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Papà per una notte

Indice Papà per una notte

Papà per una notte è un film del 1939 diretto da Mario Bonnard.

Indice

  1. 20 relazioni: Aleardo Ward, Alfredo Manzi, Aristide Garbini, Barbara Nardi, Carlo Romano, Cinema dei telefoni bianchi, Clelia Matania, Eraldo Da Roma, Gemma Bolognesi, Giulio Bonnard, Jone Romano, Leonardo Cortese, Mario Bonnard, Michele Galdieri, Otello Martelli, Rosetta Tofano, Scalera Film, Sergio Tofano, Tomaso Smith, Ugo Ceseri.

Aleardo Ward

Figlio del comandante della marina statunitense William James Ward e dell'attrice italiana Jone Borgheri (nota in seguito come Jone Romano poiché sposerà l'attore Carlo Romano in seconde nozze), divise la sua attività artistica sulle scene del teatro di rivista, apparendo in ruoli di supporto in compagnie importanti come quelle di Erminio Macario e di Nino Taranto e poco dopo in quelle del teatro di prosa di Memo Benassi, Ermete Zacconi, Giulio Donadio, Paola Borboni, Antonio Gandusio, Gino Cervi, Luigi Cimara ed Elsa Merlini.

Vedere Papà per una notte e Aleardo Ward

Alfredo Manzi

Alfredo Manzi ha cominciato la sua carriera scenografica durante la prima guerra mondiale con un film del famoso regista del cinema muto Emilio Ghione.

Vedere Papà per una notte e Alfredo Manzi

Aristide Garbini

Giovanissimo inizia a calcare i tavoli dei palcoscenici in compagnie filodrammatiche, per entrare con Gastone Monaldi nel teatro dialettale romano, dove interpreta sia drammoni a fosche tinte, che farse.

Vedere Papà per una notte e Aristide Garbini

Barbara Nardi

Nel 1938, a 21 anni, vince la prima edizione del concorso Signorina grandi firme, e diviene una delle ragazze copertina della rivista Le Grandi Firme.

Vedere Papà per una notte e Barbara Nardi

Carlo Romano

Figlio di Giuseppe Romano e dell'attrice Geltrude Ricci (nota con il nome d'arte di Dina Romano), fratello minore dell'attore Felice Romano e nipote di Attila Ricci, debuttò all'età di cinque anni al Teatro Minimo di Trieste.

Vedere Papà per una notte e Carlo Romano

Cinema dei telefoni bianchi

Il cinema dei telefoni bianchi è un sottogenere cinematografico della commedia in voga in Italia tra il 1936 e il 1943. Il nome deriva dalla presenza di telefoni di colore bianco nelle sequenze dei primi film prodotti in questo periodo, sintomatica di benessere sociale: uno status symbol atto a marcare la differenza dai telefoni "popolari" in bachelite, più economici e dunque maggiormente diffusi, che invece erano di colore nero.

Vedere Papà per una notte e Cinema dei telefoni bianchi

Clelia Matania

Nata a Londra ma di origini napoletane, figlia del pittore Fortunino Matania e nipote del pittore ed illustratore Edoardo Matania, ancora giovanissima cominciò a lavorare nel teatro di rivista accanto a Totò (Volumineide, 1941), e a partire dalla metà degli anni quaranta si dedicò con sempre maggiore impegno al cinema, in cui si distinse come amabile caratterista in numerose commedie, spesso al fianco di Totò (viene ricordata soprattutto nel ruolo della cameriera svampita nel celebre Totò e le donne, 1952).

Vedere Papà per una notte e Clelia Matania

Eraldo Da Roma

Gli si attribuiscono oltre 130 pellicole nel giro di trentotto anni di intensa attività.

Vedere Papà per una notte e Eraldo Da Roma

Gemma Bolognesi

Nata a Cesenatico, frequenta gli ambienti teatrali milanesi sino al debutto come giovane attrice con la Compagnia del regista e commediografo Marco Praga, direttore del Teatro Manzoni di Milano, poi recita con Aristide Baghetti ed Ettore Berti al Teatro del Popolo di Milano.

Vedere Papà per una notte e Gemma Bolognesi

Giulio Bonnard

Fratello maggiore del regista Mario Bonnard, compose le colonne sonore di una quarantina di pellicole dal 1932 al 1961, talvolta con gli pseudonimi Jules Daccar o Jules Dakar, quasi tutte dirette dal fratello ma anche per Malasomma, Mattoli e Bragaglia.

Vedere Papà per una notte e Giulio Bonnard

Jone Romano

Frequenta, da giovane, l'Accademia di Belle Arti nel corso di pittura e contemporaneamente svolge l'attività di scrittrice; attratta dalla recitazione inizia a frequentare i palcoscenici di provincia sino al debutto, come giovane attrice, nella Compagnia di Ermete Zacconi, con cui partecipa a numerose recite, per diverse stagioni teatrali.

Vedere Papà per una notte e Jone Romano

Leonardo Cortese

Figlio dell'impresario e giornalista napoletano Luca Cortese e di Beatrice Arena, dopo studi universitari nella facoltà di giurisprudenza divenne allievo dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica e, appena terminati i corsi, esordì sullo schermo nel 1938.

Vedere Papà per una notte e Leonardo Cortese

Mario Bonnard

Sin dai tempi del muto fu attivo in veste di attore, partecipando a numerosi film in ruoli brillanti e languidi e dando vita a un personaggio ricorrente, un tipo di dandy all'italiana che ispirerà a Ettore Petrolini la macchietta dell'amante latino Gastone.

Vedere Papà per una notte e Mario Bonnard

Michele Galdieri

Figlio del poeta e drammaturgo Rocco Galdieri (e padre dell'architetto Eugenio Galdieri), operò per quarant'anni, dal 1925 al 1965, collaborando con i grandi del cinema italiano: Eduardo, Titina e Peppino De Filippo, Totò, Anna Magnani, Odoardo Spadaro, Lucy D'Albert e molti altri.

Vedere Papà per una notte e Michele Galdieri

Otello Martelli

Attivo sin dagli anni venti, ha collaborato con i maggiori registi italiani tra cui, per citarne solo alcuni, Roberto Rossellini, Alberto Lattuada, Federico Fellini, Alessandro Blasetti, Giuseppe De Santis, Vittorio De Sica e Pier Paolo Pasolini.

Vedere Papà per una notte e Otello Martelli

Rosetta Tofano

Nata a Milano la Cavallari segue gli studi di coreografia, al Teatro alla Scala, scenografia e costume, iniziando a lavorare in teatro dove, nel 1923, incontra Sergio Tofano che sposerà poco dopo.

Vedere Papà per una notte e Rosetta Tofano

Scalera Film

La Scalera Film è stata una società di produzione e distribuzione cinematografica italiana, attiva dal 1938 al 1950. Annunci e programmi di produzione le fanno guadagnare, fin dal 1939, il titolo di «massima casa italiana».

Vedere Papà per una notte e Scalera Film

Sergio Tofano

Considerato ottimo, geniale attore del teatro e del cinema italiano, nella sua lunga carriera fece seguire all'attività di attore e regista quella di scrittore; artista poliedrico, come fumettista è il creatore del personaggio del Signor Bonaventura, pubblicato per la prima volta nel 1917 sul Corriere dei Piccoli e destinato a notevole successo, oggetto di trasposizioni teatrali e cinematografiche.

Vedere Papà per una notte e Sergio Tofano

Tomaso Smith

Giovanissimo, fu redattore e poi caporedattore de Il Messaggero fino al 1921. Negli anni '20 collaborò al giornale satirico Becco giallo; scrisse commedie, rappresentate con successo, per vari esponenti del teatro leggero, tra i quali Nicola Maldacea e Michele Galdieri.

Vedere Papà per una notte e Tomaso Smith

Ugo Ceseri

Nato a Firenze, debutta come attor giovane, in teatro, nella Compagnia di Ermete Novelli, poi recita con Ruggero Ruggeri, con Andreina Pagnani, Nino Besozzi e Armando Falconi.

Vedere Papà per una notte e Ugo Ceseri