Analogie tra Cinese mandarino (varietà linguistica) e Ricostruzione filologica dei sinogrammi più diffusi
Cinese mandarino (varietà linguistica) e Ricostruzione filologica dei sinogrammi più diffusi hanno 29 punti in comune (in Unionpedia): Caratteri cinesi, Caratteri cinesi semplificati, Caratteri cinesi tradizionali, Chữ Nôm, Dialetto taiwanese, Dizionario di Kangxi, Furigana, Guanhua, Hanja, Kana, Kanji, Kun'yomi, Lingua cantonese, Lingua cinese, Lingua cinese antica, Lingua cinese media, Lingua coreana, Lingua giapponese, Lingua hakka, Lingua min nan, Lingua vietnamita, Lingue austronesiane, Lingue sinotibetane, Lingue tibeto-birmane, Man'yōgana, Okurigana, On'yomi, Pinyin, Radicali (cinese).
Caratteri cinesi
I caratteri cinesi sono le unità minime di significato (in linguaggio specialistico chiamate logogrammi) utilizzate nella scrittura del cinese.
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Caratteri cinesi semplificati
L'insieme caratteri in forma semplice (tradizionale: 簡體字, semplificato: 简体字, pinyin: jiǎntǐzì), o caratteri semplificati (tradizionale: 簡化字, semplificato: 简化字, pinyin: jiǎnhuàzì) rappresenta uno dei due modi standard di scrittura cinese contemporanea; l'altro è detto caratteri cinesi tradizionali.
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Caratteri cinesi tradizionali
I caratteri cinesi tradizionali()sono, insieme ai caratteri semplificati(), uno dei due modi di scrittura dei caratteri cinesi. L'aggettivo "tradizionali" è da considerarsi un'attribuzione piuttosto recente, in quanto non esisteva fino al 1950. È in questo periodo che il governo cinese introduce ufficialmente un sistema di scrittura semplificato, dando vita alla divisione tra caratteri cinesi tradizionali e caratteri cinesi semplificati. Il processo di semplificazione dei caratteri comporta la diminuzione dei tratti dei logogrammi oppure la reinvenzione completa di alcuni caratteri, al fine di avere un modello di scrittura più semplice e fruibile. I caratteri semplificati sono impiegati in tutta la Cina continentale e a Singapore, mentre i caratteri cinesi tradizionali vengono tuttora usati a Taiwan, Hong Kong e Macao. A Taiwan sono noti come 正體字 (Zhèngtǐzì, "Forma corretta dei caratteri") e i semplificati come 匪字 ("Caratteri fuorilegge").
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Chữ Nôm
Il chữ Nôm (字喃𡨸喃/𡦂喃, pronuncia settentrionale:, pronuncia meridionale) è un sistema di scrittura usato per scrivere il vietnamita, composto in gran parte (ma non solo) da sinogrammi presi in prestito durante l'occupazione cinese del Vietnam e oggi sostituito dall'alfabeto latino, inventato dai missionari europei.
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Dialetto taiwanese
Il taiwanese (臺灣話 tâi-oân-oē o 台語 tâi-gí), nota anche come hokkien taiwanese (臺灣閩南語 tâi-oân bân-lâm-gú), minnan di Taiwan/min nan di Taiwan e taiwanhua, è un dialetto appartenente alla famiglia dei dialetti hokkien della lingua min nan (una delle varietà del cinese), parlato da circa il 70% della popolazione di Taiwan. Il più grande gruppo etnico di Taiwan, per il quale l'hokkien è considerato una lingua nativa, è conosciuto come Hoklo o Holo (Hō-ló). La corrispondenza fra lingua ed etnia è generalmente vera benché non assoluta, in quanto alcuni hoklo parlano male l'hokkien mentre alcuni non hoklo lo parlano correntemente. Il pe̍h-ōe-jī (POJ) è un sistema di romanizzazione per questa lingua e per l'hokkien in generale. L'hokkien taiwanese è generalmente simile all'amoy. Si manifestano solo differenze minori in termini di vocabolario. Come l'amoy, l'hokkien taiwanese è basato su una mescolanza di idioma di Zhangzhou e di Quanzhou. A causa della popolarità tra i mezzi di intrattenimento di massa di Taiwan, l'hokkien taiwanese è cresciuto fino a diventare il più influente dialetto hokkien del min nan, specialmente dopo gli anni 1980. Insieme al dialetto amoy, il dialetto di prestigio taiwanese (basato sulla variante di Tâi-lâm) è considerato come "hokkien standard". Il taiwanese viene romanizzato con un sistema apposito detto tâi-lô, che è una modifica del peh-oe-ji, reso semplificato e più aderente alla pronuncia. In alternativa, si può usare il peh-oe-ji visto la somiglianza enorme dei suoni e romanizzazioni, ma il sistema tonale non coincide.
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Dizionario di Kangxi
La ristampa dell'edizione 2005 del dizionario Kangxi Una pagina del dizionario Il Dizionario di Kangxi (cinese) era il dizionario cinese standard durante il XVIII secolo e il XIX secolo.
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Furigana
Nella scrittura giapponese, i (detti anche o) sono piccoli kana stampati in prossimità di kanji o altri caratteri per indicarne la pronuncia quando il rispettivo kanji non è molto noto, o per forzarne una pronuncia differente.
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Guanhua
Il guanhua era il linguaggio comune parlato dagli ufficiali imperiali e dai membri dell'amministrazione imperiale durante le dinastie Ming e Qing.
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Hanja
Nella lingua coreana, hanja è la denominazione dei caratteri cinesi o sinogrammi (in cinese), utilizzati per la resa grafica del lessico di origine cinese ("lessico sino-coreano"), che costituisce il 57% del lessico coreano.
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Kana
Kana è un termine generico per indicare i due sillabari fonetici giapponesi hiragana (平仮名) e katakana (片仮名), come pure l'antico sistema man'yōgana.
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Kanji
I sono i caratteri di origine cinese usati nella scrittura giapponese in congiunzione con i sillabari hiragana e katakana.
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Kun'yomi
La lettura kun o di un kanji è quella derivata storicamente dal giapponese. In occasione della comparsa in Giappone della scrittura cinese, questa fu utilizzata per trascrivere la lingua giapponese.
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Lingua cantonese
Il cantonese (in mandarino; in cantonese jyut6 jyu5), o yue, è un ramo delle lingue sinitiche diffuso principalmente nella Cina meridionale, soprattutto nelle province di Guangdong e Guangxi, conosciute insieme con il nome di Liangguang, a Hong Kong e Macao.
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Lingua cinese
La lingua cinese, nella sua accezione più generica (e non per indicare il cinese moderno standard o un particolare dialetto come lo shanghaiese o una famiglia di dialetti come il cantonese, l'hakka e i minnan), è una vasta e variegata famiglia linguistica composta da centinaia di varietà linguistiche locali distinte e spesso non mutuamente intelligibili (come ad esempio il dialetto di Pechino e il dialetto cantonese).
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Lingua cinese antica
Il cinese antico (cinese semplificato: 上古汉语; cinese tradizionale: 上古漢語; pinyin: Shànggǔ Hànyǔ), detto anche antico cinese o cinese arcaico secondo la definizione del linguista Bernhard Karlgren (in inglese, Old Chinese, abbreviato in OC e contrapposto al Primo Cinese Medio/Early Middle Chinese, EMC), si riferisce al cinese parlato dalla dinastia Shang (età del bronzo cinese, finita nell'XI secolo a.C.), fino a buona parte della prima dinastia Han (dal 206 a.C. al 25 d.C.), poi divenuta "Dinastia Han Orientale", in cui si forma una versione di lingua intermedia tra il cinese antico e il Primo Cinese Medio ricostruita da Weldon Coblin.
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Lingua cinese media
Il cinese medio, o anche cinese antico nell'accezione utilizzata dal linguista Bernhard Karlgren o "lingua cinese media" o "medio cinese", si riferisce alla lingua cinese parlata durante le Dinastie del Nord e del Sud e le dinastie Sui 隋朝, Tang 唐朝 e Song 宋朝 (VI-X secolo).
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Lingua coreana
Il coreano è una lingua parlata nella penisola coreana. I nomi locali sono Chosŏnŏ o Chosŏnmal in Corea del Nord, e Hangug-eo o Hangungmal in Corea del Sud.
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Lingua giapponese
Il è la lingua parlata in Giappone e in numerose aree di immigrazione giapponese. Insieme alle lingue ryūkyūane, forma la famiglia delle lingue nipponiche.
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Lingua hakka
La lingua hakka (客家話, Kèjiāhuà), detta anche lingua Kejia o Kejiahua, è forse uno dei più antichi dialetti parlati in Cina e fa parte della famiglia linguistica sino-tibetana.
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Lingua min nan
Il min meridionale o min nan o, seguendo il pinyin, minnan (cinese tradizionale: 閩南語; cinese semplificato: 闽南语; pinyin: Mǐnnányǔ; poj: Bân-lâm-gí/Bân-lâm-gú) ("lingua del Fujian meridionale"), è una lingua, o più esattamente una famiglia di lingue cinesi parlate nel Fujian meridionale e nelle regioni limitrofe, a Taiwan, e dai discendenti degli immigranti cinesi provenienti da queste aree nella diaspora.
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Lingua vietnamita
La lingua vietnamita (nome nativo: tiếng Việt o Việt ngữ 越語) è una lingua austroasiatica facente parte del gruppo delle lingue mon khmer, parlata, come idioma nazionale, in Vietnam.
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Lingue austronesiane
La famiglia delle lingue austronesiane comprende oltre 1 200 lingue parlate in una vasta area geografica compresa fra Madagascar, Arcipelago malese, Formosa e Oceania da una serie di etnie imparentate tra loro e collettivamente note come popoli austronesiani.
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Lingue sinotibetane
Le lingue sinotibetane (汉藏语系, hàn zàng yǔ xì) sono una delle principali famiglie linguistiche dell'area asiatica, da cui derivano alcune tra le più importanti lingue parlate nel continente asiatico e nel mondo, come il cinese moderno standard e dei dialetti prestigiosi come il cantonese, il tibetano e il birmano.
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Lingue tibeto-birmane
Le lingue tibeto-birmane sono lingue sino-tibetane, parlate nell'Asia centrale e meridionale. Derivano, secondo la classificazione classica di James Alan Matisoff (1978), da una separazione del proto-sino tibetano/Trans-Himalayano (la famiglia sinotibetana è nata 7200 anni fa, cioè intorno al 5200 a.C. secondo Laurent Sagart, Guillaume Jacques e Yunfan Lai, 2019) in due branche, il proto-tibeto-birmano e lingue sinitiche (la prima attestata è l'Old Chinese/cinese antico grossomodo al termine del neolitico cinese; le ossa oracolari per la piromanzia più antiche risalgono al 1250 a.C.). Secondo una ricerca di William S-Y. Chang (1998), alcune lingue sino-tibetane hanno iniziato a mostrare segni di separazione intorno al 4000 a.C.
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Man'yōgana
I sono dei sinogrammi derivati dai kanji. Essi sono l'antica forma dei kana giapponesi e sono apparsi durante il Periodo Nara (710-794). Il termine man'yōgana proviene dal, una antologia poetica dell'era Nara scritta, ella stessa, completamente in caratteri man'yōgana.
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Okurigana
Gli sono suffissi scritti kana (hiragana, per la precisione) che si trovano dopo i kanji nelle parole scritte in giapponese. Essi servono a due scopi: coniugare aggettivi e verbi e dare a particolare kanji un significato specifico.
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On'yomi
La lettura on o di un kanji, è quella derivata storicamente dal cinese. Essa coesiste con la lettura kun o Kun'yomi, la lettura d'origine giapponese attribuita al kanji al momento della sua importazione in Giappone da parte dei coreani.
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Pinyin
Con il termine pinyin (拼音, letteralmente "trascrivere-suoni") ci si riferisce generalmente allo Hànyǔ Pīnyīn, che è un sistema per trascrivere in alfabeto latino la pronuncia del cinese moderno.
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Radicali (cinese)
I radicali (in mandarino; in cantonese bou6sau2;; in coreano) sono una componente grafica degli hanzi (汉字, i caratteri cinesi o "sinogrammi"), utilizzata per trovare le parole sul dizionario.
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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
- In quello che appare come Cinese mandarino (varietà linguistica) e Ricostruzione filologica dei sinogrammi più diffusi
- Che cosa ha in comune Cinese mandarino (varietà linguistica) e Ricostruzione filologica dei sinogrammi più diffusi
- Analogie tra Cinese mandarino (varietà linguistica) e Ricostruzione filologica dei sinogrammi più diffusi
Confronto tra Cinese mandarino (varietà linguistica) e Ricostruzione filologica dei sinogrammi più diffusi
Cinese mandarino (varietà linguistica) ha 83 relazioni, mentre Ricostruzione filologica dei sinogrammi più diffusi ha 38. Come hanno in comune 29, l'indice di Jaccard è 23.97% = 29 / (83 + 38).
Riferimenti
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