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Miloš Obilić e Yakub Çelebi

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Miloš Obilić e Yakub Çelebi

Miloš Obilić vs. Yakub Çelebi

Sebbene il suo nome non compaia nelle fonti documentali fino al XV secolo, la sua diffusione in ambito italiano, serbo, bizantino, ottomano e greco suggerisce che la storia fosse ben nota entro cinquant'anni dalla battaglia, ma non esiste prova della sua esistenza al di fuori del cosiddetto "Mito del Kosovo", costruito e propagandato dai Lazarević, che include anche il "martirio" del principe Lazar e il presunto tradimento di Vuk Branković. Yakub Çelebi nacque intorno al 1362 da Murad I, terzo sovrano ottomano, e da una madre ignota. Addestrato alle armi fin dalla gioventù, prese parte a tutte le campagne paterne, compresa quella in Kosovo, dove si combatté la battaglia dei Merli che costò la vita a Murad.

Analogie tra Miloš Obilić e Yakub Çelebi

Miloš Obilić e Yakub Çelebi hanno 7 punti in comune (in Unionpedia): Battaglia della Piana dei Merli, Impero ottomano, Jugoslavia, Kosovo, Lazar Hrebeljanović, Murad I, Piana dei Merli.

Battaglia della Piana dei Merli

La battaglia della Piana dei Merli, nota anche come battaglia del Cossovo (o Косовска битка/Kosovska bitka; venne combattuta nell'omonima località il 15 giugno 1389 (secondo il calendario giuliano vigente all'epoca dei fatti) ovvero il 28 giugno 1389 (secondo il calendario gregoriano entrato in vigore nel 1582), giorno di San Vito, tra le forze cristiane guidate dal principe serbo Lazar Hrebeljanović e le truppe ottomane. La battaglia della Piana dei Merli non fu uno scontro tra cristianesimo e islam. Infatti, nello schieramento serbo, assieme al principe serbo Lazar Hrebeljanović, vi erano Tvrtko I Kotromanić, signore della Bosnia, che aveva ricevuto da poco la corona dal re di Ungheria, oltre a contingenti valacchi, croati, bulgari e albanesi. Di contro, nello schieramento ottomano vi erano diversi vassalli cristiani.

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Jugoslavia

La Jugoslavia o Iugoslavia, anche detta Yugoslavia (AFI:; in croato e in sloveno: Jugoslavija, in serbo e in macedone: Југославија; letteralmente "terra degli slavi del sud"), fu un'entità statale che, a più riprese e attraverso diversi assetti istituzionali, amministrò la penisola balcanica occidentale per gran parte del XX secolo.

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Kosovo

Il Kosovo, in italiano anche Cossovo o Kossovo (AFI: o;• • La pronuncia italiana, Còssovo,, analoga a quella serba, è variamente attestata: cfr. «La battaglia di Còssovo in cui l'impero di Serbia perì» (Giosuè Carducci); «Ti chiaman di Còssovo al piano» (Gabriele D'Annunzio).In albanese invece l'accentazione è parossitona, dal che una pronuncia moderna Cossòvo,.;; storicamente Dardania in illirico), ufficialmente Repubblica del Kosovo, è uno Stato a riconoscimento limitato dell'Europa sud-orientale.

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Lazar Hrebeljanović

Chiamato anche Knez Lazar (in serbo Кнез Лазар) o Zar Lazar, venne ucciso nella storica battaglia della Piana dei Merli contro gli ottomani.

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Murad I

Espanse l'Impero conquistando Adrianopoli, che nel 1363 divenne la nuova capitale sotto il nome di Edirne, e la maggior parte dei Balcani. In questo modo, l'Impero ottomano si estese per la prima volta su due continenti, l'Anatolia asiatica e la Rumelia europea.

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Piana dei Merli

La Piana dei Merli è un polje (tipo di dolina carsica) situato in Kosovo. Dalla regione geografica prende il nome la città di Kosovo Polje.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Miloš Obilić e Yakub Çelebi

Miloš Obilić ha 57 relazioni, mentre Yakub Çelebi ha 29. Come hanno in comune 7, l'indice di Jaccard è 8.14% = 7 / (57 + 29).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Miloš Obilić e Yakub Çelebi. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: