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Angina instabile e Coronaropatia

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Angina instabile e Coronaropatia

Angina instabile vs. Coronaropatia

Per angina instabile si intende una sindrome caratterizzata dalla presenza di dolore toracico a riposo, che si pone, per gravità, fra l'angina stabile da un lato e l'infarto del miocardio dall'altro. Per coronaropatia o malattia coronarica si intende una qualsiasi alterazione, anatomica o funzionale, delle arterie coronarie, cioè dei vasi sanguigni che portano sangue al muscolo cardiaco.

Analogie tra Angina instabile e Coronaropatia

Angina instabile e Coronaropatia hanno 7 punti in comune (in Unionpedia): Angina di Prinzmetal, Colesterolo, Elettrocardiogramma, Infarto miocardico acuto, Infiammazione, Ipertensione arteriosa, Necrosi.

Angina di Prinzmetal

L'angina di Prinzmetal (o angina variante) è una forma di angina pectoris, ovvero è una sindrome dolorosa retro-sternale che si presenta a riposo e ciclicamente, a differenza dell'angina stabile (o da sforzo) che si presenta dopo attività fisica.

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Colesterolo

Il colesterolo è una molecola organica appartenente alla classe dei lipidi e, più nel dettaglio, degli steroli. Riveste un ruolo particolarmente importante nella fisiologia degli animali.

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Elettrocardiogramma

Lelettrocardiogramma (denotato con la sigla ECG o EKG) è una tecnica medica consistente nella riproduzione grafica dell'attività elettrica del cuore registrata sulla superficie del corpo, in particolare del corpo umano. Sulla superficie del corpo umano (come in tutti gli animali dotati di muscolo cardiaco), in particolare a livello del tronco, sono presenti campi elettrici di bassa intensità che sono principalmente dovuti alle periodiche depolarizzazioni e ripolarizzazioni del cuore.. I potenziali elettrici prodotti dal muscolo cardiaco sono la somma di minime differenze di potenziale generate dalle singole cellule muscolari cardiache.. Queste piccole tensioni sono registrabili attraverso un apparecchio denominato elettrocardiografo, modificato e migliorato da Willem Einthoven e Étienne-Jules Marey nel 1903 per derivazione diretta da un galvanometro a corda. Molte delle regole fissate da Einthoven sussistono in epoca moderna e costituiscono la base per interpretare molti aspetti dell'attuale ECG. Grazie alla conversione dell'energia elettrica in energia meccanica, le variazioni elettriche producono il movimento di un "meccanismo o sistema scrivente". L'energia elettrica è adeguatamente amplificata in modo da poter trascrivere escursioni abbastanza ampie che consentano la registrazione di un segnale leggibile. Le deflessioni vengono impresse su carta, che si muove a velocità costante a contatto con il sistema che riporta sulla carta le onde registrate in funzione del tempo. Contemporaneamente all'oscillazione verticale delle linee prodotte dalle variazioni di potenziale, la carta scorre verso sinistra. Questa sincronizzazione permette di riportare il movimento verticale su un piano orizzontale, registrando le oscillazioni in rapporto alla loro durata nel tempo. Nell'ECG a 12 derivazioni, quattro elettrodi sono posizionati sugli arti del paziente e sei sulla superficie del torace. Quindi il potenziale elettrico complessivo del cuore viene misurato in dodici punti ("derivazioni") e viene registrato per un determinato periodo di tempo, in genere dieci secondi.. In questo modo, l'ampiezza e la direzione generali della depolarizzazione elettrica del cuore vengono catturate in ogni momento e per tutto il ciclo cardiaco. L'elettrocardiogramma è usato per numerosissimi scopi clinici. Tra i più frequenti vi sono: misurare la frequenza e il ritmo dei battiti cardiaci, verificare le dimensioni e la posizione delle camere cardiache (ad esempio nella destrocardia), individuare la presenza di possibili danni al miocardio o al sistema di conduzione, controllare gli effetti indotti dai farmaci e verificare la buona funzionalità di un pacemaker.

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Infarto miocardico acuto

Linfarto miocardico acuto (IMA) è una necrosi dei miociti provocata da ischemia prolungata, susseguente a inadeguata perfusione del miocardio per squilibrio fra richiesta e offerta di ossigeno, spesso secondaria all'occlusione di una coronaria causata da un trombo.

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Infiammazione

Linfiammazione o flogosi (pronuncia: o) è un meccanismo di difesa non specifico innato, che costituisce una risposta protettiva all'azione dannosa di agenti fisici, chimici e biologici, il cui obiettivo è l'eliminazione della causa iniziale di danno cellulare o tissutale, nonché l'avvio del processo riparativo.

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Ipertensione arteriosa

Lipertensione arteriosa, chiamata spesso colloquialmente solo ipertensione, è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata.

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Necrosi

La necrosi (pronuncia: nècrosi o necròsi) è una forma di morte cellulare in cui le membrane cellulari si sfaldano e gli enzimi cellulari fuoriescono e infine digeriscono la cellula.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Angina instabile e Coronaropatia

Angina instabile ha 27 relazioni, mentre Coronaropatia ha 57. Come hanno in comune 7, l'indice di Jaccard è 8.33% = 7 / (27 + 57).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Angina instabile e Coronaropatia. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: