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19 relazioni: Amalia Guglielminetti, Antonio Canale, Antonio Maria Nardi, Antonio Rubino, Attilio Mussino, Carlo Bisi, Carlo Cossio, Elsa Morante, Enrico Castello, Ettore Boschi, Felix the Cat, Gian Dàuli, Giovanni Scolari, Nino Pagot, Raoul Verdini, Rino Albertarelli, Trilussa, Vanni Pucci, Vittorio Cossio.
Amalia Guglielminetti
Amalia, che ebbe due sorelle, Emma ed Erminia, e un fratello, Ernesto, nacque da Pietro Guglielminetti e da Felicita Lavezzato; il bisnonno Pietro Guglielminetti si era trasferito da Cravanzana verso il 1858 a Torino, dove stabilì una piccola industria di materiali in legno: fu proprio lui, fornitore del Regio Esercito, l'inventore, intorno al 1860, della borraccia, allora fabbricata in legno.
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Antonio Canale
Esordì presto come disegnatore di fumetti come assistente di Nino Pagot pubblicando i primi lavori su l cartoccino dei piccoli e Il Corriere dei Piccoli; la sua prima storia fu Piuma Verde pubblicata su Il Vittorioso nel 1937 con testi di Gianluigi Bonelli con il quale poi realizzò anche Sigfrido su L'Audace; nel 1939 disegna Il Solitario dei Sakya su testi di Federico Pedrocchi e pubblicata su ''Topolino''.
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Antonio Maria Nardi
Figlio di Andrea Pio Nardi, impiegato del consorzio della bonifica renana, e di Zaira Brunori, nel 1912 entrò all'Accademia di Belle Arti di Bologna, in cui seguì corsi specialistici di ornato e disegno.
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Antonio Rubino
Della vasta attività di narratore, poeta, autore di fiabe o illustratore di testi altrui si ricordano le opere pubblicate in volume.
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Attilio Mussino
Attilio Mussino, figlio di Ferdinando Mussino e di Filomena Caratti, si formò all'Accademia Albertina di Torino, dove ebbe come maestri Andrea Tavernier, Giacomo Grosso, Celestino Gilardi.
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Carlo Bisi
Illustratore - ma anche prolifico disegnatore, grafico, fumettista, pittore, autore, inventore di svariati personaggi, temi, motivi, la cui arte è stata utilizzata nell'editoria, nella didattica, nella pubblicità - fu artista poliedrico ed eclettico; dopo il diploma all'Accademia delle Belle Arti di Parma, aderì al Futurismo - collaborando non a caso successivamente con Umberto Notari - e giovanissimo, nel 1911, disegna le vignette satiriche per le riviste di Parma La Doccia e La Puntura, dove le caricature dei personaggi, disposte in modo asimmetrico, sono volontariamente riconoscibili.
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Carlo Cossio
Carlo Cossio aveva due fratelli: Gino e Vittorio. Inizia la sua carriera realizzando, insieme a Vittorio Cossio, numerosi cortometraggi animati, a partire dal 1928, in prevalenza a passo uno.
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Elsa Morante
Nata a Roma, al n. 7 di via Anicia, Elsa Morante trascorse la sua infanzia nel quartiere popolare del Testaccio. Figlia d'una maestra ebrea, Irma Poggibonsi - o Poggibonzi -, originaria di Modena, e di un impiegato delle poste siciliano, Francesco Lo Monaco; del padre naturale, che lei credeva essere solo il padrino, Morante venne a sapere solo a 14 anni.
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Enrico Castello
Conosciuto con il soprannome di "Chin", dopo aver frequentato l'Accademia di Brera a Milano, all'inizio degli anni venti aderì al movimento futurista.
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Ettore Boschi
Figlio di Maria Adelaide e dal padre Costantino, ferroviere. La nascita a Moneglia fu casuale e dovuta al lavoro del padre, i genitori erano infatti residenti a Langhirano (PR).
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Felix the Cat
Felix the Cat (inizialmente chiamato Master Tom e noto in Italia anche come Mio Mao) è un personaggio immaginario creato nel 1917 negli Stati Uniti dall'animatore Otto Messmer modellato sulla figura di Charlot per lo studio di Pat Sullivan ed è uno dei grandi personaggi del cinema di animazione statunitense degli anni Venti protagonista di cortometraggi oltre che di una serie a fumetti pubblicata fino al 1967.
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Gian Dàuli
Nato da Giuseppe Nalato (1858-1930), un maestro di scuola attivo politicamente, vicino all'azionariato popolare, e da Elvira (1861-1936), figlia di una famiglia piccolo borghese, cattolica, Giuseppe Ugo detto Beppino ha due sorelle, Olimpia Maria, Maria Clelia.
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Giovanni Scolari
Scolari iniziò la sua carriera eseguendo illustrazioni per libri per ragazzi e per pubblicità. Negli anni trenta, Scolari debuttò nel mondo dei fumetti per Cartoccino Edizioni di Monza, su Il cartoccino dei piccoli.
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Nino Pagot
È stato uno dei pionieri dell'animazione italiana, oltre che uno dei maestri del locale movimento fumettistico, divenuto famoso soprattutto per la creazione, assieme al fratello Toni, dei personaggi Grisù il draghetto e Calimero.
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Raoul Verdini
Iniziò la carriera come bozzettista per le Ferrovie dello Stato, abbandonando questo lavoro per abbracciare prima il giornalismo e successivamente il disegno.
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Rino Albertarelli
Interrompe presto gli studi e inizia a lavorare giovanissimo. Si trasferisce a Milano nel 1928, dove inizia a collaborare come illustratore, firmandosi spesso “Albert”, a varie riviste: Il Balilla, dove conosce Antonio Rubino, Viaggi e Avventure e Il cartoccino dei piccoli, che dirigerà dal 1933 al 1935.
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Trilussa
Carlo Alberto Camillo Salustri nasce a Roma il 26 ottobre 1871 da Vincenzo, cameriere originario di Albano Laziale, e Carlotta Poldi, sarta bolognese a via del Babuino.
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Vanni Pucci
La sua personalità poliedrica lo portò ad esprimersi in ambiti artistici tra i più diversi, dalla narrativa, al teatro, alla pittura, alla poesia satirica ed elegiaca.
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Vittorio Cossio
Giovanissimo, Vittorio Cossio si trasferì a Milano con i fratelli Carlo, il maggiore per passare poi al cinema di animazione realizzando alcuni cortometraggi.
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Conosciuto come Cartoccino dei piccoli.