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12 relazioni: Alberto Baldan Bembo, Alessandro Perrella, Andrea Bianchi (regista), Dada Gallotti, Dagmar Lassander, Film, Italia, Jacques Dufilho, Lucio Flauto, Mario Brega, Piero Regnoli, Stefano Sibaldi.
Alberto Baldan Bembo
Nato a Milano, era di origini venete; il padre si chiamava Sebastiano e la madre, una maestra di pianoforte, Domenica. Vibrafonista, organista e pianista, dal 1959 fece parte della formazione I Menestrelli del Jazz e nel 1963 fu nel complesso di Bruno De Filippi.
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Alessandro Perrella
Nato a Roma, prese lezioni di recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si diplomò nel 1968, e ottenne il suo primo ruolo cinematografico nel film ''Lo scippo'' di Nando Cicero, nel 1965.
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Andrea Bianchi (regista)
Controverso regista di genere, divenne famoso per aver diretto Edwige Fenech nel film Nude per l'assassino (1975) e per aver realizzato curiose commistioni tra film drammatici, horror e thriller e, in alcuni casi, anche pornografici.
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Dada Gallotti
La carriera cinematografica di Dada Gallotti si sviluppa soprattutto negli anni '60 e '70 per poi interrompersi definitivamente nei primi anni '80.
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Dagmar Lassander
Bellezza dal corpo statuario, con lunghi capelli rossi che incorniciano un volto dai lineamenti perfetti, con intensi occhi verdi dallo sguardo ora dolce, ora conturbante, nata nell'allora Protettorato tedesco di Boemia e Moravia, figlia di una tedesco-cilena e di un francese, iniziò come costumista lavorando fra l'altro alla Deutsche Oper di Berlino Ovest.
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Film
Un film (italianizzato filme/filmo, plurale filmi), in italiano anche pellicola oppure in alcune parti d'Italia cinema; è un'opera d'arte visiva che simula esperienze e comunica in altro modo idee, storie, percezioni, sentimenti, bellezza o atmosfera attraverso l'uso di immagini in movimento.
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Italia
LItalia (AFI), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nell'Europa meridionale e occidentale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica.
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Jacques Dufilho
Di origine guascona, Dufilho è conosciuto in Italia soprattutto come protagonista della serie cinematografica dedicata alla figura del Colonnello Buttiglione — stralunato alto ufficiale dell'Esercito Italiano, originariamente ideato per la trasmissione radiofonica Alto gradimento, condotta da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni — in cui era doppiato nelle distribuzioni italiane da Elio Pandolfi: Un ufficiale non si arrende mai, nemmeno di fronte all'evidenza.
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Lucio Flauto
Dopo una carriera sottotraccia come attore generico in diversi film musicali (i cosiddetti "musicarelli") e commedie balneari degli anni sessanta e anni settanta, Flauto divenne noto come protagonista della produzione fiction "Qui radis?" su Telenorba, nel ruolo dello schiavo della triremi che arriva per ultima a Lipari, nella terza puntata, e poi come conduttore de Il Pomofiore, trasmissione in onda prima su Tele Altomilanese e poi su Antennatre tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta.
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Mario Brega
Nel corso della sua carriera è stato impegnato in ruoli diversi: è ricordato prevalentemente per le sue interpretazioni drammatiche sotto la regia di Sergio Leone nella trilogia del dollaro e poi, in ruoli comici, nei film di Carlo Verdone.
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Piero Regnoli
Dal 1949 al 1954 ha fatto parte della giuria della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Critico cinematografico del giornale del Vaticano L'Osservatore Romano, è ricordato per aver curato la sceneggiatura di oltre cento film fra il 1953 e il 1991, fra cui diversi film di genere western all'italiana, film ispirati alla sceneggiata napoletana, poliziotteschi, horror, peplum, decamerotici e commedie erotiche all'italiana.
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Stefano Sibaldi
Esordì sulle scene nel 1928 con la compagnia diretta da Palmarini, per poi recitare come primattore con Sem Benelli (1930). Si avvicinò presto alla radio; fra le prime interpretazioni radiofoniche si ricordano Una parte difficile di Roma (1935), L'antenato di Veneziani (1935), il radiodramma Chi va là? di Galvano (1936) e La prima cornetta di Fornelli (1936), tutti per la regia di Alberto Casella, dal 1937 inizia la sua attività nel mondo del doppiaggio cinematografico.
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