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Śaṅkara
Vissuto tra il VII e l'VIII secolo e.v. (o tra il VI e VII secolo; datazioni tradizionali oggi non confermate: 788-820) ebbe una profonda influenza nello sviluppo dell'induismo attraverso la sua dottrina non dualistica. Durante la sua vita si dedicò alla redazione di commentari sulle Upaniṣad vediche, sul Brahmasūtra e sulla Bhagavadgītā.
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Bramino
Il bramino, detto anche bramano, brahmano o bracmano (devanagari: ब्राह्मण, IAST brāhmaṇa), è un membro della casta sacerdotale del Varṇaśrama dharma o Varṇa vyavastha, la tradizionale divisione in quattro caste (varṇa) della società induista.
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Guru
Guru è un termine maschile sanscrito (devanāgarī गुरू, gurū) che presso la religione induista ha il significato di «maestro spirituale», ed è riferito in particolar modo a colui che impartisce la dīkṣā al suo discepolo.
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Himalaya
LHimalaya (AFI: o, meno precisamente,; in sanscrito हिमालय, "dimora delle nevi", dall'unione di hima, "neve", e ālaia, "dimora"), adattato talvolta in italiano come Imalaia, è un sistema montuoso dell'Asia meridionale, che si innalza a settentrione del bassopiano indo-gangetico e a meridione dell'altopiano del Tibet, e che forma un gigantesco arco diretto da nord-ovest a sud-est con la convessità rivolta a sud e compreso all'incirca tra 73° e 95° di long.
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Saṃnyāsa
Il saṃnyāsa (devanāgarī: संन्यास; anche sannyāsa) è l'ultimo dei quattro ashrama dell'induismo. Nella tradizione induista, è il culmine e lo stadio finale della vita, in cui occorre rinunciare ai beni materiali e dedicarsi interamente al proprio cammino spirituale: «Dopo aver trascorso il terzo quarto della propria vita nella selva, durante il quarto egli abbandonerà gli attaccamenti e diverrà un asceta errante».
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Conosciuto come Govinda Bhagavatpada.