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66 relazioni: 'Ndrina Morabito, Angelo Nuvoletta, Anonima sequestri, Antonio Iovine, Attilio Cubeddu, Clan Contini, Clan Mallardo, Clan Russo di Nola, Domenico Condello, Domenico Raccuglia, Donato Fezzuoglio, Edoardo Contini, Ernesto Fazzalari, Faida del Gargano, Fichier des personnes recherchées, Francesco Matrone, Francesco Nirta, Francesco Pelle, Gaetano Badalamenti, Gaetano Fidanzati, Gerlandino Messina, Giovanni Arena, Giovanni Bonomo, Giovanni Motisi, Giovanni Strangio, Giovanni Tegano, Giuseppe Coluccio, Giuseppe Dell'Aquila, Giuseppe Falsone, Giuseppe Iamonte, Giuseppe Piromalli (figlio), Giuseppe Setola, Graziano Mesina, Gregorio Bellocco, Luigi Cesaro, Luigi Savina, Mafia in Italia, Marco Di Lauro, Maria Licciardi, Mariano Asaro, Mario Caterino, Marzio Sepe, Matteo Messina Denaro, Michele Antonio Varano, Operazioni di polizia contro la 'ndrangheta, Paolo Di Lauro, Paolo Serraino, Pasquale Bonavota, Pasquale Manfredi, Pasquale Russo, ... Espandi índice (16 più) »
'Ndrina Morabito
La ndrina Morabito è una delle più potenti famiglie malavitose della Calabria. Il paese d'origine è Africo nella Locride, dal quale vengono gestiti affari e illeciti nel Nord Italia e anche all'estero.
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Angelo Nuvoletta
Era il boss del clan Nuvoletta, insieme ai fratelli Ciro (ucciso nel 1984 in un agguato nella guerra di camorra fra i Nuvoletta-Gionta e i Bardellino-Alfieri-Galasso-Verde) e Lorenzo Nuvoletta (morto in carcere nel 1994).
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Anonima sequestri
Anonima sequestri (o Anonima sarda) è stata un'espressione giornalistica utilizzata dai media italiani per riferirsi a gruppi criminali originari della Sardegna dediti a sequestri di persona, assalti e rapine a mano armata, inizialmente in Sardegna ma poi anche in altre regioni italiane, in prevalenza dagli anni 1960 agli anni 1990.
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Antonio Iovine
Iovine, insieme a Michele Zagaria e Francesco Schiavone, è stato uno dei principali boss camorristici del clan dei Casalesi, ora è un pentito.
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Attilio Cubeddu
Nato ad Arzana nel 1947, noto fin da giovanissimo alle forze dell'ordine per i suoi numerosi precedenti penali, prese parte ai sequestri Rangoni Machiavelli e Bauer in Emilia-Romagna, messi a segno entrambi nel 1983, e al sequestro Peruzzi, messo a segno in Toscana nel 1981, e si diede alla latitanza.
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Clan Contini
Il clan Contini è un sodalizio camorristico operante sul territorio della città di Napoli, e più precisamente nel quartiere San Carlo all'Arena.
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Clan Mallardo
Il clan Mallardo è un sodalizio camorristico, operante nel territorio del comune di Giugliano in Campania, a nord della città di Napoli. L'organizzazione venne creata da Francesco Mallardo, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta del XX secolo.
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Clan Russo di Nola
Il clan Russo è un sodalizio camorristico operante sul territorio della città di Nola, fondato dai fratelli Pasquale e Salvatore Russo negli anni '80.
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Domenico Condello
Domenico Condello è il cugino del più noto Pasquale Condello, detto U supremu e cognato di Antonio Imerti dell'omonima famiglia.
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Domenico Raccuglia
Era inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia. Ex autista di autobus, in origine era sotto il comando di Giovanni Brusca.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Domenico Raccuglia
Donato Fezzuoglio
Il 30 gennaio 2006 quattro rapinatori armati facevano irruzione nella filiale di Umbertide del Monte dei Paschi di Siena, sfondando una delle vetrine dell'istituto di credito con un'auto-ariete.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Donato Fezzuoglio
Edoardo Contini
È stato latitante dal 2000 al 2007, anni durante i quali fu inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia, prima di essere catturato nella tarda serata del 15 dicembre 2007 dalla Squadra Mobile della Questura di Napolihttps://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_15/camorra_arrestato_boss_contini_43a509d2-aae4-11dc-a893-0003ba99c53b.shtmlhttps://www.lastampa.it/cronaca/2007/12/15/news/camorra-preso-superlatitante-contini-1.37114287https://www.quotidiano.net/cronaca/2007/12/17/55236-catturato_boss_superlatitante.shtml.
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Ernesto Fazzalari
Nel 1991, durante la faida di Taurianova sarebbe stato lui insieme a Marcello Viola e Pasquale Zagari ad uccidere Giuseppe Grimaldi e a tagliare la sua testa a colpi di machete per poi usarla come tirassegno nella piazza del paese.
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Faida del Gargano
Faida del Gargano è un'espressione che indica una serie di conflitti, che coinvolgono numerose famiglie mafiose della zona del Gargano. Nate inizialmente per questioni di abigeato e poi trasformatesi in lotta per il controllo del territorio e dei traffici illeciti: estorsione, riscossione del pizzo, riciclaggio di denaro, traffico di stupefacenti, contrabbando di sigarette, usura e omicidio.
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Fichier des personnes recherchées
Fichier des personnes recherchées (FPR) è una base di dati governativa istituita dal ministero dell'interno francese e utilizzato dalla Police nationale.
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Francesco Matrone
Matrone era sulla lista dei latitanti di massima pericolosità fino al suo arresto avvenuto il 17 agosto 2012 ad Acerno, avendo ricevuto due ergastoli per un duplice omicidio.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Francesco Matrone
Francesco Nirta
Fino al suo arresto, avvenuto nel 2013 nei Paesi Bassi, era inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità.
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Francesco Pelle
Fino al suo arresto nel 2021, Pelle era considerato uno dei fuggitivi più pericolosi e ricercati d'Italia.
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Gaetano Badalamenti
Fu il capo della cosca mafiosa di Cinisi in provincia di Palermo e ha diretto la "Commissione" dal 1974 al 1978. Nel 1987 fu condannato negli Stati Uniti a 45 anni di reclusione in una prigione federale per essere stato uno dei leader della cosiddetta "Pizza connection", un traffico di droga del valore di 1,65 miliardi di dollari che, dal 1975 al 1984, aveva utilizzato pizzerie come punto di distribuzione, Time Magazine, April 23, 1984.
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Gaetano Fidanzati
Fino all'arresto avvenuto nel 2009, era ricercato per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione ed altro, ed incluso nell'Elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia.
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Gerlandino Messina
Ricercato dal 1999, sconta l'ergastolo per associazione di tipo mafioso e vari omicidi. Dal 2001 era ricercato anche in campo internazionale.
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Giovanni Arena
Latitante dal 15 dicembre 1993 al 26 ottobre 2011, dopo essere sfuggito alla cattura nell'operazione "Orsa maggiore", è stato considerato prima uomo del clan mafioso di Nitto Santapaola e successivamente capo della stessa famiglia.
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Giovanni Bonomo
È comparso nella lista dei latitanti di massima pericolosità del Ministero degli Interni dal 1996 per due omicidi, traffico di droga, riciclaggio di denaro e associazione mafiosa, fino al suo arresto in Senegal nel novembre del 2003.
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Giovanni Motisi
È attualmente inserito in cima alla lista dei latitanti di massima pericolosità.
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Giovanni Strangio
Ricercato dal 2007 in Italia ed in Germania, è stato arrestato nel marzo 2009 ad Amsterdam assieme al cognato Francesco, anche lui latitante.
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Giovanni Tegano
Era il capo dell'omonima cosca della 'Ndrangheta, nonché capo-locale di Archi. Della 'ndrina, proveniente dal quartiere Archi di Reggio Calabria, fanno parte anche i suoi fratelli Pasquale e Giuseppe.
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Giuseppe Coluccio
Capobastone dell'omonima famiglia di 'ndrangheta. Inserito nella lista dei 30 più ricercati d'Italia dal 2005, anno in cui cominciò la latitanza fu arrestato il 7 agosto 2008 a Toronto in Canada.
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Giuseppe Dell'Aquila
È ritenuto uno dei membri di maggiore spicco della camorra nell'area a nord di Napoli. Ricercato dal 2002 per associazione di stampo mafioso, rapina, ricettazione ed una serie di reati tuttora non verificati, nel marzo 2011 fu inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia stilato dal Ministero dell'interno.
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Giuseppe Falsone
Considerato uno dei capi di Cosa nostra nella Provincia di Agrigento, assieme a Gerlandino Messina, era nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia del Ministero dell'Interno dal gennaio 1999, fino all'arresto avvenuto a Marsiglia il 25 giugno 2010.
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Giuseppe Iamonte
Divenne latitante dal 1993 e fu incluso nella lista dei più ricercati d'italia fino alla sua cattura a maggio del 2005. È il figlio dello storico boss Natale Iamonte e fratello di Vincenzo Iamonte, ricercato anch'egli dal 1993 e arrestato il 30 luglio 2005.
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Giuseppe Piromalli (figlio)
È stato il capo della 'ndrina dei Piromalli della Piana di Gioia Tauro, in cui era subentrato come capobastone a suo zio Giuseppe Piromalli.
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Giuseppe Setola
Boss camorrista del clan dei Casalesi, è stato a capo dell'ala più sanguinaria. Soprannominato "'U cechètë" e "'U pèzzë" per la brutalità e la freddezza con cui commetteva i suoi omicidi.
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Graziano Mesina
Fino al suo arresto, avvenuto il 18 dicembre 2021 a Desulo, è stato inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità.
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Gregorio Bellocco
Dal 1996 è stato accusato di associazione di stampo mafioso. È poi, accusato di essere il mandante dell'omicidio del 9 luglio 1982 di Varese del pugliese Franco Girardi, affiliato alla 'Ndrangheta.
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Luigi Cesaro
Nato a Sant'Antimo (NA), Cesaro si laurea alla facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli Federico II nel 1977.
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Luigi Savina
Dal 15 febbraio 2016 al 1 giugno 2019 è stato Vice capo vicario della polizia di Stato. Da giugno 2019 è coordinatore della Struttura di missione per la riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza.
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Mafia in Italia
La mafia in Italia ha origini e tradizioni secolari e ha avuto un ruolo importante nella storia, prima, durante e dopo l'unità d'Italia. La nascita del fenomeno è tuttora ritenuta incerta: infatti le organizzazioni di tradizione secolare sono la 'ndrangheta, Cosa nostra, e la camorra (le prime due però diventate piuttosto note solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo).
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Marco Di Lauro
È stato latitante dal 7 dicembre 2004 fino al 2 marzo 2019. Dal 17 novembre 2006 era ricercato anche in campo internazionale e faceva parte dell'elenco dei latitanti di massima pericolosità.
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Maria Licciardi
Fu tra i più potenti boss di camorra nella città di Napoli dal 1993 fino al suo primo arresto, nel 2001. In seguito al suo rilascio, riprese l'attività criminale sotto traccia, con un ruolo meno definito.
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Mariano Asaro
Inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia e arrestato il 18 aprile 1997 dopo una lunga ricerca, era soprannominato "l'americano" per il suo presunto ruolo di collegamento con Cosa nostra statunitense.
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Mario Caterino
Ricercato dalle autorità dal 2005, ha fatto parte dell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia. È stato arrestato il 2 maggio 2011 a Casal di Principe.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Mario Caterino
Marzio Sepe
Marzio Sepe viene notato in carcere da Carmine Alfieri. In un'occasione Sepe, detenuto in regime di isolamento carcerario a Poggioreale, si distinse - come raccontato ai giudici dal collaboratore di giustizia Pasquale Galasso - per via della sua spregiudicatezza criminale avendo tenuto testa, durante un duello a colpi di coltelli, ad un altro camorrista.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Marzio Sepe
Matteo Messina Denaro
Capo indiscusso del mandamento di Castelvetrano e della mafia nel Trapanese, era considerato uno dei boss più importanti di tutta Cosa nostra, avendo esercitato le proprie attività criminali anche oltre i propri confini territoriali, come nell'Agrigentino e, addirittura, nel Palermitano.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Matteo Messina Denaro
Michele Antonio Varano
Dall'11 aprile 2000 era ricercato anche in campo internazionale per contrabbando di sigarette e associazione di tipo mafioso e faceva parte dell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Michele Antonio Varano
Operazioni di polizia contro la 'ndrangheta
Questo è un elenco delle operazioni delle forze di polizia italiane contro la 'ndrangheta, riportate in ordine cronologico.
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Paolo Di Lauro
Soprannominato Ciruzzo 'o Milionario negli ambienti malavitosi, fu chiamato in questo modo da Luigi Giuliano, quando una sera, ad un tavolo di poker, vide vari biglietti di centomila lire cadere dalla tasca di Di Lauro, ed esclamò: «E chi è venuto, Ciruzzo 'o Milionario?».
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Paolo Serraino
Venne chiamato già da minorenne "Lu Re", per il suo enorme carisma e potere decisionale. Paolo è il terzo dei suoi fratelli e fratello del capobastone Francesco Serraino (1929), conosciuto come il Re delle montagne per il suo controllo del legname in Aspromonte.
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Pasquale Bonavota
Figlio di Vincenzo, ucciso nel 1997, fondatore e capo storico della cosca dei Bonavota; secondo il PM Marisa Manzini, Pasquale era già attivo all'interno della cosca sin dall'età di 16 anni, quando ci fu una violenta e sanguinosa faida tra i Bonavota di Sant'Onofrio ed i Petrolo-Bartolotta di Stefanaconi, consumata nel 1991 con la nota "Strage dell'Epifania".
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Pasquale Manfredi
Esponente di spicco della cosca dei Nicoscia-Manfredi e considerato come estremamente pericoloso dalla Direzione centrale della polizia criminale, è stato in seguito incluso nella lista dei latitanti più ricercati d'Italia.
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Pasquale Russo
Latitante dal maggio 1993, ricercato per associazione di stampo mafioso, omicidio, occultamento di cadavere, concorso in omicidio plurimo e traffico di sostanze stupefacenti, inserito per oltre 16 anni nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi a livello nazionale, è stato arrestato il 1 novembre 2009 dai Carabinieri.
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Pasquale Scotti
Pasquale Scotti, detto "Pasqualino 'o Collier" per aver regalato un collier alla moglie di Raffaele Cutolo, ma conosciuto anche come "l'Ingegnere", è stato uno dei più fedeli alleati del boss di Ottaviano, rappresentandone la cosiddetta batteria o braccio armato.
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Pasquale Tegano
, detto "Nocciolina". A capo dell'omonima famiglia di 'ndrangheta insieme ai fratelli Giovanni, Domenico e Giuseppe. Considerato come uno dei boss più importanti fu per diversi anni nella lista dei latitanti di massima pericolosità più ricercati d'Italia.
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Pietro Criaco
Dal 1997 è latitante per 11 anni fino al suo arresto il 28 dicembre 2008 ad Africo (RC).
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Pietro Criaco
Polizia di Stato
La Polizia di Stato (fino al 1981 Corpo delle guardie di pubblica sicurezza) è una forza di polizia ad ordinamento civile a statuto speciale, che fa parte delle forze di polizia italiane direttamente dipendente dal Dipartimento della pubblica sicurezza, del Ministero dell'interno.
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Raffaele Arzu
Talanese nato a Lanusei, nell'Ogliastra, è ritenuto il capo di una banda di malviventi che nei primi anni del terzo millennio ha perpetrato varie rapine in tutta Italia a danno di banche e mezzi portavalori: un primo colpo venne effettuato a Castelraimondo nel 2001, un secondo ad Arezzo nel 2002, un terzo (risoltosi in una sparatoria nella quale perse la vita il carabiniere Donato Fezzuoglio) a Umbertide il 30 gennaio 2006, un quarto a un supermercato di Perugia nel 2007 e un quinto nei pressi di Imola il 30 giugno 2008.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Raffaele Arzu
Raffaele Imperiale
È considerato uno tra i più importanti narcotrafficanti del mondo. Ha acquisito notorietà quando due dipinti di Van Gogh, rubati nel 2002 ad Amsterdam dal museo Van Gogh, sono stati recuperati a Castellammare di Stabia nel 2016 all'interno di una sua vecchia villa, nascosti in una cavità muraria accanto alla cucina.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Raffaele Imperiale
Renato Cinquegranella
Negli anni ottanta Renato Cinquegranella è stato legato alla Nuova Famiglia e secondo gli inquirenti, sarebbe coinvolto nell'omicidio di Giacomo Frattini, detto "Bambulella", giovane affiliato della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Renato Cinquegranella
Rocco Morabito
Prima del suo ultimo arresto, avvenuto in Brasile nel 2021, Morabito era inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità ed era considerato il re della cocaina di Milano.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Rocco Morabito
Salvatore Miceli (criminale)
Ricercato dal 2001 per associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed altro, già nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia, è stato arrestato il 20 giugno 2009 a Caracas (Venezuela).
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Salvatore Russo (criminale)
Già affiliato, insieme ai fratelli Carmine e Pasquale, al clan Alfieri (potentissima associazione criminale posta ai vertici del cartello Nuova Famiglia), dopo l'arresto e il pentimento del "superpadrino" Carmine Alfieri e la conseguente debacle del clan Alfieri, costituisce, in associazione con i fratelli, un potente sodalizio criminale, denominato "clan Russo", che, negli anni a seguire, imporrà prepotentemente il proprio dominio su tutto l'Agro Nolano, soggiogando tutto il comprensorio e instaurando forti legami con la politica locale.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Salvatore Russo (criminale)
Sandro Lo Piccolo
Cresciuto nel difficile quartiere palermitano dello ZEN e figlio del superboss di Cosa nostra Salvatore Lo Piccolo, a soli 16 anni si trova coinvolto, unitamente a due suoi amici, in una sparatoria con le Forze dell'Ordine, durante la quale uno dei suoi due compagni, anch'egli appena 16enne, rimase ucciso.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Sandro Lo Piccolo
Traffico di droga
Il traffico di droga è un sistema di compravendita illegale delle sostanze stupefacenti. Quest’attività è considerata una delle principali fonti di entrate di tutte le organizzazioni criminali definite di "stampo mafioso", nonché dei cosiddetti cartelli della droga dell'America Latina e dei Caraibi.
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Umberto Ammaturo
Nell'ambiente malavitoso era soprannominato "O'Pazzo", per via della sua attitudine a simulare la pazzia per evitare il carcere quando veniva arrestato; era anche chiamato "Umbertino la volpe", per la sua furbizia e intelligenza.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Umberto Ammaturo
Vincenzo Licciardi
Capo della famiglia Licciardi di Secondigliano, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli il 7 febbraio 2008 a Pozzuoli in una villa a Cuma, dove si trovava insieme alla moglie.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Vincenzo Licciardi
Vito Badalamenti
Figlio del più noto boss Gaetano Badalamenti, ricercato dal 1995 per associazione di tipo mafioso; dal 22 novembre 2000 è stato spiccato nei suoi confronti un mandato d'arresto internazionale.
Vedere Latitanti di massima pericolosità e Vito Badalamenti
Vito Vitale
Vitale nacque a Partinico, in provincia di Palermo. È il più giovane di tre fratelli, anche loro mafiosi, Leonardo nato il 27 ottobre 1955 e Michele Vitale nato il 21 maggio 1957.
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Conosciuto come Elenco dei latitanti di massima pericolosità, Elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia, Elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia, Latitanti più pericolosi d'Italia, Lista dei 30 latitanti più pericolosi d'Italia, Lista dei latitanti di massima pericolosità.