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Morti nel 206 a.C.

Indice Morti nel 206 a.C.

1794.

3 relazioni: Capussa, Lacide di Cirene, Quinto Fabio Massimo (console 213 a.C.).

Capussa

Figlio di Esalce e cugino di Massinissa, fu nominato re alla morte del padre (206 a.C.). Capussa non aveva ascendente sul suo popolo e in questo modo permise a Mezetulo di chiedere il trono per il piccolo Lacumace.

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Lacide di Cirene

Nel 215 a.C. circa fu costretto a dimettersi a causa di problemi di salute e morì intorno al 205 a.C. Nessuna sua opera si è conservata.

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Quinto Fabio Massimo (console 213 a.C.)

Figlio del famoso Quinto Fabio Massimo Verrucoso, fu edile curule nel 215 a.C. e pretore nel 214 a.C. Venne inviato dal padre al comando di due legioni nei pressi di Lucera in Apulia a sostituirvi il propretore, Tiberio Gracco, partito per Beneventum, e cooperò abilmente con gli altri comandanti.

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