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Anna I di Russia e Fëdor III di Russia

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Anna I di Russia e Fëdor III di Russia

Anna I di Russia vs. Fëdor III di Russia

Anna era figlia di Ivan V di Russia e come tale nipote di Pietro il Grande. Nel novembre del 1710 Anna sposò Federico III Guglielmo, duca di Curlandia e Semigallia, ma rimase vedova dopo pochi mesi, quando il marito morì nel gennaio 1711 durante il viaggio di ritorno da San Pietroburgo. Fëdor III era il terzo figlio dello zar Alessio I di Russia e della sua prima moglie Marija Il'inična Miloslavskaja.

Analogie tra Anna I di Russia e Fëdor III di Russia

Anna I di Russia e Fëdor III di Russia hanno 12 punti in comune (in Unionpedia): Alessio Michajlovič, Chiesa ortodossa, Evdokija Luk'janovna Strešnëva, Filarete (patriarca di Mosca), Impero ottomano, Ivan V di Russia, Ksenija Ivanovna Šestova, Marija Il'inična Miloslavskaja, Michele di Russia, Mosca (Russia), Pietro I di Russia, Sovrani di Russia.

Alessio Michajlovič

Alessio I Romanov era solo un giovanotto quando il 23 luglio 1645 suo padre morì lasciandolo erede del trono del Regno russo. Subito dopo l'incoronazione venne affidato alla tutela del boiardo Boris Morozov, un attento e sensibile guardiano sufficientemente illuminato da comprendere le necessità per il suo paese e per nulla chiuso alle idee provenienti dall'occidente.

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Chiesa ortodossa

La Chiesa ortodossa, ufficialmente Chiesa Cattolica Apostolica Ortodossa, è la seconda Chiesa cristiana più grande del mondo, arrivando a contare circa 220 milioni di fedeli battezzati.

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Evdokija Luk'janovna Strešnëva

Era la figlia del nobiluomo Luk'jan Stepanovič Strešnëv di Možajsk, che morì nel 1630, e della moglie Anna Konstantinovna Volkonskaja.

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Filarete (patriarca di Mosca)

Figlio di Nikita Romanovič Zacharyin-Juriev, figlio a sua volta di Roman Jurievič (m. 1543), capostipite dei Romanov, fu tutore dello Zar Fëdor Ivanovic (figlio della sorella Anastasia, prima moglie di Ivan IV di Russia il Terribile).

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Ivan V di Russia

Di salute cagionevole e ritardato era il fratellastro maggiore del futuro Pietro I, con cui fu co-reggente fino alla sua morte.

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Ksenija Ivanovna Šestova

Durante il periodo della repressione dei Romanov ad opera di Boris Godunov, venne costretta a prendere il velo, cambiando il suo nome in Marta (in russo, Marfa). Dopo molti anni di esilio nel distretto di Tolvujskij, si stabilì con il figlio a Kostroma. Fu in quel luogo che un ambasciatore venne ad informare Michele della sua elezione al trono di Russia nel 1613. Visto che i precedenti zar erano stati uccisi o colpiti dalla disgrazia, Marfa inizialmente non volle dare la propria approvazione al figlio e lasciarlo andare a Mosca. Infine ella si arrese e gli diede la sua approvazione benedicendolo con l'icona Nostra Signora di San Teodoro, che divenne una sorta di reliquia della dinastia Romanov. Durante i primi anni di regno, Marfa (o la «grande monaca» come venne in seguito conosciuta) esercitò una grande influenza sul figlio indifferente e malato. Ella fu in grado di piazzare i suoi parenti, i Saltykov, in importanti posizioni di governo, conducendo ad una diffusione della corruzione; il ritorno del marito dalla Polonia nel 1619 pose fine alla loro influenza (e a quella di Marfa) a corte. Morì nel 1631.

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Marija Il'inična Miloslavskaja

Figlia più giovane del boiardo e diplomatico Il'ja Danilovič Miloslavskij e della di lui moglie Ekaterina Fëdorovna Narbekova, fu prescelta dallo zar Alessio I, non appena questi raggiunse l'età per sposarsi, fra centinaia di figlie di nobili.

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Michele di Russia

La salita al potere di Michele di Russia (talvolta indicato come Michele III) conclude il convulso "Periodo dei torbidi" della storia russa e inaugura il regno della dinastia Romanov.

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Mosca (Russia)

Mosca (AFI:;, pronuncia russa) è la capitale, la città più popolosa nonché il principale centro politico, economico e finanziario della Federazione Russa.

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Pietro I di Russia

Considerato un eroe nazionale russo, compare sulle banconote da 500 rubli e francobolli; gli sono dedicati monumenti e opere letterarie. Era alto circa due metri, anche se aveva piedi e testa sproporzionati in confronto alla notevole statura; probabilmente a causa dell'altezza, soffriva di attacchi di piccolo male, una particolare forma di epilessia.

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Sovrani di Russia

In tempi differenti, i governanti della Rutenia, della Rus' di Kiev, di Vladimir e della Moscovia assunsero il titolo di Knjaz' (Князь, traducibile come duca o principe) e di Velikij Knjaz' (traducibile come gran duca o gran principe).

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Anna I di Russia e Fëdor III di Russia

Anna I di Russia ha 53 relazioni, mentre Fëdor III di Russia ha 35. Come hanno in comune 12, l'indice di Jaccard è 13.64% = 12 / (53 + 35).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Anna I di Russia e Fëdor III di Russia. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: