Condannato all'ergastolo per l'omicidio di un tabaccaio commesso nel 1960 in viale Zara a Milano, proprio in carcere, Bonazzi scopre l'amore per la cultura e la poesia, che lo porterà a vincere prestigiosi premi nazionali ed internazionali.
Insegnante di procedura penale dal 1936, entrò in politica nel 1944 aderendo alla Democrazia Cristiana. Eletto all'Assemblea Costituente nel 1946, fu presidente della Camera dei deputati dal 1955 al 1963.