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Buddismo cinese e Jīngjíbù

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Buddismo cinese e Jīngjíbù

Buddismo cinese vs. Jīngjíbù

Il buddismo cinese è il frutto dell'intensa attività missionaria di importanti rappresentanti del buddismo dei Nikāya e del buddismo Mahāyāna provenienti dall'India e, soprattutto, dall'Asia Centrale in Cina e dei contributi di maestri locali, che continueranno questa tradizione o ne daranno nuove e cruciali interpretazioni. Il Jīngjíbù (經集部) (T.D. vol. 14-17, sezione dal n. 425 al n. 847) è la sezione del Canone buddista cinese che raccoglie circa 1120 rotoli consistenti in circa 400 sutra sia del Buddismo dei Nikāya sia del Buddismo Mahāyāna.

Analogie tra Buddismo cinese e Jīngjíbù

Buddismo cinese e Jīngjíbù hanno 21 punti in comune (in Unionpedia): Bodhiruci, Buddhabhadra, Buddismo Chán, Buddismo dei Nikāya, Buddismo Fǎxiāng, Buddismo Mahāyāna, Buddismo Tiāntái, Canone buddista cinese, Canone buddista tibetano, Kumārajīva, Laṅkāvatārasūtra, Lingua sanscrita, Paramārtha, Pinyin, Taishō Shinshū Daizōkyō, Vijnanavada, Xuánzàng, Yìjìng, Zhìyǐ, Zhī Qiān, Zhǐguān.

Bodhiruci

Originario dell'India settentrionale, Bodhiruci è stato uno dei più prolifici traduttori dal sanscrito al cinese di opere buddiste. Nel Tempio di Shàolín, situato nei pressi dell'allora capitale Luoyang, Bodhiruci completò la traduzione di oltre trenta sutra e commentari mahāyāna.

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Buddhabhadra

Buddhabhadra nacque nel 359 a Nagarahara (attuale Jalalabad in Afghanistan) dove divenne monaco trasferendosi successivamente a Jiesha (attuale Skardu capitale del Baltistan, Kashmir pakistano) dove divenne discepolo di Buddhasena, l'autore dello Yogâcārabhūmi.

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Buddismo Chán

Il buddismo Chán rappresenta un insieme di scuole, dottrine e lignaggi del Buddismo cinese che fanno riferimento alla figura di Bodhidharma, il leggendario monaco indiano tradizionalmente ritenuto il suo fondatore.

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Buddismo dei Nikāya

L'espressione buddismo dei Nikāya è stata coniata dalla storiografia contemporanea per indicare un insieme eterogeneo di scuole buddiste sorte nei primi secoli dopo la morte del Buddha Śakyamuni (vedi anche Concili buddisti) che si riconoscevano in un corpo dottrinale e disciplinare, come il Canone pāli, che non comprende quelle scritture indicate successivamente come ''mahāyāna''.

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Buddismo Fǎxiāng

Con il termine Fǎxiāng (法相) si indica la scuola buddista cinese fondata da Xuánzàng (玄奘, 600-664) al ritorno dal suo lungo viaggio in India nel 645 e successivamente organizzata dal suo allievo Kuījī (窺基, 632-682).

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Buddismo Mahāyāna

Con il termine sanscrito composto Mahāyāna (devanāgarī: महायान, cinese:, giapponese: daijō, tibetano:, vietnamita: Đại Thừa; coreano: 대승, taesŭng o dae-seung; "Grande veicolo") si intende un insieme di insegnamenti e di scuole buddiste che rifacendosi, tra gli altri, ai Prajñāpāramitā sūtra e al Sutra del Loto, proclamano la superiorità spirituale della via del bodhisattva rispetto a quella dell'arhat, quest'ultima proclamata nel Buddismo dei Nikāya.

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Buddismo Tiāntái

Tiāntái zōng (天台宗, Wade-Giles: T'ien-t'ai tsung, giapponese: Tendai-shu, coreano: 천태종 Ch'ont'ae jong, vietnamita Thiên Thai tông; scuola delle Terrazze celesti, scuola buddista Mahāyāna cinese fondata nel VI secolo).

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Canone buddista cinese

Il Canone buddista cinese (cinese, coreano:, giapponese: Daizōkyō, lett. "Grande deposito delle scritture") rappresenta la versione del Tripiṭaka buddista in cinese in tutte le sue recensioni storiche diffuse e accettate in Cina, Giappone, Corea e Vietnam in epoche diverse.

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Canone buddista tibetano

Con l'espressione Canone buddista tibetano, o Canone tibetano, si indica, negli studi buddisti, l'insieme di due raccolte di testi propri della letteratura buddista canonica in lingua tibetana e che corrispondono a.

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Kumārajīva

La sua vita è nota grazie alla Biografia di monaci eminenti (cin. Gāosēngzhuàn, 高僧傳, giapp. Kōsō den, T.D. 2059, 50.330a-333a), composto in 14 fascicoli da Huìjiǎo (慧皎, 497-554) nel 519; al Chūsānzàngjìjí (出三藏記集, Raccolta di note relative alla traduzione del Tripitaka, giapp. Shutsu sanzō kishū, T.D. 2145, 55.100a-102b) opera composta da Sēngyòu (僧祐, 445-518) nel 515; e grazie allElogio postumo del maestro del Dharma Kumarajiiva (riportato nel Guǎnghóngmíngjí, 廣弘明集, giapp. Kō gumyō shū, T.D. 2128, 54.908c24) redatto dal suo discepolo diretto Sēngzhào (僧肇, 374-414).

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Laṅkāvatārasūtra

Laṅkāvatārasūtra (Il Sutra della discesa a Lanka, 楞伽經 pinyin Lèngqiéjīng, giapponese Ryōgakyō, tibetano Laṅkar ghsegs-pa'i mdo, coreano 능가경, Nŭngga kyŏng, vietnamita Lăng già kinh), sutra buddista mahāyāna che incrocia la dottrina del tathāgatagarbha (cinese 如來藏 rúlái zàng giapp. nyorai zō, tib. de-bzhin ghsegs-pa'i snying-po) con quelle elaborate all'interno della scuola Cittamātra.

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Lingua sanscrita

La lingua sanscrita (anche sanscrito, da saṃskṛtam, संस्कृतम् in devanagari) è una lingua ufficiale dell'India ed è una delle lingue più antiche che appartengono alla famiglia delle lingue indoeuropee.

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Paramārtha

Paramārtha fu un monaco buddista indiano del VI secolo, pellegrino in Cina dove operò come grande traduttore di testi buddisti dal sanscrito al cinese.

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Pinyin

Con il termine pinyin (拼音, letteralmente "trascrivere-suoni") ci si riferisce generalmente allo Hànyǔ Pīnyīn, che è un sistema per trascrivere in alfabeto latino la pronuncia del cinese moderno.

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Taishō Shinshū Daizōkyō

Il Taishō Shinshū Daizōkyō (大正新修大藏經, "Nuova edizione del canone buddista nell'Era Taishō") è l'edizione moderna giapponese del Canone buddista cinese, curata da Takakusu Junjirō (高楠順次郎, 1866–1945) e Watanabe Kaigyoku (渡辺海旭, 1872–1933).

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Vijnanavada

Il Vijñānavāda (detto anche Cittamātra o Yogācāra, cinese 瑜伽行派 Yújiāxíng pài o anche 唯識宗 Wéishì zōng, coreano Yugahaeng pa o anche Yusik jong, giapponese Yuishiki shū o anche Yugagyō ha, tib. Sems tsam pa, vietnamita Duy thức tông) è una scuola buddista indiana sorta nel III secolo che ha profondamente influenzato il Buddismo Mahāyāna sia nella sua versione tibetana che in quella cinese, coreana e giapponese.

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Xuánzàng

Nacque nel 602 a Luoyang in Henan durante la dinastia Sui con il nome di Chen Yi, nipote di un professore dell'Accademia Imperiale e figlio di un filosofo confuciano, ultimo di quattro figli; il padre si prese cura dell'istruzione dei figli, e insegnò loro tutti i testi canonici del confucianesimo ortodosso.

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Yìjìng

Nacque a Qizhou (provincia dello Shandong) nel 635, il suo nome era Zhāng Wénmíng (張文明). Prese i voti da shāmí (沙彌, sanscrito: srāmanera) all'età di sette anni quando entrò nel locale monastero, studiando sotto la guida di Shanyu (?-646) e Huizi (n.d.). Con quest'ultimo studiò in particolare il Vinaya, approfondendo gli insegnamenti di Dàoxuān (道安, 596-667), il fondatore della scuola Lǜ (律宗, Lǜ zōng, anche 南山宗 Nánshān zōng) la quale aveva come oggetto lo studio del Cāturvargīya-vinaya (Quadruplici regole della disciplina, 四分律 pinyin: Shìfēnlǜ, conservato nel Lǜbù) della scuola Dharmaguptaka.

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Zhìyǐ

Ventiseiesimo patriarca della scuola buddista cinese Tiāntái (天台宗, giapponese Tendai), secondo il lignaggio che segue la lista dei ventitré patriarchi indiani indicati nel Fù fǎzàng yīnyuán zhuàn (付法藏因緣傳, coreano Bubeopjang-inyeon, giapponese Fuhōzōin'enden, Trasmissione del tesoro del Dharma, T.D. 2058.50) tradotto, secondo la tradizione, dal sanscrito al cinese da Jíjiāyè (吉迦夜, Kekaya or Kiïkara?, date non disponibili) e da Tányào (曇曜, intorno al 450-490) nel 472 e a cui, nel VI secolo, furono aggiunti i tre patriarchi cinesi: Huìwén (慧文, V secolo), Huìsī (南嶽, 515-577) e Zhìyǐ.

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Zhī Qiān

Zhī Qiān fu uno studioso poliglotta (le Cronache monastiche attestano che parlava sei lingue), di origini Kushan, discendente di una famiglia che si era stabilita in Cina verso la metà del I secolo a Luoyang (capitale della Dinastia Han Orientali, 25-220).

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Zhǐguān

Il termine cinese zhǐguān (止觀, Wade-Giles: chih-kuan, coreano: Chigwan, giapponese: shikan), a cui si fa riferimento in questa voce, è composto da 止 (pinyin zhǐ, sanscrito śamatha, coreano chi, giapponese shi) che in italiano si può tradurre come calma concentrazione e 觀 (pinyin guān, sanscrito vipaśyanā, coreano gwan, giapponese kan) che in italiano si può tradurre come discernimento.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Buddismo cinese e Jīngjíbù

Buddismo cinese ha 151 relazioni, mentre Jīngjíbù ha 29. Come hanno in comune 21, l'indice di Jaccard è 11.67% = 21 / (151 + 29).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Buddismo cinese e Jīngjíbù. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: