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194 relazioni: A, Ablativo, Ablativo assoluto, Accusativo, Accusativo di relazione, Aggettivi latini della I classe, Aggettivi latini della II classe, Aggettivo, Alfabeto greco, Alfabeto latino, Alfonso Traina, Analisi logica della proposizione, Articolo (linguistica), Attrazione modale, B, Baritonesi, Bibbia, C, Carolingi, Cartagine, Caso (linguistica), Chiesa cattolica, Città, Commentarii de bello Gallico, Complementi in latino, Complemento (linguistica), Complemento di agente, Complemento di causa, Complemento di mezzo o strumento, Complemento di modo o maniera, Complemento di moto a luogo, Complemento di moto da luogo, Complemento di moto per luogo, Complemento di specificazione, Complemento di stato in luogo, Complemento di tempo, Complemento di termine, Complemento oggetto, Complemento partitivo, Complemento predicativo del soggetto, Complemento predicativo dell'oggetto, Condizionale, Congiuntivo, Coniugazione (linguistica), Consecutio temporum, Cornelio Nepote, Cristianesimo, Cum narrativo, D, Dativo, ... Espandi índice (144 più) »
A
A (minuscolo a; nome italiano "a") è la prima lettera dell'alfabeto latino, greco e italiano, nonché della maggior parte degli alfabeti derivanti da quello fenicio.
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Ablativo
Ablativo deriva dal latino ab+lativus, in cui il prefisso "ab" indica una provenienza e "lativus" è aggettivazione del verbo latino che significa portare: ferre (fero- fers- tuli-latum- ferre).
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Ablativo assoluto
L'ablativo assoluto è un costrutto della lingua latina, formato da un sostantivo o un pronome, in funzione di soggetto, e un participio presente o perfetto (talvolta anche futuro), che funge da predicato, concordati in caso ablativo.
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Accusativo
Laccusativo è uno dei casi fondamentali della declinazione dei nomi nelle lingue che ne possiedono una. Viene definito, insieme al nominativo e al vocativo, "caso retto" oppure "diretto" (in contrapposizione ai "casi obliqui" o "indiretti").
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Accusativo di relazione
Laccusativo di relazione è una costruzione tipica della lingua greca, ma presente anche in altre lingue, come il latino e l'italiano, usata per esprimere un complemento di limitazione mediante il caso accusativo.
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Aggettivi latini della I classe
Gli aggettivi di I classe, in latino, presentano sempre tre uscite e si declinano seguendo il modello dei sostantivi della prima declinazione per il genere femminile, e della seconda declinazione per il maschile ed il neutro.
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Aggettivi latini della II classe
Gli aggettivi latini che appartengono alla seconda classe si declinano seguendo la terza declinazione e, più in particolare, secondo il terzo gruppo (fatta salva la presenza di maschili e femminili), in quanto hanno.
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Aggettivo
Laggettivo è una parte del discorso. Serve a modificare semanticamente un'altra parte del discorso (perlopiù un sostantivo), con cui si rapporta sintatticamente e, nella maggior parte dei casi, ha una concordanza.
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Alfabeto greco
Lalfabeto greco è un sistema di scrittura composto da 24 lettere (7 vocali e 17 consonanti) e risale al IX secolo a.C.; deriva dall'alfabeto fenicio, nel quale a ogni segno era associato un solo suono.
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Alfabeto latino
L'alfabeto latino, tecnicamente chiamato sistema di scrittura latino, è un insieme di grafi usato dalla maggior parte dei sistemi di scrittura del mondo, tra i quali l'alfabeto della lingua latina, l'alfabeto italiano e della maggior parte delle altre lingue romanze, l'alfabeto inglese, l'alfabeto turco, l'alfabeto vietnamita e molti altri sistemi di scrittura europei ed extra-europei, che lo hanno adottato durante il XX secolo.
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Alfonso Traina
Nella sua lunga carriera di latinista e docente universitario si interessò in particolar modo di Seneca, con la monografia Lo stile drammatico del filosofo Seneca (1974) e con varie traduzioni, nonché di poeti dell'età repubblicana come Catullo, Orazio e Virgilio: di quest'ultimo, oltre alla traduzione delle Bucoliche (2012), sono rilevanti alcune sue interpretazioni, come quella degli ultimi due versi della prima bucolica o l'analisi della pietas nel XII libro dellEneide.
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Analisi logica della proposizione
Lanalisi logica della proposizione, comunemente definita analisi logica, è il procedimento mediante il quale si riconoscono i componenti di una proposizione, e la loro funzione logica all'interno della proposizione stessa.
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Articolo (linguistica)
Si noti che nel nord di Svezia e Norvegia la mappa mostra l'assenza di articolo delle lingue dei sami. Norvegese e svedese tuttavia sono le lingue maggioritarie.
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Attrazione modale
Lattrazione modale è una formula usata da alcuni grammatici per definire un fenomeno sintattico tipico della lingua latina, per il quale una proposizione subordinata di secondo grado che per la sua natura dovrebbe avere il modo indicativo (come le relative, le temporali, le causali, ecc.) se dipendente da una proposizione subordinata di primo grado già al congiuntivo o all'infinito, può essere "attratta" al modo congiuntivo, a condizione che sia legata grammaticalmente e logicamente alla proposizione reggente.
Vedere Grammatica latina e Attrazione modale
B
La B o b (nome italiano bi) è la seconda lettera dell'alfabeto latino e italiano, nonché di quelli derivanti dall'alfabeto fenicio. Nella lingua italiana corrisponde alla consonante occlusiva bilabiale sonora (come nell'alfabeto fonetico internazionale).
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Baritonesi
La baritonesi è un fenomeno della fonetica di alcune lingue per cui l'accento tonico non cade mai sull'ultima sillaba (a meno che la parola non sia monosillabica), cioè non esistono parole tronche.
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Bibbia
La Bibbia (dal greco antico, plurale biblìa, che significa "libri"A sua volta questo termine greco consisterebbe nel diminutivo con cui gli stessi greci indicavano i "papiri" egiziani importati da Byblos, nome dato sempre dai greci all'antica città fenicia di Gebhal (Biblo − successivamente in arabo Jubayl − in Libano).) è una collezione di testi religiosi considerati sacri da Cristianesimo, Ebraismo, Islam, Bahaismo e da altre numerose religioni.
Vedere Grammatica latina e Bibbia
C
La C o c (chiamata "ci" in italiano) è la terza lettera dell'alfabeto latino e di quello italiano. In italiano la C non ha un suono univocamente definito, si è soliti infatti distinguere fra C dolce (corrispondente all'affricata postalveolare sorda) e C dura (corrispondente all'occlusiva velare sorda) a seconda se precede le lettere vocali E e I, o A, O e U; e può variare sempre, a seconda del contesto, se è accompagnato dalle lettere h o i.
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Carolingi
I Carolingi furono una stirpe di franchi che regnò in Europa dal 751 al 987. Le origini carolingie furono il risultato dell'unione di due potenti famiglie nobili franche dell'Austrasia: i Pipinidi e gli Arnolfingi.
Vedere Grammatica latina e Carolingi
Cartagine
Cartagine (o Karthago; Karchēdṓn) era un'antica città fenicia, tra le più importanti colonie puniche del Mediterraneo; all'epoca del suo massimo splendore fu capitale di un piccolo impero che includeva i territori sud-orientali della penisola iberica, la Corsica e la Sardegna sud-occidentale, la Sicilia occidentale e le coste della Libia.
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Caso (linguistica)
In linguistica, il caso è una categoria grammaticale che consiste nella modificazione di un nome a seconda della sua funzione logica (soggetto, complemento diretto, complemento indiretto, ecc.). In alcune lingue, sia moderne sia antiche, ogni parola assume forme diverse a seconda della funzione svolta nella frase.
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Chiesa cattolica
La Chiesa cattolica romana (dal latino ecclesiastico catholicus, a sua volta da), è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma.
Vedere Grammatica latina e Chiesa cattolica
Città
Una città (detto anticamente cittade) è un insediamento umano, esteso e stabile, che si differenzia da un paese o un villaggio per dimensione, densità di popolazione, importanza o status legale, frutto di un processo più o meno lungo di urbanizzazione.
Vedere Grammatica latina e Città
Commentarii de bello Gallico
Il Commentarii de bello Gallico (in italiano Commentari sulla guerra gallica) anche noto semplicemente come il De bello Gallico (in italiano "La guerra gallica"), è lo scritto più conosciuto di Gaio Giulio Cesare, generale, politico e scrittore romano del I secolo a.C. In origine, era probabilmente intitolato C.
Vedere Grammatica latina e Commentarii de bello Gallico
Complementi in latino
I complementi in latino sono espressi mediante i 6 casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo e ablativo) e l'uso, in alcuni casi, di preposizioni con l'accusativo e l'ablativo.
Vedere Grammatica latina e Complementi in latino
Complemento (linguistica)
Il complemento (dal latino complementum, da complēre, "riempire", "completare") è un termine della grammatica tradizionale (in particolare dell'analisi sintattica).
Vedere Grammatica latina e Complemento (linguistica)
Complemento di agente
Nella sintassi della frase semplice, il complemento d'agente indica, in presenza di un verbo in forma passiva, la persona o l'animale che compie l'azione indicata dal verbo, cioè l'agente.
Vedere Grammatica latina e Complemento di agente
Complemento di causa
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di causa indica la causa per cui viene compiuta l'azione espressa dal predicato..
Vedere Grammatica latina e Complemento di causa
Complemento di mezzo o strumento
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di mezzo o strumento indica una persona, un animale o una cosa mediante cui si compie l'azione espressa dal predicato.
Vedere Grammatica latina e Complemento di mezzo o strumento
Complemento di modo o maniera
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di modo o maniera indica il modo in cui si svolge un'azione o si verifica un fatto espresso dal verbo.
Vedere Grammatica latina e Complemento di modo o maniera
Complemento di moto a luogo
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di moto a luogo indica il luogo verso il quale qualcuno o qualcosa si dirige. Il complemento risponde alle domande: "verso dove? verso quale luogo? verso quale direzione?".
Vedere Grammatica latina e Complemento di moto a luogo
Complemento di moto da luogo
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di moto da luogo indica il luogo dal quale qualcuno o qualcosa si muove. Si tratta di un complemento indiretto.
Vedere Grammatica latina e Complemento di moto da luogo
Complemento di moto per luogo
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di moto per luogo indica il luogo attraverso il quale qualcuno o qualcosa si muove. Si tratta di un complemento indiretto.
Vedere Grammatica latina e Complemento di moto per luogo
Complemento di specificazione
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di specificazione precisa e specifica il significato della parola da cui dipende. È introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata.
Vedere Grammatica latina e Complemento di specificazione
Complemento di stato in luogo
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di stato in luogo indica il luogo in cui si trova una persona o cosa oppure avviene un'azione.
Vedere Grammatica latina e Complemento di stato in luogo
Complemento di tempo
Il complemento di tempo è un complemento che indica il periodo di tempo in cui si svolge l'azione. Si divide in complemento di tempo determinato e complemento di tempo continuato.
Vedere Grammatica latina e Complemento di tempo
Complemento di termine
Nella sintassi della frase semplice, il complemento di termine è l'elemento a cui si rivolge o su cui ricade l'azione espressa dal verbo. Si trova spesso come argomento del predicato.
Vedere Grammatica latina e Complemento di termine
Complemento oggetto
Il complemento oggetto o complemento diretto è, in grammatica, uno dei due tipi di complemento nella tradizionale analisi logica italiana (l'altro è il complemento indiretto).
Vedere Grammatica latina e Complemento oggetto
Complemento partitivo
Nella sintassi della frase semplice, il complemento partitivo indica l'insieme di cui fa parte l'elemento di cui si parla..
Vedere Grammatica latina e Complemento partitivo
Complemento predicativo del soggetto
Il complemento predicativo del soggetto è, nella sintassi della frase composta, un sostantivo o un aggettivo che si riferisce al soggetto, completando il significato del verbo che lo regge.
Vedere Grammatica latina e Complemento predicativo del soggetto
Complemento predicativo dell'oggetto
Il complemento predicativo dell'oggetto è, nella sintassi della frase semplice, un sostantivo o un aggettivo che si riferisce all'oggetto, completando il significato del verbo che lo regge.
Vedere Grammatica latina e Complemento predicativo dell'oggetto
Condizionale
Il condizionale è un modo verbale abbastanza comune nelle lingue europee. Viene usato soprattutto per indicare un evento o situazione che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione.
Vedere Grammatica latina e Condizionale
Congiuntivo
Il congiuntivo è un modo verbale di diverse lingue, comprese la lingua italiana e le altre lingue romanze, la cui funzione basilare è quella di indicare un evento soggettivo, irreale, non sicuro, ipotetico o non rilevante.
Vedere Grammatica latina e Congiuntivo
Coniugazione (linguistica)
In linguistica, la coniugazione di un verbo (dal latino coniugatio, 'unione', da coniugere, letteralmente 'porre sotto lo stesso giogo'.) è il complesso sistematizzato delle forme verbali prodotte dal meccanismo di flessione verbale.
Vedere Grammatica latina e Coniugazione (linguistica)
Consecutio temporum
Con consecutio temporum si intende quel sistema logico-sintattico che nella lingua latina disciplina il rapporto dei tempi verbali tra la proposizione subordinata al modo congiuntivo e la sua reggente.
Vedere Grammatica latina e Consecutio temporum
Cornelio Nepote
Poco sappiamo della vita di Cornelio Nepote. Nacque nel 100 a.C. circa a Hostilia (attuale Ostiglia), all'epoca un piccolo villaggio della Gallia Cisalpina vicino al Po e non lontano da Verona, oggi situato nella provincia di Mantova.
Vedere Grammatica latina e Cornelio Nepote
Cristianesimo
Il cristianesimo è una religione monoteista, originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione, ovvero sulla venuta e predicazione, contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d'Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo.
Vedere Grammatica latina e Cristianesimo
Cum narrativo
Il cum narrativo (detto anche cum historicum) è una struttura sintattica propria della grammatica latina. Consiste in una proposizione subordinata introdotta dalla congiunzione cum.
Vedere Grammatica latina e Cum narrativo
D
D (d in stampatello minuscolo, D in stampatello maiuscolo; chiamata di, pron. /di/, in italiano) è la quarta lettera dell'alfabeto latino, precede la E, succede la C. è anche il simbolo del suono occlusivo alveolare sonoro nell'alfabeto fonetico internazionale.
Vedere Grammatica latina e D
Dativo
Il caso dativo è presente in varie lingue; in italiano è limitato ad alcuni pronomi, mentre è di uso esteso e frequente in molte lingue che conoscono una declinazione del nome o dell'aggettivo, come il latino, il greco, il russo o il tedesco.
Vedere Grammatica latina e Dativo
Declinazione (linguistica)
In morfologia, per declinazione si intende la flessione di un nome, aggettivo, pronome o articolo secondo il genere, il numero e il caso. Il concetto di declinazione è dunque simile a quello di coniugazione, che riguarda però i verbi.
Vedere Grammatica latina e Declinazione (linguistica)
Diatesi
In grammatica, la diàtesi (dal greco antico, diáthesis, "disposizione", a sua volta derivante dal verbo διατίθημι, diatíthemi, disporre) o voce di un verbo è una categoria grammaticale che descrive la relazione tra l'azione (o lo stato) che il verbo esprime e i partecipanti identificati dagli argomenti (soggetto, oggetto ecc.).
Vedere Grammatica latina e Diatesi
Diatesi attiva
In linguistica, la diatesi attiva è la forma che, nelle lingue "nominativo-accusative", viene assunta dal verbo quando il soggetto coincide con l'agente (o l'esperiente nei verbi intransitivi).
Vedere Grammatica latina e Diatesi attiva
Diatesi passiva
La diatesi passiva è un tipo di diatesi circostanziale che eleva l'argomento paziente (espresso tramite l'oggetto) in un soggetto, rimanendo semanticamente il paziente.
Vedere Grammatica latina e Diatesi passiva
Dieresi
La dieresi (pp, derivato da, "io scelgo separatamente") è la sillabazione separata di due vocali contigue all'interno di una stessa parola, pronunciate o scandite in modo che appartengano a due sillabe diverse.
Vedere Grammatica latina e Dieresi
Dittongo
In fonetica, un dittongo (dal greco δίφθογγος, díphthongos, "con due suoni") è una combinazione di due vocali costituita da un rapido spostamento da un vocoide a un altro, spesso interpretato da chi ascolta come una vocale unica, cioè un singolo fonema vocalico.
Vedere Grammatica latina e Dittongo
Domi militiaeque
Domi militiaeque è un'espressione latina, molto ricorrente, con il significato di "in pace e in guerra". Nel mondo romano (almeno per molti secoli dell'età repubblicana) non avevano ancora preso piede gli eserciti di professionisti, ma i cittadini venivano arruolati nelle legioni quando c'era uno stato di guerra.
Vedere Grammatica latina e Domi militiaeque
Duale (linguistica)
Il duale in linguistica è una delle possibili realizzazioni della categoria morfologica del numero grammaticale che può essere espressa tanto nel nome (sostantivo e aggettivo) quanto nel pronome e nel verbo.
Vedere Grammatica latina e Duale (linguistica)
E
E (maiuscola) o e (minuscola) è la quinta lettera dell'alfabeto italiano, largamente modellato su quello latino. È anche la quinta lettera dell'alfabeto etrusco e nello stampatello maiuscolo ha la stessa forma della maiuscola dellepsilon greco (Ε; ε) e dellЕ cirillico.
Vedere Grammatica latina e E
Eneide
LEneide è un poema epico della cultura latina scritto dal poeta Publio Virgilio Marone tra il 29 a.C. e il 19 a.C. Narra la leggendaria storia dell'eroe troiano Enea (figlio di Anchise e della dea Venere) che riuscì a fuggire dopo la caduta della città di Troia, e che viaggiò per il Mediterraneo fino ad approdare dapprima nella grande città di Arpi e successivamente nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano.
Vedere Grammatica latina e Eneide
Epigrafia
Il termine epigrafia (dal greco έπί – γράφειν.
Vedere Grammatica latina e Epigrafia
Essere
Quello dellEssere è un tema che attraversa tutta la storia della filosofia fin dai suoi esordi. Per quanto già posto dalla filosofia indiana sin dal IX secolo a.C., è all'eleate Parmenide che si deve l'aver dato inizio in Occidente a questo lungo dibattito che percorre i secoli e le diverse culture fino ai nostri giorni.
Vedere Grammatica latina e Essere
Età moderna
LEtà moderna è una delle età storiche della periodizzazione tradizionale della storia dell'umanità (preistorica, antica, medievale, moderna e contemporanea) e che, sebbene i limiti cronologici siano aperti al dibattito, riguarda un arco temporale di circa tre secoli compreso tra la seconda metà del XV secolo o la prima fase del XVI secolo alla fine del XVIII e inizi del XIX secolo.
Vedere Grammatica latina e Età moderna
Europa
LEuropa (AFI) è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente in base a fattori storico-culturali e geopolitici.
Vedere Grammatica latina e Europa
F
F o f (chiamata effe in italiano) è la sesta lettera dell'alfabeto italiano. rappresenta anche il grafema di una consonante fricativa labiodentale sorda nell'alfabeto fonetico internazionale.
Vedere Grammatica latina e F
Fedro
Fedro rappresenta una voce isolata della letteratura: riveste un ruolo poetico subalterno in quanto la favola non era considerata (analogamente a oggi) un genere letterario "alto" anche se possedeva un carattere pedagogico e un fine morale.
Vedere Grammatica latina e Fedro
Ferruccio Calonghi
Frequentò il corso di lettere classiche all'Università di Torino, dove fu allievo di Ettore Stampini e si interessò alla lessicografia latina.
Vedere Grammatica latina e Ferruccio Calonghi
Filosofia
La filosofia (philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza" o "saggezza", ossia "amore per la sapienza") è lo studio sistematizzato di questioni generali e fondamentali, come quelle sull'esistenza, il senso della vita, la ragione, la conoscenza, i valori, la mente e il linguaggio.
Vedere Grammatica latina e Filosofia
Fonetica
La fonetica (dal greco (phōnḗ), "suono" o "voce") è la branca della linguistica relativa alla sostanza dell'espressione (secondo la definizione del linguista Ferdinand de Saussure) che studia la produzione e la percezione di suoni linguistici (foni), e le loro caratteristiche.
Vedere Grammatica latina e Fonetica
Francia
La Francia (in francese: France), ufficialmente Repubblica francese (in francese: République française), è uno Stato situato nell'Europa occidentale, ma che possiede ugualmente territori disseminati su più oceani e altri continenti.
Vedere Grammatica latina e Francia
Futuro
In una concezione lineare del tempo, il futuro è la parte di tempo che ancora non ha avuto luogo; nella concezione relativistica il settore dello spaziotempo nel quale si trovano tutti gli eventi che ancora non sono accaduti dato uno specifico sistema di riferimento.
Vedere Grammatica latina e Futuro
Futuro anteriore
Il futuro anteriore o futuro composto, noto in passato anche come futuro prossimo, è una forma verbale che indica eventi, esperienze e fatti considerati come compiuti, ma che si trovano nell'ambito dell'avvenire (domani a quest'ora Marina sarà già andata via) oppure in quello dell'incertezza (Marina non c'è, sarà andata al cinema).
Vedere Grammatica latina e Futuro anteriore
Futuro semplice
Il futuro semplice è una forma verbale del modo indicativo. Indica situazioni ed eventi presenti e futuri che risultano in qualche modo incerti; il futuro viene spesso preferito al presente per indicare eventi futuri quando l'evento è situato a notevole distanza di tempo nell'avvenire.
Vedere Grammatica latina e Futuro semplice
G
La G o g (nome "gi") è la settima lettera dell'alfabeto latino e dell'alfabeto italiano. Tale lettera, nella forma minuscola dei caratteri a stampa, può avere due forme nettamente diverse: una più semplice, con la coda aperta, e una più elegante, con la coda sinuosa e chiusa su se stessa (rispettivamente il secondo e il quarto dei caratteri a stampa nell'immagine seguente).
Vedere Grammatica latina e G
Gaio Giulio Cesare
Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore (dictator) di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano.
Vedere Grammatica latina e Gaio Giulio Cesare
Gaio Sallustio Crispo
Proveniente da una famiglia di stirpe plebea (la gens Sallustia) legata alla nobilitas municipale, compì a Roma il cursus honorum, divenendo prima questore, poi tribuno della plebe e infine senatore della res publica.
Vedere Grammatica latina e Gaio Sallustio Crispo
Genere (linguistica)
Il genere, in linguistica, è una categoria grammaticale di classificazione dei sostantivi.
Vedere Grammatica latina e Genere (linguistica)
Genitivo
Il genitivo è un caso della declinazione di diverse lingue indoeuropee, antiche e moderne. Esso viene normalmente usato per esprimere una specificazione, più precisamente un possesso: ad esempio, nella frase "il libro di Luigi è intrigante", la parte in corsivo verrebbe espressa con il genitivo.
Vedere Grammatica latina e Genitivo
Germania
La Germania (in tedesco: Deutschland), ufficialmente Repubblica Federale di Germania (Bundesrepublik Deutschland), è uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa centro-occidentale.
Vedere Grammatica latina e Germania
Gerundio
Il gerundio è un modo indefinito (o forma nominale del verbo) della lingua italiana utilizzato per indicare un processo considerato nei suoi riferimenti ad un secondo avvenimento.
Vedere Grammatica latina e Gerundio
Gerundivo
In grammatica latina, il gerundivo è un aggettivo verbale, che esprime un dovere o una necessità di qualcosa. Ha valore passivo ed è tipico dei verbi transitivi, sia attivi sia deponenti ed è soprannominato "participio di necessità", perché denota un'azione che deve essere fatta.
Vedere Grammatica latina e Gerundivo
Grecia
La Grecia, ufficialmente Repubblica Ellenica (AFI), è uno Stato dell'Europa meridionale, posto sul lembo meridionale della penisola balcanica.
Vedere Grammatica latina e Grecia
H
H o h (chiamata acca in italiano) è l'ottava lettera dell'alfabeto italiano e dell'alfabeto latino. Il simbolo maiuscolo può anche rappresentare la lettera eta dell'alfabeto greco o la en (Н) dell'alfabeto cirillico.
Vedere Grammatica latina e H
I
I o i è la nona lettera dell'alfabeto italiano e latino. Nella sua forma maiuscola, il simbolo può anche rappresentare la lettera iota dell'alfabeto greco o la vocale quasi anteriore quasi chiusa non arrotondata nell'alfabeto fonetico internazionale.
Vedere Grammatica latina e I
Imperativo
Limperativo è un modo verbale. È usato per esprimere esortazioni e si distingue in questo dagli altri modi: se infatti l'indicativo o il condizionale (e normalmente il congiuntivo) vengono generalmente usati per le asserzioni, con l'imperativo si possono formulare divieti, preghiere o consigli in maniera più o meno perentoria.
Vedere Grammatica latina e Imperativo
Indicativo
L'indicativo è il modo principale di molte lingue. La sua funzione è quella di indicare un evento o situazione non condizionata da incertezze, ed è in genere il modo basilare, non marcato, che si oppone agli altri, che sono in qualche modo marcati.
Vedere Grammatica latina e Indicativo
Indicativo imperfetto
L'imperfetto dell'indicativo è la forma verbale delle lingue romanze che si adatta principalmente ad indicare situazioni ed abitudini considerate in un momento passato.
Vedere Grammatica latina e Indicativo imperfetto
Infinito (modo)
Linfinito è un modo verbale usato in quasi tutte le lingue indoeuropee. È la forma normalmente scelta per il lemma dei verbi nei dizionari ed in genere non è riferita ad alcuna persona grammaticale (io, tu, lui, lei); dispone del tempo presente e di quello passato.
Vedere Grammatica latina e Infinito (modo)
Isola
Un'isola (dal latino insŭla) è una porzione di terra interamente circondata dall'acqua. Un'isola può trovarsi nelle acque di un fiume, di un lago o del mare.
Vedere Grammatica latina e Isola
Italia
LItalia (AFI), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nell'Europa meridionale e occidentale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica.
Vedere Grammatica latina e Italia
J
La J (in minuscolo j), in italiano chiamata i lunga o i lungo, è la decima lettera dell'alfabeto latino moderno. In tempi recenti si è diffusa l'usanza di indicare questa lettera con il nome inglese jay, con pronuncia italianizzata in "géi" o "gèi" e quindi, a volte, scritto anche direttamente "gei", termine però che non compare nei principali vocabolari italiani.
Vedere Grammatica latina e J
K
K o k (chiamata cappa o kappa in italiano) è l'undicesima lettera dell'alfabeto latino. Essa rappresenta anche la lettera kappa dell'alfabeto greco e la ka dell'alfabeto cirillico; inoltre, rappresenta una consonante occlusiva velare sorda nell'alfabeto fonetico internazionale.
Vedere Grammatica latina e K
L
La L o l (chiamata elle in italiano) è la decima lettera dell'alfabeto italiano e la dodicesima dell'alfabeto latino moderno. rappresenta anche una consonante laterale alveolare nell'alfabeto fonetico internazionale.
Vedere Grammatica latina e L
Laelius de amicitia
Il Laelius de amicitia (titolo completo Laelius seu De amicitia - più noto come De amicitia: "Sull'amicizia"), opera dell'ultimo periodo ciceroniano, è un dialogo di carattere filosofico (immaginato svolgersi nel 129 a.C.) scritto da Cicerone tra l'estate e l'autunno del 44 a.C.
Vedere Grammatica latina e Laelius de amicitia
Letteratura latina
La letteratura latina è l'insieme della produzione letteraria in lingua latina e delle problematiche che gravitano intorno al suo studio.
Vedere Grammatica latina e Letteratura latina
Liceo classico
Il liceo classico è una scuola secondaria di secondo grado quinquennale a ciclo unico del sistema scolastico italiano incentrata sugli studi umanistici.
Vedere Grammatica latina e Liceo classico
Liceo di scienze umane
Il liceo di scienze umane è una scuola secondaria di secondo grado italiana caratterizzata dallo studio delle scienze umane (quali la pedagogia e la psicologia, comprese le scienze sociali come la sociologia e l'antropologia, e la metodologia della ricerca) in connubio con le discipline umanistiche (filosofia, storia, diritto ed economia politica).
Vedere Grammatica latina e Liceo di scienze umane
Liceo linguistico
Il liceo linguistico è una scuola secondaria di secondo grado Italiana caratterizzata dall'insegnamento delle tradizionali materie liceali (lingua e letteratura italiana, lingua latina, storia dell'arte, storia, filosofia, matematica, fisica, biologia, chimica, scienze della terra) in connubio a un notevole approfondimento specifico sulle materie linguistiche (tre lingue e letterature straniere quinquennali).
Vedere Grammatica latina e Liceo linguistico
Liceo scientifico
Il liceo scientifico è una delle scuole secondarie di secondo grado a cui si può accedere in Italia, all'interno del relativo sistema di istruzione.
Vedere Grammatica latina e Liceo scientifico
Lingua ebraica
Con lingua ebraica (in ebraico israeliano: עברית - ivrit) si intende sia l'ebraico biblico (o classico) sia l'ebraico moderno, lingua ufficiale dello Stato di Israele e dell’oblast' autonoma ebraica in Russia; l'ebraico moderno, cresciuto in un contesto sociale e tecnologico molto diverso da quello antico, contiene molti elementi lessicali presi in prestito da altre lingue.
Vedere Grammatica latina e Lingua ebraica
Lingua estinta
Una lingua estinta o lingua conclusa è una lingua che non ha più locutori nativi. Normalmente ciò avviene quando una lingua è soggetta a estinzione linguistica e viene direttamente sostituita da una lingua diversa: ad esempio, il copto è stato sostituito dall'arabo e molte lingue native americane sono state sostituite da inglese, francese, spagnolo e portoghese.
Vedere Grammatica latina e Lingua estinta
Lingua etrusca
La lingua etrusca è stata una lingua tirrenica che fu parlata e scritta dagli Etruschi adottando l'alfabeto euboico di Calcide probabilmente a Pithecusa nell'VIII secolo a.C., sull'isola di Ischia, o a Cuma.
Vedere Grammatica latina e Lingua etrusca
Lingua greca
La lingua greca (nome nativo moderno: ελληνική γλώσσα, ellinikí glóssa) è un ramo indipendente della famiglia delle lingue indoeuropee, nativa della Grecia e altre parti del Mediterraneo dell'est e del Mar Nero.
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Lingua italiana
Litaliano è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. Per ragioni storiche e geografiche, l'italiano è la lingua romanza meno divergente dal latino (complessivamente a pari merito, anche se in parametri diversi, con la lingua sarda).
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Lingua latina
Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.
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Lingua latina arcaica
Il latino arcaico è la fase iniziale della lingua latina, precedente al latino classico, ovvero la lingua latina parlata precedentemente al 75 a.C. Faceva parte delle lingue latino-falische, una famiglia linguistica indoeuropea attestata in Italia dal primo millennio a.C., che comprendeva, oltre al latino, anche la lingua falisca e probabilmente anche la lingua venetica.
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Lingua protoindoeuropea
Secondo la linguistica comparativa, la lingua protoindoeuropea (o, ambiguamente, lingua indoeuropea) è la protolingua da cui discendono tutte le lingue indoeuropee.
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Locativo
Il locativo è un caso originario della lingua protoindoeuropea, attestato in varie lingue antiche ed attualmente presente solo nelle lingue baltiche, in alcune lingue slave e nella lingua sanscrita.
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M
La M o m (chiamata emme in italiano) è l'undicesima lettera dell'alfabeto italiano e la tredicesima dell'alfabeto latino moderno, ma rappresenta anche la maiuscola della lettera mi nell'alfabeto greco e in quello cirillico.
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Marco Tullio Cicerone
Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C.
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Matematica
La matematica (dal greco: μάθημα (máthema), traducibile con i termini "scienza", "conoscenza" o "apprendimento"; μαθηματικός (mathematikós) significa "incline ad apprendere") è la disciplina che studia le quantità, i numeri, lo spazio,.
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Medioevo
Il Medioevo (o Medio Evo) è una delle età storiche della periodizzazione della storia dell'Europa e del bacino del Mediterraneo, in cui è preceduto dall'Età antica e seguito dall'Età moderna.
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Modo (linguistica)
In linguistica, il modo è una delle principali categorie grammaticali che compongono il sistema di coniugazione verbale (assieme a tempo e aspetto).
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Morfologia (linguistica)
La morfologia (dal greco, morphé "forma" e lògos "discorso") è la parte della grammatica o della linguistica che ha per oggetto lo studio della struttura grammaticale delle parole e che ne stabilisce la classificazione e l'appartenenza a determinate categorie come il nome, il pronome, il verbo, l'aggettivo e le forme della flessione, come la coniugazione per i verbi e la declinazione per i nomi distinguendosi dalla fonologia, dalla sintassi e dal lessico.
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N
N o n (chiamata enne in italiano) è la dodicesima lettera dell'alfabeto italiano e la quattordicesima dell'alfabeto latino moderno. Nella sua forma maiuscola è anche il simbolo della lettera ni dell'alfabeto greco; nella sua forma minuscola rappresenta una consonante nasale alveolare nell'alfabeto fonetico internazionale.
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Nesso relativo
Il nesso relativo, detto anche pseudorelativo o relativo apparente, è una struttura sintattica tipica della lingua latina, in cui un pronome relativo è posto all'inizio di un periodo, senza che introduca una proposizione subordinata: serve dunque a legare il periodo a quello precedente.
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Nominativo
Il nominativo è un caso della declinazione di diverse lingue antiche e moderne. Esso viene normalmente usato per indicare il soggetto che compie l'azione, come nella frase "Luigi legge il libro", oppure per indicare una qualità dell'azione, nel caso del verbo essere usato come copula.
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Numero (linguistica)
In linguistica, il numero è una categoria grammaticale. Serve a esprimere formalmente la quantità dei referenti.
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O
La O od o è la tredicesima lettera dell'alfabeto italiano e la quindicesima dell'alfabeto latino. Si può leggere sia aperta, come nella parola italiana "però", in cui è una vocale posteriore semiaperta arrotondata (translitterazione IPA), sia chiusa, come nella parola "pero", in cui è una vocale posteriore semichiusa arrotondata (transl.
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P
P o p (chiamata pi in italiano) è la quattordicesima lettera dell'alfabeto italiano e la sedicesima dell'alfabeto latino. Il simbolo rappresenta anche la lettera rho nell'alfabeto greco e la er in quello cirillico.
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Participio
Il participio è un modo verbale molto vicino all'aggettivo e al sostantivo. Deve il suo nome al fatto che partecipa (in latino partem capit, cioè prende parte) a queste categorie.
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Participio latino
Il participio è chiamato così perché partecipa sia alle funzioni del verbo che a quelle del nome. Per questa sua caratteristica era considerato, tanto nel mondo greco quanto in quello latino, non un modo verbale o un elemento appartenente al sistema verbale bensì una parte del discorso a sé.
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Passato prossimo
Il passato prossimo (più raramente perfetto composto) è una forma verbale che indica eventi, esperienze e fatti conclusi, considerati secondo l'aspetto perfettivo (es.: Ieri sono andato alla stazione).
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Passato remoto
Il passato remoto (o meno comunemente perfetto semplice) è una forma verbale del modo indicativo. Normalmente il passato remoto viene usato per indicare avvenimenti dall'aspetto verbale puntuale anziché duraturo (il che lo distingue dall'imperfetto) e considerati come compiuti in un passato considerato psicologicamente come lontano, povero di rapporti espliciti con il presente (inteso come il momento dell'enunciazione), il che lo distingue dal passato prossimo.
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Perfetto
Il perfetto è una categoria del verbo che in molte lingue viene espressa attraverso forme specifiche. Dal punto di vista dell'aspetto verbale, indica un'azione considerata nella sua completezza, svoltasi nel passato o anche nel futuro.
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Perifrastica attiva
Nella grammatica latina, si chiama perifrastica attiva (o coniugazione perifrastica attiva) un costrutto costituito dal participio futuro accompagnato dal verbo esse (essere) coniugato nel modo e nel tempo richiesto.
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Perifrastica passiva
Perifrastica passiva (o coniugazione perifrastica passiva) è il modo con cui le grammatiche scolastiche chiamano un costrutto sintattico della lingua latina e del greco antico.
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Periodo ipotetico indipendente latino
Il periodo ipotetico indipendente latino, come quello italiano, è costituito da una proposizione condizionale retta da una proposizione principale.
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Phormio
Il Phormio (Formione) è una commedia dell'autore latino Publio Terenzio Afro. L'opera è una rielaborazione dellEpidikazòmenos di Apollodoro di Caristo.
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Pietro Ramo
Proveniente da una famiglia povera, a prezzo di grandi sacrifici, ottenne al Collegio di Navarra di Parigi, il titolo di Magister artium nel 1536 con la dissertazione Quaecumque ab Aristotele dicta essent commentitia esse (Essere falsa qualunque cosa detta da Aristotele), che provoca reazioni ostili nell'ambiente accademico parigino, allora tradizionalmente aristotelico.
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Piuccheperfetto
Il termine trapassato o piuccheperfetto può indicare due forme verbali.
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Pluralia tantum
I nomina pluralia tantum (in latino 'nomi solamente plurali'), o semplicemente pluralia tantum, sono sostantivi che hanno solo la forma plurale, la quale però indica un solo oggetto.
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Predicato
Il predicato (dalla lingua latina praedicatum, "ciò che viene affermato") è un elemento della frase (una parola o un gruppo di parole) o una frase elementare che può costituire insieme al soggetto una frase completa, fornendo al soggetto stesso il significato logico della sua esistenza nella frase.
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Predicato nominale
Il predicato nominale ("ciò che viene affermato") è una delle due forme in cui può presentarsi il predicato (l'altra è il predicato verbale); esso attribuisce al soggetto una condizione, una qualità o un modo di essere tramite l'uso del verbo essere.
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Preposizione
La preposizione (deverbale di praeponere.
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Presente indicativo
Il presente indicativo è una forma verbale coniugabile non marcata utilizzata in innumerevoli lingue. È in genere anche quella che mostra il maggior numero di usi e di forme irregolari.
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Prima coniugazione latina
La prima coniugazione verbale della lingua latina presenta come vocale caratteristica la -a-. Comprende più della metà dei verbi latini. Un verbo regolare della prima coniugazione che potrebbe essere preso ad esempio è laudo, -as, -avi, -atum, -are ("lodare").
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Prima declinazione latina
Delle cinque declinazioni latine, la prima declinazione comprende solo alcuni nomi maschili e soprattutto femminili con vocale tematica a, che hanno l'uscita al nominativo singolare in -a e al genitivo singolare in -ae.
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Pronome
In linguistica, il pronome (dal latino pro-nomen, "al posto del nome") è una parte variabile del discorso che svolge le seguenti funzioni.
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Pronomi latini
Come in italiano, anche in latino i pronomi sono quegli elementi della frase che vengono impiegati in sostituzione del nome (pro nomen, "al posto del nome"), richiamano il nome e possono essere di diversi tipi.
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Proposizione concessiva latina
Come in italiano, anche in latino si dice proposizione concessiva la frase subordinata che esprime una circostanza nonostante la quale si verifica quanto espresso nella reggente.
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Proposizione consecutiva latina
La proposizione consecutiva latina è una frase subordinata che esprime la conseguenza di ciò che è indicato nella reggente, esattamente come quella italiana.
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Proposizione coordinata
Una proposizione coordinata è, all'interno del periodo, una proposizione collegata alla proposizione principale o ad una proposizione subordinata tramite una congiunzione coordinante (e, ma, però, dunque...). Può avere un significato proprio o contenere un'informazione in più che spiega la frase principale (senza per forza dipendere da essa).
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Proposizione finale latina
La proposizione finale latina, come quella italiana, è una frase subordinata che indica il fine o scopo dell'azione espressa nella frase reggente.
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Proposizione infinitiva latina
La proposizione infinitiva (o propositio ad infinitum) può essere tradotta in italiano con una proposizione soggettiva o con una proposizione oggettiva.
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Proposizione interrogativa latina
La proposizione interrogativa latina può essere una frase indipendente (interrogative dirette) oppure subordinata (interrogative indirette).
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Proposizione subordinata
Una proposizione subordinata (o dipendente) è una proposizione che dipende da un'altra proposizione. Non ha un'autonomia sintattica (se considerata da sola), ed è retta da preposizioni, locuzioni avverbiali, pronomi o congiunzioni.
Vedere Grammatica latina e Proposizione subordinata
Publio Terenzio Afro
Fu uno dei primi autori latini a introdurre il concetto di humanitas, elemento caratterizzante del Circolo degli Scipioni.
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Publio Virgilio Marone
Al poeta viene attribuita anche una serie di componimenti giovanili, la cui autenticità è oggetto di discussioni accademiche, che si è soliti indicare nel complesso come Appendix Vergiliana (Appendice Virgiliana).
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Q
Q maiuscola o q minuscola è la quindicesima lettera dell'alfabeto italiano e la diciassettesima dell'alfabeto latino. In italiano il suo nome esteso è cu, ma viene talvolta scritto anche qu, mantenendo inalterata la pronuncia.
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Quarta coniugazione latina
La quarta coniugazione verbale della lingua latina presenta come vocale caratteristica la -i-. Un verbo regolare della quarta coniugazione che potrebbe essere preso ad esempio è audio, -is, -ivi, -itum, -ire ("sentire").
Vedere Grammatica latina e Quarta coniugazione latina
Quarta declinazione latina
La quarta declinazione include i nomi maschili, femminili e neutri con vocale tematica ŭ, che al genitivo singolare terminano in -ūs. I nomi maschili e i femminili al nominativo singolare hanno l'uscita in -ŭs, e hanno il paradigma uguale, mentre i neutri hanno un loro paradigma, che prevede l'uscita in -ū per tutto il singolare eccetto il genitivo.
Vedere Grammatica latina e Quarta declinazione latina
Quinta declinazione latina
La quinta declinazione latina contiene pochissimi nomi con il tema in -ē. La sua origine non è chiara. I nomi di quinta declinazione sono tutti femminili tranne il maschile dies ("giorno", ma solo in alcuni significati).
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Quinto Orazio Flacco
Orazio nacque l'8 dicembre del 65 a.C. a Venosa, colonia romana fondata in posizione strategica tra Apulia e Lucania, allora in territorio dauno e attualmente in Basilicata.
Vedere Grammatica latina e Quinto Orazio Flacco
R
La R o r (chiamata erre in italiano) è la sedicesima lettera dell'alfabeto italiano e la diciottesima dell'alfabeto latino moderno. Una R rovesciata (Я) è il simbolo della lettera ja nell'alfabeto cirillico; tale simbolo è poi usato in vari modi nell'alfabeto fonetico internazionale: r indica una consonante vibrante alveolare, una vibrante uvulare.
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Regno Unito
Il Regno Unito, ufficialmente Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (abbreviato in UK,; sigla italiana RU), è uno Stato insulare dell'Europa occidentale con una popolazione di circa 68 milioni di abitanti.
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Riforma protestante
La Riforma protestante, o Scisma protestante, è stato un importante movimento religioso sorto all'interno del cristianesimo occidentale nell'Europa del XVI secolo che pose una sfida sia sul piano teologico che politico alla Chiesa cattolica e, in particolare, all'autorità papale sulla base di ciò che era percepito come errore, abuso e discrepanza rispetto all'ideale cristiano.
Vedere Grammatica latina e Riforma protestante
Rito latino
Il rito latino (detto talvolta rito romano) è l'insieme dei riti liturgici usati nella Chiesa latina, detta anche Occidentale. Originario delle aree appartenenti all'Impero Romano d'Occidente, nel tempo ha subìto molte variazioni, assumendo forma diverse in base all'area geografica.
Vedere Grammatica latina e Rito latino
S
S o s (in italiano esse, pron. "èsse") è la diciassettesima lettera dell'alfabeto italiano e la diciannovesima in quello latino. In italiano viene utilizzata per indicare sia la S sorda di sasso (fricativa alveolare sorda), che la S sonora di sbaglio (fricativa alveolare sonora).
Vedere Grammatica latina e S
Scrittura carolina
La minuscola carolina o scrittura di cancelleria è uno stile di scrittura creato durante la rinascita carolingia avvenuta sotto il regno di Carlo Magno nei secoli VIII e IX.
Vedere Grammatica latina e Scrittura carolina
Scrittura corsiva romana
La corsiva romana (o latina) è una forma di scrittura a mano usata nell'antica Roma e talvolta nel Medioevo. Viene suddivisa in corsiva antica (o capitale corsiva) e corsiva nuova (o minuscola corsiva).
Vedere Grammatica latina e Scrittura corsiva romana
Seconda coniugazione latina
La seconda coniugazione verbale della Lingua latina presenta come vocale caratteristica la -ē-. Un verbo della seconda coniugazione che potrebbe essere preso ad esempio è mŏnĕo, mŏnes, monui, monitum, mŏnēre (esortare).
Vedere Grammatica latina e Seconda coniugazione latina
Seconda declinazione latina
La seconda declinazione della lingua latina comprende sostantivi per lo più maschili e neutri caratterizzati dalla vocale tematica ŏ e dall'uscita in -i del genitivo singolare.
Vedere Grammatica latina e Seconda declinazione latina
Semionciale
Esempio di semionciale La semionciale è un tipo di grafia minuscola derivata dalla minuscola corsiva.
Vedere Grammatica latina e Semionciale
Septuaginta
La Versione dei Settanta (dal nome latino Septuaginta; indicata pure con LXX o Ο' ovvero "70" secondo la numerazione latina o greca) è la versione dell'Antico Testamento in lingua greca.
Vedere Grammatica latina e Septuaginta
Sesto Properzio
Nacque intorno al 49 a. C. probabilmente ad Assisi, come da lui stesso esplicitamente dichiarato nell'elegia proemiale del IV libro e come suggeriscono recenti acquisizioni epigrafiche recanti il nome di P. Passennus Blaesus, parente di Properzio e suo conterraneo (a quanto attesta Plinio il Vecchio), e l'indicazione della tribù Sergia (Assisi era l'unico municipio umbro a essere iscritto in questa tribù).
Vedere Grammatica latina e Sesto Properzio
Singularia tantum
I nomina singularia tantum (in latino 'nomi soltanto singolari'), o semplicemente singularia tantum, sono sostantivi che non hanno la forma plurale.
Vedere Grammatica latina e Singularia tantum
Sintassi
La sintassi, o sintattica (dal greco σύνταξις, sýntaxis, "associazione, organizzazione"), è la branca della grammatica e della linguistica che studia i diversi modi in cui i codici dei linguaggi si uniscono tra loro per formare una proposizione.
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Società Editrice Internazionale
La Società Editrice Internazionale (normalmente abbreviata in SEI) è una casa editrice ufficialmente costituita nel 1908 a Torino dopo essere stata attiva fin dal 1859, anno in cui venne fondata da Don Bosco accanto al Santuario di Maria Ausiliatrice.
Vedere Grammatica latina e Società Editrice Internazionale
Soggetto (linguistica)
Il soggetto di una frase è qualsiasi parte della frase a cui è riferito il predicato (che esprime un'azione, un modo di essere, una condizione, una qualità): se il predicato è singolare, anche il soggetto sarà singolare.
Vedere Grammatica latina e Soggetto (linguistica)
Soggetto Oggetto Verbo
In tipologia linguistica, si dice che una lingua è SOV quando le frasi seguono generalmente un ordine '''S'''oggetto '''O'''ggetto '''V'''erbo.
Vedere Grammatica latina e Soggetto Oggetto Verbo
Sostantivo
Il sostantivo (o nome) è la parte variabile del discorso che indica una persona, un luogo, una cosa o, più in generale, qualsiasi entità animata, inanimata o immaginata.
Vedere Grammatica latina e Sostantivo
Stato-nazione
Uno Stato-nazione (o Stato nazionale) è uno Stato costituito prevalentemente da una comune e omogenea entità culturale o etnica: i suoi cittadini condividono, infatti, linguaggio, cultura e valori, diversamente da quanto può avvenire in altri Stati di cui si conoscono esempi storici.
Vedere Grammatica latina e Stato-nazione
Storia romana
La storia romana, o storia di Roma antica, espone le vicende storiche che videro protagonista la città di Roma, dalle origini dellUrbe (nel 753 a.C.) fino alla costruzione e alla caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476, anno in cui si colloca convenzionalmente l'inizio dell'epoca medievale.
Vedere Grammatica latina e Storia romana
Strumentale
Lo strumentale è un caso della declinazione di diverse lingue antiche e moderne. Viene normalmente usato per esprimere il mezzo con cui si compie un'azione o il complemento d'agente nelle costruzioni passive.
Vedere Grammatica latina e Strumentale
Supino
In grammatica latina, il supino è un nome verbale appartenente alla quarta declinazione, di cui sono rimasti in vigore solamente due casi: l'accusativo (auditum) in -um e l'ablativo in -ū (auditu); le forme hanno un uso piuttosto raro e limitato e possono essere sostituite da altre costruzioni.
Vedere Grammatica latina e Supino
T
T o t (chiamata ti in italiano) è la diciottesima lettera dell'alfabeto italiano, la ventesima dell'alfabeto latino moderno. Tâw era l'ultima lettera dell'alfabeto semitico occidentale - e dell'alfabeto ebraico.
Vedere Grammatica latina e T
Tarda antichità
La cosiddetta tarda antichità è una periodizzazione usata dagli storici moderni per descrivere l'epoca di transizione dal mondo antico a quello medievale.
Vedere Grammatica latina e Tarda antichità
Tempo (linguistica)
In linguistica, il tempo è una categoria grammaticale. Insieme al modo e all'aspetto struttura il sistema di coniugazione verbale. Tale categoria indica il momento in cui l'azione espressa dal verbo viene collocata dal parlante, sia rispetto all'istante in cui viene prodotto l'enunciato (es.
Vedere Grammatica latina e Tempo (linguistica)
Terza coniugazione latina
La terza coniugazione verbale della lingua latina presenta come vocale tematica la -e- breve (ě). Questa vocale può trasformarsi in una -i- breve (ĭ), per effetto del fenomeno noto come apofonia latina.
Vedere Grammatica latina e Terza coniugazione latina
Terza declinazione latina
La terza declinazione latina è quella che contiene il maggior numero di sostantivi, di genere maschile, femminile, o neutro. Sono declinati seguendo questo modello gli aggettivi della seconda classe.
Vedere Grammatica latina e Terza declinazione latina
Thule (mito)
Thule (o anche, in italiano, Tule..) è un'isola leggendaria, che compare citata per la prima volta nei diari di viaggio dell'esploratore greco Pitea (Pytheas), salpato dalla colonia greco-occidentale di Massalia (l'odierna Marsiglia) verso il 330 a.C. per un'esplorazione dell'Atlantico del Nord.
Vedere Grammatica latina e Thule (mito)
Trapassato prossimo
Il trapassato prossimo (più raramente piuccheperfetto) è una forma verbale che indica la compiutezza oppure l'anteriorità temporale di un evento rispetto ad un momento passato: Ieri ho ricevuto quello che avevo chiesto il giorno prima.
Vedere Grammatica latina e Trapassato prossimo
Trapassato remoto
Il trapassato remoto è una forma verbale che indica fatti che si sono svolti immediatamente prima di un momento indicato dal passato remoto.
Vedere Grammatica latina e Trapassato remoto
U
La U o u è la diciannovesima lettera dell'alfabeto italiano e la ventunesima dell'alfabeto latino. nell'alfabeto fonetico internazionale è il simbolo usato per rappresentare una vocale posteriore alta ("chiusa") e arrotondata ("procheila").
Vedere Grammatica latina e U
V
La V o v (chiamata vu in italiano, meno comunemente viVedi) è la ventesima lettera dell'alfabeto italiano e la ventiduesima dell'alfabeto latino.
Vedere Grammatica latina e V
Verbi assolutamente impersonali
I verbi assolutamente impersonali sono cinque verbi latini, detti anche verbi di sentimento, che si caratterizzano per vari elementi. Prima di tutto, la loro nomenclatura è dovuta al fatto che possiedono solo ed esclusivamente la terza persona singolare; particolare è anche la loro costruzione: la persona che prova il sentimento va in accusativo, mentre la cosa verso cui si prova sentimento va in genitivo oppure in nominativo/accusativo (a seconda delle tradizioni scolastiche, ma fondamentalmente indistinguibili) se pronome neutro.
Vedere Grammatica latina e Verbi assolutamente impersonali
Verbi latini
In latino il verbo è quella parte variabile del discorso che indica l'azione senza la quale non è possibile formare una frase. In latino, si distinguono quattro coniugazioni, due diatesi, tre modi, cinque forme verbali nominali e sei tempi.
Vedere Grammatica latina e Verbi latini
Verbi latini deponenti e semideponenti
Accanto ai verbi attivi e passivi, in latino vi sono anche i verbi deponenti e i verbi semideponenti. I verbi deponenti sono così chiamati poiché hanno deposto la forma attiva e presentano forma passiva, pur conservando un significato attivo.
Vedere Grammatica latina e Verbi latini deponenti e semideponenti
Verbi relativamente impersonali
Oltre ai verbi assolutamente impersonali, in latino esistono anche i verbi relativamente impersonali che vengono utilizzati impersonalmente soltanto alla terza persona singolare e plurale.
Vedere Grammatica latina e Verbi relativamente impersonali
Vocativo
Il vocativo è uno dei casi indoeuropei della declinazione dei nomi ed esprime la chiamata, il richiamo, l'invocazione. Esso fu introdotto nella classificazione dei casi dai grammatici greci, ma alcuni studiosi ritengono che non andrebbe considerato tale, in quanto, sul piano morfologico, esso non è caratterizzato da alcuna desinenza propria: in latino, per esempio, esso presenta la forma del puro tema nella seconda declinazione (lupe) o una desinenza identica al nominativo nelle altre; mentre, sul piano sintattico, il vocativo non ha alcun legame con il resto della frase.
Vedere Grammatica latina e Vocativo
X
La X o x (chiamata ics in italiano) è la ventiquattresima lettera dell'alfabeto latino moderno e la ventunesima dell'alfabeto latino antico.
Vedere Grammatica latina e X
Y
La Y (in minuscolo y), detta ipsilon, o anche i greca o i greco, è la venticinquesima lettera dell'alfabeto latino moderno e la ventiduesima di quello latino antico.
Vedere Grammatica latina e Y
Z
La Z o z (in italiano chiamata zeta) è la ventunesima e ultima lettera dell'alfabeto italiano e la ventiseiesima e ultima dell'alfabeto latino.
Vedere Grammatica latina e Z
Conosciuto come Declinazione latina, Il nominativo della terza declinazione.