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7 relazioni: Alcibiade, Alcmeonidi, Clinia, Ippocrate il Vecchio, Megacle (Ippocrate), Pericle, Plutarco.
Alcibiade
Oratore e statista di altissimo livello, fu l'ultimo membro di spicco degli Alcmeonidi, il clan aristocratico a cui apparteneva la famiglia di sua madre, poi decaduto con la fine della guerra del Peloponneso.
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Alcmeonidi
Gli Alcmeonidi (o) furono una potente famiglia aristocratica dell'antica Atene, che affermava di essere discendente del mitologico Alcmeone, nipote di Nestore: dalla Messenia i suoi componenti si sarebbero spostati in Attica al tempo dell'invasione dei Dori.
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Clinia
Secondo Plutarco, Clinia faceva discendere la sua famiglia da Eurisace, figlio di Aiace Telamonio. Membro della famiglia degli Alcmeonidi, sposò Dinomaca, figlia di Megacle.
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Ippocrate il Vecchio
Nacque presumibilmente attorno al 555-556 a.C., quando il padre era un alleato di Pisistrato; il nome fu scelto in onore dell'omonimo padre del tiranno.
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Megacle (Ippocrate)
Megacle, in quanto figlio di Ippocrate, era nipote di Clistene (fratello di Ippocrate), e, in quanto fratello di Agariste, era zio di Pericle.
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Pericle
Discendente da parte della madre, Agariste, dalla potente e influente famiglia degli Alcmeonidi, Pericle ebbe una così profonda influenza sulla società ateniese che Tucidide, storico suo contemporaneo, lo acclamò come «primo cittadino di Atene».
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Plutarco
Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone. La sua opera più famosa è costituita dalle Vite parallele, biografie dei più famosi personaggi della classicità greco-romana, oltre ai Moralia, opera di carattere etico e scientifico, influenzata anche dal fatto che nell'ultima parte della sua vita fu sacerdote al Santuario di Delfi.
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Conosciuto come Deinomaca.