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Cappella Bartolini Salimbeni e Libro di Antonio Billi

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Cappella Bartolini Salimbeni e Libro di Antonio Billi

Cappella Bartolini Salimbeni vs. Libro di Antonio Billi

La cappella Bartolini Salimbeni è la quarta cappella della navata destra della basilica di Santa Trinita a Firenze. Interamente decorata da Lorenzo Monaco, si tratta di uno dei migliori esempi superstiti di affreschi in stile gotico internazionale con riferimento alla città toscana. Il Libro di Antonio Billi è un manoscritto della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

Analogie tra Cappella Bartolini Salimbeni e Libro di Antonio Billi

Cappella Bartolini Salimbeni e Libro di Antonio Billi hanno 11 punti in comune (in Unionpedia): Agnolo Gaddi, Anonimo Gaddiano, Gherardo Starnina, Giorgio Vasari, Giotto, Lorenzo Ghiberti, Lorenzo Monaco, Masolino da Panicale, Orcagna, Spinello Aretino, Taddeo Gaddi.

Agnolo Gaddi

Era figlio di Taddeo Gaddi, anch'egli pittore di fama, forse il principale discepolo di Giotto. La sua arte, dal tono spesso garbatamente fiabesco, mostra un legame mai reciso con gli schematismi giotteschi della prima metà del Trecento, aggiornato con qualche suggestione tardogotica.

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Anonimo Gaddiano

LAnonimo Gaddiano o Magliabechiano è un manoscritto della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Cod. Magliab. XVII, 17). Già appartenuto alla famiglia Gaddi, il testo è poi entrato nella collezione di Antonio Magliabechi, che rappresenta il nucleo centrale della biblioteca fiorentina (da cui i nomi).

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Gherardo Starnina

Attivo dal 1387 al 1409, secondo Giorgio Vasari si formò con Antonio Veneziano e poi con Agnolo Gaddi. Fu uno dei pittori più importanti della corrente tardogotica in Italia, che ebbe modo di conoscere formandosi negli ambienti delle grandi corti europee di fine Trecento, poiché lavorò per un certo periodo a Valencia (1380 circa), alla corte di Giovanni I di Castiglia.

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Giorgio Vasari

Fu artista poliedrico e uomo di lettere al servizio dei Medici e dei papi, perfetta incarnazione della figura dell'artista colto e versatile del periodo tardo-rinascimentale.

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Giotto

Giotto nacque a Colle di Vespignano, un borgo situato nella valle del Mugello (oggi una frazione del comune fiorentino di Vicchio), con ogni probabilità nel 1267, in una famiglia di piccoli possidenti terrieri (Bondone era appunto il padre) che, come tante altre famiglie toscane del secolo, si trasferì solo in seguito a Firenze.

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Lorenzo Ghiberti

Insieme a Masolino da Panicale, Michelozzo e Jacopo Della Quercia ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del linguaggio rinascimentale, grazie alla valutazione positiva della cultura tardo gotica, ma corretta e riordinata secondo i nuovi principi: nelle sue figure seppe fondere insieme le linee eleganti del gotico internazionale con le bellezze dei nudi ellenizzanti, il naturalismo attento al dettaglio e il gusto archeologico rinascimentale, inserendo le sue figure in scene costruite con una prospettiva più intuita che reale, seguendo maggiormente i criteri dell'ottica medievale piuttosto che le novità di Brunelleschi e Alberti.

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Lorenzo Monaco

Si dice che sia l'ultimo esponente importante dello stile giottesco, prima della rivoluzione rinascimentale di Beato Angelico e di Masaccio.

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Masolino da Panicale

Per molti anni è stato considerato il maestro di Masaccio, del quale era effettivamente più anziano, mentre oggi la critica è sostanzialmente orientata a credere che il loro rapporto fosse basato su una semplice collaborazione professionale paritaria.

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Orcagna

Statua, Galleria degli Uffizi a Firenze.

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Spinello Aretino

La sua famiglia era originaria di Capolona (Arezzo). Fu Luca suo padre, orefice raffinato, che si trasferì in Arezzo dove Spinello crebbe «...tanto inclinato da natura all'essere pittore, che quasi senza maestro, essendo ancor fanciullo, seppe quello che molti esercitati, sotto la disciplina d'ottimi maestri, non sanno» (Giorgio Vasari).

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Taddeo Gaddi

Per il suo consistente operato nella bottega di Giotto ha sempre rivestito, tra i giotteschi della prima generazione, un posto di preminenza.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Cappella Bartolini Salimbeni e Libro di Antonio Billi

Cappella Bartolini Salimbeni ha 83 relazioni, mentre Libro di Antonio Billi ha 57. Come hanno in comune 11, l'indice di Jaccard è 7.86% = 11 / (83 + 57).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Cappella Bartolini Salimbeni e Libro di Antonio Billi. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: