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Apsaras

Indice Apsaras

Un'Apsaras (sanscrito: अप्सरा: apsarāḥ, plurale अप्सरस: apsarasaḥ, tema apsaras-, femminile in consonante) o Accharā (in pāli), è uno spirito femmina delle nubi e delle acque nelle mitologie indù e buddista, come attesta l'etimologia del nome ap ("acqua") e sar ("muoversi").

36 relazioni: Abhijñānaśākuntalam, Angkor, Angkor Wat, Architettura della Cambogia, Arte greco-buddhista, Ḍākinī, Boudhanath, Cambogia, Devata, Divinità induiste, Donna guerriera, Gandharva, Goa Gajah, Grotte di Elephanta, Grotte di Yungang, Hanumat, Indianizzazione del Sud-est asiatico, Kūrma, Nara-Narayana, Paradiso di Indra, Parvati, Pipa (strumento musicale), Preah Khan, Rappresentazione della nudità, Rāmāyaṇa IV : ''Kiṣkindhākāṇḍa'', Rāvaṇa, Rilievo (scultura), Ruota dell'esistenza, Storia culturale dei glutei, Storia del nudo artistico, Temi LGBT nella mitologia induista, Tennin, Tirumaṅkaiyāḻvār, Tonle Bati, Urvashi, Vasishtha.

Abhijñānaśākuntalam

Abhijñānashākuntala o Abhijñānaśākuntalam) (Devanagari: अभिज्ञान शाकुन्तलम्), (in lingua italiana Il riconoscimento di Sakùntala) è un noto dramma in sanscrito di Kālidāsa. La data della sua scrittura è incerta, ma Kalidasa è spesso citato nel periodo fra il I secolo ed il IV secolo. Il nome in sanscrito significa "relativi a abhi-jñâna-Śakuntalā", che significa "anello-riconosci-Śakuntalā", pertanto la traduzione letterale può considerarsi Śakuntalā riconosciuta per mezzo di un anello.

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Angkor

Angkor è il sito archeologico più importante della Cambogia ed uno dei più importanti del Sud-est asiatico.

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Angkor Wat

Angkor Wat (in lingua khmer Tempio della città) è un tempio khmer all'interno del sito archeologico di Angkor, in Cambogia, nei pressi della città di Siem Reap.

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Architettura della Cambogia

Il periodo Angkor approssimativamente va dalla seconda metà dell'VIII secolo d.C. alla prima del XV secolo d.C. Volendo stabilire una data precisa, l'inizio può essere fissato nell'anno 802, allorché il re Khmer Jayavarman II si attribuì il titolo di Chakravartin (Re del Mondo) e dichiarò così implicitamente la sua indipendenza dal regno di Java, e la fine nel 1431, quando gli invasori Thai provenienti dal regno di Ayutthaya saccheggiarono Angkor e costrinsero l'élite Khmer a migrare a Phnom Penh.

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Arte greco-buddhista

L'arte greco-buddhista è la manifestazione artistica del buddhismo greco, opera di sincretismo tra la cultura dell'antica Grecia e il buddhismo; sviluppatosi entro un periodo di circa mille anni nei territori dell'Asia centrale, a partire delle conquiste effettuate da Alessandro Magno nel IV secolo a.C. fino all'espansione islamica dal VII secolo in poi che si concluse con l'invasione musulmana del subcontinente indiano.

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Ḍākinī

Con il sostantivo femminile sanscrito ḍākinī (devanāgarī: डाकिनी; pracrito: ḍāginī; cinese: 荼吉尼, tújíní; giapponese: dakini; coreano: 다길니, tagilni, vietnamita: đồ cát ni; tibetano: མཁའ་འགྲོ་མ mkha’ ’gro ma) si indicano degli spiriti femminili di tradizione hindū, precisamente delle assistenti della dea Kālī use a nutrirsi di carne umana.

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Boudhanath

Boudhanath (Devanagari: बौद्धनाथ) (noto anche come Boudha, Bouddhanath, Baudhanath o in Khāsa Caitya) è uno stupa sito a Kathmandu in Nepal.

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Cambogia

Aiuto:Stato --> Il Regno di Cambogia (in lingua khmer: ព្រះរាជាណាចក្រ កម្ពុជា, Preăh Réachéanachâkr Kâmpŭchea) è uno Stato (181.040 km², 14.494.293 abitanti al 30 luglio 2009, capitale Phnom Penh) del Sud-est asiatico.

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Devata

Deva è il termine indù per la divinità; devata (Devanagari: देवता, khmer: tevoda (ទេវតា), giavanese, balinese, Sudanese, malese e indonesiano: dewata; filippino: diwata), sono una sorta di piccoli deva più mirati.

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Divinità induiste

Le divinità induiste sono le forme divine adorate nell'Induismo, la religione dominante del subcontinente indiano.

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Donna guerriera

Quello della giovane donna guerriera è un'immagine archetipica raffigurante un personaggio femminile, spesso di sangue reale, con un carattere forte e coraggioso; qualità che, secondo la concezione comune, appartengono tipicamente al genere maschile, il che mette la donna guerriera allo stesso livello degli uomini più valorosi.

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Gandharva

I gandharva (s.m. sanscrito; devanāgarī गंधर्व) sono, nell'induismo, divinità collocate nell'atmosfera (cfr. Ṛgveda Saṃhitā IX, 86, 36: divya gandharva), custodi del soma celeste (cfr. Ṛgveda Saṃhitā IX, 83,4 e X, 85,12).

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Goa Gajah

Il tempio di Goa Gajah noto anche come Caverna dell'Elefante si trova sull'isola di Bali a circa 2 kilometri a sud-est del municipio di Ubud, Reggenza di Gianyar, Indonesia, costruito intorno al IX secolo ed utilizzato come santuario.

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Grotte di Elephanta

Le Caverne Elephanta (in Marathi घारापुरीची लेणी Gharapurichya Lenee) sono una rete di grotte dalle pareti scolpite, situate nell'Isola Elephanta, o Isola Gharapuri (letteralmente "la città delle grotte") nei pressi del porto di Mumbai, 10 km ad est della città nello Stato indiano del Maharashtra.

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Grotte di Yungang

Le Grotte di Yungang sono un antico sistema di caverne che si trova nei pressi di Datong, nella provincia dello Shanxi, in Cina.

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Hanumat

Statuetta di Hanuman in terracotta. Nell'induismo, Hanumat (devanāgarī: हनुमत्; nominativo singolare हनुमान् Hanumān), anche noto come Anjaneya, è una delle figure più importanti del poema epico indiano Ramayana; è un vanara (spirito dall'aspetto di scimmia) che aiutò il Signore Rama (avatar di Viṣṇu) a liberare la sua consorte, Sītā, dal re rakshasa Ravana.

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Indianizzazione del Sud-est asiatico

L'indianizzazione del Sud-est asiatico si riferisce alla portata storica che ha assunto la cultura dell'India ad est del subcontinente indiano.

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Kūrma

Kūrma (devanāgarī: कूर्म; "tartaruga") è un avatāra della divinità hindū Viṣṇu,.

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Nara-Narayana

Nara-Narayana (Sanscrito: नर-नारायण; nara-nārāyaṇa) è una coppia di divinità Hindu.

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Paradiso di Indra

Nella mitologia e cosmografia induista, il paradiso di Indra, conosciuto come Svarga ("luce del cielo"Dallapiccola 2005, pag.260.), Svarloka o Indraloka, è situato sulla cima del monte Meru.

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Parvati

Parvati (devanagari पार्वती, sanscrito Pārvatī) è una dea dell'induismo, manifestazione benevola di Mahadevi.

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Pipa (strumento musicale)

Il pipa (cinese) è uno strumento musicale cinese a quattro corde.

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Preah Khan

Preah Khan (in lingua khmer:ប្រាសាទព្រះខ័ន), a volte trascritto come Prah Khan, è uno dei complessi architettonici più estesi di Angkor, in Cambogia.

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Rappresentazione della nudità

La rappresentazione della nudità include l'insieme delle raffigurazioni visive del corpo nudo attraverso la storia, in tutte le discipline, comprese le arti e scienze.

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Rāmāyaṇa IV : ''Kiṣkindhākāṇḍa''

Rāma e Lakṣmaṇa giungono sulle rive del fiume Pampā.

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Rāvaṇa

Nella mitologia induista, (devanagari रावण) fu re demoniaco di Lanka, ed il principale avversario di Rāma, come narrato nel poema epico.

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Rilievo (scultura)

Il rilievo è una tecnica scultorea dove gli elementi scolpiti rimangono attaccati a un fondo solido dello stesso materiale.

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Ruota dell'esistenza

La Ruota dell'esistenza (sanscrito: भवचक्र bhavacakra; pali: bhavacakka; tibetano: སྲིད་པའི་འཁོར་ལོ་ srid pa'i 'khor lo; cinese: 有輪 yǒulún; giapponese:有輪 urin, coreano 유륜 yuryun; vietnamita: hữu luân) è una rappresentazione iconografica di alcuni principi di base del Buddhismo.

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Storia culturale dei glutei

Con storia culturale dei glutei ci si riferisce alla progressiva erotizzazione e sessualizzazione dei glutei - soprattutto, ma non solo, femminili - verificatasi lungo il corso della storia.

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Storia del nudo artistico

L'evoluzione della storia del nudo artistico è parallela a quella della storia dell'arte nella sua generalità, fatta debita eccezione per le specificità derivanti dal differente grado di accettazione delle scene di nudità da parte delle varie forme di società e cultura che si sono succedute nel mondo durante il corso dei secoli e dei millenni.

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Temi LGBT nella mitologia induista

I temi LGBT nella mitologia induista si riferiscono a tutte quelle narrazioni e miti riguardanti divinità ed eroi dell'Induismo le cui caratteristiche o comportamenti possono più facilmente essere interpretati come riguardanti la comunità gay, lesbica, bisessuale o transgender, od azioni divine che si traducono in variazioni o mutamenti dell'identità di genere di non conformità di genere; in definitiva un orientamento sessuale non eterosessuale.

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Tennin

I sono degli esseri spirituali presenti nel Buddhismo giapponese.

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Tirumaṅkaiyāḻvār

Tirumaṅkaiyāḻvār ((in caratteri tamiḻ: திருமங்கையாழ்வார்; lett. l'"āḻvār del Tirumaṅkai") possiede, nell'ambito delle biografie degli āḻvār, una storia particolare. Già nei suoi inni egli stesso accenna a una vita violenta, sregolata e dedita ai vizi. Le agiografie che lo riguardano lo indicano come manifestazione di Śāraga, l'arco di Viṣṇu, apparso a Tirukkuṟaiyalūr, sotto il terzo asterismo lunare dell'ottavo mese, detto Kārttikai, nell'anno 397 del Kaliyuga, gli studiosi ritengono invece assegnabile la sua figura all'VIII secolo d.C. Il padre, un condottiero delle armate del regno dei Cola, gli avrebbe dato il nome di Nīlaṉ ("lo Scuro") in onore del dio Kṛṣṇa, avatāra Viṣṇu, ma anche perché appartenente alla casta degli śūdra ovvero alla comunità dei predoni detti kaḷḷar. Il giovane Nīlaṉ seguì le orme paterne, divenendo anch'egli un condottiero del medesimo esercito e, distinguendosi per i servizi resi, il sovrano si decise ad affidargli il governatorato della sua regione nativa, il Tiruvālināṭu. Nīlaṉ si abbandonò quindi a una vita dissoluta, non facendosi mancare i piaceri di corte e le frequentazioni con le cortigiane. Tutto questo finché non incontrò Tirumāmakalḷ, una splendida apsaras costretta a prendere le sembianze umane avendo smarrito la via del ritorno dopo essersi bagnata con le compagne celesti presso un lago. Tirumāmakalḷ venne raccolta da una famiglia di pii viṣṇuiti che la allevarono nelle sue vesti terrene, dandogli come nuovo nome quello di Kumutavalli, dai fiori di loto che si era attardata a raccogliere nel lago. Gli informatori di Nīlaṉ scorsero tale bellezza e la indicarono prontamente al loro capo, sempre in cerca di nuove avventure amorose. Nīlaṉ la raggiunse e spinto dalla bellezza della giovane la chiese in sposa, ottenendone la mano. Ma Kumutavalli rifiutò il matrimonio spiegando che avrebbe sposato esclusivamente un ardente devoto di Dio. Nīlaṉ era ormai talmente sedotto dalla giovane apsaras, che subito si recò presso un tempio per farsi devoto di Viṣṇu il quale gli apparve di persona, e di persona impresse i sacri tilaka sul suo corpo. Non contenta di ciò che aveva ottenuto, Kumutavalli chiese ancora a Nīlaṉ di sfamare 1008 devoti poveri, mangiando esclusivamente i loro avanzi e bevendo l'acqua con cui gli aveva lavato i piedi. Tale era l'impegno economico di quest nuovo compito, che il condottiero non poté più pagare il tributo al proprio sovrano, anzi, si ribellò all'autorità finché non venne catturato con l'inganno e quindi imprigionato. Gli apparve allora Viṣṇu che consigliò a Nīlaṉ di chiamare il sovrano facendogli rinvenire sotto terra un tesoro con cui avrebbe saldato i propri debiti. Il miracolo commosse il re che liberò il suo ex governatore. Ma tale ancora era l'impegno nei confronti dei poveri che Nīlaṉ si ricoprì nuovamente di debiti, ricorrendo quindi alle ruberie per farvi fronte. Intervenne nuovamente Viṣṇu che si risolse ad apparirgli come un ricco brahmano lungo una strada in cui si appostava Nīlaṉ con la sua banda di predoni. Rapinato di ogni avere, Viṣṇu fece in modo da rendere talmente pesante il bottino che questo non poteva essere trascinato via, allora fu minacciato da Nīlaṉ che lo scambiò per un mago, ma Dio, recitando il suo stesso sacro mantra, Oṃ namo Nārāyaṇāya, gli apparve in tutta la sua maestà divina e quindi lo convertì nuovamente facendogli scegliere una nuova e più onesta attività. Nīlaṉ si fece quindi pellegrino itinerante, viaggiando di tempio in tempio, e lì intonava i sacri inni di preghiera da lui stesso composti in onore di Dio che lo aveva salvato. Giunto nel tempio di Araṅkam, Viṣṇu gli apparve nuovamente ingiungendogli di averne cura abbellendolo. Ma ancora una volta di denari necessari non ve n'erano e ancora una volta Nīlaṉ torno alle sue vecchie abitudini di predone, organizzando il furto di una statua d'oro del Buddha protetta da un incantesimo. E Nīlaṉ non si fece scrupolo a decapitare il proprio cognato Yatirācaṉ che, rimasto incastrato con la testa in uno stretto cunicolo, rischiava di far fallire l'impresa criminosa. Yatirācaṉ sarà subito dopo resuscitato da Dio. Con i denari malamente procurati, Nīlaṉ si avviò ad abbellire il tempio. Ma ancora questi non bastavano e Nīlaṉ si risolse ad annegare nel fiume Kāverī quei manovali che pretendevano il compenso dovuto, riuscendo persino a convincerne i parenti che la loro morte li aveva consegnati a Dio. Viṣṇu fu sempre tollerante verso questo suo violento devoto esaudendo la sua preghiera affinché gli concedesse il permesso di istituire nel tempio di Araṅkam la festa annuale dell'Adhyayanotsava, della durata di dieci giorni, celebrata per mezzo della recitazione dei Veda, di giorno, e del Tiruvāymoḻi di Nammāḻvār, la sera. Giunto alla vecchiaia, Nīlaṉ si ritirerà con la consorte Kumutavalli in un eremo presso Kuṟuṅkuṭi. Dopo la sua morte Viṣṇu ordinerà al resuscitato cognato Yatirācaṉ di istituire delle feste in suo onore.

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Tonle Bati

Tonle Bati è un piccolo e tranquillo lago, situato nella Provincia di Takéo in Cambogia.

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Urvashi

Urvashi (उर्वशी, secondo l'alfabeto devanagari, urvaśī, secondo l'Alfabeto internazionale per la traslitterazione del sanscrito (IAST) è un personaggio della mitologia indù. La ninfa, che personifica il desiderio d'amore, fa parte delle Apsara, fra cui è la più bella.Sechi Mestica, Giuseppina, Dizionario Universale di Mitologia, sub voce pag. 320, Tascabili Bompiani, Milano, 2003, ISBN 88-452-9267-3.

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Vasishtha

Vasishtha (in lingua sanscrita वसिष्ठ, thailandese: Vasit) è uno dei Saptarishi (sette grandi saggi Rishi) nel settimo Manvantara,.

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Riorienta qui:

Apsara.

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