Analogie tra Moschea dello sceicco Lotfollah e Piazza Naqsh-e jahàn
Moschea dello sceicco Lotfollah e Piazza Naqsh-e jahàn hanno 14 punti in comune (in Unionpedia): Architettura persiana, Esfahan, ʿAbbās II, Imam, Impero ottomano, Iran, La via per l'Oxiana, Moschea, Moschea dello Scià, Nasta'liq, Palazzo Ali Qapu, Reza Abbasi, Robert Byron, Safavidi.
Architettura persiana
Con architettura persiana o architettura iraniana si intende l'architettura dell'area del cosiddetto Grande Iran, caratterizzata da vicissitudini storiche e culturali comuni sin da un'epoca risalente almeno al 5000 a.C. fino ai giorni presenti.
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Esfahan
Esfahān (o Isfahān o Ispahān) è una città nell'Iran centrale con 2.800.000 abitanti (stima 2016) sul fiume Zayandeh, 400 chilometri dal Golfo Persico a un'altezza di 1590 metri sopra il livello del mare, nelle montagne dello Zagros.
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ʿAbbās II
Era figlio di Safi e il suo nome prima dell'incoronazione, avvenuta il 15 maggio 1642, era Muḥammed Mīrzā. A governare al posto dell'infante sovrano, fu per qualche tempo il Gran Visir Saru Taqi, il quale cercando di combattere la corruzione si creò molti nemici e venne assassinato l'11 ottobre 1645.
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Imam
Il termine imàm (pronuncia imàm, dall'arabo إمام che fa riferimento a una radice lessicale che indica lo "stare davanti" e, quindi, "essere guida"; adattamento italiano: imano), può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale (ed è questo l'uso che per lo più se ne fa in ambiente politico) quanto un semplice devoto musulmano che sia particolarmente esperto nei movimenti rituali obbligatori della preghiera canonica ṣalāt.
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Impero ottomano
LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.
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Iran
LIran (in persiano: إيران), ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran (in persiano: جمهوری اسلامی ایران, Jomhuri-ye Eslāmi-ye Irān) è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.
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La via per l'Oxiana
La via per l'Oxiana (The Road to Oxiana) è un diario di viaggio di Robert Byron, pubblicato per la prima volta nel 1937. È considerato da molti scrittori di viaggi moderni il primo esempio di grande scrittura di viaggi.
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Moschea
La moschea, chiamata anticamente anche meschita, è il luogo di preghiera per i fedeli dell'islam. La parola italiana deriva direttamente dallo spagnolo "mezquita", a sua volta originata dalla parola araba masğid o masjid che indica il luogo in cui si compiono le sujūd, le prosternazioni che fanno parte dei movimenti obbligatori che deve compiere il fedele orante.
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Moschea dello Scià
La moschea dello Shah (è la principale moschea di Esfahan. Eretta nel 1629 al lato sud di Piazza Naqsh-e jahàn, una delle piazze più grandi del mondo, il cui complesso è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1979.
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Nasta'liq
Nastaʿlīq è uno dei più importanti e diffusi stili calligrafici usati per scrivere il persiano. Fu sviluppato in Iran nell'VIII e IX secolo.
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Palazzo Ali Qapu
Il Palazzo Ali Qapu (Persiano: Āli Qāpu - عالی قاپو) è l'antico palazzo degli Scià di Persia che sorge imponente nella grandiosa Piazza Naqsh-e jahàn di Esfahan, in Iran.
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Reza Abbasi
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Robert Byron
Robert Byron nacque a Londra nel 1905; studiò a Eton e ad Oxford, da dove fu espulso per i suoi atteggiamenti ribelli. Morì nel 1941, durante la seconda guerra mondiale, quando la nave su cui viaggiava verso l'Egitto, fu silurata da un U-Boot tedesco al largo di Capo Wrath in Scozia.
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Safavidi
I Safavidi sono stati una dinastia-confraternita mistica di lingua e cultura turca. Originari dell'Azerbaigian persiano, governarono la Persia tra il 1501 e il 1736.
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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
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Confronto tra Moschea dello sceicco Lotfollah e Piazza Naqsh-e jahàn
Moschea dello sceicco Lotfollah ha 47 relazioni, mentre Piazza Naqsh-e jahàn ha 80. Come hanno in comune 14, l'indice di Jaccard è 11.02% = 14 / (47 + 80).
Riferimenti
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