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28 relazioni: Antonio Mathieu, Bartolomeo Bona, Giovanni Filippo Galvagno, Governo Alfieri, Governo Balbo, Governo Casati, Governo Cavour I, Governo Cavour II, Governo Cavour III, Governo Chiodo, Governo d'Azeglio I, Governo d'Azeglio II, Governo de Launay, Governo Gioberti, Governo La Marmora I, Governo Perrone, Luigi des Ambrois de Nevache, Ministero dei lavori pubblici, Ministri dei lavori pubblici del Regno d'Italia, Ministri dei lavori pubblici della Repubblica Italiana, Ministri delle infrastrutture e dei trasporti della Repubblica Italiana, Pietro De Rossi di Santarosa, Pietro Monticelli, Pietro Paleocapa, Regno di Sardegna, Sebastiano Tecchio, Stefano Jacini, Ubaldino Peruzzi.
Antonio Mathieu
Deputato dalla II alla V legislatura del Regno di Sardegna, fu chiamato a rivestire la carica di ministro dell'agricoltura e del commercio nel Governo d'Azeglio I per soli tre giorni.
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Bartolomeo Bona
Bona nacque a Nizza Monferrato, cittadina allora della provincia di Alessandria, oggi di quella di Asti. Laureato in legge, entrò a vent'anni nella Magistratura raggiungendo rapidamente il grado di consigliere della Corte d'appello.
Vedere Ministri dei lavori pubblici del Regno di Sardegna e Bartolomeo Bona
Giovanni Filippo Galvagno
Fu avvocato presso il Magistrato d'appello di Piemonte e avvocato patrimoniale del re. Fu deputato al parlamento del Regno di Sardegna in cinque legislature, tra il 1848 e il 1857.
Vedere Ministri dei lavori pubblici del Regno di Sardegna e Giovanni Filippo Galvagno
Governo Alfieri
Il Governo Alfieri è stato il terzo ministero costituzionale del Regno di Sardegna. Al marchese Cesare Alfieri di Sostegno, scudiere di Carlo Alberto, fu dato l'incarico di formare un nuovo governo dopo le dimissioni del precedente gabinetto di Gabrio Casati, in seguito alla sconfitta dell'esercito piemontese e all'armistizio di Salasco.
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Governo Balbo
Il Governo Balbo è stato il primo ministero costituzionale del Regno di Sardegna. Il gabinetto rimase in carica dal 16 marzo al 27 luglio 1848.
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Governo Casati
Il Governo Casati è stato il secondo ministero costituzionale del Regno di Sardegna. Dopo le dimissioni di Cesare Balbo, in seguito al voto di sfiducia dato alla Camera sulla questione lombarda, Carlo Alberto credette, quindi, opportuno chiamare a costituire il nuovo Gabinetto, il conte Gabrio Casati, Presidente del Governo provvisorio di Milano.
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Governo Cavour I
Il Governo Cavour I è stato in carica nel complesso 2 anni e 6 mesi, dal 4 novembre 1852 al 4 maggio 1855. Tale governo, che diede le dimissioni il 27 aprile 1855, era composto dal Connubio e da indipendenti.
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Governo Cavour II
Il Governo Cavour II è stato in carica dal 4 maggio 1855 al 19 luglio 1859. In seguito all'Armistizio di Villafranca diede le dimissioni il 12 luglio 1859.
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Governo Cavour III
Il Governo Cavour III è stato in carica dal 21 gennaio 1860 al 23 marzo 1861.Fu l'ultimo governo del Regno di Sardegna, a cavallo con la proclamazione del Regno d'Italia.
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Governo Chiodo
Il Governo Chiodo è stato il ministero costituzionale del Regno di Sardegna che ha sostituito il Governo Gioberti. Dopo le dimissioni presentate da Vincenzo Gioberti e, successivamente, dall'intero gabinetto, il Re accettò solo le dimissioni del Presidente del Consiglio, che sostituì con il generale Agostino Chiodo, ed invitò gli altri ministri a rimanere al loro posto.
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Governo d'Azeglio I
Il Governo d'Azeglio I è stato il ministero costituzionale del Regno di Sardegna succeduto al Governo de Launay. Il Presidente del Consiglio Claudio Gabriele de Launay si dimise il 6 maggio 1849 per i dissidi con il ministro dell'Interno Pinelli ma soprattutto perché ritenuto contrario al regime costituzionale.
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Governo d'Azeglio II
Il Governo D'Azeglio II è stato un ministero costituzionale del Regno di Sardegna. Nel ministero precedente, D'Azeglio, il 12 maggio 1852, si dimise a causa dell'elezione di Rattazzi, leader dell'opposizione, a Presidente della Camera, con l'appoggio anche del ministro Cavour, mentre il Presidente del Consiglio dei ministri e gli altri membri del governo sostenevano Carlo Bon Compagni di Mombello.
Vedere Ministri dei lavori pubblici del Regno di Sardegna e Governo d'Azeglio II
Governo de Launay
Il Governo de Launay è stato un ministero costituzionale del Regno di Sardegna.
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Governo Gioberti
Il Governo Gioberti è stato un ministero costituzionale del Regno di Sardegna. Dopo le dimissioni del precedente gabinetto in seguito al voto della Camera del 3 dicembre 1848 che accolse la petizione degli studenti dell'Università di Torino contro il regolamento disciplinare, adottato dal Ministro della Pubblica Istruzione Carlo Bon Compagni di Mombello, che vietava alla gioventù studiosa di associarsi per fini politici, Carlo Alberto offrì l'incarico, in successione, a Guglielmo Moffa di Lisio, Vincenzo Ricci, Massimo d'Azeglio e Pietro Gioja: i quali tutti, o rifiutarono o non riuscirono a portare a termine positivamente il tentativo.
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Governo La Marmora I
Il Governo La Marmora I è stato in carica dal 19 luglio 1859 al 21 gennaio 1860.
Vedere Ministri dei lavori pubblici del Regno di Sardegna e Governo La Marmora I
Governo Perrone
Il Governo Perrone è stato un ministero costituzionale del Regno di Sardegna. Il precedente Presidente del Consiglio dei ministri, Cesare Alfieri di Sostegno, fu sostituito l'11 ottobre 1848 dal Ministro degli Affari Esteri Ettore Perrone di San Martino, confermando quasi tutti i ministri.
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Luigi des Ambrois de Nevache
Nato da una famiglia originaria di Bardonecchia, poco dopo avere conseguito la laurea in Giurisprudenza entrò nei ranghi della carriera giudiziaria e nel 1834 divenne sostituto procuratore del Re.
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Ministero dei lavori pubblici
Il Ministero dei lavori pubblici era il dicastero del Governo italiano che aveva competenza sulle reti infrastrutturali, quali quella stradale, autostradale, ferroviaria, portuale e aeroportuale, a servizio dei mezzi di trasporto.
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Ministri dei lavori pubblici del Regno d'Italia
I ministri dei lavori pubblici del Regno d'Italia si sono avvicendati dal 1861 (proclamazione del Regno d'Italia) al 1946 (nascita della Repubblica Italiana).
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Ministri dei lavori pubblici della Repubblica Italiana
I Ministri dei lavori pubblici della Repubblica Italiana si sono avvicendati dal 1946 al 2001, quando le funzioni del dicastero confluirono nel Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Ministri delle infrastrutture e dei trasporti della Repubblica Italiana
I ministri delle infrastrutture e dei trasporti della Repubblica Italiana si sono avvicendati dal 2001 in poi.
Pietro De Rossi di Santarosa
Compì una serie di viaggi in Italia e all'estero tra il 1833 e il 1835 tra i quali uno a Parigi in compagnia dell'amico Cavour.
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Pietro Monticelli
Nato a Genova il 19 marzo 1818 da una famiglia nobile di rango marchionale, Pietro Monticelli, giovane di idee repubblicane, nell'aprile del 1849, dopo la sconfitta piemontese nella prima guerra d'indipendenza e la firma dell'armistizio di Vignale, prese parte ai Moti di Genova, nato dall'insofferenza dei Genovesi alla dominazione sabauda e dai mai sopiti sentimenti repubblicani della città, sedati duramente dalle truppe sabaude di Alfonso La Marmora.
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Pietro Paleocapa
Nacque nel bergamasco da una famiglia di antiche origini greche che si era trasferita nei domini della Repubblica di Venezia dopo la conquista ottomana di Creta (Candia) nel XVII secolo.
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Regno di Sardegna
Il Regno di Sardegna fu un'entità statuale dell'Europa meridionale che esistette tra il 1297 e il 1861, quando cambiò formalmente denominazione in Regno d'Italia.
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Sebastiano Tecchio
Sebastiano Tecchio nacque il 3 gennaio 1807 a Vicenza. Era figlio di Francesco Tecchio e di Francesca Garbinati. A 22 anni si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Padova ed esercitò la professione di avvocato ad Asiago, Montagnana e Vicenza; nel 1833 entrò come Cavaliere di giustizia nel Sovrano Militare Ordine di Malta.
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Stefano Jacini
Di ideali patriottici e unitari, partecipò al Risorgimento su posizioni conservatrici. Sovente non allineato al suo stesso schieramento, si oppose, da cattolico, alle modalità e ai tempi della presa di Roma e alla prassi del trasformismo, inaugurata da Agostino Depretis col consenso del leader dello schieramento moderato Marco Minghetti.
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Ubaldino Peruzzi
Insieme a Bettino Ricasoli, al quale era anche legato da rapporti di parentela, fu il più autorevole tra i moderati toscani che, specialmente negli anni immediatamente successivi all'Unità d'Italia, ebbero un ruolo preminente nella vita politica nazionale.
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