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Quneitra

Indice Quneitra

Quneitra (in, anche conosciuta come Al Qunaytirah, Qunaitira, Qanaytra o Kuneitra) è una città fantasma situata nella Siria meridionale, nel Governatorato di Quneitra, all'interno della fascia di sicurezza ONU che divide Siria e Israele.

7 relazioni: 'Abd al-Ilah al-Bashir, Bashar al-Assad, Distretti della Siria, Elezioni parlamentari in Siria del 2007, Governatorati della Siria, Governatorato di Quneitra, Guerra civile siriana.

'Abd al-Ilah al-Bashir

L'alto ufficiale proviene dalla grande tribù araba degli al-Nuʿaym, diffusa in tutto il Vicino Oriente, soprattutto nei villaggi del Golan e nella campagna di Quneitra.

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Bashar al-Assad

Baššār al-Asad è nato a Damasco l'11 settembre 1965, secondogenito di Anīsa Makhlūf e Ḥāfiẓ al-Asad.

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Distretti della Siria

I distretti della Siria (manatiq, sing. mintaqah) costituiscono la suddivisione territoriale di secondo livello del Paese, dopo i 14 governatorati (muhafazat, sing. muhafazah), e ammontano a 65, tra cui la città di Damasco; ciascuno di essi si suddivide a sua volta in sottodistretti (nawahi, sing. nahiya), pari complessivamentw a 281.

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Elezioni parlamentari in Siria del 2007

Le elezioni parlamentari in Siria del 2007 si tennero il 22 aprile.

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Governatorati della Siria

I governatorati (o province) della Siria (muhāfazāt, singolare muhāfaza) sono la suddivisione territoriale di primo livello del Paese e sono pari a 14.

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Governatorato di Quneitra

al-Qunaytra, talvolta traslitterata Quneitra, è uno dei governatorati più meridionali della Siria.

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Guerra civile siriana

La guerra civile siriana, o crisi siriana, ha avuto inizio il 15 marzo 2011 in Siria con le prime dimostrazioni pubbliche contro il governo centrale, parte del contesto più ampio della primavera araba, per poi svilupparsi in rivolte su scala nazionale e quindi in una guerra civile nel 2012; il conflitto è ancora in corso. Le iniziali proteste hanno l'obiettivo di spingere alle dimissioni il presidente Bashar al-Assad ed eliminare la struttura istituzionale monopartitica del Partito Ba'th. Col radicalizzarsi degli scontri si aggiunge con sempre maggiore forza una componente estremista di stampo salafita che, anche grazie agli aiuti di alcune nazioni sunnite del Golfo Persico, si pensa possa aver raggiunto il 75% della totalità dei combattenti. Tali gruppi fondamentalisti hanno come principale obiettivo l'instaurazione della Shari'a in Siria. A causa della posizione strategica della Siria, dei suoi legami internazionali e del perdurare della guerra civile, la crisi ha coinvolto i paesi confinanti e buona parte della comunità internazionale. Gli organi dirigenti del Partito Ba'th e lo stesso presidente appartengono alla comunità religiosa alawita, una branca dello sciismo che è tuttavia minoritaria in Siria, e per questo motivo l'Iran sciita è intervenuto a protezione del governo siriano: combattenti iraniani sono presenti a fianco delle Forze armate siriane per mantenere al potere il governo alleato. Il fronte governativo è inoltre sostenuto da combattenti sciiti provenienti da altri Paesi, fra cui l'Iraq e l'Afghanistan. Il fronte dei ribelli è invece sostenuto dalla Turchia e soprattutto dai Paesi sunniti del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar, che mirano a contrastare la presenza sciita in Medio Oriente. In ambito ONU si è verificata una profonda spaccatura tra Stati Uniti d'America, Francia e Regno Unito che hanno espresso sostegno ai ribelli e Cina e Russia che invece sostengono il governo siriano sia in ambito diplomatico che militare. La delicata composizione etnica siriana si è fortemente riflessa negli schieramenti in campo. Sebbene le prime manifestazioni antigovernative avessero uno spirito "laico" e avessero coinvolto tutte le principali città del paese, incluse quelle a maggioranza alawita come Latakia, il perdurare della crisi ha polarizzato gli schieramenti, portando la componente sciita a sostenere il governo insieme a gran parte delle minoranze religiose, che hanno goduto della protezione del governo laico del Partito Ba'th. Il fronte dei ribelli rimane composto prevalentemente da sunniti, i quali però non costituiscono un blocco compatto: parte della popolazione sunnita continua a sostenere il governo e sono sunniti alcuni membri dell'esecutivo e buona parte dell'esercito. Le stragi perpetrate dalle componenti fondamentaliste dei ribelli nei confronti delle minoranze religiose in Siria hanno portato le Nazioni Unite a definire la guerra civile come un «conflitto di natura settaria». Le organizzazioni internazionali hanno accusato le forze governative e i miliziani Shabiha di usare i civili come scudi umani, di puntare intenzionalmente le armi su di loro, di adottare la tattica della terra bruciata e di eseguire omicidi di massa; i ribelli anti-governativi sono stati accusati di abusi dei diritti umani tra cui torture, sequestri, detenzioni illecite ed esecuzioni di soldati e civili. L'accezione "guerra civile" per descrivere il conflitto in atto è stata usata il 15 luglio 2012 dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, che ha definito la crisi siriana un «conflitto armato non internazionale».

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Riorienta qui:

Qanaytra (città), Qunaytra, Qunaytra (città).

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