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Pinacoteca comunale di Faenza

Indice Pinacoteca comunale di Faenza

La Pinacoteca Comunale di Faenza è stata costituita a partire dal 1797 e aperta al pubblico dal 1879. Come ha scritto Antonio Paolucci, nella pinacoteca faentina "c'è la storia di una città che è stata una capitale artistica, che ha dialogato con altre capitali, che è arrivata a costruire attraverso una catena di opere e di autori, una sua identità ancora oggi riconoscibile" Nelle sale espositive sono in mostra opere dal Ducento al Seicento provenienti per lo più da chiese faentine.

Indice

  1. 26 relazioni: Alberto Savinio, Angelo Biancini, Antonio Paolucci, Antonio Rossellino, Auguste Rodin, Biagio di Antonio Tucci, Bologna, Carlo Carrà, Chiesa di San Domenico (Faenza), Domenico Baccarini, Domenico Rambelli, Donatello, Ercole Drei, Faenza, Felice Giani, Ferraù Fenzoni, Gino Severini, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Giovanni Battista Bertucci il Vecchio, Maestro dei Crocifissi francescani, Marco Palmezzano, Mario Sironi, Massimo Campigli, Pinacoteca, Romolo Liverani.

Alberto Savinio

Nato in Grecia, terzo figlio dell'ingegnere ferroviario Evaristo de Chirico e Gemma Cervetto, fratello del pittore Giorgio de Chirico e di Adele (primogenita, morta nel 1891), studiò pianoforte e composizione al conservatorio della sua città natale, dove si diplomò a pieni voti nel 1903.

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Angelo Biancini

Nel 1929 Angelo Biancini s'iscrisse all'Istituto d'Arte di Firenze ed ebbe come maestro Libero Andreotti che raccomandava sempre ai suoi allievi di confrontarsi sempre con la natura e di non perdersi in inutili virtuosismi formali.

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Antonio Paolucci

Fu ministro per i beni culturali e ambientali dal 1995 al 1996 nel governo Dini, oltreché soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e direttore dei Musei Vaticani.

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Antonio Rossellino

Nacque a Settignano, vicino a Firenze, nel 1427, fratello più giovane di Bernardo Rossellino e suo collaboratore: a Forlì lavorò allArca del Beato Marcolino (1458, oggi nella Pinacoteca civica di Forlì), considerata uno dei suoi capolavori, e a Firenze alla Tomba di Neri Capponi nella chiesa di Santo Spirito.

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Auguste Rodin

Sebbene Rodin sia universalmente considerato il progenitore della scultura moderna, l'artista decise deliberatamente di non ribellarsi contro lo stile precedente.

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Biagio di Antonio Tucci

Pittore pressoché sconosciuto fino agli anni trenta del XX secolo. La sua figura veniva confusa con quella di altri pittori faentini attivi a Firenze a cavallo tra il XV secolo e il XVI.

Vedere Pinacoteca comunale di Faenza e Biagio di Antonio Tucci

Bologna

Bologna (AFI:; Bulåggna in dialetto bolognese, AFI) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna.

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Carlo Carrà

Figlio di un possidente terriero caduto in disgrazia, apprese i primi accenni dell'arte del disegno da giovane, a soli 12 anni, durante una forzata permanenza a letto a causa di una lunga malattia.

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Chiesa di San Domenico (Faenza)

La chiesa di San Domenico è un luogo di culto di Faenza.

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Domenico Baccarini

Nasce a Faenza il 16 dicembre 1882 figlio di Maddalena Bassi e Tommaso Baccarini. È un bambino quando un appassionato d'arte, vedendolo modellare, ne riconosce il talento e convince i genitori ad iscriverlo alla scuola d'arte.

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Domenico Rambelli

Considerato uno dei massimi scultori del Novecento italiano, Domenico Rambelli fu riconosciuto da Carlo Ludovico Ragghianti tra i “grandi” della scultura italiana tra le due Guerre e Renato Barilli ha scritto che «Rambelli è stato forse il principale autore monumentale degli Anni Venti: Viareggio, Brisighella e Lugo, tre fulgide tappe che non hanno riscontro nel curriculum di alcun altro scultore contemporaneo.

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Donatello

Artista dalla lunghissima carriera, fu uno dei tre padri del Rinascimento fiorentino, assieme a Filippo Brunelleschi e Masaccio, oltre che uno dei più celebri scultori di tutti i tempi.

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Ercole Drei

Dopo aver studiato presso la Scuola di Arti e Mestieri a Faenza sotto la guida di Antonio Berti, appena sedicenne entra a far parte del cenacolo che si riuniva intorno alla figura di Domenico Baccarini insieme a Francesco Nonni, Raffaele Ugonia, Giovanni Guerrini e Domenico Rambelli.

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Faenza

Faenza (AFI:, Fẽ́za in romagnolo) è un comune italiano di abitanti della provincia di Ravenna in Emilia-Romagna. La città è storicamente nota per la produzione di ceramica artistica, al punto che la maiolica, a causa della rinomanza della manifattura locale, è conosciuta nel mondo come faience.

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Felice Giani

Studiò dapprima a Pavia, sotto la guida di Carlo Antonio Bianchi e di Antonio Galli da Bibbiena, proseguendo poi gli studi a Bologna con Domenico Pedrini e Ubaldo Gandolfi.

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Ferraù Fenzoni

Viene chiamato anche "Il Faenzone" dalla sua città natale. Apprendista a Roma durante il papato di Gregorio XIII, lavorò in numerosi cicli di affreschi sotto il papa Sisto V come la "Loggia delle Benedizioni" nel palazzo del Laterano, gli affreschi della Scala Santa dell'adiacente Basilica di San Giovanni in Laterano ed una decorazione nella libreria Sistina.

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Gino Severini

Nato a Cortona, giunse quindicenne a Roma. Qui Giacomo Balla, conosciuto nel 1900, lo avviò alla pittura divisionista che approfondì a Parigi a partire dal 1906 (Primavera a Montmartre, 1909).

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Giorgio de Chirico

Giuseppe Maria Alberto Giorgio de Chirico nacque a Volos, città della Tessaglia, in Grecia, il 10 luglio del 1888 da genitori italiani appartenenti alla nobiltà: il padre Evaristo (figlio del barone palermitano Giorgio Filigone de Chirico) era un ingegnere ferroviario, tra i principali realizzatori della prima rete su rotaie nel Principato di Bulgaria e nel Regno di Grecia; la madre era la baronessa di origine genovese Gemma Cervetto.

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Giorgio Morandi

Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo. La sua pittura si può definire unica e universalmente riconosciuta; celebri le sue nature morte in cui gli oggetti rappresentati (bottiglie, vasi, caffettiere), sono portati fuori dal loro contesto funzionale e analizzati nella loro pura essenza.

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Giovanni Battista Bertucci il Vecchio

Giovanni Battista Bertucci, detto il Vecchio viene citato nei documenti con diversi cognomi: Bertucci, Utili, Bracceschi e dei Pittori.

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Maestro dei Crocifissi francescani

Il nome si basa su un crocifisso presente nella Basilica di San Francesco ad Assisi, che è stato trovato essere collegato stilisticamente a due crocifissi dipinti a Bologna e a frammenti di due dipinti presenti nella National Gallery of Art di Washington.

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Marco Palmezzano

Scrive, infatti, Antonio Paolucci, già direttore dei Musei Vaticani: «A Forlì l'arte figurativa assumeva aspetti distinguibili rispetto a quelli pur simili e fraterni presenti nelle città vicine.

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Mario Sironi

È stato anche scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico. Negli anni Trenta ha teorizzato e praticato il ritorno alla pittura murale.

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Massimo Campigli

Max Ihlenfeld (poi Massimo Campigli), figlio naturale di genitori tedeschi, nasce a Berlino il 4 luglio 1895. La madre, Anna Paolina Luisa Ihlenfeld, appena diciottenne e di origine alto borghese, lo affida alle cure della nonna materna che vive a Settignano, presso Firenze, dove la giovane donna e il bambino si trasferiscono.

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Pinacoteca

La pinacoteca (dal greco πίναξ, pinax: "quadro" e θήκη, théke: "scrigno", "ripostiglio") è il luogo in cui sono conservate, tutelate e offerte alla pubblica fruizione opere d'arte dipinte.

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Romolo Liverani

Fu allievo prediletto di Pietro Tomba nella locale scuola di architettura. Dal 1824 era già attivo come acclamato scenografo nei teatri di Faenza, Ravenna, Senigallia e Lugo.

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Conosciuto come Pinacoteca di Faenza.