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14 relazioni: Beneficio ecclesiastico, Cappella, Cappellano, Chiesa madre, Cimitero, Cura pastorale, Fonte battesimale, Giuspatronato, Parrocchia, Parroco, Pieve, Presbitero, Sinecura, Vicario parrocchiale.
Beneficio ecclesiastico
Un beneficio ecclesiastico è un istituto giuridico risalente ai tempi del feudalesimo, riferito alle proprietà fondiarie ed immobiliari che si concedevano ai chierici in usufrutto per compenso dei loro uffici e, alla morte del fruttuario, ritornavano alla Chiesa cattolica.
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Cappella
La cappella è un edificio religioso, più o meno importante per forme e dimensioni, avente destinazione di culto e dotato generalmente di altare, funzionalmente ausiliario rispetto ad un maggiore e più complesso organismo architettonico, non necessariamente religioso; il termine indica anche un piccolo edificio di culto, a navata unica, adiacente a un altro edificio civile maggiore come ad esempio la cappella di una chiesa, di un convento, di un carcere o di un ospedale o anche di pertinenza di un palazzo o di una villa privata.
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Cappellano
Cappellano militare con un gruppo di soldati in Iraq. Il cappellano è un sacerdote che non ha la gestione di una parrocchia, bensì di una cappellania, e che non ha perciò cura d'anime.
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Chiesa madre
La chiesa madre è la chiesa principale di una precisa località e da questa dipendono altre chiese. Quindi la chiesa madre gode spesso di superiorità gerarchica nei confronti di queste ultime e talvolta viene definita, con lo stesso significato, chiesa matrice.
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Cimitero
Un cimitero è un'area, solitamente delimitata, nella quale sono deposti i corpi (o le ceneri) dei defunti.
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Cura pastorale
Nella terminologia cristiana cura pastorale (o azione pastorale, o semplicemente pastorale) è un'estensione del concetto di "pastore", di cui definisce il compito.
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Fonte battesimale
Il fonte battesimale è una vasca presente nei battisteri o nelle chiese. Tale struttura è funzionale alla celebrazione del rito del battesimo, che può avvenire per infusione dell'acqua sul capo (forma più diffusa nelle Chiese di rito romano e in molte Chiese protestanti storiche) o, in modo più corrispondente all'etimologia della parola, per immersione (nelle Chiese di rito orientale, rito ambrosiano, nelle Chiese pentecostali, nella Chiesa battista, presso i testimoni di Geova e presso i mormoni).
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Giuspatronato
Il giuspatronato è un istituto giuridico esistito in passato che si applicava a un beneficio ecclesiastico. In particolare riguardava la relazione tra il beneficio (un altare all'interno di una chiesa, o anche una chiesa parrocchiale) e colui (soggetto collettivo o persona fisica) che aveva costituito la dote patrimoniale del beneficio stesso.
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Parrocchia
La parrocchia è la porzione di una diocesi in una comunità cristiana, retta da un presbitero detto parroco. Sono organizzate in parrocchie la Chiesa cattolica, la Comunione anglicana, la Chiesa ortodossa, la Chiesa di Svezia e alcune altre confessioni protestanti.
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Parroco
Il parroco è il presbitero che il vescovo invia a presiedere una parrocchia. L'autorità del parroco è dipendente da quella del vescovo, per realizzare gli orientamenti che questi propone alla sua diocesi.
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Pieve
Una pieve (dal latino plebs, "popolo") è un luogo di culto cattolico. Con questo termine si indicava nel Medioevo anche una comunità di fedeli ed il territorio su cui la pieve esercitava la propria giurisdizione.
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Presbitero
Il presbitero (parentesi; dalla stessa parola greca, attraverso il latino presbyter, deriva anche il termine italiano prete) è nella Chiesa cattolica, nella Chiesa ortodossa e in altre Chiese cristiane, quello tra i ministri del culto che ha ricevuto, in una specifica ordinazione, il mandato di presiedere il culto, guidare la comunità cristiana e annunciare la parola di Dio.
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Sinecura
La sinecura era un beneficio ecclesiastico senza obbligo di uffizi e funzioni (senza "cura delle anime"), come invece toccava ai curati, cioè ai titolari di benefici ecclesiastici (detti appunto "curazie") con annesso il ministero pastorale.
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Vicario parrocchiale
Il vicario parrocchiale o viceparroco è un presbitero che il vescovo diocesano invia a una parrocchia per affiancare il parroco. Nell'Italia settentrionale è diffuso, come sinonimo, il termine cappellano proprio per indicare il vicario parrocchiale.