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31 relazioni: Albo TV, Alvaro Mairani, Antonio Mancuso, Antonio Toldo, Aulo Brazzoduro, Aurelio Galleppini, Clario Onesti, Editrice Universo, Emilio Uberti, Erio Nicolò, Franco Donatelli, Gino Pallotti, Giorgio Scudellari, Guido Fantoni (fumettista), Intrepido, Jordi Bernet, Loredano Ugolini, Lucia Arduini, Luigi Marchesi (disegnatore), Paul Campani, Pedrito el Drito, Pietro Gamba (fumettista), Pietro Raschitelli, Pini Segna, Raffaele Paparella, Romano Felmang, Sandro Angiolini, Tarzan, Vito Maffi, Vladimiro Missaglia, Walter Aquenza.
Albo TV
Albo TV (poi Albo Motori, Albo Varietà - Motori, Albo Bliz, Albo Bliz Cinema, Albo Blitz Cinema, Blitz Albo Cinema, Albo Blitz) è stata una rivista di fumetti e rubriche di costume e spettacolo pubblicata in Italia dalla Editrice Universo per oltre 500 numeri dal 1977 al 1987 quando venne trasformato in un rotocalco scandalistico, Blitz Cronaca, e poi in una rivista per adulti.
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Alvaro Mairani
Dopo aver frequentato l'Accademia di Bergamo e poi l'Accademia dell'Arte Applicata del Castello di Milano, inizia a lavorare come disegnatore presso le Officine Cromografiche e poco dopo al Touring Club Italiano dove gli venne affidato l'incarico di collaborare alla realizzazione della rivista dell'associazione oltre a quello di realizzare cartine topografiche e la progettazione di marchi aziendali.
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Antonio Mancuso
Esordì molto giovane nel 1938, scrivendo le sue prime sceneggiature a 14 anni per la serie degli Albi dell'Intrepido della Editrice Universo per la quale lavorerà per quasi mezzo secolo realizzando numerose serie pubblicate anche sulle riviste Intrepido e ''Il Monello'' e Albo Blitz.
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Antonio Toldo
Quando è ancora bambino, la famiglia ritorna a vivere a Belluno, di dove era originaria e, dopo aver concluso le scuole medie, segue un corso di scultura all'istituto d'arte di Venezia; la famiglia ritorna a vivere nuovamente a Milano dove segue un corso di disegnatore meccanico.
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Aulo Brazzoduro
Alla fine degli anni quaranta esordì come illustratore di libri scolastici per l'Istituto Italiano Edizioni Atlas. Negli anni sessanta realizza delle trasposizioni a fumetti di romanzi di Emilio Salgari e disegna numerosi numeri della serie Alboromanzo Vamp e Teddy Bob per la Casa Editrice Astoria di Gino Sansoni oltre al primo numero della serie a fumetti Zakimort insieme a Pini Segna.
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Aurelio Galleppini
Considerando anche la serie a strisce e gli albi fuori serie, ha realizzato quasi duemila copertine per il personaggio, "record" di cui andava molto orgoglioso.
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Clario Onesti
Da giovane si trova ad Asmara, in Eritrea quando, dal 1939, esordì come disegnatore dedicandosi all'illustrazione, alla cartellonista cinematografica, oltre che poi anche alla scultura; in questo periodo scrive anche sceneggiature per alcune serie a fumetti pubblicate sul giornale eritreo L'Avventura, come Il dottor Elios, I tre moschettieri, Harun il pirata fenicio, Sempronio Posapiano che disegna firmandosi con gli pseudonimi "Sti", "Clarius" o "Cla".
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Editrice Universo
Editrice Universo, nota anche come Editoriale Universo, è una casa editrice italiana di fumetti e fotoromanzi. Nel primo settore, fra le sue pubblicazioni più famose ci sono stati Intrepido e Il Monello, pubblicati dagli anni trenta ai novanta per oltre duemila numeri arrivando a tirature di copie.
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Emilio Uberti
La famiglia si trasferì nel 1934 a Milano dove frequentò la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco iniziando a lavorare poi nel campo editoriale senza completare il corso di studi; inizia a collaborare col disegnatore Augusto Pedrazza alla serie a fumetti di Akim.
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Erio Nicolò
Dopo aver frequentato la sezione Arti grafiche del Regio Istituto d'Arte, illustra nel 1936 alcuni racconti per la rivista fiorentina La Scena Illustrata; esordì come fumettista nel 1939 realizzando la serie Le due orfanelle pubblicata su L'Avventuroso; collabora anche col settimanale Giungla! edito da Nerbini.
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Franco Donatelli
Esordì come disegnatore di fumetti, fratello di Tea Bonelli, moglie di Gianluigi Bonelli che nel 1940 era l'editore delle rivista a fumetti L'Audace sul quale realizza vari episodi della serie Furio Almirante, inchiostrati da Mario Faustinelli.
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Gino Pallotti
Si appassiona al disegno fin da bambino, vincendo a sei anni un concorso riservato agli alunni delle scuole elementari sul tempa della battaglia del grano voluto da Benito Mussolini.
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Giorgio Scudellari
Nato in Cile, ritorna in Italia quando ha 22 anni ed esordisce nel 1934 come disegnatore con la storia "Dal deserto alla giungla" sul primo numero de L'Avventuroso edito dalla Nerbini.
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Guido Fantoni (fumettista)
Dagli anni trenta agli anni cinquanta ha collaborato a numerose pubblicazioni della Casa Editrice Nerbini come Giungla!, il supplemento mensile de L'Avventuroso e Il Giornale di Cino e Franco.
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Intrepido
Intrepido è stata una rivista di fumetti periodica pubblicata dagli anni trenta ai novanta dalla Casa Editrice Universo dei fratelli Alceo, Cino e Domenico Del Duca.
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Jordi Bernet
Nasce in una famiglia di artisti quasi tutti legati al mondo del fumetto. Inizia a lavorare nel settore fumettistico come professionista all'età di 15 anni, proseguendo Doña Urraca una serie umoristica creata dal padre, Miguel Bernet Toledano, scomparso prematuramente.
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Loredano Ugolini
Esordì nel 1948 disegnando disegnando copertine di libri per ragazzi per la casa editrice Salani. Dieci anni dopo iniziò una collaborazione di lunga data con la casa editrice Universo per la quale realizza diversi episodi autoconclusive pubblicati nella serie Albi dell'Intrepido e del western Rocky Rider; idea e realizza insieme allo scrittore Antonio Mancuso le serie Billy Bis, pubblicata sullIntrepido e poi su una omonima testata, Billy Bis Super, e ''Cristal'' pubblicata sul ''Monello''; seguirono poi altre serie come Tony Gagliardo, sempre con Mancuso, e Rox, scritta da Raffaelle D'Argenzio.
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Lucia Arduini
Dopo aver collaborato con Giovanni Freghieri dal quale apprese il mestiere, nel 1975 iniziò a collaborare alla serie degli Albi dell'Intrepido della Casa Editrice Universo e, dopo una lunga collaborazione con questa casa editrice, passò a collaborare con la Eura Editoriale pubblicando su riviste come Skorpio e Lanciostory.
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Luigi Marchesi (disegnatore)
Autodidatta, iniziò giovanissimo a lavorare presso lo studio di Rinaldo d'Ami per il quale realizzò i disegni a matite di alcune serie western pubblicate dalla Casa Editrice Audace; nel 1961 realizza alcune storie a fumetti per la collana Albi dell'Intrepido editi dalla Casa Editrice Universo; l'anno successivo inizia a collaborare con la casa editrice Astorina scrivendo e disegnando le avventure di Dick il Giustiziere, pubblicato in appendice all'edizione italiana della serie del personaggio di Big Ben Bolt.
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Paul Campani
Iniziò precocemente la sua carriera pubblicando nel 1939 una prima storia a fumetti, "I pirati gialli", sugli Albi dell'Intrepido; nel 1942 collaborò come scenografo alla realizzazione del primo film di animazione italiano, La rosa di Bagdad; nel 1946 pubblicò due storie a fumetti sulla collana Gli albi della fantasia della Casa editrice Fantasia di Modena e iniziò a collaborare con la rivista ''Asso di Picche'' insieme a futuri importanti fumettisti italiani come Hugo Pratt, Mario Faustinelli e Alberto Ongaro e, quando questi si trasferiranno in Argentina per collaborare con la casa editrice Editora Abril di Cesare Civita, continuerà a collaborare con loro rimanendo in Italia, realizzando varie serie a fumetti fino a metà degli anni cinquanta.
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Pedrito el Drito
Pedrito el Drito è un personaggio umoristico dei fumetti creato nel 1951 da Antonio Terenghi ed uno dei più longevi personaggi della storia del fumetto italiano.
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Pietro Gamba (fumettista)
Esordisce come autore di fumetti nel 1948 per gli editori Agostino Della Casa e Giuseppe Caregaro; nel 1950 subentra al gruppo EsseGesse come disegnatore della serie di Kinowa; nel 1953 per le Edizioni Audace disegna la serie Zà La Mort scritta da Gian Luigi Bonelli e, nel 1956, realizza con lo scrittore Cesare Solini, una delle versioni di Pecos Bill; per la Editoriale Dardo disegna nel 1959 la striscia Timbergek su testi di Renzo Barbieri, oltre a Ray Fox e Dick Cheyenne e le copertine della serie Stormy Red.
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Pietro Raschitelli
Dopo aver avuto una breve esperienza lavorativa in una acciaieria, si iscrive all'Accademia di belle arti di Brera per poter diventare pittore; qui conosce Giorgio De Gaspari e, terminati gli studi, inizia a collaborare con alcune agenzie pubblicitarie di Milano come quella di Franco Mosca; realizza in questo periodo illustrazioni per calendari e libri scolastici pubblicati dalla Garzanti e da Franco Raiteri Editore e, alla fine del decennio, esordì come autore di fumetti disegnando per alcune riviste edite dalla Éditions Lug di Lione le serie Jean et Janou, pubblicata sul periodico Pipo, e Tom le Hardi, pubblicata su Pim Pam Poum; la collaborazione con la casa editrice francese prosegue fino al 1959 quando conosce l'editore Bruno Lunini, che gli fa disegnare la serie western Sceriffo Colt edito dalla Casa Editrica Ardea e scritta Renzo Macchi; la serie ha però vita breve, chiudendo nel 1960 e passa a collaborare con la Editrice Universo disegnando alcuni episodi del western Rocky Rider e di Cruciverba Crunk e sedici Albi dell'Intrepido.
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Pini Segna
Pini (Segna era in realtà il nome di battesimo ma nelle sue opere si firmava anteponendogli il cognome), dopo aver concluso nel 1944 gli studi presso l'Accademia di belle arti di Firenze, durante la seconda guerra mondiale si unì alle truppe partigiane combattendo nella zona delle Langhe, in Piemonte; alla fine del conflitto, si trasferì a Milano.
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Raffaele Paparella
Dopo essersi diplomato all'istituto magistrale, per due anni si dedica all'insegnamento. Esordì come illustratore nel 1937 per l'editore Lotario Vecchi realizzando disegni umoristici per riviste come L'Asso Sportivo e La Piccola Italiana.
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Romano Felmang
Esordì come autore di fumetti nel 1964 disegnando serie come ''Fantax'', Kriminal, Wampiroo, Johnny Beat, Belfagor, Silman e Phantom.
Vedere Albi dell'Intrepido e Romano Felmang
Sandro Angiolini
Esordì ancora studente nel 1936 disegnando storie a fumetti umoristiche con animali antropomorfi per il settimanale Albi dell'Intrepido della Casa Editrice Universo; finito il liceo Artistico di Brera, con l'intenzione di frequentare l'università, venne chiamato a Roma nel 1940 da Antonio Rubino, direttore di Topolino della Mondadori, per farlo collaborare alla realizzazione di un cortometraggio animato da lui diretto, Nel paese dei ranocchi; dopo questa esperienza collaborò anche alla realizzazione, sempre nel 1942, con la Bossoli Film alla realizzazione di Anacleto e la faina di Roberto Sgrilli e l'anno seguente, tornato a Milano, collabora con la IMA Film alla realizzazione de La rosa di Bagdad, primo lungometraggio animato italiano, che venne completato nel 1949.
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Tarzan
Tarzan è un personaggio immaginario inventato da Edgar Rice Burroughs. Rappresenta l'archetipo del bambino selvaggio allevato nella giungla dalle scimmie, che ritorna in seguito alla civilizzazione solo per rifiutarla in buona parte e tornare nella natura selvaggia nelle vesti di eroe ed avventuriero.
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Vito Maffi
Durante gli anni quaranta lavora per la Arnoldo Mondadori Editore illustrando racconti pubblicati sul settimanale ''Topolino'' nel 1942; disegna poi, per le Edizioni Alpe, il n. 16 della collana Gli albi della fantasia della serie ''Cucciolo''; torna poi alla Mondadori per la quale ritocca tavole della serie americana Principe Valiant che, per evitare la censura, viene anche rinominata Principe Ario e attribuita interamente a lui per i disegni e a Mario Gentilini per i testi; la serie venne pubblicata nel 1943 prima su L'Avventuroso e poi su ''Topolino''.
Vedere Albi dell'Intrepido e Vito Maffi
Vladimiro Missaglia
Dopo aver frequentato l'istituto nautico a Venezia, si laurea in architettura. Si appassiona al disegno grazie all'amico Giorgio Bellavitis ed esordì nel campo dei fumetti lavorando per la casa editrice Il Ponte di Renato Bianconi per la quale collabora a varie serie a fumetti come Tommy Rey e Gran Sakem, scritta da Gian Giacomo Dalmasso, e, per lo stesso editore, idea nel 1957 il suo primo personaggio, Aquila Rossa, che venne edita su una testata omonima, seguita l'anno successivo da Yumak, realizzata insieme al fratello Ennio.
Vedere Albi dell'Intrepido e Vladimiro Missaglia
Walter Aquenza
Studia presso l'istituto tecnico per geometri di Milano ma incomincia a lavorare in campo editoriale già prima di completare gli studi; nel secondo dopoguerra collabora con le Edizioni ESSE alla realizzazione di serie a fumetti scritte da Silvar pubblicate dal 1946 al 1948 nella collana Nel Mondo dell'Avventura.
Vedere Albi dell'Intrepido e Walter Aquenza