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5 relazioni: Eneide, Giovanni Battista Lalli, Paul Scarron, Publio Virgilio Marone, XVII secolo.
Eneide
LEneide è un poema epico della cultura latina scritto dal poeta Publio Virgilio Marone tra il 29 a.C. e il 19 a.C. Narra la leggendaria storia dell'eroe troiano Enea (figlio di Anchise e della dea Venere) che riuscì a fuggire dopo la caduta della città di Troia, e che viaggiò per il Mediterraneo fino ad approdare dapprima nella grande città di Arpi e successivamente nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano.
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Giovanni Battista Lalli
Dopo i primi studi nella città natale, ove si segnala per una precoce vena poetica, si trasferisce a Parma, città in cui vive lo zio Giovanni Desideri, consigliere di Ranuccio Farnese futuro duca di Parma e Piacenza, e qui inizia lo studio del diritto.
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Paul Scarron
Semiparalizzato e storpio dall'età di trent'anni a causa di una malattia reumatica (non è chiaro se fosse spondilite anchilosante oppure artrite reumatoide), reagì alle avversità con la sua socievolezza e il suo spirito brillante.
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Publio Virgilio Marone
Al poeta viene attribuita anche una serie di componimenti giovanili, la cui autenticità è oggetto di discussioni accademiche, che si è soliti indicare nel complesso come Appendix Vergiliana (Appendice Virgiliana).
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XVII secolo
È usualmente ricordato in Europa come il secolo dell'assolutismo monarchico in politica, della rivoluzione scientifica nelle scienze e del barocco nell'arte e nella letteratura.