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Anuttarā-samyak-saṃbodhi

Indice Anuttarā-samyak-saṃbodhi

Con la dottrina denominata in sanscrito Anuttarā-samyak-saṃbodhi (devanāgarī: अनुत्तर सम्यक् सम्बॊधि) si intende, nel Buddhismo Mahāyāna, indicare la completa e perfetta illuminazione (bodhi) propria dei Buddha.

19 relazioni: Alfabeto devanagari, Śūnyatā, Bodhi, Buddha, Buddhismo, Buddhismo dei Nikāya, Buddhismo Mahāyāna, Hīnayāna, Lingua cinese, Lingua coreana, Lingua giapponese, Lingua sanscrita, Lingua tibetana, Lingua vietnamita, Nirvana, Pratyekabuddha, Sutra, Sutra del Loto, Sutra del Loto: VIII capitolo.

Alfabeto devanagari

L'Alfabeto Dev'nāg'rī (देवनागरी; in IAST: Devanāgarī, sanscrito: lett. Scrittura della Città divina), detto anche Nāgarī, è un alfasillabario ("abugida") usato in diverse lingue dell'India (sanscrito, hindi, marathi, kashmiri, sindhi, nepalese).

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Śūnyatā

Śūnyatā (devanāgarī: शून्यता, pāli: suññatā, cinese: 空 pinyin: kōng, coreano: gong, giapponese: kū, tibetano: stong-pan-yid, tr.it. Vacuità) è un sostantivo femminile della lingua sanscrita che indica una delle dottrine fondamentali nel Buddhismo.

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Bodhi

Il termine sanscrito e pāli bodhi (devanāgarī बोधि) indica il 'risveglio' buddhista inteso in senso spirituale, tradotto in Occidente anche con il termine 'illuminazione'.

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Buddha

Un buddha (in italiano anche budda) è, secondo il Buddhismo, un essere che ha raggiunto il massimo grado dell'illuminazione (bodhi).

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Buddhismo

Il buddhismo o piu comunemente detto buddismo (sanscrito: buddha-śāsana) è una delle religioni più antiche e più diffuse al mondo.

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Buddhismo dei Nikāya

L'espressione Buddhismo dei Nikāya è stata coniata dalla storiografia contemporanea per indicare un insieme eterogeneo di scuole buddhiste sorte nei primi secoli dopo la morte del Buddha Śakyamuni (vedi anche Concili buddhisti) che si riconoscevano in un corpo dottrinale e disciplinare, come il Canone pāli, che non comprende quelle scritture indicate successivamente come ''mahāyāna''.

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Buddhismo Mahāyāna

Con il termine sanscrito composto Mahāyāna (devanāgarī: महायान, cinese:, giapponese: daijō, tibetano:, vietnamita: Đại Thừa; coreano: 대승, taesŭng o dae-seung; "Grande veicolo") si intende un insieme di insegnamenti e di scuole buddhiste che rifacendosi, tra gli altri, ai Prajñāpāramitā sūtra e al Sutra del Loto, proclamano la superiorità spirituale della via del bodhisattva rispetto a quella dell'arhat, quest'ultima proclamata nel Buddhismo dei Nikāya.

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Hīnayāna

Il termine sanscrito Hīnayāna (हीनयान, anche pāli), (cinese 小乘 xiǎoshèng, giapponese shō jō, coreano 소승 so seung o so sŭng, vietnamita tiểu thừa, tibetano theg pa chung pa) significa "Piccolo veicolo" o "Veicolo stretto".

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Lingua cinese

La lingua cinese è una vasta e variegata famiglia linguistica composta da centinaia di varianti linguistiche distinte e spesso non mutuamente intelligibili, facente parte della famiglia delle lingue sino-tibetane evolutesi a partire dal III secolo a.C. nell'area geografica grossomodo corrispondente alla Cina continentale.

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Lingua coreana

La lingua coreana è parlata da oltre 77,2 milioni di persone nella penisola coreana.

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Lingua giapponese

La è una lingua parlata in Giappone e in numerose aree di immigrazione giapponese.

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Lingua sanscrita

La lingua sanscrita (anche sanscrito da saṃskṛtam, संस्कृतम् in devanagari) è una lingua ufficiale dell'India appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee.

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Lingua tibetana

La lingua tibetana (nome nativo བོད་སྐད་ bod skad) è parlata dal popolo tibetano in una vasta area dell'Asia centrale e dai rifugiati tibetani sparsi in tutto il mondo.

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Lingua vietnamita

La lingua vietnamita (nome nativo: tiếng Việt o Việt ngữ) è una lingua austroasiatica facente parte del gruppo delle lingue mon khmer, parlata, come idioma nazionale, in Vietnam.

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Nirvana

La parola nirvana, dal sanscrito nirvāṇa (devanāgarī: निर्वाण, pāli: निब्बान nibbāna, cinese:, coreano:, giapponese: 涅槃 nehan) esprime un concetto proprio delle religioni buddhista e giainista, successivamente introdotto anche nell'induismo.

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Pratyekabuddha

Con il termine sanscrito Pratyekabuddha (Buddha da sé, pāli pacekkabuddha) si intende nel Buddhismo colui che raggiunge il nirvāṇa, e quindi la bodhi, da solo, senza aver incontrato un buddha o un maestro spirituale.

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Sutra

Il Sutra del Diamante in una edizione cinese. Il termine sūtra (सूत्र, pāli sutta), in sanscrito significa letteralmente filo (dalla radice indoeuropea *syū-, la stessa del latino suere, cucire), nel suo senso originale indica una "breve frase", un "aforisma".

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Sutra del Loto

Il Sutra del Loto, o meglio Sutra del Loto della Buona Dottrina (Saddharmapuṇḍarīkasūtra), è uno dei testi più importanti nell'enorme corpus della letteratura del Buddhismo Mahāyāna contenuto nel Canone cinese (sezione del Fǎhuābù) e nel Canone tibetano (sezione mDo-sde del Kanjur).

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Sutra del Loto: VIII capitolo

Dopo il racconto della parabola della "città fantasma" narrata dal Buddha Śākyamuni, lo śrāvaka Pūrṇa, figlio di Maitrāyaṇī (una delle prime discepole dello Śākyamuni), esultò per il modo con cui i Buddha adattavano il loro insegnamento a questo mondo con una variegata molteplicità di mezzi abili (upāya).

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Riorienta qui:

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