Analogie tra Gabali e Tribù celtiche
Gabali e Tribù celtiche hanno 21 punti in comune (in Unionpedia): Ambivareti, Arverni, Aulerci, Blannovi, Cadurci, Commentarii de bello Gallico, Conquista della Gallia, Edui, Eleuteti, Elvi, Gaio Giulio Cesare, Gallia Narbonense, Naturalis historia, Nitiobrogi, Oppidum, Plinio il Vecchio, Ruteni (Celti), Segusiavi, Vellavi, Vercingetorige, 52 a.C..
Ambivareti
Gli Ambivareti erano un piccolo popolo celtico della Gallia, cliente dei potenti Edui, che li coinvolsero nella coalizione contro la campagna di conquista dei Romani, nel 52 a.C. Il loro territorio, nella regione degli Edui, non è localizzato con precisione.
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Arverni
Gli Arverni furono una potente e numerosa tribù gallica, stanziata in una regione centro-meridionale della Gallia che da loro prese il suo nome, che nel 53 a.C., guidata dal loro re Vercingetorige, riunì attorno a sé una vasta confederazione di tribù in guerra con le legioni dell'esercito romano per il predominio della Gallia.
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Aulerci
Aulerci è un nome generico dato ad alcune tribù e popoli celtici della Gallia. Giulio Cesare nomina nel II libro del De bello Gallico gli aulerci insieme ai veneti e altre tribù marittime, mentre nel VII libro enumera tra i clienti degli Edui gli Aulerci Brannovici e Blannovi, anche se il nome di quest'ultima tribù non appare genuino dato che in questo capitolo i nomi sono corrotti.
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Blannovi
I Blannovi erano un piccolo popolo celtico della Gallia, cliente dei potenti Edui, che li coinvolsero nella coalizione contro la campagna di conquista dei Romani, nel 52 a.C. Il loro territorio, nella regione degli Edui, non è localizzato con precisione.
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Cadurci
I Cadurci erano un popolo gallico, che ha dato il suo nome alla regione del Quercy e alla città di Cahors (Divona Cadurcorum). Il loro territorio doveva estendersi sull'attuale Quercy, ma nessun documento fornisce informazioni sulla sua effettiva estensione.
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Commentarii de bello Gallico
Il Commentarii de bello Gallico (in italiano Commentari sulla guerra gallica) anche noto semplicemente come il De bello Gallico (in italiano "La guerra gallica"), è lo scritto più conosciuto di Gaio Giulio Cesare, generale, politico e scrittore romano del I secolo a.C. In origine, era probabilmente intitolato C. Iulii Caesaris commentarii rerum gestarum, mentre il titolo con cui è oggi noto è un'aggiunta successiva, finalizzata a distinguere questi resoconti da quelli degli eventi successivi.
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Conquista della Gallia
Con l'espressione conquista della Gallia si indica la campagna di sottomissione dei popoli delle regioni che oggi formano l'attuale Francia (ad esclusione della parte meridionale, ovvero della Gallia Narbonense, già sotto il dominio romano dal 121 a.C.), il Belgio, il Lussemburgo e parte di Svizzera, Paesi Bassi e Germania, portata a termine da Gaio Giulio Cesare dal 58 al 51/50 a.C. e da lui narrata nel De bello Gallico, che resta la principale fonte per questi eventi.
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Edui
Gli Edui furono un popolo gallico della celtica, che visse nell'odierna regione francese compresa tra il fiume Arar (Saona) e il Liger (Loira), e non tra l'Arar e il Dubis (Doubs) come dice Strabone (II,3 192).
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Eleuteti
Gli Eleuteti erano una piccola tribù celtica della Gallia, clienti dell'influente popolo degli Arverni, ai quali si unirono nella coalizione contro i Romani guidata da Vercingetorige, nel 52 a.C. Il loro territorio non è ben localizzato, ma secondo una tesi avanzata da Jean-Luc Boudartchouk (si veda tra le fonti), questo popolo potrebbe essersi insediato in quello che oggi è il dipartimento del Cantal e in una parte dell'Aveyron.
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Elvi
Gli Elvi furono un popolo gallico stanziato nel sud del Vivarese (l'attuale dipartimento dell'Ardèche). Secondo Giulio Cesare confinavano con i Gabali (clienti degli Arverni), contro cui si opposero nel 52 a.C., alleati di Cesare nella sua campagna gallica.
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Gaio Giulio Cesare
Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore (dictator) di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano.
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Gallia Narbonense
La Gallia Narbonense era una provincia romana geograficamente corrispondente, all'incirca, alle odierne regioni amministrative francesi di Linguadoca-Rossiglione e Provenza-Alpi-Costa Azzurra, situate nella Francia meridionale.
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Naturalis historia
La Naturalis historia (Storia naturale, dal latino, propriamente "Osservazione della natura") è un trattato naturalistico in forma enciclopedica scritto da Plinio il Vecchio.
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Nitiobrogi
I Nitiobrogi furono un popolo celtico il cui territorio si situa nell'attuale territorio di Agen. Alla loro testa vi era un re, Teutomato, figlio di Ollovico, che prese parte con i suoi uomini all'assedio di Gergovia.
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Oppidum
I Latini chiamavano oppidum (plurale latino: oppida) una città fortificata priva di un confine sacro (il pomerio), proprio invece dell'urbe.
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Plinio il Vecchio
Caratterizzato da un'insaziabile curiosità, Plinio scrisse molte opere, tra cui si ricordano: il De iaculatione equestri; il De vita Pomponii Secundi, biografia in due libri del poeta tragico Publio Pomponio Secondo, di cui era devoto amico; i Bellorum Germaniae libri XX; gli Studiosi libri III, manuale sulla formazione dell'oratore; i Dubii sermonis libri VIII, su questioni grammaticali; e gli A fine Aufidii Bassi libri XXXI, sulla storia dell'Impero dal periodo in cui si interrompeva la storia di Aufidio Basso.
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Ruteni (Celti)
I Ruteni (gallico: "i biondi") erano una tribù gallica della cultura di La Tène e successivamente del periodo romano, che risiedeva nell'attuale dipartimento dell'Aveyron.
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Segusiavi
I Segusiavi erano un popolo celtico cliente della tribù degli Edui di cui parla Gaio Giulio Cesare nel I libro del De bello Gallico. Era stanziato a ovest del Rodano, presso il basso corso della Saona e a est dell'alto corso della Loira.
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Vellavi
Vellavi, ubicati a sud degli Arverni. I Vellavi erano un popolo della Gallia che viveva nella regione di Le Puy-en-Velay (Alvernia), che al tempo della conquista romana si trovava al confine con la Gallia Narbonense.
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Vercingetorige
Figlio del nobile Celtillo, fu re degli Arverni, influente popolo gallico insediato nell'attuale regione dell'Alvernia. Nel suo disegno di respingere l'invasione romana, riuscì a coalizzare la maggioranza dei popoli gallici e dei loro comandanti.
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52 a.C.
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Confronto tra Gabali e Tribù celtiche
Gabali ha 63 relazioni, mentre Tribù celtiche ha 409. Come hanno in comune 21, l'indice di Jaccard è 4.45% = 21 / (63 + 409).
Riferimenti
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