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Probiano (praefectus urbi 377)

Indice Probiano (praefectus urbi 377)

In quella data, infatti, gli imperatori Valente, Graziano e Valentiniano II gli indirizzarono una legge riguardante la conservazione del vino, legge che fu poi inserita nel Codice teodosiano.

Indice

  1. 9 relazioni: Codice teodosiano, Foro Romano, Gabinio Vettio Probiano, Graziano, Impero romano, Martiniano (praefectus urbi), Praefectus urbi, Valente (imperatore), Valentiniano II.

Codice teodosiano

Il Codice teodosiano è una raccolta ufficiale di costituzioni imperiali voluta dall' imperatore romano d'oriente Teodosio II (408-450). Venne pubblicata, dopo una fase di gestazione lunga 9 anni, il 15 febbraio 438, ed entrò in vigore, sia nell'Impero romano d'Oriente sia in quello d'Occidente, il 1º gennaio 439.

Vedere Probiano (praefectus urbi 377) e Codice teodosiano

Foro Romano

Il Foro Romano (dal latino Forum Romanum, sebbene tra i Romani fosse meglio conosciuto come Forum Magnum o semplicemente Forum) è un'area archeologica di Roma racchiusa tra il Palatino, il Campidoglio, Via dei Fori Imperiali ed il Colosseo, costituita dalla stratificazione dei resti di quegli edifici e monumenti di epoche eterogenee che per gran parte della storia antica di Roma rappresentarono il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città di Roma, oltre che il centro nevralgico dell'intera civiltà romana.

Vedere Probiano (praefectus urbi 377) e Foro Romano

Gabinio Vettio Probiano

Probiano è noto attraverso diverse iscrizioni relative a basi di statue da lui erette mentre ricopriva la carica di praefectus urbi di Roma.

Vedere Probiano (praefectus urbi 377) e Gabinio Vettio Probiano

Graziano

Sotto l'influenza del vescovo di Milano, Ambrogio, l'imperatore Graziano avviò una politica fortemente anti-pagana. Rifiutò di assumere la tradizionale carica di pontefice massimo, eliminò i privilegi dei collegi sacerdotali pagani e fece togliere dal senato romano l'altare della Vittoria.

Vedere Probiano (praefectus urbi 377) e Graziano

Impero romano

LImpero romano fu lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questa voce si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicata con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto), al 395, quando, dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.

Vedere Probiano (praefectus urbi 377) e Impero romano

Martiniano (praefectus urbi)

Nativo della Cappadocia, la sua carriera è nota grazie ad alcuni dei 14 epitaffi che Gregorio Nazianzeno compose per lui. Fu consularis della Sicilia (prima del 358), vicarius della provincia della diocesi d'Africa (358), infine praefectus urbi di Roma (9 marzo 378).

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Praefectus urbi

Nell'antichità romana, il praefectus urbi era il prefetto della città di Roma. Secondo la tradizione, la carica sarebbe stata istituita già in età regia, dallo stesso Romolo, come custos urbis, venendo poi indicata per la prima volta come praefectus urbi all'epoca dei decemviri, nel 451 a.C..

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Valente (imperatore)

Valente e suo fratello Valentiniano nacquero entrambi 70 km ad est di Sirmio, nella città di Cibalae, rispettivamente nel 328 e nel 321.

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Valentiniano II

Valentiniano nacque nel 371, figlio dell'imperatore Valentiniano I e di sua moglie Giustina; era il secondo figlio maschio di Valentiniano, che aveva avuto Graziano da un precedente matrimonio, e uno dei quattro figli della coppia, insieme alle sorelle Galla, Grata e Giusta.

Vedere Probiano (praefectus urbi 377) e Valentiniano II