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Religione cartaginese

Indice Religione cartaginese

Con religione cartaginese in questa voce si intende l'insieme di credenze, riti e il culto di figure divine presso la città di Cartagine dalla sua origine di derivazione fenicia fino al periodo di suo massimo splendore.

28 relazioni: Apollo, Astarte, Ba'al Hammon, Baal, Cananea, Cartagine, Diodoro Siculo, Divinità egizia, Eshmun, Melqart, Mitologia etrusca, Mitologia fenicia, Mitologia greca, Paolo Orosio, Plutarco, Polibio, Religione cananea, Reshef, Sidone, Tanit, Tertulliano, Tito Livio, Tofet, Urna funeraria, 120, 200 a.C., 400 a.C., 46.

Apollo

Apollo (Apóllōn) è una divinità della religione greca.

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Astarte

Astarte (Astártē) fu una dea venerata nell'area semitica nord-occidentale.

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Ba'al Hammon

Maschera di Baal Hammon, Museo Nazionale di Cartagine Baal Ammone, Ba'al Hammon o Baal Hammon, soprannominato anche il "Saturno africano", era il dio supremo della colonia fenicia di Cartagine ed è generalmente identificato, dagli studiosi moderni, sia con il dio semitico del nord-ovest El, sia con Dagon, mentre nella mitologia greca è assimilato a Crono e in quella romana a Saturno.

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Baal

Busto di Baal Baal (o Ba‘al, dall'accadico “bēlu”: signore, padrone, proprietario) è una delle principali divinità della mitologia fenicia, può essere considerata la figura centrale del mondo religioso dell'antica Ugarit.

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Cananea

Cananea (ebraico classico: כְּנַעַן,, ebraico moderno: Knaan; greco della koinè: Χαναάν, da cui latino: Canaan; aramaico: da cui arabo کنعان) è un antico termine geografico che si riferiva ad una regione che comprendeva, grosso modo, il territorio attuale di Libano, Israele e parti di Siria e Giordania.

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Cartagine

Cartagine (o Karthago; Karchēdōn; in arabo: قرطاج, Qarṭāj; in berbero: ⴽⴰⵔⵜⴰⵊⴻⵏ, Kartajen; in ebraico: קרתגו, Kartago; dal fenicio 𐤒𐤀𐤓𐤕𐤇𐤀𐤃𐤀𐤔𐤕, Qart-ḥadašt, "Città nuova", inteso come "Nuova Tiro") è una città tunisina situata a 16 chilometri a nord-est della capitale.

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Diodoro Siculo

Nato in Sicilia, ad Agira: il suo traduttore inglese, Charles Henry Oldfather, infatti sottolinea la "singolare coincidenza" che una delle uniche due note iscrizioni greche di Agyrium (IG XIV, 588) sia la pietra tombale di un "Diodoro, il figlio di Apollonio".

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Divinità egizia

Le divinità egizie potevano rappresentare i fenomeni naturali, quelli sociali oppure i concetti astratti.

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Eshmun

Eshmun (o Eshmoun, o meno esattamente Esmun o Esmoun) era un dio delle popolazioni semitiche nord-occidentali e in particolare era il nume tutelare della città fenicia di Sidone.

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Melqart

Melqart (oppure meno accuratamente Melkart, Melkarth o Melgart), in accadico Milqartu, era il nume tutelare della città fenicia di Tiro, come Eshmun lo era di Sidone.

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Mitologia etrusca

Nella civiltà etrusca, a partire dall'VIII secolo a.C. (fase orientalizzante, caratterizzata dal contatto con i coloni greci) le divinità, che fino a quel momento erano concepite come semplici entità dalla forma vaga ed imprecisa, assumono un aspetto antropomorfo.

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Mitologia fenicia

La mitologia fenicia è una delle più antiche mitologie del Mar Mediterraneo.

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Mitologia greca

La mitologia greca fu ed è la raccolta e quindi lo studio dei miti appartenenti alla cultura religiosa degli antichi greci e che riguardano, in particolare, i loro dèi ed eroi.

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Paolo Orosio

Discepolo e collaboratore di Agostino d'Ippona, su invito di questi redasse gli Historiarum adversos paganos libri VII ("Sette libri delle storie contro i pagani") che dovevano servire da complemento storiografico a La città di Dio (De civitate Dei) del suo maestro.

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Plutarco

Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone.

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Polibio

Studiò in modo particolare il sorgere della potenza della Repubblica romana, che attribuì all'onestà dei romani ed all'eccellenza delle loro istituzioni civiche e militari.

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Religione cananea

Quello di religione cananea è il nome dato per il gruppo di antiche religioni semitiche praticate dai Cananei che vissero nell'antico Levante da almeno agli inizi dell'età del bronzo e fino ai primi secoli dell'età volgare.

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Reshef

Originariamente dio siriano della guerra e della pestilenza, durante il corso della Diciottesima Dinastia Reshef (Reshep, Resheph o Reshef (in lingua canaanita ršp) fu introdotto in Egitto al seguito dell'invasione degli Hyksos, essendo poi accostato alla figura di Seth e venendo quindi annoverato nel pantheon egizio, probabilmente a causa della venerazione di cui godeva presso l'influente comunità siriana. Il termine è presente come etimo in lingua ebraica con il significato di "fiamma, fulmine" (Salmi 78:48), da cui derivano significati figurativi, come "freccia" (Libro di Giobbe 5:7) e "febbre che infiamma" (Deuteronomio 32:24).. Reshef è generalmente raffigurato in forma umana, stante ed armato di lancia e scudo, nell'atto di brandire un machete o un'ascia sopra la propria testa. La barba appare acconciata secondo l'uso siriano, mentre sul capo indossa la bianca corona dell'Alto Egitto, dalla quale emerge una testa di gazzella sulla parte frontale. La presenza della gazzella - suo attributo caratteristico prevalente - connette iconograficamente Reshef al dio Seth, ma è il tebano Montu, dio della guerra anch'egli, a presentare con questo maggiori affinità. Per la sua capacità di controllare e scatenare malattie e pestilenze, presso i greci venne accostato ad Apollo ed al vedico Rudra, mentre le caratteristiche marziali e belligeranti di Reshef ne hanno spesso favorito l'occasionale paragone con le figure di Marte e del dio babilonese della morte Nergal. I fenici si riferirono a lui come Resheph Gen (‘Reshep del Giardino') e Baal Chtz (‘Signore delle frecce'), mentre gli ittiti lo hanno descritto come il dio cervo o il dio gazzella. A Larnaca, Cipro, Reshef aveva l'epitteto di ḥṣ, inteso come "arco" da Javier Teixidor, che, di conseguenza, interpretava Resheph come dio delle malattie, comparabile ad Apollo, le cui frecce portarono la peste contro gli Achei (Iliade I.42-55). Reshef compare anche in testi mitologici ugaritici come il poema epico di Kirta. L'attitudine marziale di Reshef ed il suo temperamento bellicoso lo hanno reso adatto ad incarnare gli ideali regali di un'epoca in cui la potenza militare testimoniava il prestigio dei suoi monarchi; un esempio di ciò proviene dalla stele che Amenhotep II (XVIII dinastia egizia) fece erigere in prossimità della Sfinge di Giza, sulla quale Reshef ed Astarte sono raffigurati nell'atto di vegliare il faraone, mentre questi prepara i suoi cavalli per la guerra; ulteriori elementi comprovano la sua elevata posizione all'interno della gerarchia celeste: diversi epiteti lo riveriscono come ‘Signore del cielo' o ‘Signore dell'Eternità', mentre una regione delle sponde orientali del Nilo era conosciuta come ‘Valle di Reshep'. L'antica città di Arsuf in Palestina, ha conservato il nome di Reseph, anche se il suo culto è cessato da migliaia di anni. Considerato lo sposo della dea Qadesh e padre di Min (sebbene altre fonti lo identifichino come compagno della dea Itum), in veste di ‘colui che esaudisce le preghiere' il culto beneaugurale di Reshef si diffuse presso tutti gli strati sociali, garantendo ricchezza e benessere ai propri devoti; in aggiunta a ciò, la potenza combattiva del dio poteva volgersi a contrastare le malattie che affliggevano la comune popolazione: il testo di un'antica formula apotropaica invoca il nome di Reshef, insieme a quello di Astarte, come rimedio all'azione del demone cui si attribuiva la causa dei dolori addominali. Nel suo duplice aspetto di divinità guerriera e guaritrice, capace di coniugare in sé le opposte polarità di vita e morte, Reshef era conosciuto in Egitto e nel vicino Oriente come Reshep-Shulman.

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Sidone

Sidone (in fenicio:, Ṣdn; צִידוֹן; in egizio Ḏdn; in assiro Ṣidūna/u;; in francese Sidon) è una città del Libano, di circa 57.800 abitanti (stime 2008), capoluogo del Governatorato del Sud Libano.

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Tanit

Simbolo di Tanit. Tanit era la dea che deteneva il posto più importante a Cartagine e significativamente, per una città prettamente commerciale, la sua effigie compariva nella maggior parte delle monete della città punica.

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Tertulliano

Negli ultimi anni della sua vita entrò in contatto con alcune sette ritenute eretiche, come quella riconducibile al prete Montano; per questo motivo fu l'unico apologeta cristiano antico, insieme ad Origene Adamantio, a non ottenere il titolo di Padre della Chiesa.

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Tito Livio

Secondo Girolamo, il quale a sua volta fa riferimento a Svetonio, nacque nel 59 a.C. a Padova.

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Tofet

Il tofet di Cartagine Il tofet (o tophet) è un santuario fenicio-punico a cielo aperto, consistente in un'area consacrata dove venivano deposti ritualmente i resti incinerati dei sacrifici infantili e animali celebrati in seguito a voti dei fedeli che richiedevano grazie e protezione agli dei.

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Urna funeraria

Un'urna funeraria (anche chiamata urna cineraria, dal latino cinis, -eris, cenere) è un vaso destinato a raccogliere le ceneri di un defunto dopo la cremazione.

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120

Nessuna descrizione.

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200 a.C.

Nessuna descrizione.

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400 a.C.

Nessuna descrizione.

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46

Impero romano.

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