Logo
Unionpedia
Comunicazione
Disponibile su Google Play
Nuovo! Scarica Unionpedia sul tuo dispositivo Android™!
Scaricare
l'accesso più veloce di browser!
 

613 Mitzvot e Tefillin

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra 613 Mitzvot e Tefillin

613 Mitzvot vs. Tefillin

Le 613 mitzvòt (ebraico: תרי"ג מצוות taryag mitzvot; forma singolare del termine è מצוה, mitzvàh), o 613 precetti, sono il fulcro dell'ebraismo che è fondamentalmente uno stile di vita regolato da precetti che l'ebreo ortodosso deve seguire per adempiere al suo ruolo sacerdotale nel mondo. I tefillin (ebr. תפילין), detti anche filatteri secondo una traduzione grecizzante, sono due piccoli astucci quadrati - occasionalmente anche chiamati battim, che significa 'casa' - di cuoio nero di un animale kasher, cioè puro, con cinghie fissate su di un lato, che gli Ebrei usualmente portano durante la preghiera del mattino chiamata Shachrit.

Analogie tra 613 Mitzvot e Tefillin

613 Mitzvot e Tefillin hanno 35 punti in comune (in Unionpedia): Cabala ebraica, Casherut, Chassidismo, Deuteronomio, Dio (ebraismo), Ebrei, Esodo (racconto biblico), Halakhah, Israele, Libro dell'Esodo, Lingua ebraica, Mezuzah, Mitzvah, Morte nell'ebraismo, Mosè Maimonide, Moses ben Jacob di Coucy, Nomi di Dio nella Bibbia, Parashah, Pesach, Rabbino, Rashi, Sefer Torah, Shabbat, Shekhinah, Shemà, Sinagoga, Sukkot, Talled, Talmud, Tanakh, ..., Terra di Israele, Teshuvah, Torah, Yaakov ben Asher, Yom Kippur. Espandi índice (5 più) »

Cabala ebraica

La cabala, cabbala, qabbaláh o kabbalah (letteralmente 'ricevuta', 'tradizione') è l'insieme degli insegnamenti esoterici propri dell'ebraismo rabbinico, già diffusi a partire dal XII-XIII secolo; in un suo significato più ampio, il termine intende quei movimenti esoterici sorti in ambito ebraico con la fine del periodo del Secondo Tempio.

613 Mitzvot e Cabala ebraica · Cabala ebraica e Tefillin · Mostra di più »

Casherut

La casherut (o kasherùt,, letteralmente adeguatezza) indica, nell'accezione comune, l'idoneità di un cibo a essere consumato dal popolo ebraico secondo le regole alimentari della religione ebraica stabilite nella Torah, come interpretate dall'esegesi del Talmud e come sono codificate nello Shulchan Aruk.

613 Mitzvot e Casherut · Casherut e Tefillin · Mostra di più »

Chassidismo

Il chassidismo, ḥasidismo o hassidismo (Ḥăsīdūt) è un movimento di massa S. Pines, in Encyclopædia Britannica.

613 Mitzvot e Chassidismo · Chassidismo e Tefillin · Mostra di più »

Deuteronomio

Il Deuteronomio (ebraico דברים devarìm, "parole", dall'incipit; greco Δευτερονόμιο, deuteronòmio, "seconda legge", per il compendio, la ripetizione di leggi già presenti in Esodo ed in genere di quanto scritto sul Pentateuco, nei primi Libri della Torah scritta; latino Deuteronomium) è il quinto libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana.

613 Mitzvot e Deuteronomio · Deuteronomio e Tefillin · Mostra di più »

Dio (ebraismo)

La concezione di Dio nell'ebraismo è rigorosamente monoteistica.

613 Mitzvot e Dio (ebraismo) · Dio (ebraismo) e Tefillin · Mostra di più »

Ebrei

Gli ebrei (עברי, ʿivrîˈ, anche, Yhudim o jehuˈdim), anche detti popolo ebraico, sono un popolo, o gruppo etnoreligioso,.

613 Mitzvot e Ebrei · Ebrei e Tefillin · Mostra di più »

Esodo (racconto biblico)

L'Esodo (traslitterazione del greco Ἔξοδος.

613 Mitzvot e Esodo (racconto biblico) · Esodo (racconto biblico) e Tefillin · Mostra di più »

Halakhah

Halakhah (ebr. הלכה) — traslitt. anche con Halakha, Halakhà, Halacha, o Halocho; plur. halakhot — è la tradizione "normativa" religiosa dell'Ebraismo, codificata in un corpo di Scritture e include la legge biblica (le 613 mitzvòt) e successive leggi talmudiche e rabbiniche, come anche tradizioni e usanze.

613 Mitzvot e Halakhah · Halakhah e Tefillin · Mostra di più »

Israele

Israele, ufficialmente Stato d'Israele (in ebraico:, Medinat Yisra'el; in arabo: دولة اسرائيل, Dawlat Isrā'īl), è uno Stato del Vicino Oriente affacciato sul mar Mediterraneo e che confina a nord con il Libano, con la Siria a nord-est, Giordania a est, Egitto e golfo di Aqaba a sud e con i territori palestinesi, ossia Cisgiordania (comprendente le regioni storiche di Giudea e Samaria) a est, e Striscia di Gaza a sud-ovest.

613 Mitzvot e Israele · Israele e Tefillin · Mostra di più »

Libro dell'Esodo

Esodo (ebraico שמות shemòt, "nomi", dall'incipit; greco Έξοδος èxodos, "uscita", latino Exodus) è il secondo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana.

613 Mitzvot e Libro dell'Esodo · Libro dell'Esodo e Tefillin · Mostra di più »

Lingua ebraica

Con lingua ebraica (in ebraico israeliano: עברית, ivrit) si intende sia l'ebraico biblico (o classico) sia l'ebraico moderno, lingua ufficiale dello Stato di Israele e dell’oblast autonoma ebraica in Russia, che conta circa 7 milioni di locutori (oltre che un cospicuo numero di ebrei della Diaspora); l'ebraico moderno, cresciuto in un contesto sociale e tecnologico molto diverso da quello antico, contiene molti elementi lessicali presi in prestito da altre lingue.

613 Mitzvot e Lingua ebraica · Lingua ebraica e Tefillin · Mostra di più »

Mezuzah

Mezuzah, in ebraico מזוזה, stipite (della porta), plurale מזוזות (mezuzot) è un oggetto rituale ebraico, consistente in una pergamena (claf) su cui sono stilati i passi della Torah corrispondenti alle prime due parti dello Shema, preghiera fondamentale della religione ebraica (e); solitamente essa viene racchiusa in un apposito contenitore.

613 Mitzvot e Mezuzah · Mezuzah e Tefillin · Mostra di più »

Mitzvah

Mitzvah (ebraico: מצווה, pronuncia standard: //, pronuncia tradizionale ashkenazita: //; plurale mitzvót; dalla radice tsadi-vav-he che riguarda l'ambito del "comandare") è un termine usato nella religione ebraica, che significa "comandamento".

613 Mitzvot e Mitzvah · Mitzvah e Tefillin · Mostra di più »

Morte nell'ebraismo

Il Lutto nell'ebraismo (ebraico:אֲבֵלוּת aveilut, rimpianto) è una combinazione di minhag e mitzvah che deriva dai testi classici della Torah e della Letteratura rabbinica.

613 Mitzvot e Morte nell'ebraismo · Morte nell'ebraismo e Tefillin · Mostra di più »

Mosè Maimonide

Conosciuto anche con l'acronimo di Rambam (RaMBaM, הרמב"ם, ovvero Rabbī Mōsheh ben Maymōn), Mosè Maimonide divenne, grazie al suo enorme lavoro di analisi del Talmud e sistematizzazione dell'Halakhah, il rabbino e filosofo ebreo di maggior prestigio ed influenza del Medioevo; le sue opere di diritto ebraico vengono ancora oggi ritenute le migliori nell'ortodossia, e sono, insieme al commentario di Rashi, un caposaldo indispensabile della letteratura rabbinica.

613 Mitzvot e Mosè Maimonide · Mosè Maimonide e Tefillin · Mostra di più »

Moses ben Jacob di Coucy

Mosè di Coucy visse durante la prima metà del XIII secolo, e come suggerisce il suo nome, nacque e operò a Coucy nella Francia settentrionale.

613 Mitzvot e Moses ben Jacob di Coucy · Moses ben Jacob di Coucy e Tefillin · Mostra di più »

Nomi di Dio nella Bibbia

Per nomi di Dio nella Bibbia si intendono i vari appellativi ed espressioni utilizzati nella Bibbia e nella tradizione ebraica per riferirsi a Dio.

613 Mitzvot e Nomi di Dio nella Bibbia · Nomi di Dio nella Bibbia e Tefillin · Mostra di più »

Parashah

La Parashah (anche parshah o parsha – in ebraico: פרשה, plurale פרשות - parashot o parashiyot; in pron. it.: parascià e parasciòt) è una suddivisione ordinata in "pericopi" della Torah destinata a definire la lettura settimanale della Torah stessa.

613 Mitzvot e Parashah · Parashah e Tefillin · Mostra di più »

Pesach

Pèsach o Pesah (ebraico פסח), detta anche Pasqua ebraica, è una festività ebraica che dura otto giorni (sette nel solo Israele) e che ricorda la liberazione del popolo ebraico dall'Egitto e il suo esodo verso la Terra Promessa.

613 Mitzvot e Pesach · Pesach e Tefillin · Mostra di più »

Rabbino

Il termine rabbino (dall'ebraico biblico: רַבִּי, traslitt. rabi - IPA, "mio maestro", plurale irregolare רבנים rabanim) – la parola "maestro" רב rav letteralmente significa "grande", "distinto", e viene inteso come "maestro" nell'ebraico post-biblico.

613 Mitzvot e Rabbino · Rabbino e Tefillin · Mostra di più »

Rashi

Rabbino medievale francese, fu un rinomato e altamente stimato contributore aschenazita dello studio della Torah. È famoso come autore di un vasto commentario del Talmud e di un esaustivo commentario del ''Tanakh'' (Bibbia ebraica). È considerato il "padre" di tutti i commentari talmudici che seguirono (per esempio, Baalei Tosafot) nonché le esegesi bibliche (per es., Ramban, Ibn Ezra, Chaim ibn Attar, et al.)., chabad.org Acclamato per la sua capacità di presentare il significato basilare del testo in modo sintetico e lucido, il Rashi attrae sia gli studiosi eruditi che gli studenti novelli, e le sue opere rimangono il fulcro dello studio ebraico contemporaneo. Suo commento al Talmud, che copre quasi tutto il Talmud babilonese (un totale di 30 Trattati), è incluso in tutte le edizioni del Talmud sin dalla sua prima stampa di Daniel Bomberg negli anni 1520. Il suo commentario del Tanakh - specialmente quello del Chumash ("cinque libri di Mosè") - è un aiuto indispensabile agli studenti di tutti i livelli. Quest'ultimo, da solo, serve come base per più di 300 "supercommentari", che analizzano la scelta di Rashi del linguaggio e delle citazioni, scritti da alcuni dei più grandi nomi della letteratura rabbinica. La prima versione ebraica del commentario del Pentateuco, a caratteri mobili, venne stampata a Reggio Calabria nel 1475 da Abraham ben Garton. L'innovazione essenziale portata da Rashi sta nel fatto che, anziché continuare solo nel solco della tradizione del Midrash, egli inizia un commento delle Scritture più aderente al significato letterale delle parole. Il cognome Yitzhaki deriva dal nome di suo padre, Yitzhak. L'acronimo è a volte anche liberamente esteso a Rabban Shel Yisrael (Maestro d'Israele), o Rabbenu SheYichyeh (Nostro Rabbi, possa egli vivere). Viene citato nei testi ebraici e aramaici come (1) "Shlomo figlio di Rabbi Yitzhak," (2) "Shlomo figlio di Yitzhak," (3) "Shlomo Yitzhaki," ecc. Nella letteratura più antica, Rashi viene saltuariamente citato come Jarchi o Yarhi, con l'acronimo interpretato da Rabbi Shlomo Yarhi. Si pensa si riferisse al nome ebraico di Lunel in Provenza, comunemente fatto derivare dal francese lune "luna", ירח, dove si assume Rashi abbia vissuto in un qualche periodo o addirittura sia nato, o per lo meno dove i suoi avi risiedevano. Richard Simon e Johann Wilhelm Wolf affermano che solo gli studiosi cristiani si riferivano al Rashi col nome Jarchi e che tale epiteto era sconosciuto agli ebrei. Il domenicano Bernardo de Rossi (1687–1775) tuttavia dimostrò che anche gli studiosi ebrei si riferivano al Rashi con l'appellativo Yarhi. Nel 1839, Leopold Zunz (1794-1886) asserì che l'uso ebraico di Jarchi era una diffusione fallace di un errore commesso da scrittori cristiani, e che invece bisognava interpretare l'abbreviazione come è conosciuta oggi, cioè: Rabbi Shlomo Yitchaki. Di conseguenza, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, l'appellativo Jarchi venne considerato obsoleto. L'evoluzione di questo termine è stato esaminato esaustivamente fino alle sue origini. Rashi e la sua famiglia sopravvissero alla grande persecuzione antisemita quando aveva 45 anni; molti dei suoi insegnanti, che erano tra i più grande saggi aschenaziti dell'Ebraismo e suoi mentori, non sopravvissero. Dopo l'incendio delle yeshivah a Magonza e Worms da parte dei crociati, Rashi fondò una scuola di successo a Troyes, che durò per generazioni (fino alla seconda crociata). Anche gli insegnanti delle yeshivah e la comunità di Spira con cui Rashi aveva a che fare vennero distrutti durante il suo tempo.

613 Mitzvot e Rashi · Rashi e Tefillin · Mostra di più »

Sefer Torah

Con il termine Sefer Torah (ebraico ספר תורה, pl. ספרים sefarim: libri) si identificano i rotoli su cui viene trascritta la Torah.

613 Mitzvot e Sefer Torah · Sefer Torah e Tefillin · Mostra di più »

Shabbat

Nella religione ebraica lo Shabbat (detto anche Shabbath, Shabbos secondo la pronuncia ashkenazita, Shabbes come dicono i religiosi in yiddish, o Shabat), in ebraico: שבת, è la festa del riposo, che è celebrata ogni sabato.

613 Mitzvot e Shabbat · Shabbat e Tefillin · Mostra di più »

Shekhinah

La parola Shekhinah (leggi: sce-chi-nà – שְׁכִינָה; السكينة) è una traslitterazione del sostantivo ebraico femminile singolare שכינה, reso talvolta dagli omofoni Shechinah, Shekina, Shechina, Schechinah.

613 Mitzvot e Shekhinah · Shekhinah e Tefillin · Mostra di più »

Shemà

Shemà, Ascolta (a volte detto Shemà Israel;; "Ascolta, Israele!"), pronuncia IPA ʃəma' jisʁaɛl per l'ebraico contemporaneo, ʃəma'ʕ jisraʔe'l per l'ebraico biblico è una preghiera della liturgia ebraica.

613 Mitzvot e Shemà · Shemà e Tefillin · Mostra di più »

Sinagoga

Una sinagoga (dal greco συναγωγή, "adunanza", dal verbo συνάγω, "radunare") è il termine che definisce il luogo di culto della religione ebraica; la parola stessa è la traduzione del termine ebraico בית כנסת (bet knesset, appunto "casa dell'assemblea").

613 Mitzvot e Sinagoga · Sinagoga e Tefillin · Mostra di più »

Sukkot

Il termine Sukot (סוכות o סֻכּוֹת entrambi sukot), meglio Sukkot o Succot, si riferisce a una festa di pellegrinaggio che in Israele dura sette giorni, otto al di fuori di Eretz Israel (cfr Calendario ebraico, Diaspora ebraica e Rosh Chodesh).

613 Mitzvot e Sukkot · Sukkot e Tefillin · Mostra di più »

Talled

Il tallèd o tallit (in ebraico טלית), anche definito scialle di preghiera, è un indumento rituale ebraico il cui sviluppo della tradizione e storia risale ai tempi della compilazione della Torah.

613 Mitzvot e Talled · Talled e Tefillin · Mostra di più »

Talmud

Il Talmud (talmūd, che significa insegnamento, studio, discussione dalla radice ebraica ל-מ-ד) è uno dei testi sacri dell'ebraismo.

613 Mitzvot e Talmud · Talmud e Tefillin · Mostra di più »

Tanakh

Tanàkh (תנך, TNKh raramente Tenàkh) è l'acronimo, formato dalle prime lettere delle tre sezioni Bibbia secondo la tradizionale divisione ebraica, con cui si designano i testi sacri dell'ebraismo.

613 Mitzvot e Tanakh · Tanakh e Tefillin · Mostra di più »

Terra di Israele

La Terra di Israele (in ebraico: אֶרֶץ יִשְׂרָאֵל, Eretz Yisrael) è la regione che, secondo il Tanakh e la Bibbia, fu promessa dal Dio ai discendenti di Abramo attraverso suo figlio Isacco e agli Israeliti, discendenti di Giacobbe, nipote di Abramo.

613 Mitzvot e Terra di Israele · Tefillin e Terra di Israele · Mostra di più »

Teshuvah

Il Pentimento nell'ebraismo, chiamato Teshuvah o Teshuva (תשובה, letteralmente "ritorno"), è il modo di espiare i peccati nell'ebraismo, spesso raggiungendo la redenzione, collettiva e individuale.

613 Mitzvot e Teshuvah · Tefillin e Teshuvah · Mostra di più »

Torah

La Tōrāh (a volte scritta Thorah, o Torà: "istruzione, insegnamento") è il riferimento centrale della tradizione religiosa ebraica e ha una vasta gamma di significati.

613 Mitzvot e Torah · Tefillin e Torah · Mostra di più »

Yaakov ben Asher

Spesso chiamato col titolo Baal ha-Turim ("Maestro delle File"), secondo la sua opera principale di Halakhah (Legge ebraica), l'Arba'ah Turim ("Quattro File").

613 Mitzvot e Yaakov ben Asher · Tefillin e Yaakov ben Asher · Mostra di più »

Yom Kippur

Yom Kippur (יום כפור yom kippùr, "Giorno dell'espiazione") è la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione.

613 Mitzvot e Yom Kippur · Tefillin e Yom Kippur · Mostra di più »

La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra 613 Mitzvot e Tefillin

613 Mitzvot ha 201 relazioni, mentre Tefillin ha 108. Come hanno in comune 35, l'indice di Jaccard è 11.33% = 35 / (201 + 108).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra 613 Mitzvot e Tefillin. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare:

Ehi! Siamo su Facebook ora! »