità islamica universale (al-Umma al-islāmiyya).

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Dhu l-Hijja

Dhu l-Hijja è il 12º e ultimo mese lunare, di 29 giorni, del calendario islamico.

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Eclissi

L'eclissi, o eclisse, è un evento ottico-astronomico che avviene quando un qualsiasi corpo celeste, come un pianeta o un satellite, si frappone tra una sorgente di luce, ad esempio una stella (ma anche un corpo che brilla di luce riflessa) e uno dei due corpi celesti sopracitati, quindi il secondo corpo entra nel cono d'ombra o di penombra del primo.

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Egitto

L'Egitto, ufficialmente Repubblica araba d'Egitto (translitterato: Ǧumhūriyya Miṣr al-ʿArabiyya), è un paese transcontinentale che attraversa l'angolo nord-est dell'Africa e l'angolo sud-ovest dell'Asia attraverso un ponte di terra formato dalla penisola del Sinai.

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ʿAlī ibn Abī Ṭālib

Secondo gli sciiti avrebbe dovuto essere il successore di Maometto, ma fu preceduto da tre califfi: Abū Bakr (632-634), 'Omar ibn al-Khattàb (634-644) e 'Othmàn ibn 'Affàn (644-656).

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ʿUthmān b. ʿAffān

Figlio di ʿAffān ibn Abī l-ʿĀṣ e di Arwā bint Kurayz (a sua volta figlia di Umm al-Ḥakīm bint ʿAbd al-Muṭṭalib, zia paterna del Profeta Maometto), ʿUthmān apparteneva al clan omayyade (Banū ʿAbd Shams) della tribù della Mecca dei B. Quraysh, uno dei clan maggiormente avversi alla predicazione dell'Islam da parte di Maometto, ma fu nondimeno uno dei primi convertiti e uno dei più importanti sāḥib del Profeta.

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Fondamentalismo islamico

Con fondamentalismo islamico (Arabo: الأصولية الإسلامية, al-uṣūliyah al-īslāmiyah) si usa definire, almeno a partire dalla nascita della Repubblica Islamica nell'Iran sciita, quella corrente di attivismo teoretico e politico conservatore che attraverso interpretazioni letterali del Corano e di altri testi islamici propugna un ritorno ai «fondamenti» dell'Islam delle origini, ritenuti autentici e infallibili.

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Ibn al-Jawzi

Abū l-Faraj ibn al-Jawzī discendeva da un'illustre famiglia che poteva vantare come suo antenato il primo Califfo della storia islamica, attraverso suo figlio Muḥammad.

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Il Cairo

Il Cairo è la capitale dell'Egitto con 10 milioni di abitanti e circa 18 milioni dell'area metropolitana e del governatorato omonimo, nonché la città africana più popolosa dopo la città nigeriana Lagos.

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Imam

Il termine imàm (pronuncia imàm, dall'arabo إمام, imām, che fa riferimento a una radice lessicale che indica lo "stare davanti" e, quindi, "essere guida"), può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale (ed è questo l'uso che per lo più se ne fa in ambiente politico) quanto un semplice devoto musulmano che sia particolarmente esperto nei movimenti rituali obbligatori della preghiera canonica ṣalāt.

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Integralismo religioso

L'integralismo religioso (o integrismo religioso) è un tipo di integralismo che, facendo riferimento a una religione e in particolare ai suoi testi sacri e dogmi, mira ad applicarne «compiutamente i principî nella vita politica, economica e sociale» della collettività.

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Islam

L'islam (pronunciato in italiano AFI: o) è una religione monoteista manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto (in arabo محمد, Muḥammad), considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Dio (in arabo الله, Allāh) al mondo per ribadire definitivamente la Rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo (آدم, Ādam), il primo uomo e il primo profeta.

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Khaṭīb

Il khaṭīb è un termine arabo usato per indicare una persona che pronuncia il sermone (khuṭba) durante la preghiera islamica del venerdì in moschea o durante la ṣalāt del "ʿĪd (festività maggiore) del hajj" (pellegrinaggio alla Mecca e dintorni).

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Matrimonio

Il matrimonio è un negozio giuridico che indica l'unione fra due o più persone, a fini civili, religiosi o ad entrambi i fini e che di norma viene celebrato attraverso una cerimonia pubblica detta nozze, comportando diritti e obblighi fra gli sposi e nei confronti dell'eventuale prole.

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Moschea

La moschea, chiamata anticamente anche meschita, è il luogo di preghiera per i fedeli dell'islam.

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Mu'awiya ibn Abi Sufyan

Figlio minore di Abū Sufyān ibn Harb, massimo esponente del potente lignaggio omayyade del clan dei Banū ʿAbd Shams della tribù dei Quraysh.

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Musulmano

Il termine musulmano (o mussulmano) indica ciò che è attinente all'Islam.

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Omelia

L'omelia (dal latino homilia, dal greco homilein.

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Ramadan

Il Ramadan è il nono mese dell'anno secondo il calendario islamico; ha una durata di 29 o 30 giorni in base all'osservazione della luna crescente.

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Sceicco

Sceicco (spesso traslitterato come shaykh), è un termine derivato dall'arabo che letteralmente significa "vecchio" o "anziano", ma che in realtà indica una qualsiasi persona che goda di grande rispetto, a prescindere dall'età.

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Siccità

Il termine siccità (dal latino siccus, col significato di secco, arido) indica la prolungata mancanza d'acqua, in genere per insufficienti precipitazioni atmosferiche, intendendo anche l'aridità del terreno che ne consegue.

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Umma

Nell'Islam, il termine umma (umma 'comunità', 'nazione', 'etnia') designa primariamente la Comunità di fedeli (intesa quale 'comunità di musulmani'), senza alcun significato etnico-linguistico-culturale.

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Waqf

Col termine waqf (Turco: vakıf, cui in area nordafricana viene preferito spesso il termine ḥubus o habous, si indica una fondazione pia islamica. Generalmente i beni di una waqf sono proprietà immobiliari alienate e istituite come donazione per servire gli interessi di alcuni beneficiari, per esempio familiari, poveri, viandanti, studiosi, mistici o la popolazione tutta. Tali fondazioni in passato, in molti paesi islamici, rappresentavano più della metà di tutta la proprietà immobiliare, supportavano il sistema legale con le sue istituzioni e fungevano da sostegno alla vita pubblica e a una fiorente società civile. Oggetti dell'opera di queste fondazioni potevano essere moschee, scuole, università, ospedali, mense pubbliche, fontane pubbliche, ponti, illuminazione stradale e patrimoni immobiliari. Con l'andar del tempo, l'accumulo di un patrimonio spesso diventato del tutto improduttivo e addirittura del tutto inagibile, ha condotto vari Stati islamici ad avocare a sé il compito di provvedere in merito, con l'istituzione sovente di appositi ministeri in grado di provvedere al loro concreto funzionamento. La gestione dei beni delle waqf ha quasi sempre arricchito notevolmente la classe degli ʿulamāʾ e fu ad esempio, il loro esproprio da parte dell'ultimo Scià dell'Iran, nel corso della cosiddetta "Rivoluzione Bianca", a provocare - tra gli altri fattori - la loro veemente reazione, dal momento che, così facendo, si impediva la gestione (e talora lo sfruttamento) dell'immenso patrimonio gestito dal "clero" sciita, contribuendo a provocare un'insanabile frattura fra il regime monarchico e i religiosi.

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Riorienta qui:

Khutba.

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