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Sepolcro di Roberto d'Angiò

Indice Sepolcro di Roberto d'Angiò

Il sepolcro di Roberto d'Angio è un monumento funebre dedicato a re Roberto d'Angiò scolpito dagli scultori fiorentini Giovanni e Pacio Bertini tra il 1343 ed il 1345 per la basilica di Santa Chiara a Napoli.

Indice

  1. 6 relazioni: Basilica di Santa Chiara (Napoli), Giovanni e Pacio Bertini, Monumenti di Napoli, Museo dell'Opera di Santa Chiara, Roberto d'Angiò, Stemma degli Angiò.

Basilica di Santa Chiara (Napoli)

La basilica di Santa Chiara, o il monastero di Santa Chiara, è un edificio di culto monumentale di Napoli, tra i più importanti e grandi complessi monastici della città.

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Giovanni e Pacio Bertini

Poco si sa della vita dei due fratelli Bertini. Originari di Firenze, furono attivi a Napoli. Tra gli anni quaranta e cinquanta del Trecento lavorarono per la corte angioina: ne è attestata la presenza nella città partenopea dal 1343, quando furono incaricati della realizzazione del ''monumento sepolcrale di Roberto d'Angiò'' per la Basilica di Santa Chiara a Napoli.

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Monumenti di Napoli

Napoli è una delle città mondiali a maggior densità di risorse culturali, artistiche e monumentali, definita dalla BBC come «la città italiana con troppa storia da gestire».

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Museo dell'Opera di Santa Chiara

Il Museo dell'Opera di Santa Chiara è un museo di Napoli ubicato nel trecentesco monastero omonimo. Il museo è nato nel 1995 con la funzione di ricostruire la storia della fabbrica della chiesa di Santa Chiara, considerata tra le maggiori costruzioni di arte gotica di Napoli.

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Roberto d'Angiò

Robertò d'Angiò era figlio quartogenito (terzo maschio) del principe di Salerno e futuro conte d'Angiò e del Maine, conte di Provenza e Forcalquier, re di Napoli e re titolare di Sicilia, principe di Taranto, re d'Albania, principe d'Acaia e re titolare di Gerusalemme, Carlo II d'Angiò detto lo Zoppo e di Maria d'Ungheria (1257 ca.

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Stemma degli Angiò

In origine, lo stemma degli Angiò o Angioini – con riferimento alla Casa capetingia d'Angiò e ai suoi rami cadetti – era una brisura dallarme di Francia antica, poiché a detta insegna, costituita da un campo azzurro, seminato di gigli d'oro, venne aggiunto un lambello di rosso: tale impresa è detta arme d'Angiò antico o arme d'Angiò-Sicilia o arme di Napoli.

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