Logo
Unionpedia
Comunicazione
Disponibile su Google Play
Nuovo! Scarica Unionpedia sul tuo dispositivo Android™!
Scaricare
l'accesso più veloce di browser!
 

Clandestino a Trieste e Fiorenzo Carpi

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Clandestino a Trieste e Fiorenzo Carpi

Clandestino a Trieste vs. Fiorenzo Carpi

Clandestino a Trieste è un film del 1951 diretto da Guido Salvini. Figlio dell'artista Aldo Carpi e Maria Arpesani, studia, sotto la guida di Arrigo Pedrollo, Giorgio Federico Ghedini (Roberto Lupi), al Conservatorio di Milano, dove si diploma nel 1945.

Analogie tra Clandestino a Trieste e Fiorenzo Carpi

Clandestino a Trieste e Fiorenzo Carpi hanno 2 punti in comune (in Unionpedia): Alberto Bonucci, Guido Salvini (regista).

Alberto Bonucci

Dopo aver recitato in varie compagnie di rivista, alla radio sino dai primi anni '40, si trasferì a Parigi nel 1949 esibendosi con Vittorio Caprioli e Luciano Salce nel cabaret Rose Rouge, e costruendo così le basi per la compagnia che gli avrebbe dato fama e successo.

Alberto Bonucci e Clandestino a Trieste · Alberto Bonucci e Fiorenzo Carpi · Mostra di più »

Guido Salvini (regista)

Nipote del grande attore Tommaso Salvini - suo padre, lo scultore e direttore della gipsoteca di Firenze Mario Salvini, era il figlio del grande attore - e quindi nipote anche dell'altro figlio di Tommaso, Gustavo Salvini, nel 1924 fu tra i fondatori del Teatro d'Arte di Roma diretto da Luigi Pirandello.

Clandestino a Trieste e Guido Salvini (regista) · Fiorenzo Carpi e Guido Salvini (regista) · Mostra di più »

La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Clandestino a Trieste e Fiorenzo Carpi

Clandestino a Trieste ha 21 relazioni, mentre Fiorenzo Carpi ha 176. Come hanno in comune 2, l'indice di Jaccard è 1.02% = 2 / (21 + 176).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Clandestino a Trieste e Fiorenzo Carpi. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare:

Ehi! Siamo su Facebook ora! »