Analogie tra Esegesi ebraica e Mitzvah
Esegesi ebraica e Mitzvah hanno 33 punti in comune (in Unionpedia): Alfabeto ebraico, Ebraismo, Ebraismo rabbinico, Ebrei, Gematria, Genesi, Gerusalemme, Halakhah, Letteratura rabbinica, Levitico, Libro di Ester, Lingua ebraica, Lingua greca, Midrash, Mishnah, Monte Sinai, Mosè, Nahmanide, Purim, Rabbi Akiva, Rabbi Ishmael, Rabbini del Talmud, Rabbino, Rashi, Rishonim, Sacerdote (ebraismo), Sefarditi, Talmud, Talmud babilonese, Tanakh, ..., Testo masoretico, Torah, 613 Mitzvot. Espandi índice (3 più) »
Alfabeto ebraico
L'alfabeto ebraico (האלפבית העברי) è l'abjad con cui viene scritto l'ebraico.
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Ebraismo
L'Ebraismo indica sia una religione monoteista sia uno stile di vita sia una tradizione culturale diffusa all'interno del popolo ebraico, nelle varie comunità presenti in tutti i paesi del mondo.
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Ebraismo rabbinico
L'ebraismo rabbinico (o rabbinismo) (in ebraico: Yahadut Rabanit - יהדות רבנית) è la forma tradizionale di ebraismo a partire dal VI secolo dell'era volgare, dopo la codificazione del Talmud babilonese.
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Ebrei
Gli ebrei (עברי, ʿivrîˈ, anche, Yhudim o jehuˈdim), anche detti popolo ebraico, sono un popolo, o gruppo etnoreligioso,.
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Gematria
La gematria, anche ghimatriah, ghematriah o ghematria (traslitt. gēmaṭrijā) è una scienza dell'ebraismo che studia le parole scritte in lingua ebraica e assegna loro valori numerici: questo sistema afferma che parole e/o frasi con valore numerico identico siano correlate, o dimostrino una qualche relazione col numero stesso, applicato, per esempio, all'età di una persona, a un anno del calendario ebraico o simili.
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Genesi
Il Libro della Genesi (ebraico בראשית bereshìt, "in principio", dall'incipit; greco Γένεσις ghènesis, "nascita", "creazione", "origine"; latino Genesis), comunemente citato come Genesi (femminile), è il primo libro della Torah del Tanakh ebraico e della Bibbia cristiana.
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Gerusalemme
Gerusalemme (AFI:;, Yerushalayim, Yerushalaim e/o Yerushalaym;, "la (città) santa", sempre, in greco Ιεροσόλυμα, Ierosólyma, in latino Hierosolyma o Ierusalem, per antonomasia è definita "La Città Eterna"), capitale giudaica tra il X e il VI secolo a.C., è la capitale contesa di Israele e città santa nell'Ebraismo, nel Cristianesimo e nell'Islam.
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Halakhah
Halakhah (ebr. הלכה) — traslitt. anche con Halakha, Halakhà, Halacha, o Halocho; plur. halakhot — è la tradizione "normativa" religiosa dell'Ebraismo, codificata in un corpo di Scritture e include la legge biblica (le 613 mitzvòt) e successive leggi talmudiche e rabbiniche, come anche tradizioni e usanze.
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Letteratura rabbinica
Letteratura rabbinica, in senso lato, può indicare l'intera gamma di scritti rabbinici nel corso di tutta la storia dell'ebraismo rabbinico.
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Levitico
Il Levitico (ebraico ויקרא wayqrà', "e chiamò", dall'incipit greco Λευιτικόν, levitikòn; latino Leviticus) è il terzo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana.
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Libro di Ester
Il Libro di Ester (ebraico אסתר; greco Εσθήρ; latino Esther) è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana.
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Lingua ebraica
Con lingua ebraica (in ebraico israeliano: עברית, ivrit) si intende sia l'ebraico biblico (o classico) sia l'ebraico moderno, lingua ufficiale dello Stato di Israele e dell’oblast autonoma ebraica in Russia, che conta circa 7 milioni di locutori (oltre che un cospicuo numero di ebrei della Diaspora); l'ebraico moderno, cresciuto in un contesto sociale e tecnologico molto diverso da quello antico, contiene molti elementi lessicali presi in prestito da altre lingue.
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Lingua greca
Il greco (greco moderno: ελληνικά, elliniká, greco; ελληνική γλώσσα, ellinikí glóssa, lingua greca) è un branco indipendente della famiglia delle lingue indoeuropee, nativa della Grecia ed altre parti del Mediterraneo dell'est e del Mar Nero.
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Midrash
Midrash (ebr. מדרש; plurale Midrashim) è uno dei metodi ebraici di interpretazione e commento dei testi sacri ebraici.
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Mishnah
La Mishnah, o Mishnà (ebraico: מִשְׁנָה, "studio a ripetizione") è uno dei testi fondamentali dell'ebraismo.
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Monte Sinai
Il Monte Sinai (arabo: طور سيناء, ebraico: הר סיני), conosciuto anche come Monte Horeb, Monte Oreb, Monte Musa, Gebel Musa o Jabal Musa (letteralmente Montagna di Mosè), è una montagna dell'Egitto che si trova nella parte meridionale della penisola del Sinai.
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Mosè
Mosè (latino: Moyses; in ebraico: מֹשֶׁה, standard Moshé, tiberiense Mōšeh; greco: Mωϋσῆς;; ge'ez: ሙሴ, Musse) è per gli Ebrei il rav per antonomasia (Moshé Rabbenu, Mosè il nostro maestro), e tanto per gli Ebrei quanto per i cristiani egli fu la guida del popolo ebraico secondo il racconto biblico dell'Esodo; per i musulmani, invece, Mosè fu innanzi tutto uno dei profeti dell'Islam la cui rivelazione originale, tuttavia, andò perduta.
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Nahmanide
Fu il più importante studioso e intellettuale ebreo catalano del Medioevo, cabalista e commentatore biblico.
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Purim
La festività ebraica di Purim (in ebraico פורים, Sorti) cade il giorno 14 del mese ebraico di Adar.
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Rabbi Akiva
Grande autorità della tradizione ebraica ed uno dei principali contributori allHalakha, alla Mishnah e ai midrashim.
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Rabbi Ishmael
Gli insegnamenti di Ishmael erano offerti per promuovere la pace e buona volontà tra tutti.
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Rabbini del Talmud
I Rabbini del Talmud o Maestri ebrei, come tutti i Profeti dell'ebraismo nel corso della storia del popolo d'Israele, hanno sempre avuto il ruolo di guide spirituali, anche impartendo gli insegnamenti morali, etici e religiosi della Torah comandati ed indicati da Dio.
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Rabbino
Il termine rabbino (dall'ebraico biblico: רַבִּי, traslitt. rabi - IPA, "mio maestro", plurale irregolare רבנים rabanim) – la parola "maestro" רב rav letteralmente significa "grande", "distinto", e viene inteso come "maestro" nell'ebraico post-biblico.
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Rashi
Rabbino medievale francese, fu un rinomato e altamente stimato contributore aschenazita dello studio della Torah. È famoso come autore di un vasto commentario del Talmud e di un esaustivo commentario del ''Tanakh'' (Bibbia ebraica). È considerato il "padre" di tutti i commentari talmudici che seguirono (per esempio, Baalei Tosafot) nonché le esegesi bibliche (per es., Ramban, Ibn Ezra, Chaim ibn Attar, et al.)., chabad.org Acclamato per la sua capacità di presentare il significato basilare del testo in modo sintetico e lucido, il Rashi attrae sia gli studiosi eruditi che gli studenti novelli, e le sue opere rimangono il fulcro dello studio ebraico contemporaneo. Suo commento al Talmud, che copre quasi tutto il Talmud babilonese (un totale di 30 Trattati), è incluso in tutte le edizioni del Talmud sin dalla sua prima stampa di Daniel Bomberg negli anni 1520. Il suo commentario del Tanakh - specialmente quello del Chumash ("cinque libri di Mosè") - è un aiuto indispensabile agli studenti di tutti i livelli. Quest'ultimo, da solo, serve come base per più di 300 "supercommentari", che analizzano la scelta di Rashi del linguaggio e delle citazioni, scritti da alcuni dei più grandi nomi della letteratura rabbinica. La prima versione ebraica del commentario del Pentateuco, a caratteri mobili, venne stampata a Reggio Calabria nel 1475 da Abraham ben Garton. L'innovazione essenziale portata da Rashi sta nel fatto che, anziché continuare solo nel solco della tradizione del Midrash, egli inizia un commento delle Scritture più aderente al significato letterale delle parole. Il cognome Yitzhaki deriva dal nome di suo padre, Yitzhak. L'acronimo è a volte anche liberamente esteso a Rabban Shel Yisrael (Maestro d'Israele), o Rabbenu SheYichyeh (Nostro Rabbi, possa egli vivere). Viene citato nei testi ebraici e aramaici come (1) "Shlomo figlio di Rabbi Yitzhak," (2) "Shlomo figlio di Yitzhak," (3) "Shlomo Yitzhaki," ecc. Nella letteratura più antica, Rashi viene saltuariamente citato come Jarchi o Yarhi, con l'acronimo interpretato da Rabbi Shlomo Yarhi. Si pensa si riferisse al nome ebraico di Lunel in Provenza, comunemente fatto derivare dal francese lune "luna", ירח, dove si assume Rashi abbia vissuto in un qualche periodo o addirittura sia nato, o per lo meno dove i suoi avi risiedevano. Richard Simon e Johann Wilhelm Wolf affermano che solo gli studiosi cristiani si riferivano al Rashi col nome Jarchi e che tale epiteto era sconosciuto agli ebrei. Il domenicano Bernardo de Rossi (1687–1775) tuttavia dimostrò che anche gli studiosi ebrei si riferivano al Rashi con l'appellativo Yarhi. Nel 1839, Leopold Zunz (1794-1886) asserì che l'uso ebraico di Jarchi era una diffusione fallace di un errore commesso da scrittori cristiani, e che invece bisognava interpretare l'abbreviazione come è conosciuta oggi, cioè: Rabbi Shlomo Yitchaki. Di conseguenza, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, l'appellativo Jarchi venne considerato obsoleto. L'evoluzione di questo termine è stato esaminato esaustivamente fino alle sue origini. Rashi e la sua famiglia sopravvissero alla grande persecuzione antisemita quando aveva 45 anni; molti dei suoi insegnanti, che erano tra i più grande saggi aschenaziti dell'Ebraismo e suoi mentori, non sopravvissero. Dopo l'incendio delle yeshivah a Magonza e Worms da parte dei crociati, Rashi fondò una scuola di successo a Troyes, che durò per generazioni (fino alla seconda crociata). Anche gli insegnanti delle yeshivah e la comunità di Spira con cui Rashi aveva a che fare vennero distrutti durante il suo tempo.
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Rishonim
Rishonim (ראשונים; sing. ראשון, Rishon, "i primi,") furono i principali rabbini e Poskim che vissero dall'XI al XV secolo circa, nell'era prima che fosse scritto lo Shulchan Arukh (ebraico: שׁוּלחָן עָרוּך, "Tavola Apparecchiata", un codice della Legge ebraica, anno 1563) e dopo i Gaonim (589-1038).
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Sacerdote (ebraismo)
Nella religione ebraica il sacerdote o cohen, pl.
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Sefarditi
Erano detti sefarditi (dall'ebraico ספרד - Sefarad, "Spagna") gli ebrei abitanti la penisola iberica.
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Talmud
Il Talmud (talmūd, che significa insegnamento, studio, discussione dalla radice ebraica ל-מ-ד) è uno dei testi sacri dell'ebraismo.
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Talmud babilonese
Il Talmud babilonese detto anche Talmud Bavlì, sigla TB, è un talmud redatto nelle accademie rabbiniche (Yeshivot) della Mesopotamia, tra il III e il V secolo.
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Tanakh
Tanàkh (תנך, TNKh raramente Tenàkh) è l'acronimo, formato dalle prime lettere delle tre sezioni Bibbia secondo la tradizionale divisione ebraica, con cui si designano i testi sacri dell'ebraismo.
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Testo masoretico
Il testo masoretico è la versione ebraica della Bibbia ufficialmente in uso fra gli ebrei.
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Torah
La Tōrāh (a volte scritta Thorah, o Torà: "istruzione, insegnamento") è il riferimento centrale della tradizione religiosa ebraica e ha una vasta gamma di significati.
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613 Mitzvot
Le 613 mitzvòt (ebraico: תרי"ג מצוות taryag mitzvot; forma singolare del termine è מצוה, mitzvàh), o 613 precetti, sono il fulcro dell'ebraismo che è fondamentalmente uno stile di vita regolato da precetti che l'ebreo ortodosso deve seguire per adempiere al suo ruolo sacerdotale nel mondo.
La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
- In quello che appare come Esegesi ebraica e Mitzvah
- Che cosa ha in comune Esegesi ebraica e Mitzvah
- Analogie tra Esegesi ebraica e Mitzvah
Confronto tra Esegesi ebraica e Mitzvah
Esegesi ebraica ha 158 relazioni, mentre Mitzvah ha 100. Come hanno in comune 33, l'indice di Jaccard è 12.79% = 33 / (158 + 100).
Riferimenti
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