Analogie tra Cattedrale di Santa Maria del Fiore e Galleria dell'Accademia
Cattedrale di Santa Maria del Fiore e Galleria dell'Accademia hanno 32 punti in comune (in Unionpedia): Agnolo Gaddi, Alesso Baldovinetti, Andrea del Castagno, Andrea del Verrocchio, Basilica di Santa Croce, Bernardo Daddi, Bicci di Lorenzo, Cosimo I de' Medici, David (Michelangelo), Domenico di Michelino, Emilio De Fabris, Firenze, Francesco Botticini, Giotto, Giovanni del Biondo, Lorenzo di Bicci, Lorenzo di Credi, Lorenzo di Niccolò, Mariotto di Nardo, Michelangelo Buonarroti, Museo nazionale del Bargello, Palazzo Vecchio, Paolo Uccello, Piazza della Signoria, Poppi (pittore), San Matteo (Michelangelo), Santi di Tito, Taddeo Gaddi, Tardo gotico, Ulisse Cambi, ..., Via Ricasoli, XIX secolo. Espandi índice (2 più) »
Agnolo Gaddi
Era figlio di Taddeo Gaddi, anch'egli pittore di fama, forse il principale discepolo di Giotto. La sua arte, dal tono spesso garbatamente fiabesco, mostra un legame mai reciso con gli schematismi giotteschi della prima metà del Trecento, aggiornato con qualche suggestione tardogotica.
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Alesso Baldovinetti
Nato a Firenze nel 1427 da Baldovinetto e Agnola Ubaldini da Gagliano, nel 1448 si iscrisse nella Compagnia di San Luca e fu allievo forse di Domenico Veneziano.
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Andrea del Castagno
Fu uno dei protagonisti della pittura fiorentina nei decenni centrali del XV secolo, assieme a Beato Angelico, Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo Uccello.
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Andrea del Verrocchio
Attivo soprattutto alla corte di Lorenzo de' Medici, alla sua bottega si formarono allievi come Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Domenico Ghirlandaio, Francesco Botticini, Francesco di Simone Ferrucci, Lorenzo di Credi, Bartolomeo della Gatta, Luca Signorelli.
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Basilica di Santa Croce
La basilica di Santa Croce nell'omonima piazza a Firenze, è una delle più grandi chiese francescane e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia, e possiede il rango di basilica minore.
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Bernardo Daddi
Nato nella valle del Mugello in località Salto vicino Pulicciano, Borgo San Lorenzo, fu fiorentino nello stile, lavorò nella bottega di Giotto assieme a tutti coloro che saranno gli interpreti dello stile tardo del maestro (quali ad esempio Taddeo Gaddi, Stefano Fiorentino, Maso di Banco, ecc.). Riguardo a questi pittori, e lo stesso Daddi non è eccezione, la critica è sempre stata, probabilmente non a torto, estremamente severa.
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Bicci di Lorenzo
Esponente di una delle principali botteghe familiari fiorentine, Bicci è un esempio che ben rappresenta il reale panorama del mestiere artistico a Firenze fra Tre e Quattrocento (suo padre era Lorenzo di Bicci, mentre suo figlio fu Neri di Bicci, entrambi pittori).
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Cosimo I de' Medici
Figlio del condottiero Giovanni de' Medici, detto delle Bande Nere, e di Maria Salviati, apparteneva per via paterna al ramo cadetto dei Medici detto dei Popolani, discendente da quel Lorenzo de' Medici detto il Vecchio, fratello di Cosimo il Vecchio, primo Signore de facto di Firenze, mentre era discendente per via materna dal ramo principale stesso, in quanto la madre era figlia di Lucrezia de' Medici, a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze.
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David (Michelangelo)
Il David è una scultura realizzata in marmo (altezza 5,20 m incluso il basamento di 108 cm) da Michelangelo Buonarroti, databile tra il 1501 e l'inizio del 1504 circa e conservata nella Galleria dell'Accademia a Firenze.
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Domenico di Michelino
Il suo vero nome era Domenico di Francesco, ma assunse lo pseudonimo per una sua attività giovanile svolta presso un lavoratore di avorio chiamato Michelino di Benedetto"Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol.IV, pag.234.
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Emilio De Fabris
Si formò all'Accademia di Belle Arti specializzandosi a Roma, dove divenne amico dell'archeologo Antonio Nibby, e poi a Venezia, dove conobbe lo storico e critico d'arte Pietro Selvatico Estense.
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Firenze
Firenze (IPA:;; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della Toscana e dell'omonima città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione e centro dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia.
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Francesco Botticini
Egli dimostrò sin dagli esordi di essere un artista capace, la cui opera riflette l'interesse e l'influenza di molte delle maggiori personalità artistiche del Rinascimento fiorentino, tra cui particolarmente quelle di Andrea del Verrocchio, Sandro Botticelli, Filippino Lippi, Antonio del Pollaiolo.
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Giotto
Giotto nacque a Colle di Vespignano, un borgo situato nella valle del Mugello (oggi una frazione del comune fiorentino di Vicchio), con ogni probabilità nel 1267, in una famiglia di piccoli possidenti terrieri (Bondone era appunto il padre) che, come tante altre famiglie toscane del secolo, si trasferì solo in seguito a Firenze.
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Giovanni del Biondo
Si hanno notizie di lui dal 1356 al 1398 circa. Fu originario del Casentino, ma svolse la sua attività per lo più a Firenze. Si formò probabilmente nella bottega degli Orcagna (nella cappella Strozzi della chiesa di Santa Maria Novella e fu allievo nella scuola di Taddeo Gaddi. Eseguì nel 1356 alcuni affreschi insieme a Nardo di Cione), per poi rendersi autonomo verso il 1360: sviluppò il proprio stile, caratterizzato da forme massicce, schemi iconografici arcaicizzanti, forte caratterizzazione fisionomica e un brillante cromatismo.
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Lorenzo di Bicci
La sua produzione si concentra tra il 1380 e il 1427, quando fu il maestro di un'importante bottega di artisti-artigiani che continuò l'attività per tre generazioni con i figli Neri di Lorenzo e Bicci di Lorenzo (quest'ultimo ereditò la bottega attorno al 1405) e suo nipote Neri di Bicci.
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Lorenzo di Credi
La sua formazione avvenne nella bottega del Verrocchio da cui derivò lo stile finito costruito con linee incisive e precise, modi che influenzarono il suo condiscepolo Leonardo, successivamente le parti si scambiarono e fu Lorenzo ad accogliere lo sfumato e le sottilissime velature di Leonardo.
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Lorenzo di Niccolò
Lorenzo fu quindi allievo (non figlio) di Niccolò di Pietro Gerini, col quale collaborò a Prato nella decorazione della residenza di Francesco di Marco Datini (1392) e negli affreschi della Cappella Migliorati della chiesa di San Francesco.
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Mariotto di Nardo
I primi documenti che riguardano Mariotto di Nardo di Cione, probabilmente figlio del pittore trecentesco Nardo di Cione e dunque nipote di Andrea Orcagna, risalgono al 1389 (iscrizione all'arte dei medici e degli speziali), ma i primi dipinti a lui riferibili su base stilistica possono porsi all'inizio del nono decennio del secolo, per cui si può ragionevolmente ritenere che egli sia nato tra il 1360 e il 1365.
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Michelangelo Buonarroti
fu protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
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Museo nazionale del Bargello
Il Museo Nazionale del Bargello è un museo di Firenze, dedicato alla scultura, facente parte insieme alle Cappelle Medicee, Orsanmichele, Palazzo Davanzati e Casa Martelli, dei Musei del Bargello.
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Palazzo Vecchio
Palazzo Vecchio si trova in piazza della Signoria a Firenze ed è la sede del Comune. Rappresenta la migliore sintesi dell'architettura civile trecentesca cittadina ed è uno dei palazzi civici più conosciuti nel mondo.
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Paolo Uccello
Fu tra i protagonisti della scena artistica fiorentina della metà del XV secolo. Secondo quanto racconta Giorgio Vasari nelle sue Vite, Paolo Uccello «non ebbe altro diletto che d'investigare alcune cose di prospettiva difficili e impossibili», sottolineando il suo tratto più immediatamente distintivo, cioè l'interesse, quasi ossessivo, per la costruzione prospettica.
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Piazza della Signoria
Piazza della Signoria è la piazza principale di Firenze, sede del potere civile e cuore della vita sociale della città. Si trova nella parte centrale della Firenze medievale, a sud della cattedrale di Santa Maria del Fiore.
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Poppi (pittore)
Allievo di Giorgio Vasari, spiegò la sua vena di illustratore elegante e fantasioso negli affreschi di Palazzo Vecchio a Firenze: collaborò alla decorazione del Tesoretto e dello Studiolo di Francesco I. Il suo stile, dalla pennellata sicura, si può riconoscere per il particolare uso del colore: colori cangianti su incarnati chiarissimi, soprattutto nei soggetti femminili, con delicate sfumature che danno corpo ai volumi attraverso una piena padronanza dei giochi di ombre e luci.
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San Matteo (Michelangelo)
Il San Matteo è una scultura marmorea (h 216 cm) di Michelangelo, databile al 1506 circa e conservata nella Galleria dell'Accademia a Firenze.
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Santi di Tito
Fu una delle personalità più influenti della pittura fiorentina (e toscana) della seconda metà del Cinquecento. Suo figlio Tiberio Titi fu pure un apprezzato pittore, specializzato in ritratti di corte formali.
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Taddeo Gaddi
Per il suo consistente operato nella bottega di Giotto ha sempre rivestito, tra i giotteschi della prima generazione, un posto di preminenza.
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Tardo gotico
Il tardo gotico è una fase della storia dell'arte europea, collocabile tra il 1370 circa e buona parte del XV secolo, con alcune zone dove si prolungò a oltranza fino al XVI secolo.
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Ulisse Cambi
Figlio dello scultore Pietro Cambi, dopo aver frequentato a Firenze il Liceo Artistico e l'Accademia continuò i propri studi a Roma a partire dal 1833, trattenendosi per quattro anni nella capitale.
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Via Ricasoli
Via Ricasoli è una strada urbana di Firenze tra piazza del Duomo e piazza San Marco. Fa parte di quella serie di vie rettilinee di andamento più o meno perpendicolare all'Arno che furono tracciate da Arnolfo di Cambio in occasione dell'ampliamento urbanistico dell'ultima cerchia di mura, come via Cavour, via dei Servi, ecc.
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XIX secolo
È il primo secolo dell'età contemporanea, un secolo di grandi trasformazioni sociali, politiche, culturali ed economiche a partire dall'ascesa e dalla caduta di Napoleone Bonaparte e la successiva Restaurazione, i moti rivoluzionari, la costituzione di molti stati moderni tra cui il regno d'Italia e l'impero germanico, la guerra di secessione americana, la seconda rivoluzione industriale fra positivismo, evoluzionismo e decadentismo, l'imperialismo e sul finire la grande depressione e la Belle Époque.
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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
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- Che cosa ha in comune Cattedrale di Santa Maria del Fiore e Galleria dell'Accademia
- Analogie tra Cattedrale di Santa Maria del Fiore e Galleria dell'Accademia
Confronto tra Cattedrale di Santa Maria del Fiore e Galleria dell'Accademia
Cattedrale di Santa Maria del Fiore ha 384 relazioni, mentre Galleria dell'Accademia ha 256. Come hanno in comune 32, l'indice di Jaccard è 5.00% = 32 / (384 + 256).
Riferimenti
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