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Concetto

Indice Concetto

Il concetto (o nozione, intesa come cognizione fondamentale) indica - in senso lato - un'idea astratta e generale che viene espressa in maniera definita con un procedimento che raccoglie e aggrega ("concetto" dal latino concipĕre.

Indice

  1. 59 relazioni: A priori e a posteriori, Apollineo e dionisiaco, Aristotele, Astrazione (filosofia), Autoconcetto, Categoria (filosofia), Cinismo, Cognizione, Concetta, Concetto primitivo, Concettualismo, Conoscenza, Contingenza, Coraggio, Definizione, Disputa sugli universali, Essenza (filosofia), Filosofia della mente, Friedrich Nietzsche, Gabriele Giannantoni, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Giudizio (filosofia), Giustizia, Gottlob Frege, Idea, Immanuel Kant, Induzione, Intelletto, Intuizione, Lev Semënovič Vygotskij, Lingua latina, Linguaggio, Logos, Medioevo, Morale, Narziss Kaspar Ach, Nome proprio, Nominalismo, Ontologia, Pensiero, Pietà (sentimento), Prenome, Pseudoconcetto, Pubertà, Realismo (filosofia), Referente, Saggezza, Scienze cognitive, Scolastica (filosofia), Semantica, ... Espandi índice (9 più) »

  2. Astrazione
  3. Filosofia del linguaggio
  4. Oggetti
  5. Pensiero
  6. Scienze cognitive

A priori e a posteriori

Le locuzioni latine a priori e a posteriori, che tradotte letteralmente, significano "da ciò che è prima" e "da ciò che viene dopo", sono riscontrabili nella forma latina per la prima volta nei commentatori di Aristotele ad indicare una conoscenza che proviene da ciò che già è prima (deduzione) diversa dal sapere che si raggiunge dopo aver fatto esperienza (induzione).

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Apollineo e dionisiaco

Apollineo e dionisiaco è un'antitesi dei due principi o concetti fondamentali della filosofia di Friedrich Nietzsche, comparsi per la prima volta nell'ambito di un corso di lezioni sulla tragedia tenuto presso l'Università di Basilea nel 1870 e successivamente citati in un suo trattato intitolato La visione dionisiaca del mondo.

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Aristotele

Aristotele nacque nel 384 o 383 a.C. a Stagira, l'attuale Stavro, colonia greca situata nella parte nord-orientale della penisola calcidica della Tracia. Si dice che il padre, Nicomaco, sia vissuto presso Aminta III, re dei Macedoni, prestandogli i servigi di medico e di amico. Aristotele, come figlio del medico reale, doveva pertanto risiedere nella capitale del Regno di Macedonia, Pella (fatto che gli permetterà più avanti di essere invitato dal re Filippo a fare da precettore a suo figlio Alessandro).

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Astrazione (filosofia)

L'astrazione (dal latino abstractio che a sua volta riprende quello greco di "αφαίρεσις" (aphàiresis)), nel suo senso principale, è un processo concettuale in cui regole e concetti generali derivano dall'uso e dalla classificazione di esempi specifici, significanti letterali ("reali" o "concreti"), principi primi o altri metodi.

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Autoconcetto

Il termine autoconcetto si trova usato nella filosofia di Giovanni Gentile che prende il nome di attualismo poiché considera il pensiero come "atto puro" differenziandolo tuttavia dalla filosofia di Aristotele che parlava del concetto come assolutamente privo di potenza e quindi realizzato pienamente nell'atto puro.

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Categoria (filosofia)

Le categorie sono l'attribuzione di un predicato ad un soggetto. Sono specificamente le classi supreme di ogni predicato possibile, con cui poter ordinare tutta la realtà.

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Cinismo

Il cinismo fu una corrente filosofica della cui origine vi sono differenti tesi.

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Cognizione

La cognizione può essere definita come "il processo di acquisizione di conoscenze e comprensione attraverso il pensiero, i sensi e l'esperienza".

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Concetta

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Concetto primitivo

Un concetto primitivo (o nozione primitiva) in molte presentazioni matematiche, indica un concetto che, per la propria semplicità ed intuitività, si rinuncia a definire mediante termini e concetti già definiti all'interno di un sistema formale, e che al contrario si sceglie di sfruttare per formulare la definizione di altri concetti; pertanto un concetto primitivo si accetta senza spiegazioni perché il suo significato è ovvio.

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Concettualismo

Il concettualismo è la dottrina filosofica che, nell'ambito dei problemi posti dalla disputa sugli universali, la maggiore questione filosofico-teologica della scolastica, assume una posizione gnoseologica e metafisica media tra le opposte soluzioni del realismo e del nominalismo.

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Conoscenza

La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione di verità, fatti o informazioni ottenute attraverso l'esperienza o l'apprendimento (a posteriori), ovvero tramite l'introspezione (a priori).

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Contingenza

La contingenza in filosofia è la caratteristica attribuita all'ente la cui esistenza è ritenuta non necessaria, ma nello stesso tempo non impossibile: la sua realtà non può essere dimostrata una volta per tutte, ma neppure negata definitivamente.

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Coraggio

Il coraggio (dal latino coratĭcum o anche cor habeo, aggettivo derivante dalla parola composta cŏr, cŏrdis ’cuore’ e dal verbo habere ’avere’: avere cuore), chiamato anche valore o prodezza, è la scelta e la volontà di affrontare la sofferenza, il dolore, il pericolo, l'incertezza o l'intimidazione, specialmente in battaglia.

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Definizione

Una definizione (dal latino definitio, 'delimitazione di confini'), in lessicografia, è la spiegazione del significato di una parola o di una locuzione.

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Disputa sugli universali

La disputa sugli universali (quaestio de universalibus) è la maggiore questione filosofico-teologica della scolastica, avente per base il concetto degli universali.

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Essenza (filosofia)

Il termine essenza (tí ên eînai.), secondo la concezione aristotelica, significa «ciò per cui una certa cosa è quello che è, e non un'altra cosa».

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Filosofia della mente

La filosofia della mente è lo studio filosofico della mente, degli atti, della coscienza e delle funzioni mentali e delle loro relazioni con il cervello, il corpo e il mondo esterno.

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Friedrich Nietzsche

Considerato pensatore originale e innovativo, la sua produzione filosofica ha influenzato il mondo culturale occidentale dal Novecento in poi, costituendo una cesura nei confronti del passato e un'apertura a nuovi modi di filosofare, contaminati dall'uso di prosa, poesia e soprattutto di elementi provocatori e irriverenti.

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Gabriele Giannantoni

Gabriele Giannantoni studiò filosofia presso la Sapienza Università di Roma, dove ebbe come amici e colleghi Franco Voltaggio, Enzo Siciliano, e Muzi Epifani.

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Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Hegel è autore di una delle linee di pensiero più profonde e complesse della tradizione occidentale: la sua riflessione filosofica, sistematica e onnicomprensiva, influenzerà molta parte del pensiero successivo, dall'ontologia all'estetica alla teoria politica, contribuendo alla nascita delle discipline sociali e storiche nella loro accezione moderna.

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Giudizio (filosofia)

In filosofia il giudizio è una funzione o operazione mentale cognitiva che unisce soggetti a predicati gnoseologicamente significativi. Costituisce l'unità minima della logica di Aristotele.

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Giustizia

La giustizia è l'ordine virtuoso dei rapporti umani in funzione del riconoscimento e del trattamento istituzionale dei comportamenti di una persona o di più persone coniugate in una determinata azione secondo la legge o contro la legge.

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Gottlob Frege

Frege è considerato quasi unanimemente dalla critica odierna uno dei più grandi logici dopo Aristotele, ed è il padre del pensiero formale del Novecento.

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Idea

Idea (dal greco antico ἰδέα, dal tema di ἰδεῖν, vedere) è un termine usato sin dagli albori della filosofia, indicante in origine un'essenza primordiale e sostanziale, ma che oggi ha assunto nel linguaggio comune un significato più ristretto, riferibile in genere a una rappresentazione o un "disegno" della mente.

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Immanuel Kant

Considerato una delle figure più importanti dell'intera storia della filosofia, fu il più significativo esponente dell'Illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi basilari della filosofia idealistica e di gran parte di quella successiva.

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Induzione

Il metodo induttivo o induzione (dal latino inductio, dal verbo induco, presente di in-ducere), termine che significa letteralmente «portar dentro», ma anche «chiamare a sé», «trarre a sé», è un procedimento che cerca di stabilire una legge universale partendo da singoli casi particolari.

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Intelletto

L'intelletto (dal latino intellectus,-us, derivato dal participio passato del verbo intellìgere.

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Intuizione

L'intuizione in filosofia indica quel tipo di conoscenza immediata che non si avvale del ragionamento o della conoscenza sensibile.

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Lev Semënovič Vygotskij

Vygotskij è stato definito dal filosofo Stephen Toulmin il «Mozart della psicologia». Solo negli anni ottanta è cominciata una ricostruzione critica dell'opera di Vygotskij.

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Lingua latina

Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.

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Linguaggio

Il linguaggio è una forma di comunicazione tra due o più individui attraverso un determinato complesso di suoni, gesti, simboli e movimenti dotati di significato, che definiscono una lingua comune ad uno specifico ambiente di interazione.

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Logos

Logos (lógos, corrispondente al latino verbum e all'ebraico דבר davar) deriva dal greco légο, che significa scegliere, raccontare, enumerare, parlare, pensare, e quindi è traducibile come «parola», «discorso», o «ragione».

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Medioevo

Il Medioevo (o Medio Evo) è una delle età storiche della periodizzazione della storia dell'Europa e del bacino del Mediterraneo, in cui è preceduto dall'Età antica e seguito dall'Età moderna.

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Morale

La morale è l'insieme dei valori o principi ideali in base ai quali l'individuo e la collettività distinguono il bene dal male, e a cui scelgono liberamente di conformare o meno il proprio comportamento.

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Narziss Kaspar Ach

Insegnò prima all'Università di Berlino e fu poi ordinario dal 1907 a Königsberg e dal 1922 all'Università Georg-August di Gottinga. Allievo di Oswald Külpe, fu uno degli esponenti principali della scuola creata da quest'ultimo a Würzburg, e caratterizzata dalle ricerche sulla "psicologia del pensiero".

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Nome proprio

In linguistica, un nome proprio è una notazione specifica adottata da una comunità o da un organismo amministrativo allo scopo di identificare e distinguere una persona (in questo caso si parla di antroponimo), un luogo o un'altra entità geografica (toponimo), una popolazione, una istituzione, un evento, un movimento culturale, un fenomeno sociale, un fenomeno oggetto di studio scientifico, una grandezza fisica, un'entità matematica (come un numero, una curva, una figura, o un teorema).

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Nominalismo

Il nominalismo è la dottrina dei filosofi chiamati nominales, che rappresentarono una delle correnti più importanti della Scolastica. La dottrina nominalista si posiziona nella cosiddetta disputa sugli universali sostenendo che i concetti, i termini di portata generale e quelli che in filosofia sono chiamati universali, non posseggono una loro propria esistenza prima o scollegata dalle cose, né esistono al di fuori o nelle cose ma vengono concepiti solo come nomi.

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Ontologia

Lontologia, una delle branche fondamentali della filosofia, è lo studio dell'essere in quanto tale, nonché delle sue categorie fondamentali.

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Pensiero

Il pensiero è l'attività della mente, un processo che si esplica nella formazione delle idee, dei concetti, della coscienza, dell'immaginazione, dei desideri, della critica, del giudizio, e di ogni raffigurazione del mondo; può essere sia conscio che inconscio.

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Pietà (sentimento)

La pietà (dal latino: pietās) è un sentimento che induce amore, compassione e rispetto per gli altri esseri viventi.. Il significato attuale della parola pietà, cioè compassione, misericordia, non corrisponde al significato del termine da cui essa deriva: la pietas degli antichi era infatti la devozione religiosa, il sentimento d'amore patriottico e di rispetto verso la famiglia, oltre al valore intrinseco e gerarchico che essa rappresentava nel mondo ellenico.

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Prenome

Il prenome è il nome individuale di una persona che, assieme al cognome (o "nome di famiglia"), forma l'antroponimo. Il termine è usato perlopiù in contesti accademici e giuridici, mentre nel linguaggio parlato si usano più di frequente i sinonimi nome di battesimo, primo nome o soltanto nome.

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Pseudoconcetto

Il termine pseudoconcetto, formato dai lemmi pseudo (falso) e concetto, si trova usato da Benedetto Croce nell'opera Lineamenti di una logica come scienza del concetto puro del 1905.

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Pubertà

La pubertà è un periodo di cambiamenti fisici attraverso i quali il corpo di un bambino diviene un corpo fisicamente adulto. Il termine pubertà si riferisce ai cambiamenti corporali della maturazione sessuale e psichica.

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Realismo (filosofia)

In filosofia il realismo è la convinzione che esista una realtà indipendentemente dai nostri schemi concettuali, dalle nostre pratiche linguistiche, dalle nostre credenze.

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Referente

In linguistica, è detto "referente" l'entità, la realtà o la situazione extralinguistica cui fa riferimento (tramite designazione) un segno linguistico.

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Saggezza

La saggezza è una particolare connotazione o capacità propria di chi è in grado di valutare in modo corretto, prudente ed equilibrato le varie scelte e opportunità della vita, optando di volta in volta, innanzi alle varie perplessità, per quella che si riconosce essere quella più proficua secondo la conoscenza, alla luce della ragione e dell'esperienza, e comunque in aderenza alla morale e all'etica vigenti possibilmente in ogni tempo e in ogni luogo.

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Scienze cognitive

Con il termine scienze cognitive si definisce l'insieme di discipline che hanno come oggetto di studio scientifico e filosofico la cognizione di un sistema pensante, sia esso naturale o artificiale, e che pur operando in campi differenti coniugano i risultati delle loro ricerche al fine ultimo di giungere alla comprensione del funzionamento cognitivo.

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Scolastica (filosofia)

Scolastica è il termine con il quale comunemente si definisce la filosofia cristiana medioevale, in cui si sviluppò il metodo di pensiero dello scolasticismo, detto anche scolastico.

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Semantica

La semantica (dal greco sêma, "segno") è quella parte della linguistica che studia il significato delle parole (semantica lessicale), degli insiemi delle singole lettere (negli e degli alfabeti antichi) e delle frasi (semantica frasale) e dei testi.

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Sensibilità (sentimento)

La sensibilità (dal latino sēnsibilitās) in filosofia, psicologia, letteratura e linguaggio colloquiale è una particolare capacità di provare emozioni, stati d'animo e sentimenti, dovuta a un'intensa ricettività nei confronti dell'ambiente esterno o delle altre persone.

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Significato

Il significato è un concetto espresso mediante segni che possono essere grafici, verbali-orali, o mediante cenni e gesti. Il significato permette di capire o esprimere il senso, il valore o il contenuto del segno.

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Sillogismo

Il sillogismo (dal greco συλλογισμός, syllogismòs, formato da σύν, syn, "insieme", e λογισμός, logismòs, "calcolo": quindi, "ragionamento concatenato") è un tipo di ragionamento dimostrativo che fu teorizzato per la prima volta da Aristotele, il quale, partendo dai tipi di termine "maggiore" (che funge da predicato nella conclusione), "medio" e "minore" (che funge da soggetto nella conclusione) classificati in base al rapporto contenente-contenuto, giunge ad una conclusione collegando i suddetti termini attraverso brevi enunciati (premesse).

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Simbolo

Il simbolo è un elemento della comunicazione, che esprime contenuti di significato ideale dei quali esso diventa il significante. Tale elemento, sia esso un segno, gesto, oggetto o altra entità, è in grado di evocare alla mente dell'osservatore un concetto diverso da ciò che il simbolo è fisicamente, grazie a una convenzione prestabilita (ad es.

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Socrate

Il contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo metodo d'indagine: il dialogo che utilizzava lo strumento critico dellelenchos (ἔλεγχος, élenchos.

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Temperanza

La temperanza, dal lat. temperantia, è la virtù della pratica della moderazione.

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Trascendentale

Il termine trascendentale, da non confondersi con "trascendente", ha assunto in filosofia diversi significati: comparso per la prima volta nella filosofia medievale per designare una proprietà massimamente «universale», fu rielaborato dal filosofo tedesco Kant e dagli idealisti tedeschi Fichte e Schelling in riferimento a ciò che esiste «in sé e per sé», ma è funzionale ad altro da sé; quest'ultimo significato è stato riadattato infine dalla fenomenologia di Husserl.

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Universale

Universale, dal latino universalem (in greco kathólou), composto da universum (l'universo, il tutto, l'interezza) e dal suffisso –alem, usato per indicare "che appartiene", è una parola che sta a significare nel senso più generale.

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Virtù

La virtù (dal latino virtus; in greco aretè) è una disposizione d'animo volta al bene, che consiste nella capacità di una persona di eccellere in qualcosa, di compiere un certo atto in maniera ottimale, o di essere o agire in un modo ritenuto perfetto secondo un punto di vista morale, religioso, o anche sociale in base alla cultura di riferimento.

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Vedi anche

Astrazione

Filosofia del linguaggio

Oggetti

Pensiero

Scienze cognitive

Conosciuto come Concetti, Concettualizzazione, Nozione.

, Sensibilità (sentimento), Significato, Sillogismo, Simbolo, Socrate, Temperanza, Trascendentale, Universale, Virtù.