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15 relazioni: Capurnio Proculo, Gaio Cilnio Proculo, Gaio Plauzio Proculo, Gneo Acerronio Proculo, Gneo Arrio Cornelio Proculo, Licinio Proculo, Lucio Aradio Valerio Proculo, Ponzio Proculo Ponziano, Procolo (nome), Proculi, Proculo, Proculo (praefectus urbi), Publio Plauzio Proculo, Tiberio Claudio Severo Proculo, Volusio Proculo.
Capurnio Proculo
Fu governatore della Dacia. Il suo mandato in Dacia iniziò in un periodo compreso tra il 161 e il 164 e terminò tra il 162 e il 167. Era originario di Ancyra (Ankara), ed era noto per aver posseduto una tenuta nei pressi di Laodicea Combusta.
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Gaio Cilnio Proculo
Di questo personaggio della storia romana si conosce molto poco: le scarse fonti a disposizione sono perlopiù di natura epigrafica.
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Gaio Plauzio Proculo
Nel 358 a.C. fu eletto console con il collega Gaio Fabio Ambusto. Mentre al collega fu affidata la campagna contro i tarquiniesi, a Plauzio fu affida quella contro gli Ernici, comando confermato poi dal dittatore Gaio Sulpicio Petico, nominato per far fronte ai Galli.
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Gneo Acerronio Proculo
Proculo fu console nel 37, l'anno in cui morì Tiberio e Caligola diventò imperatore Fu probabilmente un discendente del Gneo Acerronio che Cicerone cita nella sua orazione Pro Marco Tullio come vi optimus.
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Gneo Arrio Cornelio Proculo
Gneo Arrio Cornelio Proculo fu un politico e senatore romano del II secolo, attivo ai tempi di Antonino Pio. Esso fu governatore della provincia di Licia e Panfilia fra gli anni 138/139 e 139/140.
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Licinio Proculo
Di Proculo conosciamo solamente l'attività militare durante il 69, l'anno dei quattro imperatori: il 15 gennaio di quell'anno Galba venne ucciso dall'avversario Otone nel Foro Romano, e quello stesso giorno il nuovo imperatore venne intitolato Augusto dal Senato.
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Lucio Aradio Valerio Proculo
Sul Celio, dove sorgeva la sua domus, sono state ritrovate diverse basi di statue a lui dedicate dai suoi clientes: due per opera del collegio dei commercianti di maiali e dei confezionatori di carne suina, una dai cittadini di Puteoli di cui era patrono e una dal collegio dei panificatori.
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Ponzio Proculo Ponziano
Il consolare Tiberio Ponzio Ponziano, legato dell'imperatore Eliogabalo, era probabilmente suo padre o era comunque imparentato con lui. Qualche tipo di relazione familiare esisteva anche con Giunio Ponzio Proculo, che possedeva un latifondo nei pressi di Filippi in Macedonia — forse la zona d'origine dei Pontii Proculi.
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Procolo (nome)
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Proculi
La famiglia Proculi (nelle fonti anche Proculo, Progulo o Proclo, in croato il nome è reso anche come Prokulo o - più di recente - Proklečić) fu una famiglia nobile della Repubblica di Ragusa.
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Proculo
Il nome latino: Titus Ilius Proculus non è autentico, viene dalle false monete descritte nelle 1579 dall'Hubert Goltz e della ripetizione di questo nome fatta dalle fonti numismatiche seguenti.
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Proculo (praefectus urbi)
Era figlio di Eutolmio Taziano. Ricoprì le cariche di governatore della Palestina e della Fenicia; tra il 383 e il 384 fu comes Orientis.
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Publio Plauzio Proculo
Plauzio Proculo, Publio Proculo, Publio.
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Tiberio Claudio Severo Proculo
Proculo era originario di Pompeiopolis in Paflagonia, ed era figlio di Gneo Claudio Severo, console del 173, e di Annia Aurelia Galeria Faustina, figlia di Marco Aurelio.
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Volusio Proculo
Comandante della flotta di Nerone della parte stanziata a Capo Miseno, vicino a Napoli (l'altra parte si trovava vicino a Ravenna), Volusio era anche il liberto che aveva partecipato all'uccisione di Agrippina, per ordine dell'imperatore e la sua condizione dimostra che Nerone assegnava alte cariche a uomini fidati, indipendentemente dall'estrazione sociale.