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Bhagavadgītā e Induismo

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Bhagavadgītā e Induismo

Bhagavadgītā vs. Induismo

La Bhagavadgītā (sanscrito, sf.pl.; devanāgarī: भगवद्गीता, "Canto del Divino" o "Canto dell'Adorabile" o, meno comunemente, Śrīmadbhagavadgītā; devanāgarī: श्रीमद्भगवद्गीता, il "Meraviglioso canto del Divino") è quella parte dall'importante contenuto religioso, di circa 700 versi (śloka, quartine di ottonari) divisi in 18 canti (adhyāya, "letture"), nella versione detta vulgata, collocata nel VI parvan del grande poema epico Mahābhārata. Linduismo (o hindūismo; tradizionalmente denominato Sanātanadharma, in sanscrito devanāgarī सनातनधर्म, lett. «legge/religione eterna») è una religione, o piuttosto, un insieme di credi religiosi, tra le più diffuse al mondo e tra quelle con le origini più antiche; si conta nella solo India, all'ultimo censimento per religione effettuato dal governo e datato 2011, fedeli indù (o hindū), su una popolazione di individui.

Analogie tra Bhagavadgītā e Induismo

Bhagavadgītā e Induismo hanno 35 punti in comune (in Unionpedia): Ahiṃsā, Alfabeto devanagari, Anne-Marie Esnoul, Antonio Rigopoulos, Śaktismo, Bhagavat, Brama (divinità), Bramino, Brāhmaṇa, Darśana, Deva, Dharma, Francesco Sferra, Giovanni Filoramo, Kalpa, Karma, Kṛṣṇa, Lingua sanscrita, Mahatma Gandhi, Mahābhārata, Mario Piantelli, Mircea Eliade, Mokṣa, Prajāpati, Purāṇa, Raniero Gnoli, Siva (divinità), Upaniṣad, Veda, Vedānta, ..., Visnù, Visnuismo, XIX secolo, Yajña, Yoga. Espandi índice (5 più) »

Ahiṃsā

Ahiṃsā (devanagari अहिंसा) è un termine sanscrito generalmente tradotto con nonviolenza. Composto da a, "non", e hiṃsā, forma desiderativa del verbo han "uccidere" o "nuocere", nell'induismo "ahiṃsā" indica un concetto più esteso dell'assenza di violenza.

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Alfabeto devanagari

La devanàgari (देवनागरी, IAST: devánāgarī, sanscrito:; detto anche nāgarī) è un alfasillabario ("abugida") usato in diverse lingue dell'India (sanscrito, hindi, marathi, kashmiri, sindhi, nepalese).

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Anne-Marie Esnoul

Ha scritto diversi libri sull'induismo, uno dei quali ha ricevuto il premio Broquette-Gonin nel 1973.

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Antonio Rigopoulos

Dopo la maturità scientifica al liceo G. B. Benedetti di Venezia si laurea nel 1987 in Storia (con indirizzo storico-religioso) presso l'Università Ca’ Foscari, con una tesi discussa con Franco Michelini Tocci e Mario Piantelli.

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Śaktismo

Lo Śaktismo (con grafia inglese Shaktismo, è quella corrente iniziatico-religiosa dell'induismo che adora la Mahādevī ("Grande Dea") nella sua molteplice forma di Śakti (s.f. "Potenza "). I devoti di questo culto vengono detti śakta. Lo Śaktismo è insieme allo Śivaismo, con cui condivide delle affinità teologiche, e al Viṣṇuismo, una delle tradizioni dell'induismo. Tale corrente ha subito in epoca recente una sua suddivisione in due indirizzi.

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Bhagavat

Bhagavat è un termine sanscrito (devanāgarī: भगवत्) che in qualità di sostantivo intende "divino", "glorioso", "adorabile", epiteto di Visnù, di Kṛṣṇa, di Śiva, ma anche di un buddha o di uno jina.

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Brama (divinità)

Brama o Brahma (devanagari: ब्रह्मा, Brahmā) è nella lingua sanscrita l'adattamento in genere maschile del termine di genere neutro Brahman e indica, a partire da testi recenziori induisti, quella divinità predisposta all'emanazione/creazione dell'universo materiale.

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Bramino

Il bramino, detto anche bramano, brahmano o bracmano (devanagari: ब्राह्मण, IAST brāhmaṇa), è un membro della casta sacerdotale del Varṇaśrama dharma o Varṇa vyavastha, la tradizionale divisione in quattro caste (varṇa) della società induista.

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Brāhmaṇa

Brāhmaṇa (devanāgarī: ब्राह्मणं, lett. "affermazione sul Brahman") sono dei testi religiosi indiani composti in sanscrito intorno al XI-IX secolo a.C. aventi lo scopo di descrivere e spiegare la relazione tra le formule sacrificali (mantra) e le azioni (karman) inerenti alle cerimonie sacrificali presenti nei Veda.

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Darśana

Darśana (devanāgarī दर्शन, dalla radice sanscrita drś, cioè "vedere") è un aggettivo e un sostantivo neutro sanscrito dai molteplici significati.

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Deva

Deva (devanāgarī देव, sanscrito vedico devá) è un termine sanscrito che come aggettivo indica ciò che è divino o celeste, mentre come sostantivo maschile indica la divinità o un dio.

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Dharma

Dharma (AFI) è un termine che presso le religioni dell'Asia meridionale riveste numerosi significati. Può essere tradotto come "dovere", "legge", "legge cosmica", "legge naturale", oppure "il modo in cui le cose sono" o come equivalente del termine occidentale "religione".

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Francesco Sferra

Laureato presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha studiato sotto la guida di Raniero Gnoli e Corrado Pensa. Ha conseguito il dottorato di ricerca in sanscrito presso la stessa Università.

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Giovanni Filoramo

Si è laureato nel 1969 discutendo una tesi di Storia del Cristianesimo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Torino.

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Kalpa

Nella cosmologia induista e buddista, un kalpa è un termine sanscrito che indica un ciclo cosmico, detto anche giorno di Brahma: un lungo periodo di tempo che sta alla base della teoria dell'evoluzione e dell'involuzione dell'universo.

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Karma

Karma (adattamento del termine sanscrito trascritto nel vedico kárman, più comunemente karman in italiano anche carma, devanagari: कर्मन्) è un termine in uso nei Veda, dove è inteso come «atto», «evento rituale», e traducibile nelle lingue occidentali come «azione».

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Kṛṣṇa

Kṛṣṇa (devanagari: कृष्ण), anglizzato in Krishna e attestato in italiano anche come Krisna, è, nella tradizione religiosa induista, il nome di un avatara del dio Visnù e tale è considerato dalla corrente religiosa indicata come visnuismo, che considera Visnù come divinità principale, l'Essere supremo.

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Lingua sanscrita

La lingua sanscrita (anche sanscrito, da saṃskṛtam, संस्कृतम् in devanagari) è una lingua ufficiale dell'India ed è una delle lingue più antiche che appartengono alla famiglia delle lingue indoeuropee.

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Mahatma Gandhi

È comunemente noto con l'appellativo onorifico di Mahatma (ma traducibile anche come "venerabile", e per certi versi correlabile al termine occidentale "santo" Citazione: (mahā- (S. "grande, potente, grosso,..., eminente") + ātmā (S. "1. anima, spirito; l'io, l'individuo; la mente, il cuore; 2. l'ultimo essere."): "di animo elevato, di nobile natura; un uomo nobile o venerabile.") Altro suo soprannome è Bapu (in gujarati: બાપુ, traducibile come "padre"). Gandhi è stato uno dei pionieri e dei teorici del satyagraha, un termine coniato da lui stesso, cioè la resistenza all'oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato l'India all'indipendenza. Il satyagraha è fondato sulla satya (verità) e sullahimsa (nonviolenza o amore, come dice nella sua autobiografia). Con le sue azioni, Gandhi ha ispirato movimenti di difesa dei diritti civili e personalità quali Martin Luther King, Nelson Mandela e Aung San Suu Kyi. In India, il giorno della sua nascita, ossia il 2 ottobre, era un giorno festivo. Questa data è stata anche dichiarata Giornata internazionale della nonviolenza dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

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Mahābhārata

Il Mahābhārata (devanāgarī: महाभारत, "La grande dei Bhārata" da intendersi come "La grande dei discendenti di Bharata"), conosciuto anche come Kṛṣṇaveda ("Veda di Kṛṣṇa"), è uno dei più grandi poemi epici (Itihāsa) indiani assieme al.

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Mario Piantelli

Si è laureato nel 1966 presso l'Università di Torino in "Diritto pubblico romano", discutendo una tesi su "Mos e Ritus nella più antica esperienza romana".

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Mircea Eliade

Uomo di grande cultura, assiduo viaggiatore, parlava e scriveva correntemente diverse lingue: rumeno, francese, tedesco, italiano, inglese, ebraico, persiano e sanscrito.

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Mokṣa

Mokṣa (devanagari: मोक्ष), sostantivo maschile della lingua sanscrita dal significato di "liberazione", "affrancamento", "emancipazione", "salvezza".

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Prajāpati

Nella religione vedica, Prajāpati è una divinità che presiede alla creazione ed è protettore della vita. Nel Rigveda e nei Brāhmaṇa, appare come divinità creatrice e dio supremo.

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Purāṇa

I Purāṇa (devanāgarī: पुराण; lett. "antiche ") sono un gruppo di testi sacri hindū, redatti in lingua sanscrita, di carattere principalmente mitico e cultuale, il cui scopo primario è anche quello dell'educazione religiosa di coloro che non sono considerati dvija (i "nati due volte", i componenti delle prime tre caste hindū: brāhmaṇa, kṣatriya e vaiśya), quindi gli śudra e le donne, ai quali è severamente proibito l'ascolto o la lettura dei testi detti Shruti, ovvero le raccolte dei quattro Veda.

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Raniero Gnoli

Allievo di Giuseppe Tucci e di Mario Praz, Raniero Gnoli è stato professore ordinario di Indologia presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza dal 1964 al 2000, nonché decano della "Facoltà di Studi Orientali" nella medesima università.

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Siva (divinità)

Siva (più raramente Sciva; devanagari: शिव, Śiva; adattato con grafia inglese in Shiva) è una delle divinità principali dell'Induismo. È una divinità maschile post-vedica, marito della dea Kālī e erede diretta della divinità pre-aria, successivamente ripresa anche nei Veda, indicata con i nomi di Paśupati e Rudra.

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Upaniṣad

Le Upaniṣad sono un insieme di testi religiosi e filosofici indiani composti in lingua sanscrita a partire dal IX-VIII secolo a.C. fino al IV secolo a.C. (le quattordici Upaniṣad vediche) anche se progressivamente ne furono aggiunte di minori fino al XVI secolo raggiungendo un numero complessivo di circa trecento opere aventi questo nome.

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Veda

I Veda (in alfabeto devanāgarī वेद, sanscrito vedico Vedá) sono un'antichissima raccolta in sanscrito vedico di testi sacri dei popoli arii che invasero intorno al XX secolo a.C. l'India settentrionale, costituenti la civiltà religiosa vedica, divenendo, a partire dalla nostra era, opere di primaria importanza presso quel differenziato insieme di dottrine e credenze religiose che va sotto il nome di Induismo.

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Vedānta

Vedānta (devanāgarī: वेदान्त) è un termine sanscrito che ha il significato di "fine dei Veda (-ānta, "fine"). Il termine intende indicare sia le Upaniṣad, per l'appunto parte finale del corpus vedico, sia il fatto che esse rappresentino il culmine dello stesso corpus nel senso che indirizzano al fine ultimo dello stesso, il mokṣa ("liberazione"), sia nel senso che tale letteratura viene studiata per ultimo, dopo gli altri testi.

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Visnù

Visnù (è usato anche l'adattamento parziale Visnu; devanagari: विष्णु, Viṣṇu; adattato con grafia inglese in Vishnu) è una divinità maschile vedica che nei secoli appena precedenti la nostra era assorbì altre figure divine come Puruṣa, Prajāpati, Nārāyaṇa e Kṛṣṇa, acquisendo, nella tradizione epica del Mahābhārata, la figura divina protettrice del mondo e del Dharma e, nella letteratura religiosa post-epica, la volontà di intervenire per proteggere i suoi devoti.

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Visnuismo

Il visnuismo, o anche vaisnavismo (dall'aggettivo sanscrito vaiṣṇavá, "devoto a Visnù"), è una delle tre principali correnti devozionali (bhakti) dell'induismo moderno, insieme allo scivaismo e allo śaktismo, che riconosce Visnù quale suprema divinità.

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XIX secolo

È il primo secolo dell'età contemporanea, un secolo di grandi trasformazioni sociali, politiche, culturali ed economiche a partire dall'ascesa e dalla caduta di Napoleone Bonaparte e la successiva Restaurazione, i moti rivoluzionari, la costituzione di molti stati moderni tra cui il regno d'Italia e l'impero germanico, la guerra di secessione americana, la seconda rivoluzione industriale fra positivismo, evoluzionismo e decadentismo, l'imperialismo e sul finire la grande depressione e la Belle Époque.

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Yajña

Yajña è un sostantivo maschile sanscrito traducibile in italiano con i significati di "offerta", "oblazione" o "sacrificio", ma anche di "adorazione", "invocazione" o "preghiera", dalla radice yaj che vuol dire "offrire", "sacrificare".

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Yoga

Con il sostantivo maschile sanscrito yoga (devanāgarī: योग, adattato anche in ioga) nella terminologia delle religioni originarie dell'India si indicano le pratiche ascetiche e meditative.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Bhagavadgītā e Induismo

Bhagavadgītā ha 85 relazioni, mentre Induismo ha 220. Come hanno in comune 35, l'indice di Jaccard è 11.48% = 35 / (85 + 220).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Bhagavadgītā e Induismo. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: