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Yaghuth

Indice Yaghuth

Yaghūth "Egli soccorre", è un idolo preislamico citato anche nel Corano (LXXI:23) come una divinità risalente all'epoca del profeta Noè (Nūḥ).

Indice

  1. 14 relazioni: Al-'Uzzā, Allat, Corano, Hisham ibn al-Kalbi, Hubal, Idolo, Il Cairo, Jāhiliyya, Manat, Noè, Pascià, Profeta, Suwa', Ya'uq.

  2. Divinità arabe

Al-'Uzzā

Al-ʿUzzā - che letteralmente significa "la Potentissima" - è il nome di una divinità femminile araba higiazena di epoca preislamica. Con Manāt e Al-lāt faceva parte della triade femminile maggiormente venerata nell'Ḥijāz e, come tale, era oggetto di culto anche da parte dei Banū Quraysh di Mecca.

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Allat

Al-lat era una divinità femminile preislamica, dea degli inferi e della guerra, di cui si riscontrano diverse varianti: con il nome Alatu presso i Babilonesi, Allatum tra gli Accadi ed Elat per i fenici e i cartaginesi.

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Corano

Il Corano (letteralmente: «la lettura» o «la recitazione salmodiata») è il testo sacro dell'Islam. Per i musulmani il Corano, così come viene conosciuto e letto oggi, rappresenta il messaggio rivelato intorno al 610 d.C. da Dio a Maometto per un tramite angelico, l'arcangelo Gabriele – a partire dal 22 dicembre 609 – e destinato a ogni essere umano sulla Terra.

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Hisham ibn al-Kalbi

Il kufano al-Kalbī, della tribù dei Banū Kalb, trascorse buona parte della sua vita a Baghdad. Al pari di suo padre Muḥammad b. al-Sāʾib al-Kalbī, della cui autorevolezza egli molto si avvalse per i suoi lavori, raccolse informazioni di carattere storico (khabar) e tradizionistico (ḥadīth), specializzandosi - non senza qualche volo di fantasia per compiacere qualche potente suo contemporaneo - nelle genealogie (anṣāb) e nella storia araba dell'epoca preislamica.

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Hubal

Hubal era l'idolo venerato in età preislamica a La Mecca nel santuario urbano della Kaʿba dove vi furono presenti centinaia di idoli diversi Secondo la tradizione, riportata in età islamica da Ibn al-Kalbī nel suo Kitāb al-aṣnām (Libro degli idoli), l'idolo sarebbe stato portato alla Mecca, forse dalla Mesopotamia, nella prima metà del III secolo d.C.

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Idolo

Il termine idolo è una voce dotta che deriva dal latino idolu(m), a sua volta dal greco (éidolon) "figura", "simulacro", derivante da "" (eidos) "forma", "aspetto".

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Il Cairo

Il Cairo, è la capitale dell'Egitto. Situata poco a sud rispetto al delta del Nilo, conta circa 18 milioni di abitanti nel governatorato omonimo e circa 20,4 milioni di residenti nell'area metropolitana adiacente, creando la megalopoli cairota: il Grande Cairo.

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Jāhiliyya

La jāhiliyya (o ǧāhiliyya,, in italiano: ignoranza) è il termine con cui i musulmani indicano il periodo precedente la missione profetica di Maometto del VII secolo.

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Manat

Manāt (o مناة) era una divinità araba preislamica che faceva parte della triade femminile venerata particolarmente - ma non solo - nella regione del Ḥijāz.

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Noè

Noè (Noach) è un patriarca biblico, descritto come un uomo retto che "camminava con Dio" (Genesi, 6,9) e che Dio decise di mettere in salvo, assieme alla sua famiglia, quando, inviando il diluvio universale, sterminò l'umanità corrotta (Genesi 6, 11-17).

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Pascià

Col termine pascià (probabile mutazione della parola persiana پادشاه (pādishāh) «signore», in arabo باشا (bāšā), in turco ottomano پاشا (paša), in turco moderno paşa, in francese pacha e in inglese pasha o bashaw) si indicava il titolo onorifico posposto al nome proprio attribuito ai figli maggiori del sultano, ai funzionari ottomani di grado elevato (ministri, alti gradi militari) e a quanti fra i militari erano destinati a ricoprire, nelle province ottomane, la suprema carica governatoriale, responsabili del loro operato soltanto di fronte alla "sublime porta".

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Profeta

Il termine profeta deriva dal tardo latino prophèta (pronuncia profèta), ricalcato sul greco antico προφήτης (pronuncia: profétes), che è parola composta dal prefisso προ- (pro, "davanti, prima", ma anche "per", "al posto di") e dal verbo φημί (femì, "parlare, dire"); letteralmente quindi significa "colui che parla davanti" o "colui che parla per, al posto di", sia nel senso di parlare "pubblicamente" (davanti ad ascoltatori), sia parlare al posto, in nome (di Dio), sia in quello di parlare "prima" (anticipatamente sul futuro).

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Suwa'

Suwāʿʾ era il nome di una delle cinque divinità risalente all'epoca post-noaica, giunte nella Penisola araba per opera di ʿAmr ibn Luḥayy nel corso delle Jāhiliyya.

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Ya'uq

Yaʿūq fu una divinità preislamica adorata ai tempi del profeta Noè e venerata dagli Hamdān ancora all'epoca in cui visse e agì Maometto.

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Vedi anche

Divinità arabe

Conosciuto come Yaghut.