Analogie tra Pinacoteca Ambrosiana e Pinacoteca di Brera
Pinacoteca Ambrosiana e Pinacoteca di Brera hanno 57 punti in comune (in Unionpedia): Agnolo Bronzino, Ambrogio Figino, Andrea Appiani, Andrea Solari, Anton Raphael Mengs, Antonio Canova, Bartolomeo Veneto, Bergognone, Bernardino Luini, Bernardo Zenale, Bonifacio Veronese, Bramantino, Canestra di frutta, Caravaggio, Carlo Innocenzo Carloni, Cima da Conegliano, Daniele Crespi, Emilio Longoni, Evaristo Baschenis, Federico Borromeo, Fra Carnevale, Fra' Galgario, Francesco Albani, Francesco Cairo, Francesco Hayez, Francesco Londonio, Gaetano Previati, Giampietrino, Giovan Battista Moroni, Giovanni Ambrogio de Predis, ..., Giovanni Bellini, Giovanni Cariani, Giovanni Gerolamo Savoldo, Girolamo Mazzola Bedoli, Giulio Campi, Giulio Cesare Procaccini, Guido Reni, Il Cerano, Il Moretto, Il Sodoma, Jacopo Bassano, Jacopo Palma il Giovane, Leonardo da Vinci, Luca Giordano, Marco d'Oggiono, Milano, Morazzone, Paolo Veronese, Pellegrino Tibaldi, Pinacoteca, Pompeo Marchesi, Raffaello Sanzio, Salvator Rosa, Simone Peterzano, Tintoretto, Tiziano Vecellio, Ultima Cena (Leonardo). Espandi índice (27 più) »
Agnolo Bronzino
Tra i più raffinati e mirabili pittori del Manierismo fiorentino, è noto per essere stato uno dei più abili ed incisivi ritrattisti della corte medicea nella Firenze tardo rinascimentale.
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Ambrogio Figino
Ambrogio Figino: ''Giove e Io'' (Pavia, Pinacoteca Malaspina).
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Andrea Appiani
Alfiere del neoclassicismo in Italia, fu uno dei maggiori esponenti di quel periodo compreso tra l'Illuminismo e le vicende napoleoniche, grazie alla specificità espressiva del suo stile, vero e proprio trait d'union tra la morbidezza del tratto leonardesco e la grazia del classicismo.
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Andrea Solari
Allievo probabilmente di Leonardo, Solario eseguì una serie di opere durante un soggiorno giovanile a Venezia, tra cui una Sacra Famiglia con San Simeone (Milano, Pinacoteca di Brera) proveniente da Murano (1495 circa).
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Anton Raphael Mengs
L'artista fu acclamato da tutta Europa come il maggiore esponente del Neoclassicismo.
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Antonio Canova
Figlio di Pietro, scalpellino di professione, e di Angela Zardo Fantolini, Canova svolse il suo apprendistato a Venezia, dove scolpì le sue prime opere con l'aiuto del suo maestro nonché migliore amico Simone Meoni (1731- 1800).
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Bartolomeo Veneto
Le sue opere sono caratterizzate da tinte vivaci e da un sottile linearismo, con echi dei principali maestri attivi nel nord-Italia a quel tempo.
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Bergognone
Di cultura foppesca, anche se di modi più "gentili", riprese dalla cultura fiamminga, giuntagli attraverso la Liguria, sia stilemi iconografici che l'uso della luce e gli ariosi paesaggi; alla fine degli anni ottanta venne influenzato dall'opera sia di Leonardo ma soprattutto di Bramante.
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Bernardino Luini
Originario di Dumenza, sul Lago Maggiore, Luini si formò forse a Verona in Veneto (come è stato dedotto dalla pala "Madonna col Bambino e i santi Agostino e Margherita" proveniente da quella città, firmata Bernardinus Mediolanensis, oggi al Museo Jacquemart André di Parigi e a lui attribuita, e che dimostra affinità stilistiche con la pittura di Gerolamo dai Libri).
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Bernardo Zenale
Documentato nella confraternita dei pittori milanesi fin dal 1481, Zenale firmò nel 1485 il monumentale Polittico di San Martino per la chiesa di San Martino a Treviglio, dal rigoroso impianto prospettico, insieme al conterraneo Bernardino Butinone.
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Bonifacio Veronese
Figlio di Marzio de’ Pitati, uomo d’armi, e di Benvenuta, intorno al 1505 si trasferì a Venezia assieme alla famiglia.
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Bramantino
Chiamato Bramantino già nelle Vite del Vasari, Bartolomeo Suardi elaborò in forme lombarde la monumentalità del Bramante, giungendo a rappresentazioni di rarefatto e severo classicismo.
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Canestra di frutta
La canestra di frutta (nota anche con il nome antico di Fiscella) è un dipinto a olio su tela di 47 cm di altezza e 62 di lunghezza realizzato tra il 1594 e il 1598 (gli storici dell'arte non sono concordi riguardo alla data precisa) dal pittore italiano Caravaggio (1571-1610) è oggi conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
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Caravaggio
Formatosi tra Milano e Venezia e attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610, fu uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi, assurto a fama universale solo nel XX secolo, dopo un periodo di oblio.
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Carlo Innocenzo Carloni
Era figlio di Giovanni Battista Carloni, stuccatore, e di Taddea Maddalena Allio e fratello di Diego Francesco, pure lui stuccatore e architetto.
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Cima da Conegliano
Solo scarsi documenti permettono di ricostruire la vita del pittore.
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Daniele Crespi
Nonostante la sua prematura scomparsa per via della peste manzoniana del 1630, è annoverato tra i maggiori esponenti del Seicento lombardo.
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Emilio Longoni
Nasce a Barlassina il 9 luglio 1859, quartogenito di dodici figli, dal garibaldino e maniscalco Matteo Longoni e dalla sarta Luigia Meroni.
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Evaristo Baschenis
La figura di Baschenis, uno dei maggiori pittori italiani del Seicento nonché l'ideatore della natura morta di soggetto musicale, è rimasta avvolta in un alone di mistero fino a quando Piero Capuani accertò, attraverso il ritrovamento dell'atto di battesimo nel registro parrocchiale della Basilica di Sant'Alessandro in Colonna a Bergamo, la sua data di nascita.
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Federico Borromeo
Federico Borromeo (talvolta indicato come Francesco Federico o Federigo), nacque il 18 agosto 1564, figlio di Giulio Cesare Borromeo e di Margherita Trivulzio.
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Fra Carnevale
Presentazione della Vergine al Tempio'', Museum of Fine Arts, Boston.
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Fra' Galgario
Giuseppe Ghislandi nasce nel quartiere di Borgo San Lorenzo di Bergamo nel 1655, da Domenico, pittore di prospettive e panorami decorativi, e Flaminia Mansueti.
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Francesco Albani
Secondo figlio di Agostino, mercante di seta, e di Elisabetta Torri, dopo la morte del padre nel 1590, il quale lo avrebbe voluto studente di legge, entra nella bottega bolognese del pittore fiammingo manierista Denijs Calvaert, da tempo attivo a Bologna, nella quale ha per compagni di apprendistato il Domenichino e Guido Reni; si dice che il quindicenne ma precoce Reni gli facesse da secondo maestro.
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Francesco Cairo
Venne anche conosciuto come il Cavalier Cairo per aver ricevuto la medaglia dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro a Torino, per merito della propria arte.
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Francesco Hayez
Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica (della quale è stato il maggiore esponente in Italia), Hayez è stato un artista innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte italiana per esser stato l'autore del dipinto Il bacio e di una serie di ritratti delle più importanti personalità del tempo.
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Francesco Londonio
Francesco Londonio nacque nel 1723 a Milano.
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Gaetano Previati
Nel 1876 si trasferisce da Ferrara a Milano dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera, vincendo nel 1879 il concorso Canonica con il quadro Gli ostaggi di Crema.
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Giampietrino
'''Leda con il figlio''', 128 × 106 cm, olio su tavola.
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Giovan Battista Moroni
Moroni, formatosi presso il Moretto, da cui riprende l'intonazione severamente devozionale nei dipinti di soggetto religioso, è famoso soprattutto per la sua attività di ritrattista, con dipinti che possono essere definiti «ritratti in azione», presentando personaggi nell'attimo in cui stanno compiendo un gesto, in modo da evitare l'arida fissità del ritratto ufficiale.
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Giovanni Ambrogio de Predis
Molti suoi colleghi milanesi per aggiornarsi e imparare al meglio la tecnica pittorica non scelsero le città del centro Italia, ma si recarono al nord, nelle Fiandre: Zanetto Bugatto, uno dei pittori preferiti della corte sforzesca, per esempio, venne inviato presso la bottega di Rogier van der Weyden tra il 1460 e il '63.
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Giovanni Bellini
Lavorò ininterrottamente per ben sessant'anni, sempre ai massimi livelli, traghettando la pittura veneziana, che in lui ebbe un fondamentale punto di riferimento, attraverso le esperienze più diverse, dalla tradizione bizantina ai modi padovani filtrati da Andrea Mantegna, dalle lezioni di Piero della Francesca, Antonello da Messina e Albrecht Dürer, fino al tonalismo di Giorgione.
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Giovanni Cariani
Giovanni era figlio di un altro Giovanni detto Cariano o Zanino e di donna Caterina.
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Giovanni Gerolamo Savoldo
L'artista, sebbene attivo soprattutto a Venezia, dove risiedette a lungo, si mantenne sempre sostanzialmente fedele alla matrice naturalistica dell'arte lombarda, arrivando ad essere considerato come uno dei tre grandi maestri del primo Rinascimento bresciano, assieme al Romanino e al Moretto.
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Girolamo Mazzola Bedoli
Nato a Parma col nome di Girolamo Bedoli da famiglia di origine di Viadana, era cugino del Parmigianino, con cui in gioventù intraprese un viaggio proprio a Viadana per scampare i pericoli dell'assedio di Parma (1521).
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Giulio Campi
Non è nota la data di nascita del pittore, che si considera nato nei primi anni del Cinquecento.
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Giulio Cesare Procaccini
Nato a Bologna nel 1574, quinto figlio del pittore Ercole Procaccini il Vecchio e fratello di Camillo e Carlo Antonio, entrambi pittori, si trasferì a 11 anni con la famiglia a Milano cominciando a lavorare nel 1590 alla fabbrica del Duomo di Milano.
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Guido Reni
Reni nacque a Bologna, nell'attuale Palazzo Ariosti di via San Felice 3, da Daniele, musicista e maestro della Cappella di San Petronio, e Ginevra Pozzi; venne battezzato il 7 novembre nella chiesa metropolitana di San Pietro.
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Il Cerano
Figlio del pittore Raffaele Crespi, suo primo e a quanto sembra unico maestro, e di Camilla, crebbe con il fratello Ortensio Crespi (1578-1631) che diverrà il suo principale collaboratore insieme al genero, Melchiorre Gherardini, detto il Ceranino.
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Il Moretto
Viene considerato uno dei tre grandi maestri del primo Rinascimento bresciano, assieme al Romanino e al Savoldo.
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Il Sodoma
Nato a Vercelli (secondo altri a Siena o Vergelle) nel 1477 dal calzolaio Giacomo Bazzi, originario forse di Biandrate, e da Angela da Bergamo, a soli tredici anni iniziò il suo praticantato, nella sua città, presso la bottega del pittore Giovanni Martino Spanzotti.
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Jacopo Bassano
Nacque a Bassano nel 1515 ca dal pittore Francesco dal Ponte, poi detto il Vecchio, e dalla sua prima moglie Lucia Pizzardini.
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Jacopo Palma il Giovane
Nato da Antonio Palma, pittore, e Giulia de' Pitati, appartenenti ad una famiglia dalla spiccata indole artistica, fu subito iniziato agli studi pittorici sulle orme dello zio del padre, Palma il Vecchio e del fratello della madre, Bonifacio de' Pitati, (detto Bonifacio Veronese).
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Leonardo da Vinci
Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza.
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Luca Giordano
È conosciuto anche con il soprannome di "Luca Fapresto" ("Luca fai presto"), soprannome datogli mentre stava lavorando nella chiesa di Santa Maria del Pianto a Napoli, quando dipinse in soli due giorni le tele della crociera.
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Marco d'Oggiono
Documentato come artista indipendente nella bottega di Leonardo da Vinci fin dal 1490, Marco d'Oggiono eseguì nel 1493-1494, insieme a Giovanni Antonio Boltraffio, la pala Grifi con la Resurrezione di Cristo con i ss.
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Milano
Milano (Milàn in dialetto milanese) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della regione Lombardia, dell'omonima città metropolitana, e centro di una delle più popolose aree metropolitane d'Europa.
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Morazzone
Morazzone (Murazum in dialetto varesotto) è un comune italiano di 4.284 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.
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Paolo Veronese
Figlio di un certo Gabriele, scalpellino (spezapreda, cioè spezzapietre nel dialetto locale), assunse il cognome Caliari probabilmente nel 1555 (anno in cui per la prima volta egli si firma così in una lettera).
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Pellegrino Tibaldi
Compie a Bologna la propria formazione culturale, sia come pittore, alla scuola del Bagnacavallo, sia come architetto, in un ambiente che risente delle novità portate al nord da Giulio Romano e da Sebastiano Serlio.
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Pinacoteca
La pinacoteca, dal greco πίναξ (pinax, "quadro") e θήκη (théke, "scrigno", "ripostiglio"), è il luogo in cui sono conservate, tutelate ed offerte alla pubblica fruizione opere d'arte dipinte.
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Pompeo Marchesi
Scultore che visse a cavallo di due periodi storici radicalmente diversi: quello del rinnovamento napoleonico e quello della dominazione austriaca, fortemente contrastata dai moti d'indipendenza culminati con la creazione del Regno d'Italia.
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Raffaello Sanzio
Raffaello, uno dei maggiori pittori ed architetti italiani a cavallo tra il XV ed il XVI secolo, è considerato uno dei più grandi artisti d'ogni tempo; la sua opera segnò un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi e fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, dando vita tra l'altro ad una scuola che fece arte "alla maniera" sua e che va sotto il nome di manierismo.
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Salvator Rosa
Salvator Rosa nacque nel 1615 all'Arenella, un villaggio presso Napoli (successivamente inglobato nella città), da Giulia Greca Rosa, appartenente ad una famiglia siciliana nativa della Grecia, e dal geometra Vito Antonio de Rosa.
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Simone Peterzano
Vi è qualche incertezza sui natali del Peterzano, di famiglia bergamasca, ed alcuni hanno proposto Venezia come luogo di nascita.
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Tintoretto
Venezia, lapide posta sulla casa Per la sua energia fenomenale nella pittura è stato soprannominato Il furioso o il terribile come lo definì il Vasari per il suo carattere forte, e il suo uso drammatico della prospettiva e della luce lo ha fatto considerare il precursore dell'arte barocca.
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Tiziano Vecellio
Artista innovatore e poliedrico, maestro con Giorgione del colore tonale, Tiziano Vecellio fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione, direttamente a contatto con i potenti dell'epoca, suoi maggiori committenti.
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Ultima Cena (Leonardo)
Il Cenacolo è un dipinto parietale ottenuto con una tecnica mista a secco su intonaco (460×880 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1495-1498 e conservato nell'ex-refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano.
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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
- In quello che appare come Pinacoteca Ambrosiana e Pinacoteca di Brera
- Che cosa ha in comune Pinacoteca Ambrosiana e Pinacoteca di Brera
- Analogie tra Pinacoteca Ambrosiana e Pinacoteca di Brera
Confronto tra Pinacoteca Ambrosiana e Pinacoteca di Brera
Pinacoteca Ambrosiana ha 180 relazioni, mentre Pinacoteca di Brera ha 425. Come hanno in comune 57, l'indice di Jaccard è 9.42% = 57 / (180 + 425).
Riferimenti
Questo articolo mostra la relazione tra Pinacoteca Ambrosiana e Pinacoteca di Brera. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: