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Guerra in Iraq e Peshmerga

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Guerra in Iraq e Peshmerga

Guerra in Iraq vs. Peshmerga

La guerra d'Iraq (o seconda guerra del Golfo) è un conflitto bellico iniziato il 20 marzo 2003 con l'invasione dell'Iraq da parte di una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti d'America, e terminato il 18 dicembre 2011 col passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene insediate dall'esercito americano su delega governativa statunitense. I Peshmerga (in curdo sorani: پێشمەرگە‎, Pêşmerge, letteralmente "prima della morte"; IPA) sono le forze armate della regione autonoma del Kurdistan iracheno.

Analogie tra Guerra in Iraq e Peshmerga

Guerra in Iraq e Peshmerga hanno 15 punti in comune (in Unionpedia): Curdi, Germania, Guerra civile siriana, Guerra del Golfo, Guerra Iran-Iraq, Iraq, Italia, Kurdistan, Mas'ud Barzani, Mosul, Nazionalismo, Partito Democratico del Kurdistan, Saddam Hussein, Stato Islamico, Unione Patriottica del Kurdistan.

Curdi

I Curdi sono un gruppo etnico indoeuropeo che abita nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia.

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Germania

La Germania, ufficialmente Repubblica Federale di Germania (in tedesco: Bundesrepublik Deutschland) e nel linguaggio comune più semplicemente Deutschland, è uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa centro-occidentale.

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Guerra civile siriana

La guerra civile siriana, o crisi siriana, ha avuto inizio il 15 marzo 2011 in Siria con le prime dimostrazioni pubbliche contro il governo centrale, parte del contesto più ampio della primavera araba, per poi svilupparsi in rivolte su scala nazionale e quindi in una guerra civile nel 2012; il conflitto è ancora in corso. Le iniziali proteste hanno l'obiettivo di spingere alle dimissioni il presidente Bashar al-Assad ed eliminare la struttura istituzionale monopartitica del Partito Ba'th. Col radicalizzarsi degli scontri si aggiunge con sempre maggiore forza una componente estremista di stampo salafita che, anche grazie agli aiuti di alcune nazioni sunnite del Golfo Persico, si pensa possa aver raggiunto il 75% della totalità dei combattenti. Tali gruppi fondamentalisti hanno come principale obiettivo l'instaurazione della Shari'a in Siria. A causa della posizione strategica della Siria, dei suoi legami internazionali e del perdurare della guerra civile, la crisi ha coinvolto i paesi confinanti e buona parte della comunità internazionale. Gli organi dirigenti del Partito Ba'th e lo stesso presidente appartengono alla comunità religiosa alawita, una branca dello sciismo che è tuttavia minoritaria in Siria, e per questo motivo l'Iran sciita è intervenuto a protezione del governo siriano: combattenti iraniani sono presenti a fianco delle Forze armate siriane per mantenere al potere il governo alleato. Il fronte governativo è inoltre sostenuto da combattenti sciiti provenienti da altri Paesi, fra cui l'Iraq e l'Afghanistan. Il fronte dei ribelli è invece sostenuto dalla Turchia e soprattutto dai Paesi sunniti del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar, che mirano a contrastare la presenza sciita in Medio Oriente. In ambito ONU si è verificata una profonda spaccatura tra Stati Uniti d'America, Francia e Regno Unito che hanno espresso sostegno ai ribelli e Cina e Russia che invece sostengono il governo siriano sia in ambito diplomatico che militare. La delicata composizione etnica siriana si è fortemente riflessa negli schieramenti in campo. Sebbene le prime manifestazioni antigovernative avessero uno spirito "laico" e avessero coinvolto tutte le principali città del paese, incluse quelle a maggioranza alawita come Latakia, il perdurare della crisi ha polarizzato gli schieramenti, portando la componente sciita a sostenere il governo insieme a gran parte delle minoranze religiose, che hanno goduto della protezione del governo laico del Partito Ba'th. Il fronte dei ribelli rimane composto prevalentemente da sunniti, i quali però non costituiscono un blocco compatto: parte della popolazione sunnita continua a sostenere il governo e sono sunniti alcuni membri dell'esecutivo e buona parte dell'esercito. Le stragi perpetrate dalle componenti fondamentaliste dei ribelli nei confronti delle minoranze religiose in Siria hanno portato le Nazioni Unite a definire la guerra civile come un «conflitto di natura settaria». Le organizzazioni internazionali hanno accusato le forze governative e i miliziani Shabiha di usare i civili come scudi umani, di puntare intenzionalmente le armi su di loro, di adottare la tattica della terra bruciata e di eseguire omicidi di massa; i ribelli anti-governativi sono stati accusati di abusi dei diritti umani tra cui torture, sequestri, detenzioni illecite ed esecuzioni di soldati e civili. L'accezione "guerra civile" per descrivere il conflitto in atto è stata usata il 15 luglio 2012 dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, che ha definito la crisi siriana un «conflitto armato non internazionale».

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Guerra del Golfo

La guerra del Golfo (2 agosto 1990 – 28 febbraio 1991), detta anche prima guerra del Golfo in relazione alla cosiddetta seconda guerra del Golfo, è il conflitto che oppose l'Iraq ad una coalizione composta da 35 stati formatasi sotto l'egida dell'ONU e guidata dagli Stati Uniti, che si proponeva di restaurare la sovranità del piccolo emirato del Kuwait, dopo che questo era stato invaso e annesso dall'Iraq.

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Guerra Iran-Iraq

La guerra Iran-Iraq, conosciuta anche come la guerra imposta (in, Jang-e-tahmīlī) in Iran e come la Qādisiyya di Saddam (قادسيّة صدّام, Qādisiyyat Saddām) in Iraq, fu una guerra combattuta tra i due Paesi dal settembre 1980 all'agosto 1988.

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Iraq

L'Iraq, ufficialmente Repubblica d'Iraq, è uno Stato dell'Asia occidentale.

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Italia

L'Italia, ufficialmente Repubblica Italiana, è una repubblica parlamentare situata nell'Europa meridionale, con una popolazione di 60,5 milioni di abitanti e Roma come capitale.

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Kurdistan

Il Kurdistan o Curdistan (in curdo Kurdistan, Paese dei curdi) è un vasto altopiano situato nel Medio Oriente e più precisamente nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia.

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Mas'ud Barzani

Masʿūd Bārzānī è figlio di Mustafa Barzani, eroe delle Resistenza curda in Iraq e fondatore del PDK.

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Mosul

Mosul (o più raramente in Italiano Mossul) è una città dell'Iraq, capoluogo del governatorato di Ninawa.

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Nazionalismo

Si definisce nazionalismo quell'insieme di idee, dottrine e movimenti che sostengono l'importanza del concetto di identità nazionale e di Nazione, intesa come collettività ritenuta depositaria di valori tipici e consolidati del patrimonio culturale e spirituale di un popolo/etnìa, essendo tale patrimonio la risultante di uno specifico percorso storico.

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Partito Democratico del Kurdistan

Il Partito Democratico del Kurdistan, PDK, è un partito politico curdo, attualmente guidato dall'attuale Presidente del Kurdistan iracheno, Mas'ud Barzani.

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Saddam Hussein

La data di nascita è incerta: non fu registrata e quella riportata è la data di nascita "ufficiale" diffusa sotto il suo governo.

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Stato Islamico

Stato Islamico (abbreviato IS) è il nome che si è dato un'organizzazione jihadista salafita attiva in Siria e Iraq, dove fino al 2017 controllava militarmente un ampio territorio.

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Unione Patriottica del Kurdistan

L'Unione Patriottica del Kurdistan (in lingua curda یەکێتیی نیشتمانیی کوردستان, trascritto Yeketî Niştîmanî Kurdistan) noto anche con l'acronimo UPK (o "PUK", dall'inglese "Patriotic Union of Kurdistan"), è un partito politico del Kurdistan iracheno fondato il 1º giugno 1975 da Jalal Talabani e Nawshirwan Mustafa.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Guerra in Iraq e Peshmerga

Guerra in Iraq ha 317 relazioni, mentre Peshmerga ha 48. Come hanno in comune 15, l'indice di Jaccard è 4.11% = 15 / (317 + 48).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Guerra in Iraq e Peshmerga. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare:

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