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7 relazioni: Antonio da Sangallo il Vecchio, Antonio Salvetti, Baccio da Montelupo, Colle di Val d'Elsa, Concattedrale dei Santi Alberto e Marziale, Ridolfo del Ghirlandaio, Taddeo di Bartolo.
Antonio da Sangallo il Vecchio
Figlio di Francesco Giamberti, legnaiuolo (anche se Vasari lo dice architetto di Cosimo de' Medici), cominciò la sua attività imparando l'arte di famiglia dell'intagliare il legno, insieme al fratello Giuliano da Sangallo, alla scuola dello scultore Francione la cui bottega era specializzata nell'intaglio del legno e nell'intarsio, ma anche nei lavori di carpenteria dei cosiddetti "maestri d'ascia", nelle macchine di assedio e nelle fortificazioni militari.
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Antonio Salvetti
Nato e cresciuto tra le mura di Onchi, nel cuore antico di Colle, architetto e pittore macchiaiolo colligiano, fu uno degli animatori della vita culturale della città alla fine del XIX secolo, insieme a Vittorio Meoni.
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Baccio da Montelupo
Nato da famiglia di modeste condizioni sociali a Montelupo Fiorentino, frequentò forse le botteghe ceramiche del suo paese natale, per poi trasferirsi a diciotto anni a Firenze per intraprendere la carriera di scultore, dove frequentò la scuola d'arte del giardino di San Marco, diretta da Bertoldo di Giovanni su incarico di Lorenzo il Magnifico.
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Colle di Val d'Elsa
Colle di Val d'Elsa (localmente Colle) è un comune italiano di abitanti della provincia di Siena in Toscana. È arroccata nella sua parte più antica su un alto poggio.
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Concattedrale dei Santi Alberto e Marziale
La concattedrale dei Santi Alberto e Marziale, costruita su una preesistente chiesa di San Salvatore, elevata poi a pieve e quindi a collegiata, è il principale luogo di culto cattolico di Colle di Val d'Elsa; dal 1986 è concattedrale dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.
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Ridolfo del Ghirlandaio
Si formò nella bottega di Fra Bartolomeo, guardando anche ai lavori di Raffaello, del quale divenne amico durante il suo soggiorno fiorentino.
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Taddeo di Bartolo
Era figlio di un certo Bartolo di Mino barbiere e non del pittore Bartolo di Fredi, come riteneva il Vasari, e quindi non fratello di Andrea di Bartolo.
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