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Desinenza

Indice Desinenza

Il termine desinenza (dal latino desinĕre, "terminare") è usato fin dal XVI secolo per indicare in diversi contesti linguistici la parte finale di una parola.

79 relazioni: Accento (linguistica), Accordo (linguistica), Affisso, Analogia (linguistica), André Martinet, Apofonia, Avolasca, Condizionale presente, Congiuntivo presente, Coniugazione (linguistica), Conversione (linguistica), Curriculum, Curriculum vitae, Demorfologizzazione, Derivazione (linguistica), Dialetto bresciano, Dialetto reggiano, Diminutivo, Elohim, Flessione (linguistica), Formazione delle parole, Futuro semplice, Gaio Sallustio Crispo, Genere dei sostantivi nella lingua italiana, Gerundio, Gothmog, Grammatica del greco antico, Grammatica dell'esperanto, Grammatica francese, Grammatica italiana, Grammaticalizzazione, Imperativo, Indicativo imperfetto, Indoeuropeistica, Infinito (modo), Lapis Satricanus, Latino maccheronico, Leonida (nome), Lingua greca, Lingua inglese antica, Lingua lombarda, Lingua omerica, Lingua spagnola in Cile, Lingua turca, Modo (linguistica), Morfema, Morfologia (linguistica), Morfologia della lingua protoindoeuropea, Onciale, Ortografia della lingua italiana, ..., Otranto, Paralisi, Participio, Passato remoto, Passé composé, Past participle, Peptide, Plurale dei sostantivi e degli aggettivi in italiano, Plurale delle parole in -co e -go, Plurale delle parole in -io, Presente indicativo, Pronome personale in italiano, Radice (linguistica), Radice del tema, Radici protoindoeuropee, S sorda, Sinteticità, Sonorizzazione settentrionale, Suffisso, Tanto gentile e tanto onesta pare, Tema, Tema (morfologia), Tempo (linguistica), Terza coniugazione, Terza declinazione del greco antico, Toponimi celtici d'Italia, Verbi incoativi, Verbi irregolari italiani, Verbi latini. Espandi índice (29 più) »

Accento (linguistica)

In linguistica, l'accento di parola è un tratto prosodico (soprasegmentale), che permette – nella realizzazione fonetica di una parola – la messa in rilievo di una delle sillabe che la compongono.

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Accordo (linguistica)

Per accordo (o concordanza) si intende in grammatica la corrispondenza delle caratteristiche morfologiche flessionali (maschile, femminile, singolare, plurale).

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Affisso

In linguistica si chiama genericamente affisso un elemento che si aggiunge a una parola per formarne un'altra.

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Analogia (linguistica)

In linguistica, l'analogia è il procedimento che, nel corso della storia di una lingua, riduce via via le forme percepite come irregolarità e le riformula secondo il modello più comune (quello considerato "regolare") di una data lingua.

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André Martinet

Tra i più importanti linguisti del XX secolo, si dedicò principalmente a studi di fonologia (sincronica e diacronica); diede anche importanti contributi all'indoeuropeistica, in particolare alla ricostruzione della fonologia della lingua protoindoeuropea.

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Apofonia

In linguistica, apofonia (altrimenti detta ablaut, gradazione vocalica, alternanza vocalica, modifica interna, modifica tematica, alternanza tematica, mutazione tematica, inflessione interna) è l'alternanza di suoni vocalici e/o consonantici all'interno del tema di una parola che dà informazioni di tipo grammaticale (spesso riguardo alla flessione della parola), marcando le differenze tra casi, categorie o tempi verbali.

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Avolasca

Avolasca (Avulasca in dialetto tortonese) è un comune italiano di 266 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte.

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Condizionale presente

Il condizionale presente è la forma semplice del modo condizionale.

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Congiuntivo presente

Il congiuntivo presente è la forma verbale della lingua italiana generalmente usata nella frase secondaria per indicare eventi visti come non reali o non obiettivi (Spero che voi siate sinceri) oppure non rilevanti.

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Coniugazione (linguistica)

Per coniugazione si intende la flessione del verbo, ossia la sua variabilità di forme.

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Conversione (linguistica)

La conversione, in linguistica, è un meccanismo di derivazione, che consiste nell'attribuire ad un lessema una diversa categoria grammaticale, senza però modificarne la forma.

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Curriculum

Nell'istruzione, per curriculum (più raramente curricolo, plurale: comunemente indeclinato, curriculum) si intende l'insieme dei corsi e dei loro contenuti, offerti da una istituzione quale una scuola o un'università.

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Curriculum vitae

Il curriculum vitae, o semplicemente curriculum, talvolta abbreviato in CV, in ambito accademico anche curriculum vitae et studiorum, che tradotto dal latino significa «corso della vita (e degli studi)», è un documento redatto al fine di presentare la situazione personale, scolastica e lavorativa di una persona.

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Demorfologizzazione

In linguistica, la demorfologizzazione è un processo per cui i morfemi, nel corso della loro evoluzione a causa della grammaticalizzazione, arrivano a perdere il loro significato.

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Derivazione (linguistica)

La derivazione in linguistica è il processo per cui una nuova parola si forma a partire da un'altra parola mediante un meccanismo di formazione che ne cambia il significato; il meccanismo di derivazione più comune è l'aggiunta di un affisso.

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Dialetto bresciano

Il dialetto bresciano (pronunciato localmente o, scritto comunemente bresà o bressà) è, insieme al bergamasco, al cremasco, ai dialetti delle zone confinanti delle province di Cremona e Mantova, un idioma del gruppo orientale della lingua lombarda, appartenente al ceppo delle lingue gallo-italiche.

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Dialetto reggiano

Il dialetto reggiano è una varietà dialettale della lingua emiliano-romagnola parlata, nelle sue declinazioni locali, nella provincia di Reggio Emilia; più specificamente, è articolato in un sottogruppo di parlate che, con il modenese e il bolognese, forma un complesso più ampio definito emiliano centrale.

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Diminutivo

Il diminutivo o forma diminutiva in linguistica è un fenomeno di alterazione che prevede l'uso di suffissi come -ino, -ello, -etto oppure -uccio (es: bicchierino, asinello, isoletta, calduccio) per trasmettere un senso di piccolezza dell'oggetto di cui si parla o per esprimere concetti di intimità, qualità e affetto.

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Elohim

Ĕlōhīm è il nome in ebraico biblico della divinitàUtet, GDE, voce "Elohim".

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Flessione (linguistica)

In linguistica si chiama flessione una qualsiasi variazione morfologica delle parole realizzata per indicarne i tratti grammaticali o sintattici.

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Formazione delle parole

Per formazione delle parole si intende l'insieme delle regole che una lingua usa per creare delle nuove parole a partire da altre parole.

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Futuro semplice

Il futuro semplice è una forma verbale del modo indicativo.

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Gaio Sallustio Crispo

Proveniente da una famiglia plebea legata alla nobilitas municipale, compì a Roma il cursus honorum, divenendo prima questore, poi tribuno della plebe ed infine senatore della res publica.

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Genere dei sostantivi nella lingua italiana

Nella lingua italiana, il genere del sostantivo (maschile e femminile) è normalmente arbitrario, nel senso che non è strettamente legato al significato di un nome.

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Gerundio

Il gerundio è un modo indefinito (o forma nominale del verbo) della lingua italiana utilizzato per indicare un processo considerato nei suoi riferimenti ad un secondo avvenimento.

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Gothmog

Gothmog è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien.

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Grammatica del greco antico

La lingua greca antica (Ἑλληνικὴ γλῶσσα) è una lingua flessiva ad elevato grado di sinteticità, di origine indoeuropea, i cui dialetti erano parlati nell'antica Grecia, nelle isole dell'Egeo e nelle colonie greche sulle coste del Mediterraneo orientale e dai Greci della madre-patria, parlato sulle coste della Panfilia ed effettivamente contaminato da influssi adstratici di lingue epicoriche non greche.

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Grammatica dell'esperanto

La grammatica della lingua esperanto fu studiata da Ludwik Lejzer Zamenhof, l'oculista polacco poliglotta che sviluppò la lingua, basandosi sulle lingue etniche parlate quotidianamente, dalle quali ricavò il lessico e le regole di grammatica.

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Grammatica francese

La grammatica francese presenta numerose analogie con la grammatica italiana, nonché con quelle della lingua spagnola e della lingua portoghese: con tutte, divide la comune appartenenza alla famiglia delle lingue romanze, anche dette lingue neo-latine, a loro volta appartenenti al più ampio gruppo linguistico romanzo, lo stesso posto occupato dalla lingua inglese, all'interno della famiglia linguistica germanica.

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Grammatica italiana

La grammatica italiana presenta numerose analogie con quelle spagnola, francese, portoghese, catalana e romena, con le quali divide la comune appartenenza alla famiglia delle lingue romanze.

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Grammaticalizzazione

In linguistica, la grammaticalizzazione è quel processo attraverso il quale una categoria grammaticale (genere, numero, persona etc.) o una funzione linguistica del sistema verbale o di quello nominale di una lingua viene espressa attraverso morfemi grammaticali.

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Imperativo

L'imperativo è un modo verbale.

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Indicativo imperfetto

L'imperfetto dell'indicativo è la forma verbale delle lingue romanze che si adatta principalmente ad indicare situazioni ed abitudini considerate in un momento passato.

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Indoeuropeistica

L'indoeuropeistica (detta anche linguistica indoeuropea o filologia indoeuropea) è quella branca della linguistica storica e della linguistica comparativa che si occupa della ricostruzione della lingua indoeuropea e delle evoluzioni storiche delle lingue indoeuropee.

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Infinito (modo)

L'infinito è una forma verbale usata in quasi tutte le lingue indoeuropee.

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Lapis Satricanus

Il lapis Satricanus ("pietra di Satrico") è un'iscrizione incisa su una pietra giallastra rinvenuta a Satricum (Borgo Le Ferriere) nel Latium vetus, datata tra la fine del VI e gli inizi del V secolo a.C. Il testo riportato è il seguente:...IEI STETERAI POPLIOSIO VALESIOSIO / SUODALES MAMARTEI ovvero: "...

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Latino maccheronico

Con la locuzione latino maccheronico si intendeva originariamente un modo per lo più scherzoso di imitare la lingua latina, utilizzando desinenze ed assonanze proprie del latino applicate a radici e lemmi della lingua italiana (o a dialetti di questa), ed un genere letterario italiano che presenta questa caratteristica allocutiva.

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Leonida (nome)

. Primariamente maschile, per via della desinenza in -a è a volte utilizzato come nome femminile.

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Lingua greca

Il greco (greco moderno: ελληνικά, elliniká, greco; ελληνική γλώσσα, ellinikí glóssa, lingua greca) è un branco indipendente della famiglia delle lingue indoeuropee, nativa della Grecia ed altre parti del Mediterraneo dell'est e del Mar Nero.

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Lingua inglese antica

L'inglese antico o anglosassone (anche anglo-sassone e antico inglese, calchi dagli inglesi Anglo-Saxon e Old English), englisc o ænglisc nell'inglese antico, è la più antica forma conosciuta della lingua inglese, parlata tra il V e il XII secolo in zone geografiche che costituiscono parti dell'odierna Inghilterra e della Scozia meridionale.

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Lingua lombarda

La lingua lombardaRiconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" se riconosciute tali nelle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3.

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Lingua omerica

La lingua omerica è la varietà di greco utilizzata nei poemi omerici.

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Lingua spagnola in Cile

La lingua spagnola in Cile, o più semplicemente lo spagnolo cileno, è una varietà della lingua castigliana ampiamente e reciprocamente comprensibile rispetto allo spagnolo "standard", da cui tuttavia si distingue sia per la pronuncia che per la grammatica e il lessico.

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Lingua turca

La lingua turca (nome nativo Türkçe o Türk dili, Türkiye Türkçesi) è una lingua appartenente al ceppo Oghuz delle lingue turche, con circa 125 milioni di madrelingua in Turchia, a Cipro, in Germania e sparsi per il mondo.

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Modo (linguistica)

In linguistica, il modo è una delle tre principali categorie grammaticali che compongono il sistema di coniugazione verbale (assieme a tempo e aspetto).

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Morfema

Nella linguistica descrittiva moderna, il morfema è il più piccolo elemento di una parola (o di un enunciato) dotato di significato, non suscettibile di ulteriori scomposizioni.

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Morfologia (linguistica)

La morfologia (dal greco, morphé "forma" e lògos "discorso") è la parte della grammatica o della linguistica che ha per oggetto lo studio della struttura grammaticale delle parole e che ne stabilisce la classificazione e l'appartenenza a determinate categorie come il nome, il pronome, il verbo, l'aggettivo e le forme della flessione, come la coniugazione per i verbi e la declinazione per i nomi distinguendosi dalla fonologia, dalla sintassi e dal lessico.

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Morfologia della lingua protoindoeuropea

Il sistema morfologico dell'indoeuropeo (così come il sistema fonologico e in genere tutta la grammatica di questa lingua) è una ricostruzione frutto del confronto tra le lingue indoeuropee di attestazione più antica e, in mancanza di queste, tra le lingue moderne, ipotizzandone una origine comune.

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Onciale

L'onciale è un'antica scrittura maiuscola.

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Ortografia della lingua italiana

L'ortografia della lingua italiana è l'insieme delle convenzioni che governano la scrittura della lingua italiana per quanto riguarda i grafemi (le lettere con cui si scrivono le parole) e i segni paragrafematici (accenti grafici, apostrofi, uso della maiuscola, divisione delle parole).

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Otranto

Otranto (Uṭṛàntu in dialetto salentino, Δερεντό, traslitterato Derentò in greco salentino,, Hydroûs in greco classico, Hydruntum in latino) è un comune italiano di 5.799 abitanti della provincia di Lecce in Puglia.

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Paralisi

Per paralisi (dal greco paràlysis) si intende la perdita totale o parziale (nel primo caso si parla di paralisi propriamente detta o plegia - sebbene quest'ultima dizione, benché ampiamente utilizzata in clinica, non costituisca un vocabolo della lingua italiana, ma solo una desinenza in termini come tetraplegia, paraplegia, etc. -, mentre nel secondo caso si parla di paresi) non reversibile della funzione motoria di un organo, causata da lesione del nervo motore o da patologia di natura tossica, infiammatoria, o meccanico-traumatica del sistema nervoso o delle fibre muscolari.

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Participio

Il participio è un modo verbale molto vicino all'aggettivo e al sostantivo.

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Passato remoto

Il passato remoto è una forma verbale del modo indicativo.

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Passé composé

Il passé composé è un tempo verbale della lingua francese corrispondente in italiano al passato prossimo.

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Past participle

Il past participle è una forma verbale inconiugabile della lingua inglese, equivale al participio passato dell'italiano.

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Peptide

I peptidi sono una classe dei composti chimici le cui molecole hanno peso molecolare inferiore ai 5.000 dalton, costituiti da una catena estremamente variabile di amminoacidi uniti tra di loro attraverso un legame peptidico (o carboamidico).

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Plurale dei sostantivi e degli aggettivi in italiano

Il plurale dei sostantivi nella lingua italiana differisce per formazione da quello di diverse altre lingue europee: se in spagnolo e in inglese si aggiunge una s al sostantivo, in italiano si cambiano le desinenze.

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Plurale delle parole in -co e -go

Nella grammatica italiana, una problematicità particolare è data delle parole (sostantivi e aggettivi) terminanti in -co e -go, i cui plurali maschili oscillano, per ragioni storiche, tra forme in -ci e in -chi e altre in -gi e in -ghi.

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Plurale delle parole in -io

Nella grammatica italiana non sono generalmente problematici, ma possono generare dubbi, i plurali maschili delle parole (sostantivi e aggettivi) terminanti in -io per dubbi legati alla to La norma grammaticale prescrive che: Le limitazioni alle grafie alternative, utilizzate per lo più per fugare dubbi legati ad eventuali omografie, sono legate sia a questioni di stile (l'accento circonflesso è tipico dell'ambito specialistico in cui occorre evitare ambiguità terminologiche), sia a motivazioni di ordine etimologico, diacritico e fonologico.

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Presente indicativo

Il presente indicativo è una forma verbale coniugabile non marcata utilizzata in innumerevoli lingue.

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Pronome personale in italiano

I pronomi personali sono pronomi che rappresentano, in funzione deittica, la persona che parla, la persona che ascolta oppure la persona, l'animale o la cosa di cui si parla, senza specificarne o ripeterne il nome.

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Radice (linguistica)

In linguistica, la radice è quell'elemento linguistico irriducibile (non ulteriormente suddivisibile) che esprime il significato principale della parola.

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Radice del tema

La radice del tema in senso assoluto, nell'ambito della grammatica normativa tradizionale, è ciò che rimane di una parola dopo che ne sono stati rimossi la desinenza, gli eventuali affissi flessivi e l'eventuale vocale tematica.

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Radici protoindoeuropee

Per radici protoindoeuropee si indicano quei morfemi di base che hanno un proprio significato lessicale, sopravvissuti come radice nelle lingue indoeuropee grazie ad un comune predecessore, il proto-indoeuropeo.

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S sorda

In italiano, viene comunemente e impropriamente chiamata S sorda o aspra il fonema (come in sasso, fricativa alveolare sorda), in contrapposizione al fonema (come in sbaglio, fricativa alveolare sonora), che è detto s sonora o dolce.

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Sinteticità

L'indice di sinteticità di una lingua è un coefficiente che descrive, per la lingua in questione, il grado di concentrazione di funzioni morfologiche all'interno di una parola.

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Sonorizzazione settentrionale

La sonorizzazione settentrionale indica il processo per cui le occlusive sorde del latino (in posizione intervocalica) sono diventate, nelle lingue neolatine della Romània occidentale, delle occlusive sonore.

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Suffisso

In linguistica il suffisso è un elemento che è posto alla fine di un tema o di una radice per formare una parola.

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Tanto gentile e tanto onesta pare

Tanto gentile e tanto onesta pare è un sonetto di Dante Alighieri contenuto nel XXVI capitolo della Vita Nova, uno dei più chiari esempi dello stile della loda e della scuola stilnovista.

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Tema

La parola tema, dal greco théma che significa "argomento che si vuol proporre", si usa in diversi ambiti disciplinari.

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Tema (morfologia)

In morfologia il tema è quella parte della parola che rimane dopo essere stata separata dalla desinenza.

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Tempo (linguistica)

In linguistica, il tempo è una categoria grammaticale.

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Terza coniugazione

In italiano, la terza coniugazione verbale è quella dei verbi aventi l'infinito in -ire, erede della quarta coniugazione latina.

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Terza declinazione del greco antico

La terza declinazione greca è particolarmente complessa e articolata, dal momento che è atematica, cioè i suoi temi sono privi di vocale tematica e le desinenze dei vari casi si aggregano direttamente ai temi principali.

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Toponimi celtici d'Italia

I toponimi celtici d'Italia sono i nomi propri di luogo che, attraverso la ricostruzione dell'origine storico-linguistica, vengono attribuiti alle parlate dei Celti stanziati anticamente in Italia, nelle regioni settentrionali e in alcune zone dell'Italia centrale (Marche).

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Verbi incoativi

Nella lingua italiana, vengono detti verbi incoativi - impropriamente, per analogia col latino - quei verbi della terza coniugazione (-ire) che ampliano, o che possono ampliare, il paradigma desinenziale ordinario con l'interfisso -isc- tra radice e desinenza, alla 1ª, 2ª, 3ª e 6ª persona dell'indicativo presente, del congiuntivo presente e dell'imperativo.

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Verbi irregolari italiani

Nella lingua italiana sono presenti diversi verbi irregolari (quasi tutti concentrati nella seconda coniugazione), ovvero verbi che mostrano una sorta di irregolarità sotto i seguenti punti di vista.

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Verbi latini

In latino il verbo è quella parte variabile del discorso che indica l'azione senza la quale non è possibile formare una frase.

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Desinenze.

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