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Castelli (Croazia) e Spalato

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Castelli (Croazia) e Spalato

Castelli (Croazia) vs. Spalato

Castelli (in croato Kaštela, AFI:; in italiano anche Sette Castelli, desueto) è una città di abitanti della Croazia, appartenente alla regione spalatino-dalmata. Spàlato (in croato: Split) è la seconda città della Croazia, capoluogo della regione spalatino-dalmata, principale centro della Dalmazia, avente abitanti (2021).

Analogie tra Castelli (Croazia) e Spalato

Castelli (Croazia) e Spalato hanno 10 punti in comune (in Unionpedia): Baia dei Castelli, Castel Vitturi, Croazia, Dalmazia, Ferrovia Dalmata, Impero ottomano, Lingua croata, Regione spalatino-dalmata, Titolo di città in Croazia, Traù.

Baia dei Castelli

La baia dei Castelli. o delle Castella, chiamato anche golfo dei Castelli, delle Castella. o, in passato, canale dei Castelli Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.

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Castel Vitturi

Castel VitturiCroazia. Guide d'Europa del Touring Club Italiano, Milano 1998, p. 106. (in croato Kaštel Lukšić) è una frazione della città croata di Castelli.

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Croazia

La Croazia, ufficialmente Repubblica di Croazia, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nella penisola balcanica, nell'Europa meridionale.

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Dalmazia

La Dalmazia (AFI:;,, in montenegrino e) è una regione storico-geografica sulla costa orientale del mare Adriatico, che si estende dalle isole Quarnerine a nord-ovest, sino al fiume Boiana, attuale confine tra Montenegro e Albania, a sud-est, politicamente suddivisa tra Croazia, Montenegro e, per un breve tratto presso Neum, unico porto della Bosnia ed Erzegovina.

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Ferrovia Dalmata

La ferrovia Dalmata (in croato Dalmatinska pruga) è una linea ferroviaria croata, che collega la città di Spalato all'importante nodo di Tenin.

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Lingua croata

Il croato (nome nativo: hrvatski jezik, AFI) è un idioma slavo riconosciuto come lingua ufficiale da Croazia, Bosnia ed Erzegovina ed Unione Europea; si tratta di una delle quattro varietà standardizzate della lingua serbo-croata.

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Regione spalatino-dalmata

La Regione spalatino-dalmata (in croato Splitsko-dalmatinska županija) è una regione della Croazia, che occupa gran parte della Dalmazia centrale (incluse le isole di Brazza, Lesina e Lissa), confinante a est con la Bosnia ed Erzegovina.

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Titolo di città in Croazia

Nella Repubblica di Croazia la città (in croato grad) è l'unita dell'autogoverno locale che rappresenta un complesso urbano, storico, naturale, economico e sociale.

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Traù

Traù (in croato Trogir; in dalmatico Tragur; in latino Tragurium; in greco antico Τραγούριον, Tragurion) è una città della Croazia di abitanti (2011) posta sulla costa adriatica della Dalmazia centrale, in parte sulla terraferma ed in parte su due isole, a circa a ovest da Spalato, nella parte nord-occidentale della baia dei Castelli.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Castelli (Croazia) e Spalato

Castelli (Croazia) ha 21 relazioni, mentre Spalato ha 456. Come hanno in comune 10, l'indice di Jaccard è 2.10% = 10 / (21 + 456).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Castelli (Croazia) e Spalato. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: