8 relazioni: Ascanio Celestini, Burattinaio, Cantastorie, Danza, Giullare, Mimo, Oratoria, Trovatore.
Ascanio Celestini
Romano di nascita, Celestini trascorre la sua gioventù nel quartiere periferico di Casal Morena.
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Burattinaio
Il burattinaio è l'artista che anima i burattini, particolari fantocci che vengono calzati come guanti e che popolano il genere teatrale del teatro dei burattini.
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Cantastorie
Il cantastorie è una figura tradizionale della letteratura orale e della cultura folklorica, un artista di strada che si spostava nelle piazze e raccontava con il canto una storia, sia antica, spesso in una nuova rielaborazione, sia riferita a fatti e avvenimenti contemporanei.
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Danza
La danza è un'arte che si esprime nel movimento del corpo umano secondo un ritmo.
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Giullare
Ritratto del buffone Juan Calabazas'' Il termine giullare (dal provenzale occitano joglar a sua volta derivante dal lemma latino iocularis) designa tutti quegli artisti che, tra la fine della tarda antichità e l'avvento dell'età moderna, si guadagnavano da vivere esibendosi davanti ad un pubblico: attori, mimi, musicisti, ciarlatani, addestratori di animali, ballerini, acrobati.
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Mimo
Mimo Pablo Zibes Il mimo è una rappresentazione di azioni, caratteri e personaggi che si serve solamente della gestualità invece che della parola.
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Oratoria
L'oratoria è l'arte del parlare in pubblico.
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Trovatore
Durante i secoli centrali del Medioevo (1100–1230), il trovatore (o trovadore o trobadore (forma arcaica) - al femminile trovatrice o trovatora o trovadora - (in occitano trobador pronuncia occitana: tɾuβaˈðuɾ, originariamente tɾuβaˈðoɾ - al femminile trobairitz tɾuβajˈɾits) era un compositore ed esecutore di poesia lirica occitana (ovvero di testi poetici e melodie) che utilizzava la lingua d'oc, parlata, in differenti varietà regionali, in quasi tutta la Francia a sud della Loira. I Trovatori non utilizzavano il latino, lingua degli ecclesiastici, ma usavano nella scrittura l'occitano. Indubbiamente, l'innovazione di scrivere in volgare fu operata per la prima volta proprio dai trovatori, supposizione, questa, da inserire nell'ambiente di fervore indipendentistico locale e nazionalistico (vedi età dei Comuni, nascita delle Università, eresie e autarchie cristiane).
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