Analogie tra Belgrado e Ostružnica
Belgrado e Ostružnica hanno 10 punti in comune (in Unionpedia): Ada Ciganlija, Čukarica, Gradsko saobraćajno preduzeće Beograd, Impero ottomano, Novi Beograd, Operazione Allied Force, Politika, Prima rivolta serba, Serbia centrale, Sirmia.
Ada Ciganlija
L'Ada Ciganlija (in serbo cirillico, Ада Циганлија) è un'isola del fiume Sava, trasformata in penisola, che sorge all'interno della città di Belgrado, capitale della Serbia.
Ada Ciganlija e Belgrado · Ada Ciganlija e Ostružnica ·
Čukarica
Čukarica è una delle 17 municipalità che costituiscono la città di Belgrado, la seconda in ordine di popolazione dopo quella di Novi Beograd.
Belgrado e Čukarica · Ostružnica e Čukarica ·
Gradsko saobraćajno preduzeće Beograd
GSP Beograd, in lingua serba ГСП Београд (la sigla sta per Градско саобраћајно предузеће / Gradsko Saobraćajno Preduzeće, "Compagnia di trasporto urbano"), è l'azienda esercente il trasporto pubblico di superficie nella città di Belgrado, capitale della Serbia.
Belgrado e Gradsko saobraćajno preduzeće Beograd · Gradsko saobraćajno preduzeće Beograd e Ostružnica ·
Impero ottomano
LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.
Belgrado e Impero ottomano · Impero ottomano e Ostružnica ·
Novi Beograd
Novi Beograd (dal serbo: Nuova Belgrado) è un comune della Serbia facente parte della capitale serba Belgrado.
Belgrado e Novi Beograd · Novi Beograd e Ostružnica ·
Operazione Allied Force
Loperazione Allied Force (in italiano "Forza Alleata") è stata la campagna di attacchi aerei portata avanti dalla NATO per oltre due mesi contro la Repubblica Federale di Jugoslavia di Slobodan Milošević, con l'intento di ricondurre la delegazione serba al tavolo delle trattative, che aveva abbandonato dopo averne accettato le conclusioni politiche, e di contrastare l'operazione di spostamento della popolazione del Kosovo allo scopo di predisporre una sua spartizione tra Serbia e Albania. L'esistenza di un piano predisposto a tale scopo non è mai stata provata con sufficiente certezza, ma resta un fatto che appena iniziarono le incursioni aeree NATO l'esercito serbo iniziò operazioni volte a ottenere esodi massicci e compì in taluni casi dei veri massacri. Durante quei mesi si sviluppò una serie molto intensa di attacchi aerei partiti dall'Italia e da navi nell'Adriatico (in un secondo momento anche dall'Ungheria), contro la presenza militare serba in Kosovo e contro la capacità bellica serba, con una scelta degli obiettivi ad ampio spettro e con interventi "dissuasivi" e intimidatori nei confronti della popolazione allo scopo di esercitare una pressione su Milošević; tra questi il bombardamento delle centrali elettriche (soprattutto con bombe alla grafite, a effetto "psicologico", che non provocano danni permanenti ma prolungati blackout), e il bombardamento della sede della televisione serba a Belgrado. L'operazione Allied Force è stata la seconda azione militare nella storia della NATO sui territori dell'ex-Jugoslavia dopo l'operazione Deliberate Force del 1995 in Bosnia ed Erzegovina. Il segretario generale della NATO Javier Solana dichiarò che il punto dell'operazione era applicare la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle nazioni unite n. 1199/98 per il cessate il fuoco, ma la Risoluzione non autorizzava in modo esplicito l'uso della forza. I Paesi della NATO tentarono di ottenere l'autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU per l'azione militare, incontrando l'opposizione di Russia e Cina, le quali dichiararono che avrebbero posto il veto su tale misura. Di conseguenza, la NATO lanciò la sua campagna senza l'approvazione dell'ONU, affermando che si trattava di un intervento umanitario. Lo Statuto delle Nazioni Unite proibisce l'uso della forza, se non per una decisione del Consiglio di Sicurezza ai sensi del Capitolo VII, o di autodifesa contro un attacco armato, ma nessuna delle due circostanze era presente in questo caso.
Belgrado e Operazione Allied Force · Operazione Allied Force e Ostružnica ·
Politika
Politika è un quotidiano nazionale serbo. Fu fondato il 25 gennaio 1904 da Vladislav Ribnikar. Sin dagli inizi, Politika ha aperto le sue pagine a personaggi di spicco della società serba e, più tardi, jugoslava.
Belgrado e Politika · Ostružnica e Politika ·
Prima rivolta serba
La prima rivolta serba fu una rivolta nazionale del popolo serbo, che durò circa nove anni (dal 1804 al 1813), per ottenere l'indipendenza dall'Impero ottomano.
Belgrado e Prima rivolta serba · Ostružnica e Prima rivolta serba ·
Serbia centrale
La Serbia centrale è una regione geografica che identifica il territorio serbo non appartenente alle due province autonome del Kosovo e della Voivodina.
Belgrado e Serbia centrale · Ostružnica e Serbia centrale ·
Sirmia
La Sirmia è una regione storico-geografica divisa tra la Serbia e la Croazia. Prende il nome dall'antica città romana di Sirmio.
La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
- In quello che appare come Belgrado e Ostružnica
- Che cosa ha in comune Belgrado e Ostružnica
- Analogie tra Belgrado e Ostružnica
Confronto tra Belgrado e Ostružnica
Belgrado ha 481 relazioni, mentre Ostružnica ha 20. Come hanno in comune 10, l'indice di Jaccard è 2.00% = 10 / (481 + 20).
Riferimenti
Questo articolo mostra la relazione tra Belgrado e Ostružnica. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: