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Umiltà e Virtù

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Umiltà e Virtù

Umiltà vs. Virtù

L'umiltà è la prerogativa dell'umile. Nonostante esistano diversi modi di intendere questo termine nel quotidiano, una persona umile è essenzialmente una persona modesta e priva di superbia, che non si ritiene migliore o più importante degli altri. La virtù (dal latino virtus; in greco aretè) è una disposizione d'animo volta al bene, che consiste nella capacità di una persona di eccellere in qualcosa, di compiere un certo atto in maniera ottimale, o di essere o agire in un modo ritenuto perfetto secondo un punto di vista morale, religioso, o anche sociale in base alla cultura di riferimento.

Analogie tra Umiltà e Virtù

Umiltà e Virtù hanno 5 punti in comune (in Unionpedia): Bene (filosofia), Etica, Intelligenza, Religione, Taoismo.

Bene (filosofia)

In filosofia, con il termine "bene" si indica generalmente tutto ciò che agli individui appare desiderabile e tale che possa essere considerato come fine ultimo da raggiungere nella propria esistenza.

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Etica

Letica (chiamata anche filosofia morale) è una branca della filosofia "che si occupa del costume, ossia del comportamento umano". Il termine deriva nopuntiRiferito a ἦθος il termine acquista il significato di principi che influiscono sulla collettività(trasl. êthos), cioè «carattere», «comportamento», o, meno probabilmenteL'Enciclopedia Treccani, le cui fonti si trovano di seguito a questa nota, fa derivare il sostantivo etica dall'aggettivo ἠθικός, derivato a sua volta appunto da ἦθος, non accennando al sostantivo ἔθος, da ἔθος (trasl. èthos) cioè «costume», «consuetudine», «abitudine».

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Intelligenza

L'intelligenza è un complesso di facoltà psichiche e mentali che, mediante processi cognitivi, consentono di percepire o capire le cose e i significati attraverso l'elaborazione delle informazioni e di organizzare conseguentemente il proprio comportamento sia attraverso le idee che l'attività pratica per risolvere un problema e raggiungere un obiettivo.

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Religione

La religione è un complesso di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l'essere umano, o una comunità, nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinità, oppure è quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un determinato culto.

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Taoismo

Il taoismo o daoismo, (道教 pinyin: dàojiào, "dottrina del Tao") designa le dottrine a carattere filosofico e mistico, esposte principalmente nelle opere attribuite a Laozi e Zhuāngzǐ (composte tra il IV e III secolo a.C.), sia la religione taoista, istituzionalizzatasi come tale all'incirca nel I secolo d.C., non possiede un insegnamento fondamentale come il confucianesimo o un credo e pratica unitari. È principalmente una religione cosmica, centrata sul posto e la funzione dell'essere umano, di tutte le creature e dei fenomeni in esso. Nel tempo se ne sono sviluppate diverse scuole e interpretazioni. Nonostante la distribuzione ubiquitaria in Cina e la ricchezza di testi, si tratta probabilmente della meno conosciuta tra le maggiori religioni al mondo. Come ricorda Stephen R. BokenkampLindsay Jones (ed.), Encyclopedia of Religion. Second Edition, vol 4, Farmington, Thomson Gale, 2005, pag. 2177 i cinesi non possedevano un termine per indicare le proprie religioni fino all'arrivo del buddhismo nei primi secoli dopo Cristo (la prima introduzione del buddismo in Cina sarebbe avvenuta nel 64 d.C.), quando opposero al Fójiào (佛教, gli insegnamenti del Buddha), il Dàojiào (道教, gli insegnamenti del Tao). Dall'influenza del taoismo sul Buddhismo Mahāyāna indiano probabilmente si sviluppò il Chan. Più precisamente nell'epoca pre-imperiale (antecedente al III secolo a.C.) il termine "dàojiào" era utilizzato dai seguaci di Mozi per designare i confuciani.. Solo dal quinto secolo in avanti vediamo utilizzato questo termine per intendere la dottrina del Dao. Allo stesso modo, e T.H. Barret rammentano come gli studiosi classificatori del periodo Han indicarono, in modo "mal definito", come Dàojiā (道家, scuola daoista) autori ed opere a loro precedenti. Mario Sabattini e Paolo Santangelo così concludono: Ancora il termine Taoismo con il suo suffisso -ismo non avrebbe quindi alcuna controparte nella lingua cinese. Esso verrebbe utilizzato in tal modo solo negli scritti occidentali. Ulteriore fonte di complessità nell'approccio al Taoismo, è il sostanziale pregiudizio sorto fin dai primi contatti con religiosi occidentali che spesso videro in tale religione una corrente fortemente degenerata. Tale giudizio è andato via via stemperandosi nel tempo, raggiungendo attualmente un certo distacco. Ciò avvenne chiaramente con i primi missionari del XVI secolo Friar Gaspar da Cruz O.P. oppure con il gesuita Matteo Ricci che, forti della loro cultura controriformista, pur con diverse sfumature in fatto di incontro di una nuova cultura, furono assai disturbati in particolare dalla mancanza di un "celibato" dei preti taoisti. Tale pregiudizio cominciò ad essere scardinato in particolare con gli studi di Henri Maspero e di altri studiosi (sempre del XX secolo) quali Isabelle Robinet, Michel Strickmann, Anna Seidel.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Umiltà e Virtù

Umiltà ha 17 relazioni, mentre Virtù ha 129. Come hanno in comune 5, l'indice di Jaccard è 3.42% = 5 / (17 + 129).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Umiltà e Virtù. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: