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Annibale Carracci e Galleria Palatina

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Annibale Carracci e Galleria Palatina

Annibale Carracci vs. Galleria Palatina

In antitesi con gli esiti ormai sterili del tardomanierismo, propose il recupero della grande tradizione della pittura italiana del Cinquecento, riuscendo in un'originale sintesi delle molteplici scuole del Rinascimento maturo: Raffaello, Michelangelo, Correggio, Tiziano e il Veronese sono tutti autori che ebbero notevole influsso sull'opera del Carracci. La Galleria Palatina è un museo ospitato in Palazzo Pitti a Firenze, facente parte, insieme al Giardino di Boboli, delle Gallerie degli Uffizi.

Analogie tra Annibale Carracci e Galleria Palatina

Annibale Carracci e Galleria Palatina hanno 25 punti in comune (in Unionpedia): Agostino Carracci, Andrea del Sarto, Andrea Pozzo, Barocco, Bartolomeo Passarotti, Caravaggio, Carlo Maratta, Carracci, Correggio (pittore), Domenichino, Francesco Albani, Francesco Salviati, Giovanni Lanfranco, Guido Reni, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, National Gallery (Londra), Paolo Veronese, Peter Paul Rubens, Pietro da Cortona, Publio Ovidio Nasone, Raffaello Sanzio, Salvator Rosa, Tiziano Vecellio, Villa Medici.

Agostino Carracci

Fratello maggiore di Annibale Carracci e cugino di Ludovico Carracci fu anch'egli un artista di talento. Fu anche, a dispetto delle modeste origini familiari dei Carracci, un uomo di cultura e d'ingegno notevoli.

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Andrea del Sarto

Giorgio Vasari lo definì pittore "senza errori", elogiandone la perfezione formale, la rapidità e sicurezza d'esecuzione. Tale elogio vasariano appare però ormai riduttivo nei confronti di un artista che, erede della tradizione fiorentina, affrontò una grande varietà di temi e ne sviluppò l'elaborazione formaleZuffi, cit., pag.

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Andrea Pozzo

Artista straordinariamente versatile, fu una figura significativa del tardo barocco.

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Barocco

Il Barocco è un movimento estetico, ideologico e culturale sorto in Italia tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, e dall'Italia propagatosi in tutta Europa nel mondo delle arti, della letteratura, della musica, e in numerosi altri ambiti, fino alla metà del XVIII secolo.

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Bartolomeo Passarotti

Bartolomeo Passerotti nacque a Bologna il 28 giugno 1529. Conobbe Michelangelo attraverso il Tibaldi, ma ebbero più efficacia sul suo temperamento l'armonia e la delicatezza del Correggio.

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Caravaggio

Formatosi a Milano e attivo per gran parte della sua vita artistica a Roma. Durante gli ultimi quattro anni della sua vita si trasferì tra Napoli, Malta e in Sicilia.

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Carlo Maratta

Fu una figura centrale della pittura romana ed italiana della seconda metà del Seicento; durante la vita fu celebrato come il massimo pittore del suo tempo, improntando anche gran parte della produzione artistica del secolo successivo.

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Carracci

I Carracci erano tre parenti bolognesi: Annibale (1560-1609) e Agostino (1557-1602) erano fratelli, mentre Ludovico (1555-1619) era loro cugino.

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Correggio (pittore)

Prendendo spunto dalla cultura del Quattrocento e dai grandi maestri dell'epoca, quali Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Mantegna, inaugurò un nuovo modo di concepire la pittura ed elaborò un proprio originale percorso artistico, che lo colloca tra i grandi del Cinquecento.

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Domenichino

Fervente fautore del classicismo, nei suoi dipinti, dove il disegno, appreso da Ludovico Carracci, assume un ruolo preponderante, tende a realizzare composizioni di semplicità e chiarezza narrativa, trasfigurate in un ideale di bellezza classica.

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Francesco Albani

Assieme ai Carracci, Guido Reni, Giovanni Lanfranco, Domenichino e il Guercino, rappresenta uno dei maggiori pittori barocchi di estrazione emiliana.

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Francesco Salviati

La principale fonte sulla biografia del Salviati è il capitolo che gli dedicò l'amico Giorgio Vasari ne Le vite, il più esteso di tutta l'opera e ricco di informazioni di prima mano.

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Giovanni Lanfranco

Assieme ai Carracci, Guido Reni, Francesco Albani, Domenichino e al Guercino rappresenta uno dei maggiori pittori barocchi di estrazione emiliana, improntato principalmente nell'esecuzione di pale d'altare anziché di opere da destinazione privata.

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Guido Reni

Chiamato dai suoi contemporanei «divino Guido», è ritenuto uno dei massimi esponenti del classicismo seicentesco e tra i pittori più rappresentativi della scuola emiliana del XVII secolo assieme ai Carracci, Francesco Albani, Guercino, Domenichino e Giovanni Lanfranco, nonché tra i principali protagonisti della pittura barocca a Roma e a Bologna.

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Leonardo da Vinci

Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, matematico, anatomista, botanico, musicista, geologo, ingegnere e progettista.

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Michelangelo Buonarroti

fu protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.

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La National Gallery (in italiano: Galleria nazionale) di Londra, fondata nel 1824, è un museo che, nella sua sede di Trafalgar Square, ospita una ricca collezione composta da più di 2.300 dipinti di varie epoche e scuole dalla metà del XII secolo all'inizio del secolo scorso.

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Paolo Veronese

Caliari è noto in particolare per i suoi dipinti a soggetto religioso e mitologico di grande formato, come Nozze di Cana (1563), Convito in casa di Levi (1573) e Trionfo di Venezia (1582).

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Peter Paul Rubens

La sua opera, secondo Giuliano Briganti, «può considerarsi l'archetipo del "barocco"»; per Luigi Mallé, ha aperto la via al tumultuante barocco europeo, nordico e francese in particolar modo.

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Pietro da Cortona

Fu attivo prevalentemente a Roma e Firenze nel corso del Seicento, sotto la protezione di alcune delle famiglie più importanti e influenti delle due città, vedendo il succedersi dei regni di sei papi, per conto dei quali lavorò dietro commessa diretta di ben quattro di loro: dapprima al seguito dei fratelli Marcello e Giulio Cesare Sacchetti, poi della famiglia Mattei, poi dei Barberini, sotto il pontificato di Urbano VIII, grazie al quale consolidò la sua posizione di artista tra i più importanti dell'epoca, successivamente della dinastia Medici, per i quali lavorò a Firenze, poi della famiglia Pamphilj, sotto il pontificato di Innocenzo X, quindi Chigi, sotto papa Alessandro VII e infine Rospigliosi, sotto la reggenza di Clemente XI.

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Publio Ovidio Nasone

Fu autore di molte opere, tradizionalmente situabili in tre fasi, la prima delle quali tra il 23 a.C. e il 2 d.C., rappresentata dalle opere elegiache di argomento amoroso e comprende gli Amores, le Heroides (Epistulae heroidum) e il ciclo delle elegie a carattere erotico-didascalico.

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Raffaello Sanzio

Considerato uno dei più grandi artisti di ogni tempo e fra i massimi interpreti del concetto estetico del Bello, Raffaello ha vissuto una parabola lavorativa relativamente breve, ma estremamente prolifica e profondamente innovativa per le numerose opere iconiche e per il modo in cui queste sono state prodotte, avvalendosi di una bottega altamente strutturata e composta da numerosi professionisti di altissimo livello e varie discipline che il maestro dirigeva e a cui affidava buona parte del suo lavoro.

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Salvator Rosa

Salvator Rosa nacque all'Arenella, al secolo un villaggio alle porte di Napoli (successivamente inglobato nella città, risultandone ad oggi la sua V Municipalità), nel 1615, figlio del geometra Vito Antonio de Rosa e della sua consorte d'origini siciliane Giulia Greco Rosa.

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Tiziano Vecellio

Artista innovatore e poliedrico, nonché maestro, unitamente a Giorgione, del tonalismo, Tiziano fu uno dei pochi pittori italiani titolari di una vera e propria azienda, accorto imprenditore della bottega oltre che della sua personale produzione, direttamente a contatto con i potenti dell'epoca, suoi maggiori committenti.

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Villa Medici

La Villa Medici è un complesso architettonico situato sulla collina del Pincio accanto a Trinità dei Monti a Roma. Ospita dal 1803 l'Accademia di Francia a Roma.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Annibale Carracci e Galleria Palatina

Annibale Carracci ha 181 relazioni, mentre Galleria Palatina ha 449. Come hanno in comune 25, l'indice di Jaccard è 3.97% = 25 / (181 + 449).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Annibale Carracci e Galleria Palatina. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: